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Autore: Gokychan    27/09/2009    19 recensioni
Era notte fonda, quando Harry si destò dal suo sonno.
All’inizio, non capì perché si fosse svegliato così, all’improvviso, ma poi, si accorse che qualcuno stava parlando concitatamente fuori dalla sua stanza.


Harry x Fred x George
Genere: Romantico, Azione, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley, Harry Potter
Note: Alternate Universe (AU), OOC, Lemon, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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CAP 2

 

Mossa e contromossa.

Ovvero: Poveri gemelli. Per una volta sono loro a essere vittima di uno scherzo molto cattivo.

 

 

Il mattino dopo Harry si svegliò riposato e di buonumore.

Che giornata proficua sarebbe stata quella.

Si diresse al piano di sotto con un sogghigno.

Non vedeva l’ora di fare colazione e di testare il suo nuovo piano.

“Buongiorno Harry caro” cinguettò con calore la signora Weasley non appena lo vide scendere dalle scale.

“Alla buona ora amico” disse Ron ammiccando nella sua direzione “Stavamo aspettando solo te”

Il moretto sorrise “Scusate. Stanotte ho avuto un po’ di difficoltà a prendere sonno”

Si sedette accanto a Hermione, totalmente presa dalla lettura di un libro di Aritmanzia.

“Dai pace al tuo cervello almeno la mattina, Herm” disse ironico Harry.

La ragazza lo guardò come se si fosse accorta solo in quel momento della sua presenza e gli sorrise

“Buongiorno, Harry” e ritornò alla sua lettura.

Harry scambiò un’occhiata rassegnata con Ron per poi guardarsi  intorno, notando la mancanza di alcune persone.

“Dove sono i gemelli e Sirius?” chiese interdetto.

“Sirius ha fatto colazione presto oggi e ora sta dando da mangiare a Fierobecco, mentre i gemelli stanno ancora dormendo” gli rispose affettuosamente Molly mettendogli delle frittelle nel piatto.

In Harry scattò un moto d’irritazione. Che diamine si dormivano quei due?! Doveva mandare avanti un piano lui, mica aveva tempo da perdere!.

Con uno sbuffò scocciato, prese lo sciroppo dal tavolo e cominciò a versarsene una generosa dose sulle frittelle.

Proprio in quel momento, due CRACK identici e simultanei risuonarono nel salone, scatenando un sobbalzo di sorpresa a mamma Weasley.

“Buongiorno!” dissero Fred e George con due sorrisoni smaglianti, sedendosi a tavola proprio davanti ad Harry.

“FRED, GEORGE! QUANTE VOLTE VI HO DETTO DI NON USARE LA SMATERIALIZZAZIONE IN CASA?!” La signora Weasley era rossa in viso e li guardava furiosa.

“Scusa mamma” dissero automaticamente i due servendosi le frittelle.

Potter non fece caso allo spettacolino. Nella sua mente c’era il tumulto. Il pensiero della sera prima, quando aveva assaporato le labbra di quei due, ritornò violentemente, colpendolo con la violenza di un mantice e scatenando il lui delle anomale vampate di calore.

“…rry?”

Ah…quelle labbra sulle sue erano meravigliose!

“…arry?”

Quanto si stava pentendo di aver continuato a far finta di dormir…

“HARRY!”

“Che accidenti…?!” il ragazzo si guardò attorno e notò che tutti lo stavano guardando “Che c’è?”

“Nulla” disse Ron, con tono sarcastico “Ci stavamo solo domandando se avevi intenzione di mettere altro sciroppo d’acero sulle tue frittelle. No, sai, credo ci sia ancora mezzo centimetro che non sia stato ancora completamente ricoperto, ma fai pure con comodo”

Quando Harry abbassò lo sguardo, per poco non gli prese un colpo; così preso dai suoi ragionamenti non aveva fatto caso che stava continuando a mettere lo sciroppo e ora la sua colazione ne era del tutto ricoperta. Compresa una buona porzione delle sue mani.

Aspetta! Mani + sciroppo + gemelli che guardano = …

MUAHAHAHAHAAHAHAHAAHAHAHAAHAHAAH!!!!

“Oh, scusa Ron” mormorò Harry posando il barattolo ora praticamente vuoto “Ero un po’ soprappensiero”

“Ho notato” disse l’amico guardandolo divertito.

Proprio in quel momento, si udì un gridolino e un tonfo provenienti dal piano di sopra.

“Rooon” si udì strillare la signora Weasley dalla cucina “Vai ad aiutare Tonks con i doxy!”

“Ma scusa, perché io?” mugugnò il rosso contrariato.

Hermione sospirò e chiuse il libro “Dai, ti accompagno anch’io, Ron”

Il rosso sembrò un poco risollevato e insieme alla ragazza, si alzò da tavola e cominciò a salire le scale.

Quando i due furono spariti alla vista, Harry ghignò interiormente. Finalmente gli scocciatori erano andati via. Poteva dare inizio al Suo Diabolico Piano.

“Accidenti” disse spezzando il breve silenzio che si era creato e attirando su di se l’attenzione dei gemelli “Questo dannato sciroppo mi ha sporcato tutte le mani” sospirò.

“Vai pure a lavartele, Harry” disse Fred.

“Qui sparecchiamo noi” completò George con un sorriso storto.

“Oh, non preoccupatevi” mormorò Harry “Faccio da me”

Prima che i due potessero anche solo afferrare il senso delle parole del moro, Harry si portò una mano alla bocca e cominciò a leccarla.

Potter ghignò maleficamente quando avvertì il respiro dei due spezzarsi.

Passò lentamente la lingua sul polso, per poi risalire lentamente e, con lente lappate, cominciare a pulirsi tra le giunture delle dita.

“Harry” pigolò Fred “che…”

“Mi pulisco le mani” disse angelicamente Potter puntando lo sguardo su di loro e, al contempo, passandosi la lingua sulla punta delle dita.

“Ti pulisci le mani…” ripeté atono George con lo sguardo scurito dal desiderio seguendo il percorso della lingua “Buona idea…” disse con un tono leggermente traballante, prendendosi una forte gomitata nelle costole da parte di Fred.

“Che c’è?” fece Harry interrompendo la sua opera di ‘pulizia’ momentaneamente “Avete delle facce strane”

I due parvero riscuotersi e lanciandosi un’occhiata fulminea d’intesa dissero

“Harry”

“Noi ti dobbiamo”

“Parlare”

“Ah, si?” chiese angelicamente Harry “Che mi dovete dire?”

Evvai, evvai, evvai, evvai

“E’ una cosa che ti dovevamo dire da un po’…” disse esitante Fred.

Ma davvero?” Potter fece una finta espressione confusa “di che si tratta?”

Evvai, evvai, evvai, evvai

“Harry…”

“Noi ti…”

 “Freeeeeed, Georgeeee, avete finito di fare colazione? Andate immediatamente ad aiutare Tonks e gli altri nelle pulizie!” urlò Molly spezzando l’atmosfera che si era creata.

Evvai, evvai, evv…MALEDETTA CICCIONA!!

I due parvero esitare un secondo ma poi, con un sospiro appena percettibile, si alzarono e, lanciando un saluto esitante a Harry, cominciarono a salire anche loro le scale.

Harry, rimasto solo nella stanza, era nero di rabbia.

S’impose calma.

Ok. Il piano uno era andato.

Si passi alla fase due.

 

*    *    *    *

 

“Oddio Fred” mormorò ancora sotto shock George “Hai visto che ha fatto?”

“Era un po’ difficile non notarlo” rispose secco il gemello “E pure tu” sbottò rivolgendosi al fratello “Cerca di controllarti. Gli stavi per saltare a dosso”

“Non è colpa mia!” mugolò il gemello “E poi tu sicuramente eri nella mia stessa situazione”

“Sì, ma IO non lo stavo guardando come un facocero in calore”

“Ma ti ci avvicinavi molto”

“Questo…non c’entra!”

“Ah, no?”

“No”

“Se lo dici tu…” disse George con tono condiscendente che gli fece meritare uno scappellotto dietro la nuca da parte del fratello “Comunque anche stavolta non ce l’abbiamo fatta a dirglielo. Tanto per cambiare…”

“Sì, però ci siamo andati vicini. Se non fosse stato per mamma…” sospirò Fred contrariato

“Già. AHI! Dannati schifosissimi insetti” mugugnò George portandosi alla bocca il dito morso dall’insetto.

“Sai, ci stavo pensando da un po’…secondo me il veleno dei doxy potrebbe essere un ingrediente interessanti per le nostre invenzioni” disse Fred sussurrando, ben conscio della presenza della madre a solo una stanza di distanza.

“Mmm…in effetti non è male come idea…diamo inizio alla caccia?” disse George con un ghigno.

“Lo chiedi pure?” disse Fred ricambiando con un ghigno identico sul viso.

 

 

*    *    *    *

 

“Basta! Non ce la faccio più! Pausa, vi prego” borbottò Ron accasciandosi su un divano liso dalle tarme con un’espressione esausta.

“Ron, alzati subito, non abbiamo ancora finito! Abbiamo ancora il salone al piano di sopra e la stanza da letto da finire” lo rimproverò Hermione.

“Ma è tutta la mattina che stiamo pulendo” si lamentò il rosso, non accennando minimamente ad alzarsi “Un momento di relax lo possiamo anche prendere, no?”

“No” rispose secca la ragazza costringendolo a prendere in mano la soluzione anti-doxy.

“Dai, Herm” disse Harry sospirando e sedendosi accanto all’amico “Anch’io sono stanco. Cinque minuti ce li possiamo anche prendere prima di ricominciare a pulire”

Hermione sospirò “Che devo fare con voi…”

“Bhè, potresti sederti e riposare anche tu, tanto per cominciare” disse Harry sorridendo.

“Non finiremo mai di pulire, di questo passo” borbottò la mora sedendosi però, suo malgrado, accanto agli amici.

“Hey!” bisbigliò Ron dopo un po’, girando un poco la testa “Che stanno facendo quei due?”

I due seguirono lo sguardo dell’amico e guardarono l’insolita scenetta:

Fred e George stavano cercando qualcosa tra le assi del pavimento del corridoio con aria concentrata.

“Hey, ne ho trovato uno!” esclamò a un certo punto uno dei gemelli sollevando un doxy senza vita stretto tra il pollice e l’indice.

“Fantastico!” esultò l’altro “Con questo fanno trentasette”

“Che state facendo?” chiese Ron guardandoli accigliato.

“Oh, fratellino, ma guarda. Che ci fai qui?” disse gaiamente uno dei gemelli.

Harry notò che il doxy nella sua mano era sparito.

“Pulisco” borbottò Ron “Cosa che non state facendo voi”

I gemelli fecero finta di non aver sentito l’ultima frase del fratello e raggiunsero il terzetto.

“Che ci dovete fare con i doxy, voi?” domandò Hemione con aria severa e sospettosa.

Fred e George si scambiarono un’identica espressione stupita e guardarono la ragazza con espressioni angeliche. Peraltro pochissimo convincenti.

“Sapete benissimo di cosa sto parlando” disse Hermione scocciata.

“Tu sai che cosa sta insinuando George?” domandò il ragazzo al gemello.

“No, Fred, non ne ho la minima idea” rispose l’altro con un ghigno mal contenuto.

“Ora basta” esclamò Hermione irritata “ Buttate via subito quei doxy o lo dirò alla signora Weasley!”

I gemelli persero il sorriso e la guardano con due identiche espressioni buie.

“Questo è un colpo basso” borbottò Fred.

“Non me ne importa niente” disse la ragazza con espressione soddisfatta, per poi indicare il secchio della spazzatura poco più in la “Avanti!”

“Ron!” esclamarono i gemelli guardando il fratellino “Dissuasila! Non puoi essere d’accordo con lei!”

“Eh?” disse Ron agitatissimo facendo scorrere lo sguardo dai gemelli all’amica “Come? Io…” volse lo sguardo a Harry invocando silenziosamente aiuto, ma il moro si stava guardando le unghie con aria concentrata.

Amico traditore!

Che doveva fare? Se avesse dato ragione ai gemelli, Hermione si sarebbe inviperita con lui e addio compiti. Se avesse dato ascolto ai gemelli, i due se la sarebbero certamente legata al dito e lo avrebbero tormentato finché avrebbe avuto vita.

“Io…io…” Ron deglutì “Io…”

“ROOOOON!” la voce della signora Weasley li fece sobbalzare tutti “Vieni a darmi una mano ad apparecchiare la tavola!”

“SI! Sì, mamma arrivo! Sia benedetto Merlino! Arrivo!” Urlò Ron quasi con le lacrime agli occhi dalla felicità “Arrivo!” si alzò di scatto e, prima che qualcuno potesse anche solo dire qualcosa, si catapultò fuori dalla stanza, scendendo le scale.

“Ron!” urlò furibonda Hermione alzandosi anche lei “Sei un prefetto ormai, non puoi fargliela scampare così tutte le volte!” si diresse a passo svelto, verso la porta, ma prima di uscire, disse al moro “Harry, assicurati che buttino via tutta la porcheria che hanno raccolto, va bene?” e solo dopo aver ricevuto un segno spaventato d’assenso da parte di Harry, si diresse in sala da pranzo.

“Povero Ron” disse allegramente Fred rompendo il silenzio.

“Non lo invidio per nulla il nostro prefettino” disse George con un ghigno “Sarà un anno divertente questo, vero Harry?”

Il ragazzo si limitò a ridere, per poi interrompersi nel vedere le mani di George.

“Che ti sei fatto?” domandò Potter alzando un sopracciglio.

I gemelli seguirono il suo sguardo e, una volta capito a cosa si riferisse il moro, sbuffarono.

“Sono quei cavolo di doxy” disse George “Il loro veleno è praticamente inutile contro le persone ma i loro morsi fanno male”

“Lo vedo” disse Harry un poco impressionato dai morsi piccoli ma profondi sulle mani di George.

All’improvviso un’idea gli balenò in testa.

“Se volete, vi aiuto a cercarne altri” disse all’improvviso, cogliendo i due ragazzi alla sprovvista “Io, Ron e Herm ne abbiamo sterminati un bel po’. Soprattutto vicino alle tende, dovrebbero essercene un bel po’”

“Fantastico Harry!” esultarono i gemelli dirigendosi a gran velocità vicino alle tende, a un tratto un pensiero li colse e si girarono verso di Harry “Non lo dirai a Hermione, vero?” domandarono minacciosi.

Harry non poté fare a meno di scoppiare a ridere “Mica sono matto. Quella poi scanna anche a me che vi ho aiutato”. Si diresse nella loro direzione e s’inginocchiò in mezzo a loro cominciando a cercare tra le pieghe del tessuto pesante delle tende “Tranquilli, non le dirò una sola parola a riguardo”

I gemelli sospirarono impercettibilmente di sollievo e gli sorrisero prima di continuare la ricerca con lui.

“Ah!” esclamò Fred ritraendo di scatto la mano e attirando su di se l’attenzione degli altri due “Mi sa che non li avete sterminate tutte quelle bestiacce, Harry” borbottò guardando il morso sul dorso della mano che sanguinava leggermente.

Harry però non parlava, fissava la ferita del gemello e dopo pochi secondi, con movimenti lenti, prese la mano del ragazzo e la portò sotto i propri occhi.

“Harry, cosa…?” Fred s’interruppe immediatamente quando scorse lo sguardo intenso di Harry. Il verde dell’iride, adombrato appena dalla cortina delle ciglia scure.

Fred avvertì la presa delicata e decisa di Harry sulla sua mano, il suo respiro lieve che vi si posava, riscaldandola, e poi la morbidezza delle labbra, che baciavano letteralmente via la piccola scia di sangue che si era formata.

Fu solo distrattamente, che Fred si accorse di tremare. Non sapeva se per i brividi che lo attraversavano incontrollati, accompagnati da vampe intense di calore spossanti che sembravano partire entrambi dal punto in cui le labbra del moro si erano posate, lievi.

Notò appena, che George seguiva lo spettacolo con la sua stessa aria rapita e ipnotizzata.

L’aria sembrava oramai inesistente nella stanza. L’unico rumore che si avvertiva, era quello dei loro respiri spezzati.

L’estasi sembrò rompersi nel momento stesso in cui Harry staccò le labbra dalla sua mano.

I gemelli si riappropriarono dei loro pensieri quasi con violenza. I loro occhi si fissarono sulla figura minuta del ragazzo più piccolo.

“Harry” mormorò Fred guardandolo con uno sguardo che racchiudeva talmente tante emozioni, da far sembrare quasi che stessero per traboccare fuori “Che cosa significa?” deglutì, avvertendo ancora, in maniera quasi dolorosa, la sensazione delle labbra del ragazzo sulla sua pelle.

Harry si limitò ad alzarsi e a sedersi sul divano, fissando gli occhi verdi sulle loro figure sbalordite.

“Che cosa significa?” ripeté Harry con aria pigra, senza distogliere lo sguardo da loro “Mi pareva ovvio”

“Cosa?” domandò George. Lui non era certo in condizioni migliori del fratello. Vedere quella scena era stato eccitante quasi quanto viverla in prima persona.

Harry piegò la testa leggermente di lato, scoprendo una piccola porzione di collo “Mi ero stufato di aspettare la vostra mossa. Non vi facevo così indecisi. Poi, quando ieri sera mi avete baciato…” osservò distrattamente i due gemelli sobbalzare alla  sua ultima frase, per poi riprendere “Ho deciso che non potevo stare ad aspettare una qualunque mossa d’iniziativa da parte vostra. Perciò ho deciso di rendervi ben chiaro ciò che provo nei vostri confronti” mormorò socchiudendo gli occhi. “All’inizio avevo pensato a un modo un po’ meno diretto, ma poiché non aveva portato risultati, ho deciso che sarebbe stato meglio passare direttamente ai fatt…”

La frase di Harry fu troncate bruscamente dalle labbra di George che si erano posate sulle sue.

Il ragazzo, infatti, si era alzato di scatto dal pavimento e si era diretto verso il moro, prendendolo, così, di sorpresa.

Il bacio non fu che uno sfiorarsi di labbra, ma il gemello avvertì chiaramente delle sensazioni travolgenti attraversarlo incontrollate e fermasi alla bocca dello stomaco, bloccandogli quasi il respiro. Fu quasi facendo violenza su se stesso, che si staccò da Harry e fissò i suoi occhi in quelli del moro.

Lo spettacolo che gli si parò davanti fu talmente bello e inaspettato che il ragazzo quasi credette di trovarsi in uno dei suoi sogni;

Gli occhi di Harry erano chiusi, le guance rosse e incandescenti e le labbra rosee e invitanti socchiuse come a invito a violarle.

Se qualcuno avesse provato a svegliarlo, lo avrebbe ammazzato senza pietà.

“Non è un sogno George” si sentì bisbigliare all’improvviso nell’orecchio. Si voltò e incontrò lo sguardo affettuoso ed eccitato di Fred, che scorreva da lui a Harry.

Il moro aprì gli occhi e li puntò su loro due “Diventate miei” bisbigliò, tanto piano che la sua voce si sarebbe persa con uno sbuffo di vento, che tuttavia i gemelli avvertirono chiaramente con un brivido “E fatemi vostro”

“Sicuro che siamo svegli, Fred?” bisbigliò George senza staccare gli occhi cerulei da Harry.

“Sto cominciando ad avere dei dubbi anch’io, fratello” mormorò il gemello.

Possibile che Harry stesse per diventare loro? Realmente loro? Solo loro?

Guardarono Harry scuotere la testa esasperato e avvicinarsi loro per poi passare un braccio attorno al collo di Fred e fare altrettanto con George e stringerli verso di se, in un goffo abbraccio.

I gemelli restarono quasi increduli quando avvertirono il corpo del ragazzo premuto leggermente contro il loro e il suo profumo, così poco percettibile e delicato, che si fondeva con l’aria rubata dal loro respiro.

Quasi l’avessero programmato, i gemelli ricambiarono simultaneamente l’abbraccio.

George cinse la vita di Harry con delicatezza, posando i palmi delle mani sui fianchi minuti del ragazzo, e poggiando le labbra sulla pelle bollente di Harry tra il collo e la spalla, approfittando dei vestiti larghi del moro.

Invece Fred, si mise al suo fianco e, approfittando del viso volto verso di lui, a causa dell’opera di suzione che stava operando il fratello sul collo di Potter, posò delicatamente i palmi delle mani sul volto del ragazzo e fece passare le dita dietro le orecchie, avvertendo distrattamente il contatto freddo con le stanghette degli occhiali.

Fu quasi con sollievo che posò la bocca su quella di Harry.

E quando avvertì le labbra del ragazzo schiudersi contro le sue e ricercare un contatto più intimo, ci si buttò come si butterebbe un assetato in un’oasi in pieno deserto.

La lingua di Harry era morbida, esitante e inesperta, seguiva con incertezza la sua, ma il risultato non fu per nulla deludente.

Fred stuzzicò con leggere suzioni la lingua di Harry, poi ne esplorò la bocca con malizia, stuzzicando il palato, i denti, quasi a gustarsi l’intera bocca di Harry, strappandogli gemiti e sospiri soffocati dalle sue labbra.

All’improvviso, un gemito più alto degli altri uscì dalla bocca del moro, che aveva cominciato ad agitarsi e ad ansimare.

Fred abbassò lo sguardo e si accorse che George aveva sbottonato i pantaloni di Harry e vi aveva infilato una mano, che ora stava muovendo lentamente.

Sorridendo ferinamente, Fred andò a unire la propria mano a quella del fratello, cominciando a muoverla in sincrono con George, scatenando in Harry dei gemiti acuti e dei sospiri spezzati.

“Shh” gli sussurrò George nell’orecchio “Non vorrai farci scoprire, Harry?” disse finendo la frase per poi passare la lingua in una lenta lappata lungo il contorno dell’orecchio, facendolo rabbrividire.
“N-no” sospirò Harry “Non voglio”

“Bravo, Harry” mormorò Fred accarezzandogli la linea della mascella con il naso più volte.

Il moro sospirò, facendoli ridacchiare.

I due gemelli si scambiarono uno sguardo complice per poi avvicinarsi e cominciare a baciarsi.

Harry emise un verso tra un sospiro e un gemito alla vista di quello spettacolo.

Quando i due si staccarono e fissarono i loro occhi su di lui, Harry rabbrividì per l’intensità dei loro sguardi.

Con un gemito strozzato venne tra le loro mani.

I gemelli tolsero le mani dai pantaloni del ragazzo e quello si accasciò ansimante a terra, a occhi socchiusi.

I due ragazzi leccarono maliziosamente le loro dita, ripulendole dal seme di Harry.

Harry gemette debolmente. Chiuse gli occhi e deglutì a vuoto.

Perversi. I gemelli erano terribilmente perversi.

Un improvviso peso sul suo inguine gli fece spalancare gli occhi.

Fred si era seduto sopra di lui, facendo aderire i bacini e sostenendosi sulle braccia, poste ai lati del viso di Harry, quasi ingabbiandolo.

Quando Fred cominciò a muoversi su di lui facendo incontrare e strusciare i loro corpi, Harry sentì la sua erezione rinascere e scontrarsi con quella del gemello.

“Temo che non potremo fare granché al momento” lo sentì sussurrare tra un ansimo e l’altro, Harry.

Potter non ebbe la forza di fare nulla se non quella di annuire e di gemere.

I movimenti del bacino di Fred si facevano più forti e intensi a ogni spinta contro il corpo di Harry. I pantaloni erano una tortura, ma le scariche di piacere erano così forti, che quasi nessuno dei due ci fece caso. Harry avvertiva il proprio corpo premere con violenza al pavimento a ogni nuova spinta, che mano, mano diventavano sempre più veloci e veementi.

Alzò impercettibilmente le gambe mettendole dietro la schiena di Fred. Quando, a un tratto, avverti una spinta più forte delle altre verso le sue natiche e sentì l’erezione del gemello sfregare in quel punto, spalancò gli occhi e venne nuovamente, seguito poche spinte dopo dal gemello.

Fred si accasciò su Harry scosso da mille brividi e alzò lo sguardo sul fratello.

George li guardava con occhi talmente pieni di eccitazione che quasi lo spaventarono.

Fred si tolse con un gemito dal corpo di Harry e si poggiò con la schiena ai piedi del divano, respirando ampiamente, cercando di regolare il respiro.

Anche Harry, nel frattempo, aveva posato lo sguardo su George e, notando lo stato in cui versava, aveva ghignato maliziosamente e gli si era avvicinato.

Con mani tremanti, gli slacciò i pantaloni e, con chiari gesti, fece capire l’intenzione di abbassarglieli.

George all’inizio lo aveva guardato perplesso, ma poi, capendone le intenzioni, sentì la propria erezione contrarsi dolorosamente e subito si sbarazzò dei pantaloni.

Harry avvicinò il viso alla sua erezione e vi alitò sopra, vedendola contrarsi, dopodiché saggiò esitante la punta succhiandola un poco, poi passò la lingua su tutta la sua lunghezza più volte, succhiando in alcuni punti, per poi ritornare alla punta e baciarla.

I gemiti di George erano di chiaro piacere. Si agitava, sospirava, mugolava. Il viso contratto in una maschera di estasi.

Quando Harry gli prese il pene completamente in bocca, ci mancò poco che urlasse.

Porca miseria. Ma dove aveva imparato a fare certe cose, Harry?

Alla sola idea che ci potesse essere stato qualcun altro prima di loro a far fare quelle cose a Harry, una fitta di gelosia lo attraversò violentemente.

Prese Harry per le spalle e lo portò all’altezza del suo viso. Lo baciò a lungo. Possessivamente e gelosamente, stringendolo a se.

Alla bocca di Harry si era sostituita la sua mano e con poche abili mosse, anche George raggiunse il culmine.

I tre ansimarono per un po’, finché il sangue tornò loro al cervello e Harry esclamò.

“Ma vi rendete conto che ci avrebbe potuto vedere chiunque?” esclamò sconvolto.

“Sì, è stata proprio questa la parte più eccitante. E comunque dubito che qualcuno ci abbia visto” disse George alzando le spalle e riallacciandosi i pantaloni non prima di aver eseguito un incantesimo di pulizia su se stesso, Fred e Harry.

“Al massimo ci avrà visto Kreacher” disse Fred scoppiando a ridere “Se ci è andata bene, si ammutolirà per sempre a causa dello shock”.

“Sì, oppure presto ci vedremo tanti piccoli elfi domestici a zampettare intorno” borbottò Harry schifato. L’idea di aver istruito l’elfo a riprodursi non lo allettava per nulla.

“FREEEEED! GEORGEEEE! HARRYYY! A tavola, è pronto!” urlò la signora Weasley.

“Arriviamooo!” urlarono i tre alzandosi.

Dopo un’ultima controllata lampo al loro aspetto, e dopo essersi scambiati diversi baci veloci tra di loro, si decisero a scendere.

“Era ora!” esclamò Ron vedendoli arrivare “Mancavate solo voi! Sto morendo di fame!”

“Pazienza prefettino avevamo altre cose da fare” disse George con un ghigno.

“Cose? Che cose?” domandò Ron guardandoli perplesso.

“Segreto” disse Fred guardandolo con scherno.

“Harry?” domandò Ron speranzoso al suo migliore amico ma trovandolo preso in una conversazione con Sirius.

“Ma io che chiedo a fare?” si limitò a borbottare il rosso prima di riempirsi la bocca con il suo pasticcio di patate.






Salve! Eccomi tornata dopo un lungo, lunghissimo periodo di totale inattività!
Ma ho un motivo ben preciso per la mia assenza! Ma temo che se ve lo dirò sarò costretta ad uccidervi... (Espressione misteriosa)
Lettrici: (Chiare espressioni di biasimo e intento omicida)
Ma hemm... credo che se ci scontrassimo finirei io per soccombere e non solo per inferiorità numerica...coff-coff! Bando alle ciancie! Il motivo è... (Aria di suspance)
è...
è...
è...
E'... (cade a terra morta)
Lettrici: (Impassibili) imitare il rospo di Shrek non ti salverà
(Mugugnando) e va bene... è!
è che mi si era rotto il pc! ^^ (Smile smile)
Zack! FIUUUM! (Goky schiva una freccia) mamma quanto siamo suscettibili...(borbottio vago)
Comunque non ci potevo fare nulla U_u Però! (alza un dito) per farmi perdonare farò tutti aggiornamenti lampo! Contente?
Ringrazio infinitamente le mie lettrici che mi hanno mandato numerose mail per accertarsi che fossi viva o morta! (Lette dal pc di mio padre) quaznto vi adoro ragazze! ç_ç
Grazie a chi ha commentato dicendo di apprezzare il mio lavoro! Amo anche voi! ç0ç

Grazie a:
Innanzitutto grazie infinite alla mia fida beta DJKIKA che mi ha corretto entrambi i capitoli di questa storia (Che farei senza di te, angelo mio?)
Grazie per la sua pazienza, per la sua dolcezza, per la sua allegria e per il suo irresistibile humor! XD Ti adoro tesoro!

Antote: (Ti stringe la mano con la solidarietà scolpita nello sguardo) Non ti preoccupare cara antote! Credo che la Umbridge stia sulla milza a tutti i lettori di Harry Potter! Non sei sola, cara. Noi ti capiamo!
Si, le Harry/Fred/George non sono affatto popolari sui siti di fanfiction. E' raro trovarne! Tuttavia io adoro i triangoli in Harry Potter! E quindi, ecco quì! La mia storiella! ^^
Spero che continui a piacerti e che continuerai a commentarmi.
un bax

marimalfoy: Ciao, cara! Grazie mille per la recens! Si, in effetti, come ho già detto ad antote, questo paring non è affatto popolare nei siti di fanfic. E' molto difficile trovare questo trio in una fanfic. Ce ne sono un poco a Nocturne Alley, tutte molto carine e scritte bene, ma haimè, siamo ben lontani dal boom che hanno avuto le Harry/Draco o le coppie simili.
Ti ringrazio per i complimenti. Spero che continuerai a seguirmi.
un Bax

RICA: Salve a te! ^^
Si, in effetti non è affatto facile trovare questo bel trio! Speriamo che le cose cambino in fretta! (Goky fa una preghiera all'altare dello yaoi in camera sua)
Ti ringrazio per i complimenti! Me onorata! ^^
Spero continuerai a seguirmi!
Un Bax

magicadula: Bhè, non l'ho fatto entrare nudo in Sala Grande, ma credo che anche così non sia male, no? XD
Farò finta di non aver letto il suggerimento a farlo mettere con la piattola >___> (goky riempie di spilli una bambolina woodoo di Ginny) XD
Ti ringrazio per i complimenti amora, me era contentissima quando li ha letti!
Spero continuerai a seguirmi! Un bacio! Goky!

tictic: Uhu! Quante piccole menti perverse ho tra le commentatrici sei amica di magicadula? Avete delle idee molto simili! XD Quanto adoro le commentatrici come voi! *_* per ora niente doccia insieme. Però più avanti...chissà, chissà...
Spero che come soluzione adoperata questa ti sia piaciuta.
spero che mi continuerai a seguire!
Un Bax

Aeron: Noto che ci intendiamo perfettamente socia! U_U

Scorcello: Uhhh, a quanto pare non sono durati nulla! E bravo Harry...(tono allusivo)
Ti ringrazio infinitamente per i complimenti a questa e alle altre storie! ^^
Uh! Anch'io adoro Tom! Ma non lo dire a Harry, mi raccomando!
Un Bax

Angel_Elric: Ma certo che diventerai anche tu brava come me! Anche di più! E senza sforzi, dammi retta!
Ti ringrazio tantissimo per i complimenti! Me contenta! ^//^
Spero che questo secondo capitolo ti sia piaciuto e che continuerai a seguirmi!
Un bax

allgood_cla: Ma caraaaaaa! Addirittura un raro esemplare! (*blush*)
Ecco a te il secondo aggiornamento! Spero che non ne rimarrai delusa!
Continua a seguirmi mi raccomando, eh?
Un bax

piccola_uchiha: Ti ringrazio per il gentile commento! (Anche se ora è stato cancellato...)

ladyminiMisa: Modestamente...(A Goky cresce il naso) ti ringrazio infinitamente!
Continua a seguirmi!
Un Bax

pia_mi_Idola_XS: Onoratissima che la mia storia ti piaccia tanto! *_* spero di non averti deluso con questo secondo capitolo!
Un bacio amora

Eyon92_chan: Ti ringrazio per i complimenti! ^//^ Sei davvero gentilissima!
Spero che continuerai a seguirmi e che questo secondo capitolo ti sia piaciuto!
Un Bax

CiOccia: Grazie! ç_ç
Siete le recensitrici migliori del mondo! Tutte una più gentile dell'altra! Sono commossa!
Spero che ti sia piaciuto questo secondo capitolo!
Un bax
  
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