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Autore: CherryBomb_    15/03/2010    5 recensioni
Arianna e Ilaria, sedicenni, amiche da qualche anno. Fanno parte di quelle ragazze che sono convinte che il principe azzurro non esiste.
Arianna non ha mai avuto il ragazzo, Ilaria non lo ha da due anni e mezzo. Ormai sono abituate a questo loro stato di "zitellaggio", ma una serata diversa cambierà le loro vite. Ci saranno molti intrecci, ritorni di fiamma, non sarà tutto semplice, anche se all'inizio potrà sembrare così.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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No, in discoteca, no !
Stavo parlando con la mia amica Ila su msn.
Stavamo discutendo. Era un giovedì sera tranquillo e beato, senza nessun tipo di intoppi, l’unica cosa che guastava la serata era…la Ila che rompeva. Si, rompeva. Cercava di convincermi ad andare in una stupida discoteca. Io ? In discoteca? Ma stava scherzando, manco se mi avessero pagato. Io che odio profondamente l’house e qualsiasi genere che ci girasse attorno, dovevo andare in una discoteca. Ma manco morta. Neanche la Ila era tipo da discoteca, ogni tanto ci andava, ma niente di che. Almeno non odiava l’house.
Voleva andare in discoteca per “distrarci”. Trovare un altro modo era troppo difficile? In effetti ci eravamo leggermente depresse con il discorso sul principe azzurro e compagnia bella e qualcosa per distrarci ci serviva davvero: potevamo fare tutto, ma non la discoteca. E poi i miei non mi avrebbero mai lasciato.
No comment. Anche i miei genitori si mettevano contro di me. Dopo vari tentativi la Ila mi ha convinto a chiedere almeno ai miei se mi avrebbero lasciato. Tutta convinta glielo chiedo, sicurissima della loro risposta negativa e invece…
- COSA?- ero letteralmente scioccata.
- Sì, per noi potresti andare. Tanto è una sera. Almeno ti diverti, ti distrai un po’ e almeno fai compagnia alla Ila. Pensa a lei. Chissà magari succederà qualcosa di bello.- Disse mia mamma con il sorriso sulle labbra.
-Chi sei? Cosa ne hai fatto di mia mamma?- non so come facessi a parlare.
-Davvero. Dovresti andare. Potresti divertirti. E poi per una volta. Magari dici che non ti piacciono e magari quando entrerai, mi chiederai di andare tutti i sabato sera in discoteca. E sia chiaro già da ora che tutti i sabato non ci andrai.- Disse l’ultima frase con un fare minaccioso.
Mia mamma cominciava ad assomigliare sempre più alla mia solita mamma.
-Non ci voglio andare neanche una volta.-
-Dai, vai. Prova. Potresti stupirti.-
Alla fine, convinta da mia mamma e dalla Ila che scoprendo la bella notizia, non sapeva più cosa fare dalla gioia.
Io non ero poi così felice, ma un po’ di ottimismo me lo trasmesse la Ila (e la Ila che trasmette ottimismo è molto strano, non è una persona molto ottimista, che sia fuori di testa e sempre con il sorriso sulle labbra e la battutina pronta, quella è un’altra cosa. Ma trasmettere ottimismo, non è da lei.)
Dopo molte parole sprecate a riuscire a strapparmi un “vengo”, decidemmo di andare.
Saremmo andate il sabato (era giovedì, non mancava poi così tanto).
Le avevo promesso di non parlare con nessuno del fatto che andassimo in discoteca insieme. Nessuno doveva saperlo.
L’unico posto in cui potevamo parlare di discoteca, era msn. L’unico posto sicuro dove nessuno potesse sentirci. Quindi ero al sicuro.
Per la prima volta in vita mia, avevo qualche problema su come vestirmi, io che di solito uscivo di casa con jeans, felpa e Converse.
La Ila aveva, anche lei, qualche problema, più che altro con il pensiero che dovesse mettere su i tacchi.
Bè, il problema non doveva essere suo, ma mio: se lei avesse messo i tacchi, sarebbe diventata alta tipo 1.75 se non di più, io sarei rimasta la nanetta nel mio 1.60 scarso, quindi non le sembrava il caso, sia per farmi stare a mio agio, sia perché così stava a più agio lei.
Alla fine optammo per una cosa semplicissima: jeans a sigaretta, Converse e un top un po’ vistoso e scollato. Il che voleva dire che avevo assolutamente bisogno di andare a comprare il top e un push up, che senso aveva mettere un top scollato se non “Si mostra la mercanzia?” parole usate dalla Ila. Si, mercanzia come se ce ne fosse.
-Ed è per questo che c’è urgenza di push up.- mi diceva la Ila.
Beata lei che non aveva bisogno di push up e cose varie, aveva una terza abbondante, di mercanzia ne aveva in abbondanza da mostrare.
Il venerdì ci toccò fermarci dopo la scuola per andare a fare il piccolo shopping che dovevamo fare.
La cosa che mi preoccupava maggiormente era il push up, per la magliettina non c’erano problemi.
Girammo negozi su negozio, prima guardando se mi poteva piacere qualcosa e quanto costasse, per poi tornare a provare e, in caso, a comprare. Sinceramente non avevo mai pensato a questa cosa di girare tutti i negozi in cui vendono l’articolo che vuoi comprare e poi scegliere il modello che ti piacesse di più e che magari costasse non eccessivamente troppo. La prossima volta che avrei fatto shopping, dovevo adottare quel metodo, era divertente, carino e penso che facesse anche risparmiare un po’ di tempo.
Per fortuna nel centro commerciale non c’erano chissà quanti negozi di intimo: c’erano esattamente due. Non fu poi così difficile trovare qualcosa.
Nel primo negozio trovammo un push up bellissimo, era blu con un po’ di pizzo e qualche ghirigori, stupendo secondo me; nell’altro negozio trovammo un altro bellissimo push up. Ma con il push up blu era stato amore a prima vista e quindi comprai quello.
Per trovare il top fu un’impresa davvero impossibile.
Il centro commerciale aveva tipo una decina di negozi di vestiti, se non di più, avevo davvero l’imbarazzo della scelta.
Dopo esattamente un’ora e mezza trovammo un top (blu) scollato, non troppo lungo se no mi avrebbe fatto ancora più bassa, paiettato. Dovevo ammettere che era davvero carino. Comprandolo, però, la Ila si rese conto che ci voleva un copri spalle. Detto fatto: copri spalle nero, semplice, ma carino.
Dopo due ore intense nel centro commerciale, andammo a prendere il pullman per tornare a casa. Domani la giornata sarebbe stata lunga, molto lunga.
Avremmo davvero dimenticato tutto e avremmo sgombrato la mente?
Sinceramente non ci credevo più di tanto.

Ciao a tutte, eccomi qua con il secondo capitolo di questa storia.
Vorrei ringraziare le persone che hanno letto il capitolo scorso e che hanno letto questo, vorrei ringraziare anche chiunque abbia messo la storia tra le seguite o le preferite (essendo che adesso non è più visibile vedere chi segue, non so con precisione in quante siete -.-)
Voglio ringraziare in particolar modo Iris92, ColeiCheAmaEdward e Tamara Chan che hanno recensito il primo capitolo, spero che anche questo capitolo vi piaccia e che seguirete ancora la mia storia. =D
Nel prossimo capitolo spunteranno personaggi nuovi,
Vi lascio ad un piccolo spoiler del prossimo capitolo:
Non sapevo più cosa fare. Ero fortemente convinta che tra lei e Mattia una storia ci fosse già, ma non riuscivo a capire il comportamento di lui.
- Vuoi dirmi in che discoteca andiamo??-
- DLQ – disse lei con un piccolo sorriso. Discoteca dove andava lui di solito, pensai. Lo sapevo. Sapevo che ci voleva andare per qualche motivo. Forse avrebbe voluto vederlo. Sapeva che quando andavo a ballare non andava con la sua ragazza, preferiva andare con gli amici e divertirsi.
- Ah ok
- So a cosa stai pensando: al fatto che io voglia vederlo, che voglia stare un po’ con lui. E sì, lo ammetto è così. Voglio fargli vedere cosa si è perso andando insieme all’altra. A chi sono. A cosa faccio. Sono migliore di quella stronza. E glielo dimostrerò.
Era agguerrita, il che voleva dire che poteva fare fuoco e fiamma. Ci soffriva ancora, ma voleva dimenticarlo e divertirsi, fargli capire che con lei poteva stare meglio. La adoravo quando faceva così.
- Grande. Così che si fa. Ma sei sicura che ci vada.-
- Al 99% sì. Ma non lo cercherò. Se verrà lui bene. Se lo vedrò bene. Mi godrò la serata. Come andrà, andrà.
Lei che non lo cercava era strano. Lo cercava da tutti le parti quando sapeva che avrebbe potuto vederlo. Ma più tardi avrei scoperto che quel giorno la Ila era molto determinata a divertirsi e a non pensare a niente.
Spero di avervi incuriosito =D

   
 
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