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Autore: Kimly    16/09/2010    1 recensioni
Una raccolta di alcuni momenti di coppie più o meno canon, a seconda dell'ispirazione... [Rating e genere variano a seconda della storia] 1. NejiHina 2. TemaHidan 3. SasuNaru [Seconda classificata al contest "I Can't stay without music!" indetto da Only_Me su EFP forum] 4. ShikaIno Scritta per il White Midnight, auguri mosche bianche!^^ 5. ShikaIno Sempre scritta per il White Midnight 6. KakaIno 7. Sorpresa 8. InoSorpresa [Seconda classificata al contest "First Kiss" indetto da sani-chan92 su EFP forum] 9. SasuSakuSopresa [Quarta classificata al concorso "Contest sulla delusione" indetto da Shurei e Rinalamisteriosa su EFP forum 10. ShikaIno 11. NejiHanabi [Settima Classificata al contest "Impossible is nothing!" indetto da Globulo Rosso su EFP FORUM] DALL'ULTIMO CAPITOLO: Le catturò il viso fra le mani e afferrò le sue labbra con le proprie. La ragione, che fino a poco tempo prima, sembrava averlo tenuto ancora in pugno era scivolata via lungo un fiume di saké.
Genere: Generale, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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L'effetto del saké

Neji Hyuuga non aveva mai apprezzato pienamente l'alcol.
Non che non avesse mai buttato giù qualche bicchierino di tanto in tanto, ma non riusciva proprio a capire cosa ci trovassero di così speciale i suoi amici.
“Ti fa dimenticare” gli aveva detto qualcuno, “ti rende leggero” aveva sospirato un altro e lui aveva sempre fatto finta di crederci.
Neji in realtà però non aveva mai preso in considerazione il fatto che potesse davvero essere l'unica soluzione, annegare i propri dispiaceri nell'alcol era solo una scusante per tutti coloro che non erano in grado di affrontare di persona i propri problemi e risolverli.
Lui non era così e forse proprio per questo non aveva mai goduto dei suoi benefici.
Quella sera, però, Neji si dovette ricredere.
Era l'una passata e lui era l'unico ancora sveglio a Villa Hyuuga.
Non riusciva a prendere sonno, i pensieri -troppi, si ritrovò mentalmente a riflettere- gli vorticavano per la testa e lo mantenevano sveglio.
Aveva girovagato un po' per quell'ampia dimora, fino ad arrivare proprio davanti all'armadietto in cui suo zio custodiva le più pregiate bottiglie di saké di tutto il villaggio.
Lo aveva aperto giusto per curiosità e mentre aveva preso una bottiglia a caso gli erano tornate alla memoria quelle famose parole dei suoi coetanei.
Ora era lì, seduto sul futon che profumava di fresco, stringendo quello che per qualcuno sarebbe stato di certo un ottimo tesoro o bottino.
La stappò, senza tante cerimonie, e l'odore tipico della bevanda gli penetrò nelle narici, mandandogli in tilt il cervello.
Si alzò per cercare un bicchiere, era pur sempre un Hyuuga di tutto rispetto, e si risedette comodo pronto a rovinarsi il fegato.
-Alla salute.- disse con tono fermo, freddo come solo lui sapeva essere e buttò giù il saké in un colpo.
Gli bruciò la gola, ma si riempì un secondo bicchiere nel giro di un attimo.
Poi un terzo, un quarto ed un quinto.
Al sesto bicchiere la lucidità stava svanendo, la vista era appannata e la gola era arsa e rovente.
Il ragazzo lanciò uno sguardo alla bottiglia, piena solo a metà e sorrise soddisfatto dalla sua performance.
Quasi sussultò quando sentì la porta aprirsi ed un paio di piedi sgattaiolare veloci.
-Sei tornata.-
La bocca, come asciutta, fece scivolare quelle parole come vento sottile, anche se la cugina minore riuscì comunque ad udirle.
La ragazza entrò nella stanza e si chiuse l'entrata alla sue spalle, per paura di poter svegliare il padre.
-Che ci fai qui?- chiese Hanabi, non badando né all'etichetta, né tantomeno all'educazione.
Neji la osservò. Conosceva quello sguardo, era lo stesso che lui assumeva quando qualcosa non gli andava a genio, non gli stava bene.
-Ti aspettavo.- fece schioccare la lingua e buttò giù un altro bicchiere, per la prima volta colmo fino all'orlo.
Hanabi lanciò un'occhiata all'armadietto, ancora aperto, alla bottiglia ed infine a Neji e quasi lo schernì con un ghigno.
-Cosa festeggi?- chiese lei, rimanendo in piedi ed incrociando le braccia al petto, desiderosa di conoscere i fatti.
-Te. Come ti senti ad esserti fatta anche l'Inuzuka?- le parole erano affilate come rasoi, ma la Hyuuga non diede a vedere di essersela presa.
-Mah, è solo uno in più della mia lunga lista. Forse potrei trovare un posto anche per il tuo compagno di squadra... Facciamo domani alle quattro?-
Era arrabbiata, Hanabi, lo stava prendendo in giro e Neji non riuscì a capirlo, troppo intorpidito dall'alcol per prestare attenzione all'umorismo della cugina.
-Mi fai schifo.- mormorò il ragazzo in risposta, sorseggiando un altro po' di sakè, oramai aveva perso il conto di quanto ne aveva ingoiato.
-Evidentemente di recente non ti sei guardato allo specchio. Sei ubriaco.- ed Hanabi lo raggiunse, cercando di afferrare la bottiglia, invano.
-Lasciami perdere. Ho voglia di bere stasera.-
-Oh, non ti preccupare, non ho intenzione di proibirtelo. Ho anch'io bisogno di saké, però.-
-Non hai l'età per bere.- Neji riuscì solo a sussurrare, strano anzi che il suo raziocinio riuscisse ancora ad avere la meglio sull'effetto dell'alcol.
-Non sei mio padre e in queste condizioni non hai neanche la forza per battermi.- ghignò Hanabi, sfilandogli la bottiglia ed iniziando ad assaporare la bevanda con gusto.
Il ragazzo capì subito che per lei non era la prima volta, ma questo venne messo in secondo piano non appena ripeté in mente le parole della cugina.
-Scommetti?-
Neji sentiva la lingua pesante, come se per lui fosse difficile anche parlare in quel momento.
Hanabi lo fissò scettica, per nulla intimorita dagli occhi di lui, erano troppo simili ai suoi.
Sentì la presa ferrea del cugino stringerle il polso e ci mise un attimo a sbattarlo a terra, un kunai che puntava alla sua gola.
-Non provare a fare il duro con me, Neji. Sono più cattiva di quello che sembro.- gongolò lei, mantendolo disteso e sorseggiando ancora il saké.
-Tu mi hai convinto ad uscire con quello stupido cane, quindi non permetterti mai più di insultarmi. Non sei nella posizione di poterlo fare.-
Neji non rispose, guardava altrove, incurante del fatto che una ragazzina di quattordici anni lo avesse messo a tappeto in un battito di ciglia e che avesse un'arma mirata al proprio collo.
Non badò a tutto questo, troppo preoccupato al fatto che le mani di sua cugina, qualche ora prima, avessero potuto sfiorare il corpo di quell'idiota, avessero potuto stringerlo, averlo...
Hanabi sembrò capire i suoi pensieri e velocemente rispose.
-Non è andata.- disse solo, lasciando cadere il kunai e tracannando ancora una volta dalla bottiglia.
Neji non seppe cosa accadde in quel momento, le afferrò i capelli e lei la prese nuovamente come una sfida.
Riuscì però questa volta ad impedirle di contrattaccare.
Le catturò il viso fra le mani e afferrò le sue labbra con le proprie.
La ragione, che fino a poco tempo prima, sembrava averlo tenuto ancora in pugno era scivolata via lungo un fiume di saké.
Cercò di aspirare il più possibile da quel contatto, conscio che la cugina gli avrebbe staccato la testa da un momento all'altro.
Hanabi, contro ogni previsione, ricambiò con irruenza e passione.
Le mani di lei cercavano il suo collo e i suoi capelli, mentre lui era diretto alla schiena e alla pancia.
Le lasciò una scia di baci lungo tutta la linea del seno, sentendo l'aroma del saké permanere in tutta l'aria.
Hanabi gli sfilò la maglietta, gli graffiò le braccia quando lo sentì sfiorarle le gambe e gli morse la spalla quando la buttò a terra per toglierle i vestiti.
Per Neji quella fu una lunga nottata, fatta di carezze grezze e baci voraci.
All'alba, quando il ragazzo si svegliò, stringendo il futon macchiato di rosso, sentì ancora il gusto del saké salirgli su per la gola e il puzzo di riso aleggiare per la stanza, prima di riaddormentarsi... solo.


Spiegazioni, varie ed eventuali:
Settima Classificata al contest "Impossible is nothing!" indetto da Globulo Rosso su EFP FORUM.
Comincio con dire che la coppia non mi va particolarmente, ma era proprio questo lo scopo del contest xD
Neji è un personaggio che mi piace, ma con lui rischio sempre di cadere nell'OOC, per cui preferisco usarlo poco^^'
Ora lascio il giudizio e lo splendido banner... Un bacione^^

Autore: Kimly-Eden (Kimly su EFP)
Titolo: L'effetto del saké
Pairing: NejiHanabi
Personaggi: Neji Hyuuga, Hanabi Hyuuga  -IC (7.9/10)
-Sviluppo Warning (8.8/10)
-Originalità (2.5/5)
-Grammatica (8.6/10)
-Giudizio personale (0.7/2)Totale 28.5/37

Ci sono parecchie cose che mi hanno fatto storcere il naso, e molte altre che invece mi hanno fatto annuire silenziosamente, o sorridere improvvisamente illuminata da una tua considerazione. Partiamo dall’IC. Neji. OOC. OOC perché? Ok, c’è un’attenuante, l’alcol. Arrivare a dare della schifosa alla cugina, però, non mi sembra proprio il suo caso. Ricordiamoci l’insensato rispetto che porta verso la casata principale, e che, nonostante si sia reso benissimo conto di valere anche di più, in certe situazioni, non riesce ad abbandonare. Nemmeno con la mente annebbiata nell’alcol. Sappiamo benissimo che Neji ha una volontà di ferro, incline piuttosto al mutismo che a strane estemporanee considerazioni. E ancora, è il tipo da abbandonarsi all’alcol? Mi sembra improbabile. E’ lui, Neji, quel ragazzo che tende all’apatia, che regge i dolori digrignando i denti e vendicandosi. Non c’è compassione o pianti su se stesso. Non l’ha mai fatto. Può anche darsi che si possa interpretare la sua rabbia nei confronti di Hinata alla selezione di Chounin o nei confronti di Naruto come debolezza, però ha sempre vissuto a testa alta. Estremamente forte, estremamente fiero.Estremamente Neji. Per quanto riguarda Hanabi, di lei si sa poco. Pochissimo. Una veloce apparizione e nulla più. Sappiamo che è molto forte, ma il suo carattere e a libera interpretazione. Io, per esempio, la vedo come una ragazza fredda e distaccata, forse conscia del suo status sociale e della sua forza. La tua visione della ragazza è simile al modello di molte fic. Dimostra il tuo impegno nel cercare fonti da cui ispirarti, te ne do atto e ti faccio i miei complimenti. Data la scarsezza di informazioni, non posso che affidarmi al tuo punto di vista. Chissà perché, poi, Hanabi viene vista come una ragazza dai facili costumi! Questa fic analizza molto bene la sua posizione, e fa notare quanto in realtà le “voci” non siano altro che futili menzogne.Va oltre le convenzioni, questo mi piace. Per quanto riguarda lo Sviluppo Warning, qualcosina non va. Non vedo l’amore in conclusione. Vedo una bozza d’amore, e il tuo finale aperto mi fa sperare, sì, ma non mi convince. L’amore non sembra esistere, ma anzi, sembra sia solo effetto dell’alcol.  Più introspezione, almeno, questo era plausibile. Mi hai descritto una scena in cui le emozioni traspaiono, ma non le hai descritte com’era necessario. Ad ogni modo, bene. Dovevi ampliare. Originalità, anche qui siamo in equilibrio. Ti ho dato metà del punteggio perché non ho visto nulla di entusiasmante. Non c’era nulla di diverso, come posso dire. Forse l’incentivante è Neji attaccato alla bottiglia, Hanabi irriverente, ma il contesto, lo sfondo, sempre il medesimo.  Abbiamo cambiato cugina, questo è un fattore importante, poiché hai descritto, finalmente!, sentimenti e punti di vista differenti. Devo farti i miei complimenti per lo Hyuugacest II  perfettamente riuscito. Per quanto riguarda la grammatica, qualche piccolo appunto. Ecco, c’è un errorino che non mi piace, in quanto hai ottenuto il semplice effetto di ridondanza. “Neji in realtà però non aveva mai preso in considerazione il fatto che potesse davvero essere l'unica soluzione…[…]”A parer mio, se metti in realtà, non metti però. Sembra che tu ripeta la stessa cosa. Inoltre, metterei più punteggiatura e meno congiunzioni. Sembrano frasi interminabili.“Hanabi lanciò un'occhiata all'armadietto, ancora aperto, alla bottiglia ed infine a Neji e quasi lo schernì con un ghigno.”Una virgola, dopo Neji e prima della e. Magari anche un punto e virgola, niente e.Anche la forma lascia un po’ a desiderare. Tralasciando gli errori di battitura – due, tra parentesi, piccini e insignificanti, ma che intaccano la forma -, ci sono frasi poco fluide,Questa per esempio.“[…]Neji riuscì solo a sussurrare, strano anzi che il suo raziocinio riuscisse ancora ad avere la meglio sull'effetto dell'alcol.”Avrei organizzato la sintassi in modo migliore, magari aggiungendo un altro verbo. “Neji riuscì solo a sussurrare, e anzi, si sorprese di quanto fosse strano che il suo raziocinio riuscisse ancora…”.Questa era una scelta plausibile. Lessico lineare, fin troppo semplice. Il mio giudizio personale è stato intaccato dal complesso. E’ troppo generale, poco introspettivo, non analizzi i due personaggi in modo adeguato. L’amore non sembra esistere, ma anzi, sembra sia solo effetto dell’alcol. L’ho già detto? Ad ogni modo, ci sono parecchi spunti molto promettenti, e alcune frasi mi hanno stretto il cuore. Non è una coppia molto affrontata. A dire il vero sei una delle poche che si è messa a sondare le profondità dei due personaggi. Diciamo che se l’avessi curata di più, questa fic mi avrebbe fatto un’ottima impressione. Invece, una sbavatura qui, una sbavatura là, e il tutto si è perso. Peccato, perché ci sai fare. Si è visto dalla tua capacità nel destreggiarti nelle situazioni.Complimenti, Kimly!

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