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Autore: FallingInLove    16/02/2011    12 recensioni
Un nuovo inizio: è possibile. A volte.
Spesso un'amicizia nata per caso, può trasformarsi in qualcosa di più: quando ci si accorge che con quella persona, non si sta bene solo per scambiare due chiacchiere o farsi quattro risate.. ma anche per confidarsi, mostrare le proprie paure, e ascoltare quello che vorrà dirti lei stessa, per poi scoprirla spaventata almeno quanto lo sei tu.
Ma se si ha paura di tutto questo, se non ci si vuole buttare per timore di soffrire ancora.. se si è diventati di pietra.. ci può essere ancora speranza? Potrebbe nascere una storia importante o sarebbe solo.. sesso?
Dal capitolo 9:
Raul aspettò, finché la ragazza non si svegliò.
"Perché non me lo hai detto prima?" le chiese bruscamente.
Lei sbuffò e si stropicciò gli occhi "Buongiorno anche a te."
"Scusa. Buongiorno" fece allora lui, per poi ripetere "Perché non me l'hai detto prima?" "Non mi pare che ieri notte ti sia fatto molti problemi" ribatté seccata.
Lui alzò entrambe le sopracciglia "Sai, non era facile ragionare con te che non facevi altro che strusciarti sul mio......."
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Pain is Love'
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Capitolo 17. Piccoli per sempre


Penso che è stupendo restare al buio abbracciati e muti,

come pugili dopo un incontro.

Come gli ultimi sopravvissuti.

Forse un giorno scopriremo che non ci siamo mai perduti

e che tutta quella tristezza in realtà, non è mai esistita”


[Renato Zero – I migliori anni della nostra vita]



Rebecca, ancora assonnata e con i capelli arruffati, si diresse verso il bagno in quella pigra domenica..

Pigra sì, ma anche cominciata benissimo: svegliarsi e trovare Dario tutto nudo sotto la doccia è decisamente un buon modo per darsi il buongiorno.

No, aspetta... Dario??

-Ma che cazz...?! -esclamò sgranando gli occhi; lui si girò di scatto e quasi rischiò di scivolare

-Rebecca! -esclamò recuperando agilmente l'equilibrio -Emh.. come va? -sorriso a 32 denti

La ragazza alzò un sopracciglio -Oh, benissimo. Questa sarebbe anche una conversazione normale se tu non fossi nudo nella doccia di casa mia..

-Nudo -ripeté lui come se la ragazza avesse centrato il nocciolo di un discorso importantissimo -Proprio perché sono nudo.. ti dispiacerebbe chiudere la porta? Cioè, se vuoi rimanere a goderti lo spettacolo va bene, ma stanno entrando un sacco di spifferi

Rebecca rimase un attimo scioccata dal suo tono strafottente, poi sorrise e varcò la soglia del bagno

-Sai, ero piuttosto ironico quando ho detto che potevi restare -fece allora lui

-Tranquillo -rispose lei spalancando la finestra e ricevendo in cambio una ventata gelida dell'aria di febbraio -Me ne vado subito

-No, ma che fai?! -fece Dario -Dai, scherzavo!

-Buona doccia -concluse lei uscendo soddisfatta lasiandolo a congelare sotto gli occhi dei vicini

Poi, raccogliendo quanto fiato aveva in gola, urlò -FRAAAAAAN!

Fu una questione di pochi istanti.

-Cosa? -chiese Frannie precipitandosi fuori dalla propria camera; indossava solo una camicetta da notte sexy e striminzita -Che è successo?

-Dimmelo tu!

-Che vi urlate a quest'ora del mattino? -domandò Mel uscendo come un zombie dalla propria stanza

-Mel, è mezzogiorno -la informò Rebecca

-E' uguale, mi sono appena svegliata.. per colpa vostra!

-C'è Dario NUDO nel NOSTRO bagno! -spiegò Rebecca a gran voce indicando la porta -E fa anche lo strafottente!

-Tu hai visto il mio ragazzo nudo? -domandò Fran indignata

-Sì, e sarei anche stufa di gente che ama mostrarsi ai quattro venti: fra lui e Raul che dorme in mutande anche se fanno -10°C, mi stanno traumatizzando!

-Aspetta, aspetta, aspetta.. Dario ha dormito qui? -domandò Mel -Frannie, hai tolto il veto sul sesso?

-Ebbene sì! -rispose lei fiera -Ragazze, avrei dovuto farlo moooolto prima.. Evidentemente il passato non mi ha insegnato nulla!

-Hey! -una voce alle loro spalle, naturalmente quella di Dario, che uscì dal bagno ancora mezzo bagnato e con solamente un asciugamano striminzito attorno alla vita -Ho creato qualche problema? -chiese, forse con innocenza, più probabilmente con malizia

-Nessun problema -rispose Fran andandogli vicino e scoccandogli un bacio sulle labbra

Rebecca sospirò -Lo sapevo che avrei fatto meglio a rimanere da Raul

-Raul? -chiese Mel -Hai novità anche tu? E dire che la domenica dovrebbe essere una giornata tranquilla!

-..Che ne dite di una bella colazione?? Così ne approfittiamo per fare due chiacchiere..


Qualche giorno dopo..


-Ti sei cimentata in altri attentai contro Dario? -chiese Raul divertito mentre passeggiava mano nella mano nel parco con Rebecca

-No, grazie al cielo non ce n'è stato bisogno -rispose lei -Invece dimmi di Joey.. hai detto che ha deciso di lasciare giurisprudenza?

-Sì. Sta già studiando da solo per psicologia: spera il prossimo anno di recuperare tutti gli esami del primo che si è perso e di riuscire a darne anche qualcuno del secondo

-Ma è da pazzi! -commentò lei -Io sto sclerando per un solo esame, figurati lui quanti ne avrà..

-Anche secondo me è un suicidio, ma ormai se l'è messo in testa, e ci si sta anche impegnando parecchio -poi la guardò interrogativo -L'esame che ti fa dannare è Analisi?

-Già.. -rispose lei -con tutto quello che è successo non solo sono rimasta indietro, ma mi sembra anche di aver fatto piazza pulita di tutto quello che sapevo -fece gli occhioni dolci -Invece tu sei stato così bravo, l'hai passato subito, senza problemi, così preciso........

-Non serve che fai la ruffiana -la interruppe ridendo -Ti aiuto volentieri

-Stasera da me? -colse l'occasione al volo

Raul corrugò leggermente la fronte -Veramente stasera non posso, suoniamo al Corsaro; anzi, te lo volevo dire già da prima

-Perché?

-Ti ricordi? Mi hai detto che un giorno saresti venuta a sentirci.. che ne dici di stasera?

-Vada per stasera -accettò lei -Ma giura che da domani..

-...da domani duro lavoro, promesso -la precedette lui posandosi la mano libera sul petto

-Bravo -fece allora lei dandogli un rapido bacio a stampo.

-E pensi di cavartela così? -le chiese malizioso per poi fermarsi e attirarla a sé

-E io che pensavo lo facessi per altruismo.. -commentò alzando gli occhi al cielo

-Anche.. -rispose un attimo prima di chinarsi sulle sue labbra.

Rebecca gli poggiò le mani sulle spalle mentre lui le cingeva la vita con le braccia; le labbra si dischiusero dolcemente per accogliere il suo bacio, e le mani scivolarono lentamente dalle spalle al petto, mentre Raul le accarezzava i capelli.

Si staccarono, ma rimanendo a pochi centimetri l'uno dall'altro

Rebecca scrutò attentamente i suoi occhi carezzandogli una guancia con il pollice

-Va meglio? -gli chiese quasi in un sussurro

-Mi ci sto abituando -rispose lui senza dover chiedere di cosa stesse parlando. Le prese una mano scoccandole un bacio sulle nocche.

Le aveva parlato tanto di Fred in quei giorni, gli faceva bene. E lei era sempre stata disponibile ad ascoltarlo e, quando serviva, a consolarlo. Rideva con lui quando le raccontava gli aneddoti più divertenti che l'avevano visto protagonista e sospirava apprensiva quando si parlava di Jamine.

-Sai una cosa? -le domandò accarezzandole la schiena

-Cosa?

-In questi giorni abbiamo parlato solo di Fred.. mai di noi

-Mmm.. sembra interessante -commentò senza sapere bene cosa aspettarsi

Lui la guardò con espressione seria -Mi dispiace per averti fatta soffrire -disse. Rebecca aprì la bocca per replicare ma lui non gliene diede il tempo -Tu mi ha sempre fatto solo del bene, da quando ti ho conosciuta, da quando hai cominciato a farmi riaprire a tutto quello che mi stavo perdendo, a oggi che mi ascolti ogni volta che ne ho bisogno. Ti amo per questo, ti amo perché ti ho vista cambiare da così a così a seconda delle situazioni, pur rimanendo sempre te stessa.. ti amo per quello che sei, ti amo perché sei tu che mi hai insegnato ad amare di nuovo.. -sorrise, caldo e dolce -ti amo perché quando ti guardo mi sento a casa.

Rebecca avrebbe avuto tutto il tempo di replicare adesso, ma non ci riuscì; semplicemente, rimase immobilizzata, guardandolo senza riuscire a spiccicare parola, mentre il cuore perdeva vari battiti dandole le vertigini allo stomaco.

Le nacque un sorriso spontaneo sul viso e fece un passo per far diventare quella stretta un abbraccio vero e proprio

-E' vero -disse stringendo le sue spalle -Ho sofferto per te. Ma tu non mi hai solo fatta star male, anzi.. quando ho avuto bisogno io di te, ci sei stato.. ci sei sempre stato. E quella sera, quando mi hai detto di amarmi, per la prima volta.. -scrollò le spalle senza parole per descrivere tutte le emozioni che aveva provato -Sono felice con te, adesso, siamo felici. E' questo quello che conta.

Il ragazzo sorrise e le sollevò il meno con i polpastrelli, inclinò leggermente il viso, mentre si avvicinava, ma lei lo bloccò improvvisamente posandogli un dito sulle labbra.

-La vuoi sapere tu una cosa adesso?

Raul annuì, colto di sorpresa

Rebecca disegnò il contorno delle sue labbra con il dito, poi tornò a guardarlo negli occhi -Da quando ho imparato a conoscerti.. ho capito che Nicole è stata veramente una pazza a fare quello che ha fatto.

Lui rise e la abbracciò di nuovo per poi finalmente baciarla.


°°°


-Sicuro che te lo ricordi?

-Cazzo, Raul, è la quarta volta che me lo chiedi! Ti vorrei ricordare che suono meglio della Grane Orchestra messa insieme, quindi smettila di preoccuparti -rispose Joey spazientito

-Su questo ho i miei dubbi, Scrutatore Dell'Occulto Nella Menti Umane e Non -commentò Lela diteggiando distrattamente qualcosa sulla tastiera

-Come ti hai chiamato? -fece Raul perplesso

-Lascia perdere.. mi avrà dato almeno 50 soprannomi diversi da quando le ho detto di psicologia

-E questo è uno dei meno originali -aggiunse la ragazza con fierezza avvicinandosi ai due -Potrei farti da consulente quando avrai clienti donne, che ne dici? O magari è la volta buona che cominci a capirci qualcosa anche per i fatti tuoi

-Attenta -la avvertì lui -Con gli studi che sto facendo, potrei facilmente escogitare un modo per farti impazzire in meno di cinque minuti

-Per quello non servono i libri.. -commentò lei allusiva; poi però si voltò verso Raul e gli posò una mano sulla spalla -Tu stai tranquillo: abbiamo provato la tua canzone tante di quelle volte, che ce la ricorderemo anche fra cent'anni

-Così poco? -fece eco Dario con un plettro in mano e il basso a tracolla

-Fino ad ora le ragazze sembrano aver gradito -commentò Rob indicando con un cenno del mento Rebecca, Melissa e Fran sedute a uno dei tavolini del bar con tre bibite davanti che stavano chiacchierando tra loro.

-Ok -fece Raul, finalmente deciso -Suoniamola

Lela gli sorrise -Una canzone molto.. delicata.

-Dopo io e te finiamo il discorso.. -le sussurrò Joey

Il biondo rispose al sorriso mentre si preparava a cantare e suonare quella canzone scritta interamente da lui.. per lei. Che ancora non lo sapeva, ma che sicuramente avrebbe capito, anche senza troppi annunci e pubblicità che di sicuro non avrebbe gradito.

Riprese la chitarra elettrica e se la mise a tracolla, mentre Joey faceva lo stesso con l'acustica

Si girò verso Rob che, seduto dietro il suo strumento gli fece cenno d'assenso per dirgli che era pronto; Lela e Dario aspettavano solo che qualcuno dicesse loro di cominciare

Quando Raul annunciò il titolo della canzone al microfono, “Delicatamente”, Joey cominciò a stuzzicare le corde in quel gioco di note allegro e leggero che apriva il pezzo; dopo poco entrò lui con l'elettrica, seguito da tutti gli altri strumenti. (ASCOLTA)

Lanciò uno sguardo a Rebecca, che ricambiava, in attesa che cominciasse a cantare.

Dopo il funerale aveva cambiato la strofa iniziale.. glielo doveva. E pensò a lui, a Fred mentre cantava quelle prime righe, sperando che lo sentisse in qualche modo, che sentisse quel riferimento e che sentisse quanto fosse innamorato di Rebecca


Vorrei sapere quanto in fondo poi che si muore,

vorrei andare più in alto più in alto del cielo adesso volare....

Guardò di nuovo Rebecca che lo osservava con un'aria leggermente intristita.

Lei era l'unica a sapere come stesse veramente. Era fra le sue braccia che aveva pianto anche dopo il giorno dell'addio.


E averti vicino sfiorando il tuo respiro,

sentirne l'odore cucire la tua ombra al vento e farla vibrare


Un testo anonimo, bello ma anonimo, che sarebbe potuto essere dedicato a qualsiasi donna.. fino a questo punto.


Delicatamente amore

...sei delicata, amore


Accarezzò con cura quelle parole, come con cura quella notte in cui lei gli aveva sussurrato “delicatamente”, l'aveva amata, cercando di non farle male.

Adesso Rebecca aveva capito, e lo guardava con le labbra leggermente socchiuse. Continuando a suonare in quell'intervallo musicale fra una strofa e l'altra, osservò le sue labbra curvarsi lentamente all'insù e desiderò posare lì la chitarra e andare a baciarla; gli venne spontaneo sorridere di rimando mentre sapeva di starla facendo felice, dopo tanta sofferenza.

Fran e Melissa continuavano a seguire ignare di tutto la melodia, come anche gli altri presenti; solo lui e Rebecca sapevano, perché solo loro c'erano quella notte.. e solo per loro quella parola aveva un significato importante.


Stordirmi col sapore
di lacrime salate del tuo cuore
succhiarne il calore


Il suo dolore.. il dolore di chi ama senza essere ricambiato. E la sua paura di essere rimasta incinta, la paura di non farcela.

Ora ti vedo sfumare nei contorni del sole
graffiando il mio nome
mentre scivoli lieve all'imbrunire
rapace il dolore
e un altro giorno si spegne senza far rumore....


Sorrideva ormai apertamente e Raul ricambiava; non c'era altro al di fuori dei loro sguardi incatenati. Quella canzone parlava di loro, di quello che era successo.. della delicatezza di un bacio, di un amore che non era durato solamente una notte, andando contro ogni probabilità.


..Delicatamente amore...

sei delicata, amore..

delicatamente amore


..Delicatamente..


La guardò ancora a lungo mentre la gente intorno applaudiva. Vide Fran darle un pizzicotto, come per ricordarle di applaudire, ma il suo sguardo valeva più di mille parole per lui. Si alzò, e cominciò a camminare verso di lui, senza staccare un attimo lo sguardo dal suo e lasciando perplesse la amiche accanto a lei.

-Questa la prendo io, non vorrei vi.. intralciasse -fece Joey malizioso mentre gli sfilava la chitarra di dosso

-Te ne approfitti perché è imbambolato e non può darti la gomitata che ti meriti -gli fece notare Lela

-E' divertente per questo! -ribatté lui

Raul non poté sentirli dato che stava andando incontro a Rebecca; la ragazza non disse niente, si limitò ad “assalirlo” afferrandolo per il mento e baciandolo con passione, mordendo il suo labbro inferiore, giocando con la sua lingua.

-Ti amo -gli sussurrò, con le labbra così purpuree e così vicine alle sue da sfiorarle in ogni piccolo movimento fatto per parlare

-Ti amo anch'io -le rispose lui mentre le stringeva la vita -E voglio che tu sappia che di quella notte.. non ho dimenticato nulla

-Bene -rispose lei -altrimenti ti ci sarebbe voluto molto tempo per farti perdonare

Lui sorrise -Lo immaginavo

Gli morse un labbro, e fu felice di vederlo chiudere gli occhi e aumentare la presa sui suoi fianchi.

-Andiamo da me -disse poi lei, con lo sguardo di chi ha deciso.

-E Fran e Melissa?

Lei scrollò le spalle -A quanto pare rimarranno qui ancora un po'.. sono a chiacchiera con i tuoi musicisti

-Allora hai proprio cattive intenzioni.. -commentò maliziosamente

Rebecca lo guardò con quell'aria di sfida che lo aveva sempre intrigato tanto, poi sorrise provocante, tirandolo lievemente per il colletto della felpa in modo da far aderire di nuovo le loro labbra.

Ne disegnò lentamente il contorno con la lingua, sentendo il respiro di lui crescere ad ogni istante mentre con le mani risaliva dalla vita alla schiena.

Quando lo baciò, lo sentì piacevolmente caldo ma nel momento in cui anche la situazione cominciò a scaldarsi troppo, si staccò fissando un attimo i suoi occhi liquidi e vogliosi.

Maledetti clienti! Pensò Perché non se ne vanno e non ci lasciano qui da soli?!

Allungò il collo fino al suo orecchio -Cattivissime -sussurrò -ma qui è troppo.. affollato.

Lo guardò ancora, con un sorrisetto divertito mentre si mordeva il labbro inferiore; gli voltò le spalle e si avviò verso l'uscita.

Raul, rimasto palesemente imbambolato, si riprese scuotendo la testa, e la rincorse fino ad abbracciarla da dietro

-Penso che adesso a fare follie al volante sarò io -decretò mordendola sul collo mentre camminavano a passo svelto, impazienti di stare insieme dopo tanto tempo.

Rebecca rise -Non ci posso credere!

-Vedrai

-Lo spero proprio.. -rispose alludendo a tutt'altro

Raul corrugò le sopracciglia -Forse sei tu che hai dimenticato qualcosa di quella notte

-E allora rinfrescami la memoria -rispose sollevandolo le sopracciglia e superandolo di nuovo uscendo finalmente dal locale.

-La adoro.. -fece Raul in sussurro mentre la ragazza si voltava a guardarlo sorridendo..


°°°


-Non avrei mai immaginato che il cambio marcia piantato nella schiena fosse così fastidioso -dichiarò Rebecca seduta sul tettuccio dell'auto assieme a Raul.

-Ti fa ancora male?? -chiese soffocando una risata

-No, dai.. è sopportabile -rispose facendo spallucce.

Erano arrivati fino a casa di lei, che si era ricordata con sgomento di aver lasciato le chiavi a Mel; non potevano andare a casa di Raul perché c'erano Claudia e i genitori, così avevano optato per.. la macchina e quella stradina dimenticata da Dio che passava in mezzo a una specie di boschetto.

Adesso erano lì, lei semi sdraiata e appoggiata con la schiena al suo petto, lui che la abbracciava accarezzandole il viso di tanto in tanto.

-Abbiamo fatto l'amore in macchina, in una stradina che non è nemmeno segnata nelle carte, siamo nel bel mezzo del nulla -fece lei -Tutto questo è.. -temporeggiò cercando la parola adatta

-Da irresponsabili e immaturi? -tentò di aiutarla lui ridendo

-E allupati, sì, direi che casca a pennello -sorrise -ma quello che volevo dire è.. meraviglioso

Raul chinò la testa per raggiungere le sue labbra con un dolce bacio.

-Hai visto? -chiese poi lui indicandole il cielo -stanotte è pieno di stelle

Lei annuì -Le adoro le notti così.. -rispose stringendo più a sé il braccio di lui

-Un giorno guarderemo questo boschetto da lassù -e le indicò la luna

Rebecca rise -E come faremo a riconoscerlo fra i tanti, scusa?

-Mmm.. -fece lui pensieroso -Ci vuole un segno di riconoscimento..

-Un segno di riconoscimento? -ripeté scettica

-Esatto.. aspetta!

E detto fatto, fece spostare delicatamente la ragazza per alzarsi e scese dal tettuccio

-Devo solo trovare un sasso.. -borbottò tra sé setacciando il terreno con lo sguardo

-Ma che vuoi fare? -chiese la ragazza senza capire

-Eccolo! -esclamò a un tratto, raccogliendo un sasso piuttosto appuntito; si girò verso Rebecca e le sorrise, per poi dirigersi misterioso verso un albero.

La ragazza lo seguì con lo sguardo per un po', poi decise di scendere per andare a vedere da vicino cosa stesse combinando.

-Cosa..? -venuta più vicino, capì -Fermati immediatamente! -tuonò -Ma ti sembra il modo?? Povero albero, cosa gli stai..?

-Aspetta -fece lui dopo aver inciso velocemente ma con cura qualcosa nel tronco di quell'albero -Guarda -le disse con dolcezza -Adesso, quando guarderemo questo posto dal bel mezzo dell'Universo, sapremo esattamente dove tante notti prima ci siamo fermati a fare l'amore.

Due “R”. Due R dentro un cuore, in una grafia che su un foglio di carta sarebbe sembrata quella di un bambino.

Rebecca fissò quel tronco intagliato per un po', mentre Raul la abbracciava e la guardava con una certa soddisfazione mista a tanta, tanta dolcezza.

-Sei uno schifoso vandalo deturpatore, lo sai? -lo accusò dopo un po' voltandosi a guardarlo con durezza

Raul in tutta risposta sorrise, decifrando alla perfezione ciò che la ragazza intendesse dire in realtà -Ti amo anch'io

Rebecca allora si sciolse e lo abbracciò; lasciandosi cullare, alternava sguardi al suo viso e alle loro iniziali incise su quell'albero

-Ti riporto a casa? -le chiese lui dopo un po' sfiorandole la guancia con il dorso della mano

-No -rispose lei guardandolo dritto negli occhi -Adesso questo posto sperduto mi piace.. restiamo qui un altro po'

Lui annuì con un sorriso -Tutto il tempo che vuoi

Rebecca ricambiò e avvicinò le labbra alle sue fino a quando non s'incontrarono in un bacio.

Rimasero lì ancora a lungo, testimone quella notte stellata, in quella stradina dove sarebbero tornati molto spesso, il bosco alle spalle e la luna di fronte.


Non si arriverebbe mai al possibile senza tentare l'impossibile”






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Ta daaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa! Che ve ne pare di questa storia ad “opera” terminata??

Lo so, mi dispiace, ne ho fatte passare così tante a questi personaggi che è crudele finirla proprio adesso che stanno bene.. però c'è stato l'happy end nonostante tutto, no? :)

L'ultima citazione è di un filosofo, ma non chiedetemi chi; l'ho sentita per caso, e non ho badato al nome di chi l'ha partorita (se qualcuna di voi lo sa mi farebbe piacere scoprirlo!). Il titolo invece è l'omonimo di una canzone di J-ax.

Spero che la dolcezza di Raul nelle parole, nella canzone (era questo il regalo!xD ps l'ha scritta 4tu, vi ho messo il collegamento nel testo se la volete sentire), nei gesti e “sull'albero”, abbia ripagato tutta la sofferenza di Rebecca.

Be', ha dovuto sudare ma secondo me ne è valsa la pena.. voi che dite? ;)

Spero non siate tristi per la fine di questa storia; l'ho scritta per divertirmi e tentare di divertire voi.. ma soprattutto per credere nel sogno che se ti impegni, se ci metti tutte le tue forze.. magari qualcosa poi lo ottieni, anche quando sembrava impossibile.

Spero di essere riuscita a farvi viaggiare un po' con la fantasia, o perlomeno di avervi strappato un sorriso :)

Grazie di cuore a tutte voi, davvero.

Mi dispiace immensamente pensare che queste saranno le ultime recensioni della storia a cui risponderò :(


Leuzza: lo so, quello di Fred è stato uno dei punti più tristi... però alla fine ho cercato di lasciare tutti con un sorriso :) Sono contenta che ti sia piaciuto quel “ti amo” e spero che ti siano piaciuti anche quelli in questo capitolo xD! Grazie di cuore! Baci <3


Ginna3: Ahhahahaha sì, credo che tu abbia centrato il punto XD Il regalino è stato come te lo aspettavi?? Grazie mille per le recensioni =) Baci <3


kia_85: Mi fa piacere! XD Comunque in questo capitolo ho cercato di dare spazio solo alla vena allegra e dolce di Raul e Rebecca, lasciando da parte la brutta vicenda di Fred. Grazie davvero, ero un po' preoccupata per il discorso di Raul xD Grazie anche per tuuuuuuuuuutte le tue recensioni, da quest'estate ad ora! Sarò ben felice di ricevere il tuo tir, in cambio ti regalerò un Raul, un Joey o un Dario, a tuo piacimento ù.ù Grazie davvero infinite! :):) Baciiii <3


LaNana: cavolo mi dispiace! Ma sono sicura che il tuo weekend romantico sarà andato sicuramente benissimo! Spero che il finale ti sia piaciuto :) Baci e grazie mille per tutte le recensioni! <3 (e buon proseguimento con The Chance, aspettiamo tutte il prossimo capitolo!!)


C4rm3l1nd4: Ahahaha non ti preoccupare, ti capisco! T.T molto saggio quello che hai detto, e hai ragione ù.ù e sono contenta che ti sia piaciuto il discorso di Raul :) Grazie per tutte le recensioni divertenti xD Baciii e W le Martineeeeeee!;) <3


Jasmine230: Sono contenta che ti sia piaciuto il ritorno di Claudia xD Sì, putroppo questo è l'ultimo capitolo.. Raul e Rebecca sono felici e contenti e finalmente possono stare insieme come si deve ;) Baci e grazie mille! =D


Grazie a Kandy_angel, ____ciri, shy angel, _Miss_, Ditta Bobby per aver inserito la storia fra quelle da ricordare; grazie a Melikes, SYLPHYDE88, sbrodolinalollypop e vemarilu per averla inserita fra le preferite e grazie a Kalimera92, La Evans, dendina Cullen, Stella76, Cullendipendent, Cate 1994, Melikes (di nuovo xD), Desyree92, SweetCherry, blu24, Aislin, Jessikina Cullen, cuchiric, Emmeti e ketax per averla aggiunta fra le seguite :)

Grazie infinite a shy angel per avermi aggiunta fra gli autori preferiti! =D Grazieeee!


Un grosso bacio a tutte voi, che mi avete seguita fin qui.

Grazie millissime, vi adoro. Martina<3

  
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