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Autore: Martyx1988    10/10/2009    3 recensioni
Renesmee è cresciuta, secondo i suoi tempi, ed è ormai un'adolescente in età da liceo...ma è difficile affrontare il cambiamento senza la persona cui vuoi più bene al mondo...non sa però che il ritorno di Jacob dopo un anno di vagabondaggi potrebbe cambiare le cose più di quanto è cambiata lei in un solo anno...
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black, Renesmee Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Successivo alla saga
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Sunrise
CAPITOLO 11

Trovò molto fastidioso essere costretta a correre ad una velocità umanamente normale, ma finchè si trovava sulla strada principale della riserva non poteva fare altrimenti se non voleva dare nell'occhio. Pià tempo passava, però, più cresceva in lei il timore che Jacob si allontanasse di più dalla riserva e quindi da lei, che sparisse nuovamente come aveva fatto un anno prima, proprio quando tutto quanto poteva essere finalmente chiarito.
La voce di Johnny tornò a parlarle nella mente.
"Inoltrati nel bosco, un licantropo sta venendo verso di te"
Renesmee non se lo fece ripetere due volte e in un lampo fu in mezzo alla vegetazione, finalmente libera di muoversi come più le piaceva. Dopo poco un fruscio di foglie spostate annunciò l'arrivo del licantropo annunciato da Johnny. Si sarebbe aspettata chiunque, tranne Leah. Invece era proprio lei che aveva deciso di venirle incontro, riprendendo momentaneamente la sua forma umana. Non avevano mai avuto grandi rapporti, Leah cercava di stare il più possibile alla larga dai vampiri ed teneva quasi sempre le sembianze di lupo. Per questi motivi le stonava la sua presenza davanti a lei.
"Leah?"
"Già" rispose la ragazza seccata "Anche io mi sto chiedendo cosa ci faccio esattamente qui. Forse anche a me piace ogni tanto fare la cosa giusta e rendermi utile"
"Sai qualcosa su Jacob?" domandò Nessie, col cuore che martellava nel suo petto più velocemente del solito.
"Come Seth, l'ho sentito fino a quando è arrivato a LaPush, poi è scomparso dalla mia testa. Non ha gradito il caloroso abbraccio tra te e l'altro mezzo vampiro"
"Lo so, per questo devo trovarlo!" ribattè Renesmee implorante "Devo spiegargli tutto quanto"
L'espressione scocciata di Leah parve leggermente intenerirsi e un angolo della bocca si sollevò impercettibilmente per un secondo.
"So che, quando è particolarmente depresso, va alla scogliera"
La scogliera! Come aveva fatto a non pensarci. Era il suo posto preferito, ci erano andati tante volte assieme quando era piccola. Le venne l'istinto di abbracciare Leah, ma si ricordò che la ragazza non gradiva gli stretti contatti con i vampiri.
"Grazie di tutto, Leah"
"Non ringraziarmi, tra massimo un'ora mi sarò pentita di questo gesto" replicò lei cupa "E' inevitabile"
Si voltò e ripartì a tutta velocità, riprendendo in breve le sembianze di lupo.
Nessie sospirò, quindi si diresse verso la scogliera tagliando per il bosco. In breve riuscì a scorgere tra gli alberi la baia di First Beach frustata dalle onde che si abbattevano violente sulla sabbia, troppo alte e arrabbiate anche per i surfisti più coraggiosi. Non appena scorse la scogliera accelerò l'andatura, fino a sbucare fuori dal bosco. Tutta l'emozione provata durante la corsa si tramutò in delusione quando vide che non c'era nessuno oltre a lei su quegli scogli. Iniziò a mancarle il respiro e le si formò un grosso nodo alla gola. Era troppo tardi. Se n'era di nuovo andato, forse per sempre. Proprio quando aveva più bisogno di lui. Cadde in ginocchio, le mani strette al ventre nel tentativo vano di fermare quell'inarrestabile dolore che le si stava propagando in corpo. Capì cosa doveva aver provato sua madre quando Edward l'aveva abbandonata. Come si poteva vivere normalmente con una ferita così grande nell'anima?
Da essa iniziarono poi a fluire tutti i ricordi legati a Jacob. Non erano però veramente gli stessi. Si erano tinti di nuovi colori, nuovo significati. Ogni gesto, ogni parola che Jacob le aveva rivolto prese un senso diverso, quello giusto. E più i ricordi si rincorrevano, più si convinceva di averlo sempre amato. Alla fine le sembrò che la sua testa fosse troppo piccola per contenere pensieri così grandi e potenti. Li sentiva spingere contro le tempie fino a fare male. Il desiderio di non provare ulteriore dolore la constrinse a liberare i suoi pensieri, che prima a piccoli spifferi, poi a grandi folate, si dispersero tutt'attorno a lei. Ma non ne perse il controllo. Riuscì a percepire dove andava ciascuno di essi, contro quale albero sbatteva, quale mente andava a urtare. Trovò Johnny non molto lontano da dove si erano lasciati, ancora intento a cercare, quindi altre menti sconosciute di semplici passanti. Infine la sua, più vicina di quanto osasse sperare. E continuava ad avanzare nella sua direzione, sempre più veloce, finchè alle sue orecchie non giunse quel familiare rumore di passi felpati e il suo naso non percepì quell'agognato profumo di bosco.
Bastò la sua presenza a far richiudere la ferita. Jacob si fermò a qualche metro da lei.
"Stai bene, Nessie?" le domandò apprensivo, ma con un tremore diverso nella voce roca. Forse aveva pianto, pensò Renesmee, o comunque si era sfogato in qualche modo.
La ragazza si voltò mostrandogli il viso rigato dalle lacrime, ma sorridente. "Ora sì" rispose in un sussurro.
Come aveva previsto, anche gli occhi di lui erano leggermente arrossati e spenti, ma in fondo ad essi Renesmee riuscì a scorgere un piccolo barlume, un segnale di speranza. Il suo cuore divenne ancora più leggero. Si alzò da terra con grazia.
"Sei stata tu, poco fa?" le chiese poi, spiazzandola.
"A fare cosa?"
"E' come se avessi rivisto i tuoi ricordi, ma senza che tu mi abbia toccato. Ed erano...diversi"
"Diversi?"
Era quindi riuscita a espandere il suo potere, ad esprimerlo senza le sue mani come tramite? Jacob sapeva quindi cosa provava per lui?
"Erano violenti, pieni di passione quasi, di desiderio. Prima erano come dei flash, delle specie di visioni, poi mi hanno letteralmente travolto e..."
"E?"
"Nessie, tu non puoi capire come mi sia sentito a vedere quelle immagini dopo ciò che è successo fuori da casa tua con quel mezzo vampiro. Per questo sono qui. Ho bisogno di sapere"
"Allora ti dirò tutto" ribattè risoluta Nessie, raddrizzando le spalle "Johnny e Jules, i due mezzi vampiri che ho incontrato a scuola, sono entrati a far parte della nostra famiglia. E' stato un desiderio mio e di Carlisle. La felicità di Johnny, quell'abbraccio, era dovuto semplicemente a questo. Per noi, per me, saranno come i fratelli che non potrò mai avere. Hanno preso il loro posto nella mia vita. L'unico che dovevo ancora 'collocare' eri tu. Da quando sei tornato ho iniziato a guardarti con occhi diversi, a provare qualcosa di diverso che non riuscivo a definire e di cui aveva paura. Credevo di ferirti ulteriormente dopo quello che era successo con mamma e questo mi ha portato a fare molti sbagli. E' bastata una chiacchierata con Emily a farmi capire quale sia il tuo posto"
"Di cosa ti ha parlato Emily?"
"Dell'imprinting e di tutto ciò che esso comporta"
"Nessie io non voglio che tu sia costretta"
"Non lo sono. Mi è bastato pensare ad una vita senza te per capire quanto sei importante per me. Molto più di prima"
Quel barlume in fondo agli occhi neri di Jacob divenne lentamente una fiamma viva che alla fine esplose. Strinse gli occhi più che potè per arrestare le lacrime, invano. Nessie sorrise intenerita e gli si avvicinò rapida, prendendogli le calde mani. Jacob riaprì gli occhi e incontrò quelli cioccolata di lei. Vide che erano solo per lui, e in essi intravide l'alba di una nuova vita.
"Allora vuoi..."
"Stare con te. Per sempre. Il mio posto è al tuo fianco, il tuo al centro esatto del mio universo" si alzò in punta di piedi e Jake la sorresse prendendola per  i fianchi "Ti amo".
Le labbra rosee di Renesmee si adattarono perfettamente a quelle scure e carnose di Jacob, ancora bagnate di lacrime. Sotto i palmi delle sue mani il suo cuore batteva ad un ritmo accelerato ma perfettamente a ritmo con quello di lei. Una cosa sola, un solo battito per due anime che non potevano viaggiare separate.
Quel bacio le sembrava così perfetto quanto quello dato a Johnny le era parso un grande sbaglio. Capì inoltre che non si sarebbe mai stancata di Jacob come era successo col mezzo vampiro, ma che anzi ne avrebbe voluto sempre di più. Gli cinse il collo con le braccia e Jake la sollevò per i fianchi. Le tornò in mente il pomeriggio in cui le era letteralmente saltata addosso. Forse se non si fosse fermata non ci sarebbe stato nessun malinteso.
"Sì, lo penso anche io" le sussurrò Jacob a fior di labbra, sorridendo radioso.
"Hai sentito i miei pensieri?"
"Li ho visti. Meglio che impari a controllarlo questo superpotere" rise roco, quindi riprese a baciarla con più fervore, piacevolmente ricambiato. Si era immaginato tante volte che sapore avessero le labbra di Nessie, ma quello che sentì superò ogni più rosea aspettativa. Sembrava che tutti i sapori più gustosi fossero concentrati in lei, esattamente come i profumi. Dal canto suo, Renesmee si beò di quel retrogusto di pino, piacevolmente boschivo, che permeava la bocca do Jacob, e non potè fare a meno di lamentarsi quando il ragazzo si separò da lei.
"Dispiace anche a me, mostriciattolo, ma già temo per il mio collo quando tuo padre verrà a sapere di noi. Se poi non le riporto più la figlia a casa posso considerarmi morto"
"Non lo permetterei per nulla al mondo" ribattè solenne Renesmee "Ma probabilmente hai ragione. E comunque, abbiamo davanti a noi un'eternità, no?"
"Sicura che non ti stancherai di questo lupo puzzolente un giorno?"
"Impossibile. Sarebbe come dire che mi sono stancata di vivere"
Jacob le sorrise e le diede ancora un leggero bacio sulle labbra, quindi la rimise a terra. Mano nella mano si incamminarono verso il bosco. A malincuore dovettero separarsi per poter correre più velocemente tra gli alberi. In men che non si dica furono davanti alla grande casa bianca, dove trovarono, con grande sorpresa, Johnny e Jules ad aspettarli.
"Come mai siete qui fuori?" domandò loro Nessie, precedendo di pochi passi Jacob.
"Beh, prima di tutto" iniziò risoluta Jules "in qualità di tua nuova sorella nonchè migliore amica ho il sacrosanto diritto di conoscere il tuo nuovo ragazzo" porse quindi la piccola mano a Jacob "Molto piacere, sono Julienne Norton, ma puoi chiamarmi Jules"
"Ehm, ciao Jules..." ricambiò confuso il licantropo "Io sono Jacob Black"
"Seconda cosa: tuo padre mi ha chiesto espressamente di aiutarlo a non sentire i vostri pensieri, specialmente i suoi" accennò col capo a Jacob "Perciò volevo essere sicura di non essere colta alla sprovvista"
"Wow, non credevo che Edward potesse diventare così discreto" constatò Jake, prima di rivolgersi a Johnny severo "E tu invece?"
"Oh, io sono il fratello di Jules, Johnny, e sono qui per...scusarmi per tutto l'equivoco che si è venuto a creare"
"Tranquillo, amico" gli sorrise Jacob dandogli un amichevole pugno sulla spalla marmorea "Non penso avrò mai più motivi per essere arrabbiato con qualcuno"
Con il possente braccio cinse le spalle di Renesmee, che subito lo abbracciò di rimando e lo guardò con occhi adoranti.
"Ora capisco perchè Edward non vuole ascoltare i vostri pensieri" rise Jules, quindi li precedette insieme al fratello verso casa.


Ecco a voi l'agognata scena del primo bacio!
Spero vi sia piaciuta e che non abbia deluso le vostre aspettative"
Buona lettura!
A presto!
   
 
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