Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Sweet Soul    19/12/2010    4 recensioni
Una storia forse comune, una nella quale ci si può facilmente ritrovare. Due ragazze che trasformano la loro amicizia in qualcosa di più. Ma prima che questo accada, prima che il loro amore trionfi, devono superare un bel pò di ostacoli che si frappongono sul loro cammino insieme: Primo fra tutti la confusione di Rose, ragazza etero che dopo una serie di avvenimenti si accorge di amare la migliore amica, già totalmente persa per lei. L'inizio è cruciale: Un'isola lontana, un letto matrimoniale e la prima volta di Kate saranno gli ingredienti principali di questo mix esclusivo! Allora, ragazze, tutte su i bicchieri e giù i pensieri!
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Eccoci qui all'ultimo capitolo! Giuro che vi avrei avvisate prima che questo sarebbe stato l'ultimo, ma fino a quando non ne ho completato la stesura, nemmeno io sapevo che sarebbe stato il capitolo finale! Però rileggendolo mi soddisfava, tutto quello che era stato devastato si è aggiustato, le situazioni hanno preso forma ma ho lasciato un pò in sospeso quella di Emy perchè ho in mente di scrivere un seguito. Ma, bhè... Per ora mi prendo una piccola pausetta u.u  Ma ora vi lascio a questo nostro ultimo capitoletto... Buona lettura!

POV ROSE:

Quella mattina in classe risultavo assente.

Non avevo proprio voglia di studiare, non con tutte quelle cose che mi ronzavano per la testa.

“Cosa vorrà dirmi Dana?”

Ero appoggiata con la testa contro la porta di uno dei bagni della scuola, rannicchiata con le ginocchia contro il seno, lo sguardo perso.

Ogni tanto sollevavo il biglietto di Dana e ne scrutavo la calligrafia ordinata, quasi come se quell’insieme di curve tracciate dall’inchiostro di una biro potessero parlarmi o quantomeno tirarmi su.

In quel piccolo spazio, occupato in gran parte da un grande gabinetto bianco, avevo raggiunto uno stato quasi di equilibrio con me stessa.

Mi alzai di scatto, quando una mosca invase il mio piccolo spazio.

Tentai di cacciarla, iniziando una vera e propria guerra contro quel cosino volante e fastidiosissimo, quando la porta del bagno si spalancò.

–Oddio, scusa!-.

Era Kate.

Rossa come un peperone si girò e fece per andarsene, quando io le afferrai il braccio.

La vidi sussultare e girarsi.

Ritrassi subito la mano ed abbassai lo sguardo, sentivo il peso del suo sguardo su di me.

–Scusa tu, ho dimenticato di chiudere la porta-.

Mi affrettai a rispondere.

Mi accarezzò una guancia; al suo tocco rabbrividii.

Pregai tutti i santi da me conosciuti ( e tutti i supereroi di cui ricordassi il nome u.u) che lei non se ne fosse accorta.

–Non preoccuparti, non è successo nulla-.

Io le sorrisi e la vidi tirare giù la mano, come se si fosse scottata.

–Io… Scusami, devo andare-.

Così dicendo uscì e chiuse la porta dietro sé.

La sentii allontanarsi sempre di più e quando ormai fui certa che non potesse sentirmi, sospirai rumorosamente.

Presi la testa tra le mani e chiusi gli occhi.

Quello spazio, quel piccolo spazio che poco prima era stato tanto gratificante per me e che era stato un ottimo rifugio contro tutto e tutti, ora era pieno dell’odore di Kate.

Di quel profumo fresco a cui non sapevo proprio resistere.

Spalancai la porta ed arrancai verso la finestra.

Quel posto, quell’intero bagno mi iniziava a stare notevolmente stretto.

Ed il profumo di Kate avanzava verso me, avvolgendomi ed obbligandomi ad inalarlo.

 

La campanella dell’intervallo mi salvò da quell’enorme tortura.

Barcollando mi avviai verso le rampe di scale, scontrandomi con i fiumi di gente che si avviavano verso le macchinette, ignorando i saluti delle persone che conoscevo ed avendo come unico obbiettivo l’arrivo in palestra.

Scesa l’ultima rampa di scale svoltai l’angolo, superai il cortile con i campetti aperti solo durante il periodo primaverile / estivo, e mi diressi verso l’entrata della palestra.

Entrando, notai che Dana ancora non era arrivata.

Richiusi la porta dietro le mie spalle e mi avvicinai alla cesta dei palloni da pallavolo.

Afferrai un Mikasa e lo rigirai tra le mani.

Ne accarezzai la superficie gialla e blu tracciandone cerchi immaginari con le dita.

“ Questo pallone, questo sport… E’ grazie a loro se io e Kate ci conoscemmo, due anni fa; Se iniziammo la nostra amicizia e legammo così tanto. Era la condivisione della stessa passione, dello stesso amore per uno sport un po’ troppo dimenticato, che ci ha portate ad essere quello che, qualche mese fa continuavamo ad essere.”

Mi mancava l’amicizia con lei, quella complicità che Kate trovava anche in Dana, ma che per me era unica.

Ma so che non potevo più accontentarmi di una semplice amicizia.

Di carezze fraterne, di serate al telefono a parlare di ragazzi e di semplici “Ti voglio bene”.

Io volevo di più.

Volevo quello che Kate era disposta a darmi, volevo gli sguardi fugaci, i brividi al tocco, volevo urlarle “TI AMO” .

Volevo i suoi sorrisi, inebriarmi del suo profumo, toccare la sua pelle sapendo che quelle splendide curve fossero mie e di nessun’altro!

Mi feci trascinare parecchio dalle sensazioni, tant’è che quando Dana entrò in palestra mi trovò stesa per terra, adagiata sul pallone a piangere e singhiozzare.

Corse verso di me, si accovacciò e mi chiese:

-Hey ma cos’hai?-.

Non la guardai nemmeno, continuavo a piangere.

–L’ho persa per sempre Dana, l’ho persa per sempre! Proprio ora che stavo iniziando ad accettare i miei sentimenti per lei-.

–Ma sei pazza? E perché dovresti averla persa?-.

–Perché adesso ha Emy…-.

Sputacchiai quel nome come se fosse velenoso.

Poi continuai.

–Insomma lei è “un alzatrice fantastica”. Non stiamo nemmeno nella stessa classe e tutte le volte che Kate ci ha provato con me, l’ho sempre rifiutata. Mentre ora a provarci è Emy… Insomma lei è migliore di me in tutto!-.

Un altro singhiozzo rumoroso accompagnò le mie parole.

Dana mi accarezzava il viso, lentamente.

Quando mi calmai un po’, grazie al suo tocco leggero, lei mi disse:

-A parte che lei non è per niente migliore di te in nulla, ma poi dimentichi una cosa-.

Mi lasciò il tempo di chiederle:

-Cosa?-.

–Kate ama te. E ti ama così tanto da non riuscire a pensare a nulla che non sia tu, così tanto da non desiderare altro che la tua pelle. Ma purtroppo è anche talmente tanto innamorata di te da non guardarsi attorno e da non riuscire a rendersi conto che tutto ciò che fa Emy ha in realtà secondi fini. E’ cosi disgustoso il modo in cui Emy approfitta di Kate. E’ questo ciò che volevo dirti, dobbiamo fare qualcosa!-.  

 

POV KATE:

Mi regalai un attimo di tranquillità lontano da tutti.

Era bello che tutti si preoccupassero per me e che Emy mi facesse divertire così tanto, ma per me che non vi ero abituata era parecchio difficile stare così tanto a contatto con le persone.

Con l’allontanamento quasi definitivo di Rose dalla mia vita, ho avuto modo di riscoprire una fantastica amicizia con Emy, anche se…

Si, se lei è etero io sono Monica Bellucci. Davvero non te ne sei resa conto dei suoi occhi a cuoricino?”

Ripensai alle parole di Dana.

Da quando quest’ultima le aveva pronunciate, avevo cominciato a pensarci seriamente ed a controllare per bene gli atteggiamenti di Emy.

In effetti avevo notato un eccessivo colorito sulle sue guancie quando parlando con lei la fissavo negli occhi, o l’imbarazzo quando le facevo un complimento.

Avevo anche più volte notato un suo eccessivo desiderio di toccarmi, anche solo un mano o un braccio.

Era come se avesse bisogno di sentire il contatto tra la sua pelle e la mia.

Queste in effetti non erano proprio cose da “Etero”.

“Eh se anche fosse?”

Pensai entrando in bagno.

“E se in fondo non mi dispiacesse avere questo tipo di attenzioni?”

Emy non è Rose.

Una voce dentro la testa me lo gridò e a sottolineare ciò, entrando in uno dei 5 WC del bagno della scuola, mi ritrovai di fronte Rose di spalle.

Sentii il viso avvampare, il cuore battere all’impazzata e lo stomaco in subbuglio.

Lei non si era accorta di me, ma poco importava.

Mi girai di scatto e le dissi:

-Oddio, scusa!-.

Feci due passi verso l’uscita, quando Rose mi afferrò il braccio.

Il lembo di pelle circondato dalla sua mano e dolcemente strattonato, avvampò.

Mi girai, col cuore in gola.

–Scusa tu, ho dimenticato di chiudere la porta-.

Mi rispose.

La vidi abbassare lo sguardo, malinconica.

Era facile evitarla, non salutarla, girare a largo da lei.

Erano i momenti come questo che però mi fregavano.

Il suo viso leggermente inclinato verso il basso, gli occhietti malinconici, i capelli che ricadevano prepotenti sulle sue magnifiche guance…

Da quanto non le toccavo?

Da quanto non ne scrutavo la morbidezza con i polpastrelli?

Fu più forte di me.

Appoggiai leggera la mano sul suo viso e lo accarezzai.

La vidi sussultare e rabbrividire e ne fui contenta, ma feci finta di nulla.

Un campanello d’allarme suonava dentro la mia testa.

Ripresi il controllo di me stessa

–Non preoccuparti, non è successo nulla-.

Le dissi e feci ricadere il mio braccio verso il basso, lasciandolo penzoloni in aria.

–Io… Scusami, devo andare-.

Scappai via, lontana da quel bagno.

Ma purtroppo qualcosa era cambiato.

Mi sentivo una ladra, come se avessi rubato qualcosa che non mi apparteneva.

Avevo rubato quell’attimo, il momento in cui le mie mani avevano potuto ritoccare la pelle della mia amata e l’avevo fatto mio.

L’avevo rubato e messo al sicuro nel mio cuore, lì dove non poteva mai più essere rapito.

Come avrei fatto a continuare ad evitarla, ancora?

 

POV ROSE:

Il piano di Dana era semplice e diretto: umiliazione pubblica.

Ma ciò non era fattibile per due motivi: Il primo era che non avevamo praticamente nessuna prova contro Emy per “incastrarla ed umiliarla” davanti a tutti, e il secondo era che, nel caso di un umiliazione pubblica di Emy, ci sarebbe andata sotto anche Kate.

Ed io non volevo più fare nulla che potesse minimamente ferirla.

In effetti ero più preoccupata su come riprendermi Kate, che su come distruggere Emy.

Quando un lampo di genio mandato da qualche Dio del Cielo (O da qualche supereroe, fate voi) illuminò i miei pensieri.

Il piano era perfetto; due piccioni con una fava.

Le situazioni potevano essere facilmente incastrate, oh se solo ci avessi pensato prima!

Sussurrai velocemente il mio piano nell’orecchio di Dana e la guardai.

La vidi stupirsi, e poi aprire le sue labbra in un grosso sorriso.

–Tu sei un genio ragazza mia!-.

Mi disse, eccitata.

Era sadismo quello che leggevo nei suoi occhi?

Non me ne preoccupai, la presi per mano e corremmo su per i corridoi, a preparare l’occorrente per il nostro piano.

 

POV KATE:

Passai l’intervallo con Emy, evitando accuratamente i posti dove sapevo che Rose avrebbe potuto stare.

Ero così confusa.

Mi piacevano le attenzioni di Emy, in fondo era tutto ciò che avrei desiderato da Rose, ma che lei non era disposta a darmi.

Solo che, non so.

Era diverso.

Tutto.

Seduta sulle scale d’emergenza giravo e rigiravo tra le mie dita un braccialetto che mi aveva regalato Rose qualche anno prima.

Era d’oro bianco, con un ciondolino incastonato a forma di mezzaluna.

–Tutte le persone che conosco hanno regalato un mezzo cuore alla migliore amica. So che a te avrebbe fatto piacere ricevere una cosa del genere, ma ho deciso di comprarti questa mezzaluna al posto del mezzo cuore. Mi ricorda tanto di te, con la tua lunaticità. E poi io penso che tu sia un po’ come la luna: Bellissima, che brilli ed emani luce senza dar troppo fastidio, ma anzi rassicurando e rasserenando le notti altrui. Vigili sulla mia vita in silenzio, senza farmelo pesare. Mi dai una mano a prendere le decisioni, alleggerendomi la vita, e ci sei. Sempre.-

 Mi disse, lasciandomi a bocca aperta.

Erano passati un po’ di anni da allora, la mezzaluna aveva perso un po’ del suo colorito, ma era comunque il regalo più bello che avessi mai potuto ricevere.

Emy era appoggiata sulla mia spalla e si accarezzava i capelli.

–Credi di essere innamorata di Rose?-.

Mi chiese.

Sorrisi.

–Non lo credo, ne sono sicura e basta-.

–Come fai ad esserne così sicura?-.

Riflettei un attimo.

Era difficile spiegarlo.

–Lo sento. E’ quella voglia di tenerla sempre stretta a me. Sono quei sussulti, quei brividi che mi piace provare e che mi piace sentire che lei provi al mio contatto, quelli che solo lei riesce a farmi venire. E’ che… Quando la vedo, per me lei è sempre bellissima. Anche quando la mattina è in pigiama, struccata e con gli occhi gonfi. Sai queste cose quando le leggi, magari su facebook, sembrano stronzate. Invece con lei ogni stronzata, ogni cosa mielosa ed incredibilmente banale, acquista subito un grandissimo carico di senso, di sentimenti e sensazioni. Sai, con lei tutto ha un senso, tutto.-.

Sorrisi.

–Perfino l’ansia, la paura di perderla, acquistano valore. Con lei tutto è importante, ma nulla fondamentale. A parte una cosa, una deve esserci per forza ed è molto più che fondamentale. Deve essere con lei. Tutto-.

 Lei si staccò da me, bruscamente.

–Emy?-.

Le chiesi. Attese qualche minuto prima di parlare.

–Kate io…-.

–No ferma – la interruppi –Non dirlo. Vedi… una parte di me lo sa già. Ma se io diventassi pienamente cosciente di ciò, dovrebbe cambiare qualcosa tra noi. Perché io sono innamorata di Rose, non posso nemmeno provare a pensare qualcuno che non sia lei. E mi piace il nostro rapporto, quello che si è creato tra di noi, per cui ti prego… –

Ripresi fiato, avevo detto tutto di getto.

Caricai quelle ultime parole di tutto il fiato preso, come se potesse incidere sulla loro importanza.

–Non dirlo-.

Conclusi.

Lei annuì, e si riappoggiò sulla mia spalla.

 

POV ROSE:

Il momento cruciale era arrivato.

Avevo tutto pronto, il registratore impugnato tra le mani.

Lo nascosi per bene prima di spingere la porta del bagno.

La prima parte del piano prevedeva far ammettere ad Emy che fosse innamorata di Kate e poi aprire gli occhi a quest’ultima.

L’ultima parte prevedeva una dichiarazione mozzafiato, con una rosa in mano.

Subito dopo Dana avrebbe fatto partire un tango ed io e la mia innamorata avremmo dovuto ballare.

 Sembrava tutto perfetto.

Era tutto perfetto.

Ma quando aprii la porta del bagno, mancavano ormai 5 minuti al suono della campanella di fine giornata scolastica, una Emy piangente e singhiozzante fissò i suoi occhi rossi e gonfi nei miei.

–Oh ci mancavi solo tu-.

Starnazzò.

–Cos’è successo?-.

Le chiesi.

Avevo osato troppo?

–Oh andiamo, non lo sai? Oltre il danno anche la beffa. Devo raccontartelo perfino io-.

Mi avvicinai a lei.

–Di cosa stai parlando?-.

Lei smise di piangere e per una volta il suo viso duro e cattivo mi parve incredibilmente dolce.

Le brillavano gli occhi mentre parlava di Kate.

–Avevo la dichiarazione perfetta, lei sarebbe dovuta cadere ai miei piedi. Avremmo dovuto stare insieme, ora. Ma pare che… Lei sia ancora troppo innamorata di te-.

Ormai il suo tono era freddo, le lacrime avevano finito di rigarle il viso e si erano bruscamente fermate.

Spostai lo sguardo su di una mattonella.

–Io… credo sia troppo tardi…-.

Lei mi guardò incredula.

–Non starò qui a convincerti sulla cosa giusta da fare, ma se ti lasci sfuggire Kate per qualche stupida paura immotivata, bhè… Sei molto più stupida di quanto pensassi. E ce ne vuole!-.

La guardai.

I suoi occhi in qualche modo mi convinsero.

Annuii e corsi via.

Arrivai nel cortile della scuola quasi subito.

Mancava pochissimo alla campanella ormai ed avevo dato appuntamento a Kate lì dove mi trovavo subito dopo il suono finale della campanella.

Ma sembrava che io non fossi l’unica in anticipo.

Appoggiai la cartella su di una sedia e mi avvicinai a Kate.

Era appoggiata con le spalle contro i cancelli della scuola, lo sguardo fisso nella strada.

-Io… Scusa se sono in ritardo-.

Lei si voltò.

Guardò l’orologio e disse:

-Veramente sei in anticipo di due minuti-.

Abbassai lo sguardo.

–Non mi riferivo a questo-.

–Oh…-.

-Io… Sono stata una stupida. Ho agito d’impulso quando avrei potuto fermarmi a pensare anche solo dieci secondi. Bastava veramente pochissimo per non far accadere tutte le situazioni che ho creato per la mia stupidità. Ti ho allontanata da me così  tante volte…-.

La campanella suonò ed un fiume di gente popolò il cortile.

Alzai lo sguardo.

Nell’attimo in cui i nostri occhi si incontrarono, tutto il resto scomparve.

Nessuna risata, nessuno schiamazzo, nessun ragazzo.

Soltanto io e lei.

–Mi dispiace-.

Kate distolse lo sguardo.

Aveva gli occhi lucidi.

-Io… Non so che fare. Non sopporterei un altro rifiuto, un altro allontanamento. Non potrei sopportarlo per la mia salute mentale-.

Mi avvicinai a lei.

Le presi il viso tra le mani e la guardai con quella smorfia di quando stai per piangere, ma ti blocchi a tempo.

-Io sono innamorata di te. Non sono nulla senza te. Manca una parte di me, se tu non sei al mio fianco. Quella più bella, quella più viva. Io ti amo. E adesso ne sono sicura-.

Lei mi abbracciò e scoppiammo a piangere.

Ma erano lacrime diverse da tutte quelle che avevamo versato.

Quelle che fino ad ora avevano rigato le nostre guance erano lacrime tristi, sofferenti.

Erano  lacrime di chi vedeva la propria metà, quella che alcune persone cercano per tutta la vita, svanire via miseramente, per motivi più che futili.

Ma le lacrime che versammo quel giorno, quelle che ricadevano sui nostri corpi abbracciati, erano lacrime nuove.

Erano lacrime di felicità, di euforia, di sensazioni così forti che solo esse potevano esprimerle.

Erano le lacrime di un nuovo inizio.

******************************************************************************************

Risposte alle recensioni:

MorriganJo:  Bhè so che magari questo capitolo è diverso da qualunque tipo di previsione, ma comunque la mia idea era di un chiarimento veloce. Di una dichiarazione di Emy e di una Dana.... Bhè Dana è Dana *-* Spero che se scriverò un seguito (Cosa mooooooooolto probabile u.u) Tu sarai ancora qui a leggere e recensire. Mi ha fatto piacere che hai seguito l'intera storia! :) Alla prossima!

Giulls: Ecco qui la chiusura della storia! (In attesa del continuo, ovvio!) Credo abbia un pò distrutto le aspettative, ma per come sono cresciuti i sentimenti di Kate e Rose ci voleva un finale del genere. Spero che leggerai il continuo, quando lo scriverò!  A presto :)

hacky87: Ecco qua la mia fan numero uno! Bhè ti ringrazio per aver letto e seguito l'intera storia da sempre e di avermi fatto sentire la tua presenza con le recensioni. Grazie davvero! Bhè le cose tra Kate e Rose si sono aggiustate, anche se ho lasciato tutto un pò in sospeso per il continuo. Bhè che dirti... A prestissimo! :)

Okkeeeeeeeeeeeei ora un messaggio a tutte voi: A tutte quelle che hanno letto, seguito e recensito la storia. A quelle  che hanno aperto questa storia per la prima volta, o che lo hanno fatto per errore. Tutte, tutte insieme! Innanzitutto vi ringrazio per la presenza, vi ringrazio per le parole non dette ma pensate, per gli errori grammaticali  che avreste voluto farmi notare, ma che avete preferito non scrivermi, per  i cinque minuti spesi a leggere e per aver condiviso con me questa pazza storia d'amore.
Un'ultima cosa prima di lasciarvi. Spero che ricordiate questa storia a lungo. Non perchè abbia un significato preciso. Non è una favola e non contiene una morale. Nè implicita, nè esplicita. Ma spero la ricordiate perchè è semplicemente la storia di due ragazze che si amano, che si sono messe in gioco, che spesso hanno perso qualcosa che hanno lasciato sul loro cammino. Nonostante gli ostacoli, le paure, i caratteri diversi, il loro amore ha trionfato.
E forse questo è un pò un'appello, uno di quelli che si sentono spesso ma si dimenticano.
Giocate col cuore, ragazze (e ragazzi se ce ne sono u.u), vi consiglierà sempre la via giusta, quella trionfante.
Kate e Rose hanno vinto.
L'amore vince sempre!
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Sweet Soul