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Autore: Burnt Orchid    27/12/2010    4 recensioni
[FIC SOSPESA INDEFINITIVAMENTE]
Lily origlia una conversazione dei malandrini e scopre che chi si fa i fatti propri... non si innamora! Non so quanto sarà lunga... improvviserò un po'... Vediamo come va... Recensite!
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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ff j&L Lily camminava per i sentieri innevati e candidi di Hogsmeade, pensando che non esisteva periodo più bello e felice del natale. La sua amica Debs si era fermata a parlare con un ragazzo, a suo dire, molto fico. Lily aveva mostrato un'espressione piuttosto scettica alle sue parole ma la sua compagna non ci aveva fatto troppo caso, essendosi ormai abituata alla schiettezza di Lily, e si era defilata. La ragazza dai capelli rossi, aveva continuato la sua passeggiata, non troppo triste per essere stata lasciata sola.

Entrando da Mielandia per comprarsi un leccalecca al Firewhisky, si chiese perché lei era l'unica del suo dormitorio a non provare attrazione per i ragazzi. Che fortuna, pensò con sollievo, perché se provarla significa andare dietro a uno con il naso troppo lungo e la schiena gobba come il ragazzo definito fico da Debs, allora era meglio così.

Non c'era mai stato un ragazzo in grado di farla sognare e non aveva mai sentito il bisogno di ricoprire interi fogli di pergamena con nomi tipo Barney o Fulton o, ancora peggio, Chip. Rabbrividì, non le sarebbe mai potuto piacere un ragazzo con un nome tanto orribile da pronunciare... anche perchè chi avrebbe il coraggio di dichiararsi moglie di un Chip in pubblico? E se poi il caro maritino avesse desiderato dare il suo così melodico nome al pargoletto che sarebbe stato conseguenza della notte di fuoco durante la quale lei avrebbe proferito con passione travolgente le parole "Oh Chip!" oppure "Più forte Chip!" e perchè non "Fammi cinguettare come un usignolo, Chip!!!!!!!! AHHhhh!" e.... Lily scosse la testa e strizzò le palpebre per fermare il filo di pensieri che le passava davanti agli occhi come una pellicola. Fece un sorriso. Sì, non c'era dubbio, la fase dell'innamoramento era una cosa che non faceva per lei e poteva benissimo farne a meno.

Se doveva proprio ammetterlo, aveva provato delle strane sensazioni in passato nei confronti di un ragazzo. Lui aveva tentato così tante volte di prenderla per mano e lei era arrossita e si era sentita così calda  che aveva temuto di non stare bene. Ma non erano altro che sensazioni, piccole sciocchezze che non significavano niente, piacevoli percezioni che l'avevano incuriosita al punto che aveva agognato di sentirle ancora e ancora e ancora... ma non aveva certo lasciato che i piaceri del corpo prendessero possesso della sua mente così determinata e razionale. No, aveva voltato le spalle a ciò che la rendeva vulnerabile, la bramosia del quale le aveva causato tale vergogna. Umiliata da ciò che non poteva controllare, aveva fatto di tutto pur di allontanarsi dall'oggetto dei suoi desideri, che era certa non fosse il ragazzo, ma la mera alchimia tra i due, una scarica elettrica scatenata dal contatto delle loro pelli, quella di lui così abbronzata e diversa dalla sua, chiara e sensibile.

Arrossendo ancora al ricordo di quei giorni di battaglie interne, le quali la sua mente fredda aveva ovviamente vinto, guardò l'orologio da polso che le avevano regalato i suoi genitori due natali prima, quando ancora frequentava il quinto anno, e vide che era ancora piuttosto presto, quindi decise di tornare a scuola così avrebbe potuto sfruttare la tranquillità di una torre di Grifondoro molto meno affollata del solito per studiare. Dopotutto, era l'anno dei M.A.G.O. ed era richiesto un approfondimento nello studio delle materie che seguiva.

Raggiunse la Torre in circa dieci minuti e disse con nonchalance la parola d'ordine. Distrattamente entrò nella sala comune, e mentre lo faceva aveva la testa tra le nuvole del cielo più alte, tanto che sobbalzò quando udì delle voci.
E niente popò di meno che la voce abbaiante di Sirius Black. Cosa ci faceva Black nella sala comune di sabato, specialmente in uno dei sabati in cui erano previste le gite a Hogsmead? Scelse di non scoprirlo, poichè non aveva bisogno di perdere tempo e si voltò di nuovo verso il Quadro della Signora Grassa per dirigersi nella sempre silenziosa biblioteca, quando non volendo decifrò le parole dell'affascinante malandrino, che stranamente stava usando un tono di voce piuttosto basso. Parlava con voce piuttosto suadente, non quella che si userebbe con una donna, ma quella con cui parleresti ad un bambino, un bambino molto capriccioso. Si fermò e si nascose dientro ad un angolo vicino alla porta del ripostiglio delle scope, concentrata sulle parole del giovane Grifondoro. "Forza, bevila tutta... no tutta. Sì, lo so che fa schifo, però ti farà bene..." stava dicendo "bravo, Ramoso... adesso perchè non provi a dormire per un po'... dai, sdraiati... ecco, adesso dormi."

Ramoso? Allora c'è anche Potter... Ma che succede? Cosa gli ha fatto bere quell'idiota? Pensò Lily, oltraggiata. Stava per rimproverare Black quando lo sentì parlare di nuovo, stavolta con voce stanca e seria. "Si è addormentato, Lunastorta, finalmente. Era distrutto." Lo sentì dire e a quel punto udì la riconoscibilissima voce di Remus Lupin, "Lo so, Sirius. E' stato un duro colpo.  Per tutti noi. Non credevo che ... che..." e la sua voce si ruppe. Fu Black a finire per lui, "che fosse possibile. No, anch'io non lo credevo... quasi non ci credo ancora". Un silenzio teso invase la sala comune di Grifondoro, e Lily sentì un brivido percorrerle la schiena. Era successo qualcosa, qualcosa di molto brutto. Ma cosa? Era avvenuto l'ennesimo attacco ad una famiglia mezzosangue? Ma come poteva avere a che fare con Potter... Lui era un purosangue. No, era accaduto qualcosa a Potter. Ma cosa? Qualcosa che aveva scosso persino Black e Lupin. Quei tre ne avevano viste di brutte, cosa poteva essere avvenuto di così orribile?

Non si mosse dal suo nascondiglio, perchè la sua curiosità di donna glielo impediva. Mentre apparivano nuvolette a forma di punto di domanda tutt'attorno alla sua testa rossa, i due malandrini ancora svegli ripreserò a parlare. Tese l'orecchio per non perdersi una parola e nel frattempo bloccò la porta d'ingresso con la bacchetta così nessuno avrebbe potuto interromperli.
Fu di nuovo Black a parlare per primo, "Silente mi ha detto che dobbiamo fare a turno per  tenergli compagnia la mattina per tutta la prossima settimana, ma se non vuoi perdere le lezioni, a me va bene stare con lui tutti i giorni, basta che mi porti i tuoi appunti." "Sì, forse è meglio se ci stai tu... sai come prenderlo. E poi magari riesci anche a farlo ridere un po'" replicò Remus. "Allora siamo d'accordo. Ci penso io.",disse Black. Dopo pochi momenti aggiunse con voce rotta dalla stanchezza "Ho paura che non si riprenderà."

Lily udì il rumore di quella che era certa fosse una pacca sulla spalla. "Smettila, Felpato. James è forte. Ce la farà, vedrai. Ci siamo noi con lui. Dagli un po' di tempo e tornerà il solito casanova e chiederà alla Evans di uscire per quella che credo sia la centoventottesima volta." Centotrentaquattresima, pensò Lily, dopo aver cercato di reprimere un sussulto per essere stata nominata. Il cuore le batteva forte, e si premette una mano sulla bocca per non far sentire il suono della sua stessa respirazione.
Sentì un risolino, di sicuro proveniente da Black, il quale disse "Grazie, Lunastorta, mi hai tirato su il morale di almeno un centimetro...comunque... credo che... a questo punto dovremmo... solo" abbassò ulteriormente la voce e Lily si chinò ancora in avanti per sentire meglio, "occuparci della questione degli... " Lily trattenne il respiro e allungò il collo, "INTRUSI!".
E la ragazza non ebbe il tempo di pensare alle parole di Sirius, perchè d'improvviso una scopa volò fuori dal ripostiglio e la colpì nel didietro, facendola cadere in avanti. Strillò prima di atterrare e mise le mani di fronte a sè ma lo scontro con il duro pavimento non avvenne, perchè fu Black a prenderla al volo.

Lui la tirò su con fare sbrigativo e poco delicato, e quando lei alzò lo sguardo, lui la fissava con fare minaccioso. Dopo alcuni momenti, sussurrò "Non te l'ha mai detto nessuno, Evans, che è maleducazione origliare?". Lei era senza parole, d'altronde non poteva difendersi, era stata colta con le mani nel sacco. Cercò quindi di spingerlò lontano da sè, ma Black era piuttosto muscoloso e non la lasciò andare. Invece le scosse le spalle, con violenza e si fermò solamente quando Lupin gli pose una mano sulla spalla, per calmarlò. A quel punto le chiese con un ghigno crudele sulla faccia "Che cosa hai sentito, prefettina, eh?" Lei boccheggio impaurita e poi disse "Lasciami.... non ho sentito niente" "Bugiarda!" urlò lui. Lupin cercò di allontanarlo da lei e alla fine Black mollò la presa e abbassò la voce, "Va bene, Evans. Allora vattene. Non raccontare a nessuno quello che hai sentito".
Lei balbettò "Certo, ma... ma... che cosa... ?" "Ti aspetti anche che ti raccontiamo cio che è successo? Non ci sperare, carina. Hai ficcato il naso abbastanza a  lungo. Vattene e lascia in pace James."
Le diede una leggera spinta e lei per una volta abbassò la testa e fece come gli diceva. Sbloccò la porta e fece per uscire dalla sala comune, ma si voltò per un attimo verso Potter, steso sul divano, con espressione serena.
Affranta, se ne andò e scese le scale del castello lentamente, ignorante delle urla della Signora Grassa che la rimproverava per aver mancato di salutarla.
   
 
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