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Autore: Little Nanny    16/12/2010    5 recensioni
« James, sto crollando… » disse la rossa in una esplicita richiesta d’aiuto. Tremava dalla paura, dal dolore e dal bisogno di un abbraccio che sapesse d’amore. […] « Sono qui » rispose lui cullandola stretta a se. Non era una mera affermazione.
Era una promessa.
Ci sarebbe sempre stato.
Genere: Romantico, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Era tardi, mezzogiorno era passato da tempo e nell'aria, nonostante il sole che debolmente faceva capolino tra le nuvole, c'er

Titolo: So magical ~ Epilogo

Personaggi: Lily Evans, James Potter, James/Lily, I Malandrini
Generi: Sentimentale, Romantico, Commedia
Rating:
Verde

Presentazione: « James, sto crollando… » disse la rossa in una esplicita richiesta d’aiuto. Tremava dalla paura, dal dolore e dal bisogno di un abbraccio che sapesse d’amore. […] « Sono qui » rispose lui cullandola stretta a se. Non era una mera affermazione. Era una promessa. Ci sarebbe sempre stato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SO MAGICAL

EPILOGO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

60.000 parole.

100 pagine.

24 capitoli.

9 mesi.

(praticamente un parto xD)

 

Un unico e immenso GRAZIE a tutte voi!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Era tardi, mezzogiorno era passato da tempo e nell'aria, nonostante il sole che debolmente faceva capolino tra le nuvole, c'era una nota frizzante che preannunciava l'inverno.

Grimmauld Place quella mattina era quasi deserta ad eccezione di una donna che, avvolta in una grande e calda sciarpa, camminava a passo svelto stringendo nella sua mano quella piccola di una bambina che, ad occhio e croce, non doveva avere più di 6 anni.

 

Harry respirò a fondo l'aria fredda che sembrava bruciargli la gola mentre raggiungeva i polmoni eppure in quella sorsata d'aria ne riconobbe il solito sapore.

Chiuse gli occhi per un attimo e quando li riaprì gli sembrò di tornare indietro nel tempo giusto ad un paio di anni prima quando nulla sembrava accennare ad un futuro troppo diverso da quel presente.

Si concentrò un pò e pensò addirittura di sentire ancora una volta le risate gioiose di Fred e George, le dolci ramanzine di Molly, il delizioso profumo di arrosto e le voci basse e preoccupate di Remus e Sirius che, ancora una volta, si trovavano in disaccordo sulla sua ammissione prematura all'ordine.

Un rumore alle sue spalle interruppe quel flusso di pensieri. Harry si voltò giusto in tempo per vedere Ron e Hermione indaffarati a far levitare, con le loro bacchette, vecchie scatole colme di cimeli precedentemente appartenuti a Sirius o a qualche suo parente.

Non ci badò, ma quando si voltò di nuovo verso la finestra e si ritrovò a guardare quella strada vuota, i profumi e le risate che gli era parso di sentire prima erano ormai anche quelli solo un ricordo. Veloci come erano arrivati se ne erano andati, lasciando solo una scia di nostalgia e rimpianti. 

Era così strano tornare ad osservare da una finestra il mondo che frenetico andava avanti ignorandolo bellamente; ogni cosa apparentemente sembrava quella di sempre eppure tutto era cambiato profondamente.

La guerra magica era finita, Voldemort era morto e con lui molte altre persone che Harry avrebbe voluto non conoscere per non dover soffrire ancora.

Sbuffò per l'ennesima volta portandosi la mano sulla fronte sfiorando quella che era rimasta ormai una cicatrice priva di significati se non di ricordi dolorosi e lontani e poi fissò silenzioso il vetro dinanzi a lui mentre si appannava leggermente.

Quando l'alone prese a  rimpicciolirsi sempre più fino a scomparire del tutto, sbuffò di nuovo.

« Harry... » sussurrò Hermione avvicinandosi piano e posandogli delicatamente una mano sul braccio.

Lui sussultò leggermente prima di girarsi verso di lei cercando di sorridergli incoraggiante.

 « Possiamo ancora andare via Harry... quando vuoi... » gli disse dolcemente mentre lui si risistemava per l'ennesima volta gli occhiali sul naso.

Era agitato e probabilmente anche un troll se ne sarebbe reso conto.

Tornare li a Grimmoauld Place dopo quanto successo neanche quattro mesi prima portava a galla ricordi che avrebbe dovuto dimenticare e che invece non riusciva a smettere di chiamare a sè.

Grimmauld Place, la casa che aveva ereditato da Sirius e che aveva deciso di tenere per sè, non era cambiata affatto eccetto per le rumorose riunioni dell'ordine che, esaurito il loro scopo, erano terminate lasciandogli la possibilità di essere finalmente solo un diciottenne abbandonando per sempre in un angolo il “mantello da salvatore del mondo magico".

La stanchezza che però i suoi occhi tradivano era ancora tanta, ma ogni cosa, lentamente, stava ricominciando ad andare avanti e anche lui che inizialmente aveva preso a trascinarsi debolmente, grazie a Ginny era riuscito ora ad alzarsi e a riprendere le redini della sua vita, della loro vita.

« Miseriaccia Harry... » disse d'un tratto Ron mentre, con una mano nella tasca dei pantaloni, si avvicinava a loro stringendo nell'altra qualcosa dalla cartacea consistenza « credo che questa tu la debba proprio vedere » continuò allungando verso di lui quella che Harry riconobbe subito essere una foto.

Il respirò gli si spezzò nel petto e la bocca si fece d'un tratto secca mentre dopo essersi scambiato uno sguardo con Hermione prese tra le mani quella foto e,  quando la vide, ogni cosa perse importanza.

L'"oh" di Hermione passò inosservato ricoperto dal battito incessante del suo cuore che violento gli rimbombava nelle orecchie.

Lo sguardo si era leggermente annebbiato e la mente aveva preso a vorticare veloce mentre sua mamma e suo padre gli sorridevano felici dalla foto che stringeva convulsamente tra le mani.

Non mancava nessuno.

James, Lily, Sirius, Remus... e Peter li guardavano dal basso mentre sorridevano e giocavano tra di loro.

Harry si soffermò sull'immagine di sua madre e di suo padre e sorrise loro di rimando.

Poi guardò Remus e Sirius che litigavano tra loro e riservò loro un sorriso ancora più spontaneo che riuscì stavolta a  raggiungere anche i suoi occhi, illuminandoli.

E poi si concentrò sulla figura paffuta di Peter Minus.

Quante cose avrebbe voluto ignorare?

Quante cose avrebbe voluto cancellare eppure ogni cosa lo aveva reso l'uomo che era; ogni cosa lo aveva condotto lì, con i suoi amici e con la sua ragazza  che silenziosa ora si avvicinava a loro guardando distrattamente il sorriso di Harry diventare di nuovo malinconico.

Harry cercò di coprire con il pollice sinistro la figura di Minus come a negare che fosse anche solo esistito, a negare tutto il male che gli aveva fatto eppure loro lo stringevano, lo trattavano come un amico.

Non riusciva  a descrivere in maniera adeguata l'intensità dei sentimenti che provava in quel momento.

 Amore, rabbia, tristezza, speranza e paura si mescolavano nel suo animo, acuiti dal nervosismo, dalla nostalgia e dall'immensa voglia di rivederli ancora, ognuno di loro, e riabbracciarli.

Hermione e Ron gli lanciarono un'occhiata nervosa e il suo respiro si fece leggermente affannoso come se l'aria intorno a lui fosse paurosamente poca.

Entrambi non ci misero molto ad intuire che volesse passare qualche minuto da solo così, sorridendogli incerti, si allontanarono uscendo dalla porta e lasciandolo a suoi pensieri, ai suoi ricordi in compagnia di Ginny che non appena sentì i loro passi attenuarsi grazie alla distanza lo abbracciò di slancio come a volerlo rassicurare.

Harry, dopo un primo momento di smarrimento, ricambiò stringendola a se talmente forte da farle quasi male mentre continuava a pensare a quella foto.

Passato e presente.

« Non potrebbero essere più orgogliosi di te, Harry » le sussurrò lei avvicinando le labbra rosee alla guancia del ragazzo depositandovi un bacio sulla pelle leggermente ruvida a causa della leggera barba incolta.

 Harry sorrise della sua smorfia di fastidio e le accarezzò la schiena baciandole la testa rossa.

Aveva passato la metà del tempo ad allontanarla convinto com'era di essere un pericolo mentre tutto ciò che avrebbe voluto realmente era amarla, stringerla a se e non lasciarla andare via mai più.

Poi ritornò a scrutare meglio quell' immagine, cercando un segno che riflettesse la loro consapevolezza del futuro.

Sapeva che loro erano già al corrente della guerra imminente, ma la mattina in cui fu scattata quella foto la loro espressione non tradiva altro che una radiosa felicità.

Forse per il futuro.

Forse per il presente.

Avrebbe voluto smettere di tormentarsi, avrebbe voluto, almeno per una volta, condividere quei pensieri con qualcuno,  comunicare a Ginny i suoi pensieri, ma non ce ne fu bisogno perché, contro ogni sua aspettativa, il suono della sua voce tacitò le emozioni che si agitavano dentro di lui.

« Ti amo Harry » Gli sussurrò lei prima di accarezzare con le sue le labbra del ragazzo e baciarlo con tutta la passione che possedeva lasciando che tutti i pensieri tristi venissero spazzati via da quelle labbra morbide e dannate.

Sospirò allontanando quei pensieri e chiuse gli occhi.

Quando li riaprì ritrovò il volto niveo di Ginny a pochi millimetri dal suo che le sorrideva mentre i suoi occhi viaggiavano indisturbati sul suo viso.

E fu così che ancora una volta si ritrovò a sorridere grazie a lei.

Andava tutto bene eppure tante cose erano cambiate e tante altre aspettavano solo il momento giusto per farlo.

Ma si sa, nessun momento è buono per il cambiamento; da che mondo è mondo l'uomo ha sempre fatto tutto ciò che era in suo potere per non essere costretto a viverlo, perché il cambiamento non ci piace, fa paura e a volte terrorizza addirittura; ma non possiamo impedirgli di arrivare, o ci adattiamo o rimaniamo indietro.

Crescere è spaventoso eppure, talvolta, più le cose cambiano più rimangono le stesse perché i grandi cambiamenti , quelli che ti stravolgono davvero la vita, accadono in un istante lasciando che le loro conseguenze si protraggano senza limiti di spazio o tempo.

Un istante gli aveva cambiato la vita rendendolo noto in tutto il mondo magico come Harry Potter "il ragazzo che è sopravvissuto".

Un istante gli aveva portato via Lily, James, Sirius, Remus e tutti quelli che amava.

Eppure tutto questo ancora non gli era bastato.

Voleva essere lui il cambiamento, voleva essere lui, per una volta almeno, l'artefice dell'istante che gli avrebbe sconvolto la vita e, puntando il suo sguardo in quello di Ginny, le sorrise mentre con una mano disegnava il profilo del suo volto serafico.

« Sposami! » le disse.

Nessuna domanda, nessun anello.

Solo una richiesta d'amore, di cambiamento.

Quando Harry vide le sue guance colorarsi leggermente di rosso e la sua testa muoversi impercettibilmente in segno d'assenso seppe che quello era l'istante che avrebbe ricordato per sempre.

 

A volte cambiare è una cosa buona.

A volte cambiare è.... tutto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note Dell’Autrice:

 

 

Ed è arrivato anche l’epilogo nonostante il mese di ritardo xD

So benissimo che non è come molti l’avevano immaginato e, ad essere sincera, mi sono sorpresa anch’io all’inizio perché stentavo a riconoscerlo come mio a tal punto che non sapevo neanche se pubblicarlo !!

E poi si sa, le mie seghe mentali sono proverbiali xD

Credo che anche Mrs Purr, nonostante sia una gatta, sappia scrivere meglio di me xD

Ma, in fondo, non sapevo cos’altro scrivere su James e Lily visto che la Rowling aveva già detto tutto.

 

Questo epilogo è collocato, come avrete capito, circa 4 mesi dopo la fine del settimo libro…

Ho pensato che Harry volesse ritornare a Grimmauld Place, l’unico posto che forse potrebbe chiamare casa e che, “ripulendo” la casa, potesse trovare quella foto che i suoi genitori e i malandrini al gran completo avevano scattato l’ultimo giorno ad Hogwarts…

Mi è stato fatto anche notare, a ragione, che ho un’innegabile attitudine a far sposare tutti i personaggi che passano per questa storia, ma su questo non posso farci nulla!!

Tutta colpa della mia insopprimibile vena romantica!!
Ho sempre pensato che il matrimonio fosse la forma più pura di amore e mi sembrava carino che anche Harry prendesse questa decisione…

In fondo è stato lontano da Ginny talmente tanto che credo ora voglia recuperare il tempo perduto, materialmente e spiritualmente, ovviamente xD xD
Non ci sono anelli ne proposte sdolcinate, solo una semplice richiesta a significare che quello sarebbe stato il primo passo di Harry per riprendere le redini della sua vita.

Non è detto infatti che i due si debbano sposare il giorno dopo!!

 

Detto questo credo sia veramente tutto!!

Quindi spero sinceramente che vi sia piaciuto l’epilogo e l’intera storia perché a me è davvero piaciuto tanto scrivere per voi e con voi ^^

Ora credo proprio che mi prenderò un periodo di pausa per concentrarmi sugli altri esami della sessione invernale e poi, chi vorrà, mi troverà ancora qui a tormentarvi con le mie storie xD

Con questo concludo!! xD

 

Un bacio grande e un immenso grazie per ogni vostro complimento, per ogni vostra singola parola e per il tempo che avete passato a leggere questa storia!!

GRAZIE^^

Ros

 

 

 

 

PS: per chi me lo ha chiesto, non ho un contatto facebook, ma  ho aperto di recente un account Twitter quindi, se volete, mi potete trovare QUI !!^^

   
 
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