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Autore: Berenike    17/09/2010    6 recensioni
FANFICTION VINCITRICE DEI NESA 2011 DEDICATI AD HARRY POTTER NELLA CATEGORIA BEST FANFICITION READER'S CHOISE
Questa raccola parlerà di 50 personaggi di Harry Potter: ogni capitolo sarà dedicato ad un personaggio, così che voi possiate scegliere di leggere anche solo i capitoli che riguardano i vostri personaggi prefertiti!
Ogni episodio sarà un missing moment o un momento speciale della storia di ognuno... Per cui munitevi di fazzoletti, e spero che questa raccolta vi piaccia!
Fino ad oggi i personaggi trattati sono (in continuo aggiornamento):
-Dudley Dursley
-Minerva McGranitt
-Regulus Black
-Teddy Lupin
-Pansy Parkinson
-George Weasley
-Lucius Malfoy
-Neville Paciock
-Peter Minus
-Albus Severus Potter
-Petunia Evans
-Albus Silente
-Dolores Umbridge
-Draco Malfoy
Buona lettura!
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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Dudley Dursley

Dursley Dudley era cresciuto come un qualsiasi altro bambino inglese. Era stato forse troppo viziato, ma la sua vita aveva seguito il corso normale degli eventi: si era diplomato, aveva frequentato il college, aveva trovato un lavoro ben pagato, e finalmente, dopo lunghi anni d'attesa, aveva conosciuto la donna della sua vita.
Si erano sposati dopo pochi mesi di fidanzamento, il destino li aveva fatti incontrare, e l'amore li aveva uniti.
La sposa il giorno del matrimonio era bellissima, alta e con gli occhi innamorati color nocciola; mentre Dudley si sentiva così impacciato nel suo abito da cerimonia. Ma era allo stesso tempo così felice, che nulla avrebbe potuto rovinare la sua giornata.
Nemmeno i suoi genitori.
Ecco, i suoi genitori. Aveva iniziato ad allontanarsi da loro subito dopo essere entrato al college; solo allora aveva notato quanto fossero ipocriti, negativi, quanto poco conoscessero il mondo e ancor meno quanto fossero pronti ad aprirsi alle nuove esperienze. Esattamente come avevano fatto con Harry Potter.
Dudley non raccontò mai a sua moglie che era cresciuto con un altro ragazzo: si vergognava troppo di dover ammettere che quel povero bambino aveva passato un'infanzia terribile a causa sua e dei suoi genitori; ma ora era una persona completamente diversa.
Dudley non disse nemmeno a sua moglie che oltre al loro meraviglioso mondo, fatto di amore, una bella casa, sicurezza e gioia famigliare, ne esisteva un altro: un mondo magico.
Sapeva che gli avrebbe creduto subito, sua moglie era così piena di vita, di entusiasmo; niente poteva fermarla.
Un giorno però, la magia bussò alla sua porta, e Dudley dovette decidere se farla entrare, o per la seconda volta nella sua vita (la prima era stata proprio con suo cugino durante l'infanzia), chiudere la porta e far finta di niente.
Proprio come aveva fatto suo padre.


Dudley Dursley era seduto in divano, una dura giornata di lavoro gli pesava sulle spalle, mentre sua moglie riordinava la cucina. I due sposi si scambiavano dolci sguardi mente il loro bellissimo bambino (fortunatamente aveva preso tutta la bellezza della madre) giocava nella stanza accanto.
La Signora Dudley lasciò la cucina per andare a controllare il piccolo, detestava doversi staccare da lui. Era una madre davvero molto affettuosa, ma che sapeva quando usare un polso più rigido.
Dudley non poteva ancora credere di essere stato tanto fortunato da meritare una famiglia così meravigliosa, e pensò che forse era giunto il momento di richiamare i suoi genitori: era tanto che non rivedevano suo figlio, né il nipote, che ormai aveva quasi quattro anni.
Dudley era assorto in questi pensieri, quando sua moglie tornò in salotto, si fermò davanti a lui e lo fissò con aria assente. Il marito la prese subito per la vita stretta e la fece sedere sopra le sue gambe.
-Cosa c'è tesoro? E' successo qualcosa? - le chiese dolcemente, spostandole un ciuffo di capelli mori dal viso. Ma lei non gli rispose, era troppo spaventata, era scioccata.
Dudley pensò subito che fosse successo qualcosa al figlio, così lo chiamò in salotto, ancora tenendo tra le sue braccia calde e avvolgenti la moglie, spaventata.
-Harry? Dove sei? Vieni da papà...- Appena lo chiamò, un bambino corse verso il salotto dal padre.
Assomigliava tantissimo alla madre, ma aveva gli occhi verdi con un taglio piccolo.
Ogni volta che il padre lo guardava, gli ricordava Harry Potter. Quel bambino che aveva tanto fatto soffrire.
Ma per questo Harry le cose sarebbero andate diversamente.
Harry sembrava il bambino più felice della terra; guardò negli occhi il padre, e aprendo la bocca in un sorriso, gli disse:
-Papà vuoi vedere che faccio dei fuochi d'artificio? - Il padre lo fissò divertito. Suo figlio era proprio come la madre: così pieno d'immaginazione! Chissà da dove gli era venuta in mente l'idea dei fuochi d'artificio. Dudley guardò la moglie. Si era destata dal suo shock, e fissava il figlio come se si aspettasse qualcosa di spettacolare.
Il piccolo Harry si strofinò forte le mani e dopo qualche secondo grandi fuochi d'artificio uscirono dalle sue mani.
Veri fuochi d'artificio.
Dursley Dudley non poteva credere ai proprio occhi. Suo figlio... era... un... mago.
Un mago. Un mago. Un mago.
Il suo bambino. Un mago.
Dudley guardò la moglie, poi i suoi occhi tornarono su Harry, che fissava i suoi fuochi d'artificio con ammirazione. Poi fece un gesto inaspettato: abbracciò la moglie e il figlio con le sue braccia possenti, e disse:
-Ma è meraviglioso! - La moglie lo guardò incredula, ancora senza parole. Lei non sapeva, ma era giunto il momento di raccontarle tutto dall'inizio.
-Ora vi racconterò una storia... - Dudley iniziò lentamente a raccontare la meravigliosa storia di Harry Potter fin dalle origini, tutte le sue avventure, i suoi anni ad Hogwarts... I suoi occhi brillavano di ammirazione, mentre la sua famiglia lo ascoltava incredula. Quando ebbe finito, il figlio fu il primo a parlare:
-Papà è tutto vero? Anche io andrò ad Hogwarts? Ma Voldemort verrà a prendermi se farò il cattivo? - Dudley sorrise. Anche sua moglie sorrise un pochino, e questo lo tranquillizzò.
-Certo che è tutto vero! Quando avrai 11 anni, anche tu potrai andare a Hogwarts... Ma non devi aver paura di Voldemort: Harry l'ha ucciso. Ora non può più fare del male a nessuno. - Il piccolo Harry sembrò rincuorato.
-Tesoro – gli sussurrò infine la moglie – come fai a sapere tutte queste cose? - Dudley aveva quasi le lacrime agli occhi. Anni e anni di rimorsi e di colpe stavano tornando a galla.
Ma questa volta sarebbe stato tutto diverso.
-Perché Harry Potter – le rispose, prendendole le mani fredde e guardandola negli occhi color nocciola – è mio cugino. - Il piccolo Harry ebbe un tuffo al cuore.
-Quindi io sono un suo... lontano... nipote?? Papà posso conoscerlo, posso conoscerlo? - urlò il bambino, colmo di gioia. I suoi genitori lo guardarono, colmi di gioia.
Il loro bellissimo bambino era un mago.


Sette anni dopo, Dursley Dudley e sua moglie, carichi di libri, calderoni, una civetta, penne d'oca e quant'altro, si avviarono insieme al figlio Harry verso la stazione di King's Cross. Il piccolo Harry era cresciuto, ora un giovane affascinante, magro e molto alto. Come la madre. Aveva gli occhi di Harry Potter però, un lontano zio.
La famiglia scese dall'auto: erano tutti così elettrizzati, così entusiasti. Harry finalmente sarebbe andato a Hogwarts.
Ma Dursley Dudley non aveva aspettato quel giorno solo per veder partire suo figlio con il treno per la scuola di Magia e Stregoneria: voleva rivedere una persona. Suo cugino Harry.
Dudley camminò verso il binario nove e tre quarti: non faceva che pensare a quando, moltissimi anni prima, lui e i suoi genitori avevano accompagnato Harry Potter in quello stesso luogo:
l'avevano deriso, e l'avevano lasciato solo, ancora una volta. Dudley scacciò quel pensiero dalla mente. Quello era un giorno di gioia, non doveva pensare a cose tristi. Non quel giorno.
Sua moglie era radiosa: il vento lieve del primo settembre le scompigliò appena i capelli, mentre sussurrava al marito, sorridente più che mai:
-Come faremo a riconoscere Harry Potter, tesoro? - lui guardò prima lei, poi suo figlio.
-Nostro figlio ha i suoi stessi occhi. - Si abbracciarono. La moglie sentiva il suo rimorso, e lo amava anche per questo.
Arrivati di fronte al binario magico, il piccolo Harry si fermò per salutare i suoi genitori. Il padre gli aveva spiegato che loro non potevano accompagnarlo dall'altra parte, loro erano “babbani”, mentre lui, lui era un Mago.
Mentre la famiglia Dursley si abbracciava per gli ultimi saluti, e molti avvertimenti venivano dati al figlio undicenne, si avvicinò a loro una seconda famiglia, e poi una terza. Dudley alzò appena gli occhi e lo vide. Dopo molti, moltissimi anni, vide suo cugino.
Harry Potter non poteva credere ai suoi occhi. Dudley era lì, di fronte al binario nove e tre quarti. Sua moglie Ginny gli stringeva forte la mano, e molti dei presenti guardarono la scena incuriositi: tutti sapevano chi era quell'uomo forte di fronte a loro.
Harry osservò la scena di fronte a sé: il figlio di Dudley era un mago; che strana la vita!
Harry Potter sentì un brivido corrergli lungo la schiena. Il cugino lo guardava senza parlare, sembrava che lo stesse aspettando. Poi un bambino gli corse incontro, abbracciandolo e cogliendolo di sorpresa.
-Harry Potter, Harry Potter finalmente! - Harry lo fissò incredulo. Il bambino aveva i suoi stessi occhi, gli occhi di Lili.
-Io sono un tuo, più o meno nipote, mi chiamo Harry, come te! Il mio papà mi ha raccontato tutto di te, fin da quanto ero piccolo ed ho fatto apparire il mio primo fuoco d'artificio! - disse tutto d'un fiato. I suoi occhi brillavano e andavano dal padre, a Harry, emozionati.
Harry guardò Dudley Dursley come non aveva mai fatto. Poi gli andò incontro, gli strinse la mano e lo accolse nella sua vita, come un vecchio amico.
Harry Potter aveva le lacrime agli occhi: aveva un nipote, portava il suo nome ed era il figlio di Dudley, suo cugino. Quel cugino che ora gli sorrideva felice accanto alla moglie, che piena di ammirazione, lo salutava con la mano.
Com'è strana la vita a volte.




ANGOLO DELL'AUTRICE
Ciao a tutti! Ecco a voi il primo racconto della raccolta: What has never been told before.
Non so perchè ho voluto inziare con Dudley, un personaggio che non ho mai particolarmente amato fino al settimo libro della serie...
In ogni caso spero vi piaccia: questa raccolta è molto facile da leggere, nel senso che ogni capitolo porterà il nome del personaggio che andrò a trattare, per cui potete semplicmente scegliere i vostri personaggi prederiti!
Spero che per il momento, questo primo episodio vi piaccia...
Per favore commentate e ditemi cosa ne pensate!!
Berenike




(Aggiunta postuma)
La fanfiction WHAT HAS NEVER BEEN TOLD BEFORE ha vinto i NESA 2011 dedicati al fandom HARRY POTTER nella categoria BEST FANFICTION READER'S CHOISE. Ringrazio tutti i miei lettori e coloro che mi hanno votata!



   
 
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