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Autore: Eliatheas    18/09/2010    14 recensioni
«E tu ti ostini ancora a dire che non hai una cotta per lui! » tuonò Fred Weasley, venendole incontro con un sorriso che le metteva quasi paura e passandole un braccio attorno alle spalle.
«E’ solo la verità. La voce che voi avete messo in giro è davvero crudele» sbottò lei, mentre George si univa al gemello e, insieme, la scortavano verso la Sala Comune dei Grifondoro.
«Oh, Katie, noi non abbiamo messo in giro alcuna voce, è tutto merito tuo» scherzò George, con un sorriso identico a quello del fratello.
[dal capitolo 1]
Genere: Romantico, Commedia, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Oliver Wood/Baston
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Epilogo – I’ll never let you go if you promise not to fade away

 

Katie Bell era in ritardo. Questo non stupiva nessuno, dopotutto non era mai stata molto puntuale, ma la McGrannit, a quanto avevano detto i ragazzi del terzo anno, la faceva pagare a quelli che arrivavano tardi e così lei si era ritrovata a correre per i corridoi di Hogwarts, infrangendo come minimo dieci regole in un solo secondo.
Forse proprio perché stava correndo, senza fare attenzione a dove metteva i piedi, che inciampò in qualcuno – un povero innocente - che stava camminando tranquillamente verso la sua prossima lezione.
Nel giro di qualche secondo, si ritrovò a terra, con i libri sparsi un po’ ovunque, mentre la persona che aveva investito, caduta a terra, si massaggiava la testa. Era un ragazzo ed era particolarmente carino. Katie si ritrovò ad arrossire, nascondendo il volto con i capelli, per la prima volta in vita sua. Di solito era capace di affrontare tutto, ma lui, per qualche strana ragione, la faceva imbarazzare, anche se non lo conosceva neanche.
Lui la guardò per un attimo, poi scosse la testa e sorrise, come rassegnato. Non le urlò contro come avevano fatto quelli del settimo anno di Corvonero, poco prima, perché aveva rovesciato tutti i loro libri. No, lui fu gentile, raccolse anche i suoi libri e le fece un sorriso esitante, porgendole la mano per aiutarla a rialzarsi.
Lei la afferrò, diventando tremendamente rossa e nascondendosi allo sguardo del ragazzo con i libri che lui le aveva recuperato.
«Scusa» mormorò Katie, e, appena si rese conto della situazione in cui si era cacciata da sola, con il solo aiuto della sua incredibile mente geniale, scappò via, rossa come un pomodoro, affondando la testa nella sua tunica.
Il ragazzo rimase a guardarla ancora per un po’, ridendo, divertito da quella strana ragazzina, poi scosse la testa e si avviò verso la classe di Incantesimi, con uno strano sorriso sul volto.

Era il 3 Ottobre 1990 e, come Katie Bell annotò accuratamente sul suo diario segreto, era stato il giorno più bello della sua vita perché aveva conosciuto  Oliver Baston, il ragazzo più bello di tutta Hogwarts – il nome gliel’aveva detto la sua amica Leanne, che era più informata di lei su tutto il corpo studentesco della scuola.
Il fatto che poi la McGrannit l’avesse punita per il ritardo con dei compiti extra, alla fine, non era mica così importante.

 

Angolo Autrice

Lo so, non è un epilogo. Lo so che vorreste ammazzarmi. Ne sono consapevole. Ma a dire il vero, non sentivo esattamente il bisogno di scrivere quello che sarebbe successo dopo. Katie e Oliver ricostruiranno le loro vite insieme, ora che si sono ritrovati – e che hanno smesso di fare gli idioti, come amo sottolineare amabilmente.
Insomma: io non sono brava a scrivere epiloghi e non volevo rovinare quello che avevo scritto precedentemente, che mi piaceva. Forse doveva essere il capitolo precedente quello conclusivo, ma volevo rendervi partecipi di questa idiozia qui.

Perché ho deciso di usare il loro primo incontro come epilogo? Uhm, sapete che non saprei spiegarvelo? Mi piace pensare che è perché la storia non si conclude. Non nel senso che ne scriverò un seguito. Oddio, questo non lo so XD Mi piace pensare perché la storia di Katie e Oliver continuerà. Non volevo qualcosa di definitivo, ecco, non mi sarebbe piaciuto qualcosa di statico che avrebbe messo per sempre la parola fine a tutto.

E poi, è come un ritorno all’innocenza, dopo tutto quello che hanno passato con la guerra e tutto quello che ha portato. Insomma, un ritorno a quando erano ancora ragazzini idioti, ecco.
E poi, mi facevano tenerezza, che ci posso fare? Volevo scrivere questa idiozia e ora mi ammazzerete, lo so.

 

Ho finito questa storia. In realtà, no, l’avevo finita un secolo fa, lo so. Però ora ho finito di pubblicarne i capitoli ed è una cosa che mi fa quasi stare male. Questa è stata la storia della mia estate e mi dispiace doverla concludere. Mi sono innamorata di Katie ed Oliver. Prima li adoravo, ma ora sono parte di me e mi mancheranno tanto.
Probabilmente scriverò ancora di loro due – come potrei non farlo? Io li amo <3 -, ma per le long (se mai ce ne saranno XD), mi sa che se ne parlerà direttamente l’estate prossima perché la scuola mi massacrerà per il resto dell’anno, con taaaanta allegria. Ci sarà qualche shot, forse – ispirazione permettendo ù_ù -, ma basta XD

 

E ora, voglio ringraziare voi, che avete letto, recensito o inserito tra i preferiti/seguiti questa storia su una coppia che nessuno si filava neanche di striscio e mi avete sopportata per tredici capitoli con i miei scleri. Insomma, io senza di voi cosa sarei? Di sicuro niente, per cui, grazie mille, sul serio.

 

E ora mi sa che sia tempo di chiudere, perché le note sono più lunghe dell’epilogo ed è imbarazzante, ma sapete che adoro sproloquiare.
Insomma, ancora grazie, davvero <3

El.

 

   
 
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