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Autore: samek    19/01/2010    2 recensioni
Una raccolta di flash, ognuna di 221 parole esatte, l’ultima delle quali comincia per “B”.
(Per l’iniziativa 221B Drabbles di holmes_ita)
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Fandom: Sherlock Holmes;

Fandom: Sherlock Holmes;

Pairing: Holmes/Watson;

Rating: Pg13 (ma potrebbe salire);

Genere: Generale, Introspettivo, Romantico.

Warning: Flash-fic, Pre-Slash (per ora);

Beta: Narcissa63;

Summary: Una raccolta di flash, ognuna di 221 parole esatte, l’ultima delle quali comincia per “B”.

(Per l’iniziativa 221B Drabbles di holm_ita)

 

Note: Questa raccolta segue il format delle 221B drabbles creato dall'autrice anglofona KCS ed importato qui da Bellis, che ringrazio per avermi invitata a darmi da fare con questa sfida.

 

DISCLAIMER: Ovviamente Holmes e Watson non mi appartengono, sono bensì opera della mirabile penna di Sir Arthur Conan Doyle, e di certo non c’è nessuno disposto a pagarmi per ciò che scrivo.

 

221B, Baker Street

 

221Blandire:

 

Sono sempre stato una persona abitudinaria e, prima di ritirarmi nella mia camera, amavo trascorrere qualche ora nella mia poltrona preferita, leggendo un buon libro.

Quasi tutte le sere, quindi, Sherlock Holmes ed io passavamo il tempo in soggiorno, spesso in silenzio, ognuno preso dai propri interessi, confortati dalla semplice e reciproca presenza. Il respiro placido dell’altro ci donava la certezza di non essere soli.

Quando Holmes rifletteva, si metteva a pizzicare le corde del suo violino e, assorto nei suoi pensieri, stava lì a strimpellare note prive di un qualsivoglia ritmo costante.

Ero tanto abituato a questo suo vezzo, che quasi non ci facevo più caso. Onestamente, però, quando andava avanti per ore diventava irritante.

Quella sera, proprio nel momento in cui la mia sopportazione arrivò al limite, il mio amico balzò in piedi e, recuperato l’archetto, cominciò a suonare uno dei miei brani preferiti.

Così, con un sospiro misi da parte il mio romanzo, reclinai il capo e chiusi gli occhi, assaporando la ricompensa per la mia pazienza. Dopo poco sollevai le palpebre e notai che anche il mio caro amico, concentrato nell’esecuzione musicale, li aveva serrati.

Sentendosi forse osservato, riaprì gli occhi e le sue labbra s’incurvarono lievemente; solo allora mi accorsi che un sorriso speculare era dipinto sul mio viso.

Per l’ennesima volta mi ero lasciato Blandire.

 

 

Note finali: Questa drabble s’ispira ad un fatto accennato in “Uno studio in rosso”, in cui Watson rivela per la prima volta che Holmes è un buon violinista, ma ha l’abitudine di suonare alle ora più assurde, e spesso quel suo “suonare” non è altro che pizzicare le corde mentre riflette. Però, per ripagare la pazienza del suo dottore, ogni volta Sherlock lo ricompensa con qualche brano che questi ama.

   
 
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