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Autore: StefyGranger    22/01/2006    9 recensioni
La guerra può avere come anche può non avere lati positivi. In questo caso, per Ron e Hermione, la guerra tra Auror e Mangiamorte sarà inevitabile.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Luna Lovegood | Coppie: Ron/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Quando Ron

                                  -   QUANDO LA GUERRA HA LTI POSITIVI –

                                 -  NON TUTTO IL MALE VIEN PER NUOCERE –

 

Attenzione, la lettura di questo capitolo potrebbe apparire come una PG13.

 

 

Quando Ron, dopo tanto tempo che era rimasto nel letto, steso, inerte, come morto, posò i piedi sul pavimento li ritirò velocemente.

 

Hermione lo guardò per un po’ aggrottando le sopracciglia, poi gli prese il braccio destro e lo mise attorno al collo.

 

Era pesante, e la camminata al bagno fu molto ardua.

Finalmente la donna, con una gomitata, riuscì ad aprire la porta. Sosteneva ancora l’uomo bendato.

Era ancora molto debole.

Gli tolse molto lentamente la t-shirt scura che aveva e le venne un istintivo tuffo al cuore notando, ancora una volta, i tagli che aveva sul torace e in particolare il piccolo, profondo buco che aveva dietro la schiena.

 

‘ Con permesso.’ Scherzò lei, cominciando a sbottonargli i pantaloni.

Anche Ron rise leggermente ‘ Con cautela..’

 

Quando lo spogliò del tutto, si sedette sul bordo della vasca e, mentre aspettava che si riempisse, osservava Ron.

 

La pancia andava lentamente dentro e fuori, facendo notare, più in su, le costole.

Le gambe, un tempo muscolose quanto le braccia, ora erano deboli e macilente.

Neanche un pezzo di carne era stato risparmiato. Tutto formava un’unica crosta scura.

‘Hai freddo?’ domandò Hermione, controllando con l’indice la temperatura dell’acqua.

‘Leggermente..’ rispose lui, passandosi una mano dietro il collo.

‘ Vieni.’ Lo aiutò ad entrare nella vasca, poi senza la spugna, per paura di fargli male, cominciò a lavarlo delicatamente con le mani.

 

Il pesante silenzio era rotto dalle gocce d’acqua che sfuggivano alla mano di Hermione ‘E’…è stata davvero bella la lettera di addio.’ Cominciò Hermione ‘Sai masticare bene l’inglese.’ Osservò.

 

Lui non rispose.

La fascia copriva ancora gli occhi.

‘ Porti ancora la fede al dito?’ domandò ad un certo punto Ron.

‘ Sì.’

‘ Anche io. In un modo o nell’altro mi ci sono affezionato.’

 

Questa volta fu lei a non rispondere e a versare un po’ di bagnoschiuma nella vasca.

‘Tu..non mi hai mai detto se mi hai sposato perché mi amavi..o perché ero incinta.’ Sospirò Hermione, alzandosi le maniche fino ai gomiti.

‘Mione…è ora che noi due facciamo un bel discorsetto, non è vero?’

‘Non credo.’ Rispose lei, irrigidendosi.

‘ E invece sì. ‘ protestò lui ‘ Io ti ho sempre amato…sempre. Da impazzire. Ritornerei a frequentare Hogwarts per stare sempre con te, ma penso tu non lo sappia.’

 

Hermione sospirò, guardandolo ‘Eppure litigavamo sempre. Tu non mi sopportavi.’

‘Io non ti sopportavo?! Tu facevi l’orgogliosa! A Hogwarts, quando siamo stati insieme, tu non volevi che ti baciassi in pubblico! E’ cosa da pazzi, non credi?’ esclamò lui.

Ancora una volta, Hermione non seppe che dire, e rimase in silenzio contemplando il riflesso dell’acqua.

 

‘ Vedevo i fidanzati baciarsi a scuola, vicino al lago…tu il massimo che facevi era alla fine della partita zomparmi e darmi un bacio sulla guancia…tu..tu…ti vergognavi di essere la mia ragazza!’ esclamò ancora Ron, diventando rosso.

‘Ma come osi!!’ urlò Hermione ‘ Io non mi sono mai vergognata, neanche per un nanosecondo! Come osi! Dopo tutto quello che ho fatto per te!’

‘Cosa hai fatto per me, eh? Cosa? ‘

‘Io..io…’ provò Hermione, poi scoppiò a piangere. Si alzò e corse in camera lasciando Ron nella vasca, mentre l’acqua diventava via via più fredda.

 

Non potevano proprio non litigare. 

 

Hermione era già stesa a pancia in giù, il viso premuto contro il cuscino per soffocare i singhiozzi, quando sentì aprire la porta.

 

Si voltò e lui era incredibilmente lì.

 

Con l’accappatoio addosso e i capelli tutti bagnati attaccati al volto forse un po’ troppo pallido e scarno per la sua età.

La spalla appoggiata alla porta, il petto che andava su e giù per l’affanno, e quegli occhi. Quegli occhi che poco prima erano coperti dalla fascia, ora la guardavano. Impietositi, arrabbiati…innamorati.

Non l’avrebbe saputo spiegare in due parole.

 

La donna rimase immobile, mentre copiose lacrime le rigavano il volto.

Non ricevendo risposta, lui le si avvicinò, sbandando un po’, e si sedette sul letto.

Non si parlarono. Nessuna parola o imprecazione uscì dalle loro bocche.

Un gioco di sguardi, di comprensioni…e la capacità di capire che erano ancora irrimediabilmente innamorati l’un dell’altra.

 

Come avrebbe potuto non immaginarlo?

Come avrebbe potuto vivere senza quegli occhi così azzurri, così dolci..così sofferenti?

 

Il cuore di Hermione singhiozzò ancora una volta quando lui la prese di forza e l’abbracciò facendo aderire il suo corpo contro quello della donna, la quale gli cinse il collo con le braccia e scoppiò a piangere.

 

Ron chiuse gli occhi, mentre anche il suo cuore piangeva la sua mancanza, il suo amore.

 

La stese dolcemente e la guardò, alzandosi sui gomiti.

‘Ron..’

‘Shhh..’ le sospirò lui, mentre le sue labbra si facevano spazio in quelle di Hermione.

Per un nanosecondo sembrava essere tornati indietro di tanti, tanti anni. La sera del loro primo bacio.

 

Quelle carezze impaurite, quei baci inesperti… quel desiderio che li avvolse quando la donna gli sfilò l’accappatoio… e lui le tolse la maglietta…

 

                                      ^                              ^

 

‘ Io dico che si sono persi per casa…’ parlò Lindsay, versando un po’ d’acqua nel bicchiere.

Harry e Ginny si rivolsero uno sguardo fugace, mentre anche Luna disse la sua ‘Oppure…staranno dormendo.. o sono stati uccisi!’

 

Charlie, istintivamente, sfiorò con la mano un pezzo di metallo ‘Ma noo.. vedrete, staranno bene. Forse Hermione gli starà cambiando le garze.’

 

Ma gli occhi di Lindsay sorrisero, e scese dalla sedia velocemente, raggiungendo la camera da letto dei genitori.

Ginny, impaurita dal fatto che la nipote avesse potuto scoprire cose che non avrebbe dovuto scoprire, la seguì e la prese in braccio.

‘Zia!! Lasciami andare da mamma!’

‘No, Lin, no…ferma! Vedrai che fra poco verranno a cena..’

‘No!! Io voglio andare!’ protestò la bambina, raggiungendo finalmente la camera.

 

Aprì la porta lentamente.

Era buio pesto e tutti tacevano.

‘ Lindsay, torna qui.’ Sibilò la rossa, non entrando nella camera.

La bambina negò con la testa e accese la luce.

 

La mamma e il papà erano nel letto, abbracciati, e le coperte coprivano solo parte dei loro corpi.

Veloce, Luna li aveva raggiunti, e ancora più velocemente, coprì gli occhi innocenti della bambina, portandola a forza in cucina.

 

                         ^                                        ^

 

Quando la luce divenne così insopportabile, Hermione dovette aprire gli occhi.

Due braccia muscolose la cingevano, ancora, e il sospiro addormentato di lui le carezzava il collo scoperto.

 

Lo guardò, e non potette fare a meno di sorridere cercando di dare una forma a quei capelli rossi scompigliati. Quei capelli che tanto aveva dorato, che adorava, e che avrebbe adorato per sempre.

 

Quel petto, così bello, ora andava su e giù lentamente.

 

Gli carezzò la guancia ruvida dalla barba incolta.

Si sentiva felice e piena di lui.

Aveva ridonato al suo cuore quello che non aveva da tanto tempo: il suo amore.

Sospirò e gli rubò velocemente un bacio sulle labbra, alzandosi e dirigendosi al bagno interno della camera.

 

Stava per inforcare le pantofole, quando lui le prese il polso e la tirò a sé, baciandola ardentemente ‘Buongiorno amore.’

‘ ‘Giorno … hai passato un bella notte?’ domandò lui, sorridendo malizioso.

‘ Ti sei tolto la fascia! Stai meglio, allora.’

‘ Cerchi di deviare il discorso?’ chiese Ron, stendendola sul letto e baciandole il collo, le labbra, il petto.

‘ La più bella della mia vita.’ Sospirò lei, prendendo il viso di lui, allontanandolo dalla sua pelle e privandosi di quei forti brividi di piacere ‘ Ti amo tanto Ron.’

Anche lui sorrise ‘ Sei il mio amore.’

‘ Credevo che la guerra ti avesse prosciugato le forze…e invece..’ rise Hermione, alzandosi e dirigendosi finalmente in bagno.

‘ Ah-ah.’ Rise sarcastico lui, infilandosi il pantalone e la t-shirt ‘Ma non tutti hanno una donna come te.’

 

Non sentì risposta, e spostò le tende. Fuori il cielo era plumbeo e nevicava.

I tetti delle case erano bianchi, e per strada nessuno camminava.

Più in là, poteva scorgere alti alberi d’abete e più in là, la strada che percorse quella sera per raggiungere il campo Auror.

Pensò che dopotutto sarebbe potuto anche morire, se qualcuno lassù non avesse avuto pietà di lui.

Aveva capito che non avrebbe dovuto sprecare neanche un centesimo della sua vita.

Solo nel momento in cui qualcosa ti viene a mancare capisci davvero quanto ne avevi bisogno.

 

Si voltò di scatto, sentendo la porta del bagno aprirsi.

Hermione era uscita avvolta in un premaman invernale molto carino. Di colore azzurro, e con le bretelline di raso blu. I capelli erano legati in una morbida coda di cavallo, e un sorriso dolcissimo era apparso su quelle labbra.

 

Ron le si avvicinò lentamente, poi l’abbracciò.

Profumava di buono. Di pesca, di mora…non l’avrebbe saputo dire.

O forse era quell’amore che faceva quello strano scherzo?

‘ Ti amo’ le sussurrò.

‘ Amore mio’ sospirò Hermione, abbracciandolo più forte ‘Mi sei mancato tanto.’

Lui la baciò, poi l’abbracciò di nuovo.

 

Mentre una dolce canzone si fece spazio nelle loro menti.

 

A volte mi domando se,
Vivrei lo stesso senza te,
Se ti saprei dimenticare.
Ma passa un attimo e tu sei,

Sei tutto quello che vorrei
Incancellabile oramai!

 

Come avrebbero potuto vivere l’uno senza l’altra?

 

Sembrava un'altra storia che,
Il tempo porta via con se,
Tu non lasciarmi mai!
Tu non lasciarmi!
E più mi manchi, più tu stai
Al centro dei pensieri miei
Tu non lasciarmi mai
Perché oramai sarai
Incancellabile

 

Come tutte le altre storie, anche questa avrebbe potuto avere una fine…eppure erano ancora lì, insieme.

 

Con la tua voce, l'allegria
Che dentro me non va più via
Come un tatuaggio sulla pelle.
Ti vedo dentro gli occhi suoi,
Ti cerco quando non ci sei
Sulle mie labbra sento la voglia
Che ho di te

 

Si amavano, si completavano, ed era quello l’importante.

 

Così profondamente mio
Non ho mai avuto niente io
Tu non lasciarmi mai
Tu non lasciarmi

 

E non si sarebbero mai persi. Mai.

 

E si fa grande dentro me
Questo bisogno che ho di te
Tu non lasciarmi mai
Tu non lasciarmi

Tu non lasciarmi
Tu non lasciarmi
 

E più mi manchi e più tu sei
Al centro dei pensieri miei
Tu non lasciarmi mai
Tu non lasciarmi mai

Tu non lasciarmi
Da sola senza te

Ora e per sempre
Resterai dentro
I miei occhi
Incancellabile…..

 

                         

                                          ^                    ^

 

‘Ron, sei pronto?’

‘ Ancora un attimo.’

 

Era Maggio, e precisamente il giorno del compleanno di Lindsay che avrebbe compiuto 9 anni.

Luna, Harry, Ginny, Hermione, Ron e la più piccola Weasley vivevano ancora a nord di Dublino.

 

Quello, come tutti gli altri anni, sarebbe stato l’anno in cui, il giorno del compleanno della bimba, tutti i Weasley si sarebbero riuniti e avrebbero festeggiato fino a sera alla Tana.

 

Fuori, l’odore frizzante della primavera, si faceva spazio tra i cinguettii dei passeri e i fiori d’arancio dell’albero di fronte la casa Weasley-Potter-Lovegood.

 

Una grande famiglia si stava movendo ora per casa.

 

Hermione era in camera da letto, mentre, chinata verso lo specchio, si passò un’ombra di rossetto sulle labbra.

Il completo azzurro lasciava che le braccia fossero coperte solo dal raso, e i capelli, più ricci e definiti che mai, le ricadevano dietro le spalle.

 

Il marito, Ron, era ancora in bagno.

Le cicatrici sul viso non avevano sfigurato la sua dolcezza, la sua tempestività, il suo essere schietto.

Avevano ancora 28 anni, una figlia già a carico ma un desiderio dell’uno e dell’altra ancora molto ardente.

 

Il ragazzo finalmente uscì dal bagno, vestito di tutto punto.

Guardò Hermione e sorrise ‘Ciao! Chi sei?’

La ragazza si voltò e aggrottò le sopracciglia ‘Cosa?’

‘ Sì…’ spiegò pratico Ron ‘ In questa stanza c’era mia moglie…ma evidentemente se n’è andata!’

‘Ron…?’

‘L’hai vista per caso? Ma noi ci conosciamo?’

 

Silenzio, poi tutti e due scoppiarono a ridere.

‘Sei bellissima,amore mio.’ L’abbracciò lui, baciandole il collo.

‘ Grazie, amore..’ provò lei.

‘Farei l’amore con te, anche qui.’

‘ Ron, è tardi..’

Lui la guardò ‘ Cinque minuti?’

‘ Non saranno mai cinque minuti, e lo sai’ rise lei, facendosi baciare.

‘ Mezzora?’

‘ Non si fa niente in mezzora.’

‘Ah-ah…allora, sei una donna focosa! Un’oretta!’

‘ Ron…’

‘ Dai, non ci mettiamo niente poi a smaterializzarci a casa di mamma!’

 

Hermione lo guardò ‘ Ma mi sono vestita così bene…mi sgualcisci!’

‘ Ma no! Facciamo così. Ti togli e pieghi bene i vestiti…e poi te li rimetti belli ordinati!’

‘ Ma poi dovrò fare la doccia!’

‘ … la doccia potrà attendere…!!’

‘ Anche tu puoi attendere…’

‘Io potrei anche..ma lui no.’ Rispose Ron, indicando in basso.

Hermione scoppiò a ridere ‘Sei una frana.’

‘ Lo prendo come un sì.’ Rispose lui, cominciando nuovamente a baciarla.

 

‘Ehm-ehm!’

I due si staccarono velocemente, e Hermione si rialzò la bretella.

Era Ginny, anche lei vestita di tutto punto.

Il vestito faceva sì che trasparisse la pancia, dimora, in quel momento, di una piccola creatura.

Era al terzo mese di gravidanza.

 

‘ E’ tardi,’ ricordò Ginny, tenendo in braccio Alexandra. ‘ Dobbiamo andare.’

Dietro di lei fece capolino Lindsay.

I capelli rossi erano stati accuratamente arricciati la sera prima dalla mamma, e il vestitino gonfio e celeste che si fermava appena sotto le ginocchia nodose incorniciava la figura della più piccola dei Weasley.

 

Ron sorrise e prese in braccio sua figlia ‘ O...ma che bella principessa! Da che paese viene bella donzella?’

Lindsay la prese sul serio ‘ Da Londra, mio bel principe.’

Si guardarono e la bambina lo abbracciò ‘ Papone!’

‘ Amore di papà…pronta per la guerra delle guanciotte?’

 

La guerra delle guanciotte consisteva nel fatto che appena sarebbero arrivati alla tana, tutti i parenti le avrebbero preso le guance, stritolandole.

 

                                  ^                              ^

 

Nel pomeriggio, si ritrovarono tutti comodamente seduti in giardino.

Chi a sorseggiare una bibita, chi, come Lindsay, giocava con i cuginetti…poi c’era chi scommetteva sul sesso del figlio di Ginny e Harry e chi, come Ron e Hermione, si trovavano seduti sulla stessa sedia a scambiarsi effusioni.

 

La signora Weasley, appena scoperta la gravidanza della figlia, era andata in fibrillazione e aveva già catalogato tutte le tutine da fare.

‘ Ma non sappiamo se sarà maschietto o femminuccia!!’ aveva protestato dolcemente Ginny, carezzandosi il pancione.

Come anche Molly e Arthur, Ginny e Harry avevano deciso che avrebbero scoperto alla nascita il sesso del figlio.

Ed era inutile dire che mamma Weasley era strafelicissima di sapere che il padre del suo futuro nipotino era Harry.

Lo stesso che ora aveva il petto gonfio parlando di quello che avrebbe fatto con il figlioletto.

Se fosse stato maschio l’avrebbero chiamato Sirius James, ovvio. Se sarebbe nata femminuccia, l’avrebbero chiamata Joanne.

 

Bill e Fleur erano ancora felicemente marito e moglie e il figlioletto, Jacques, stava ora giocando con la piccola Lindsay.

 

Poi c’era Tonks che stringeva al petto un fagotto di copertina bianca da cui uscivano, paffute, due manine che si muovevano per aria cercando di acchiappare qualcosa che in realtà non c’era, mentre Lupin, attento, ascoltava le parole di Harry e contemporaneamente osservava il figlio.

 

Ron guardò per un attimo Hermione. Era assorta nei suoi pensieri…o nei suoi problemi…

Ma non sembrava triste. Stava probabilmente riflettendo.

Lui le passò una mano sulla schiena, carezzandola, poi le baciò la guancia ‘Che c’è amore mio?’

Hermione si voltò verso lui ‘ Sembra tutto troppo felice…’

‘ E non sei contenta?’

‘ Sono molto contenta. Ma ho paura che prima o poi tutto possa finire.’

‘ E come potrebbe succedere?’

‘ Divorzi, guerra…malattia…’ sospirò lei, lasciandosi sfuggire un gemito di paura.

Lui la guardò a lungo, poi la baciò ‘ Per ora goditi questi momenti. Abbiamo superato tante cose… supereremo anche altri problemi.’

‘ Insieme?’

‘ Insieme.’

Sembro essersi rasserenata, poi tornò di nuovo seria ‘ Ron, amore mio…io ti amo da impazzire.’

‘ Anche io.’ Sorrise lui.

‘ Ma forse non ce lo diciamo abbastanza.’

‘ E allora ti giuro che da oggi in poi ti dirò sempre che ti amo da impazzire.’

Lei sorrise e l’abbracciò ‘ Sono incinta Ron.’

 

                                        ^                              ^

 

 

Ron era totalmente in forma, e nello stesso giorno in cui seppe che sarebbe diventato papà per la seconda volta, aveva chiesto a Hermione di sposarlo per la seconda volta.

Ovviamente Molly era tutta un fremito! E Lindsay non aveva mai urlato così dalla gioia di avere un fratellino ‘Spero sia una sorellina, però.’

Ad un certo punto della serata Luna si era alzata, e con lei anche David, che era stato invitato.

Lei sorrideva nervosa e perciò aveva cominciato il ragazzo a parlare. ‘Abbiamo un annuncio da farvi. Io e Luna…aspettiamo un bambino!!’

 

E per tutta la sera avevano riso sul fatto che Fred aveva detto che non era possibile che lo stessero aspettando insieme perché un uomo non poteva essere incinto…!!

 

Dopo un anno si ritrovarono di nuovo tutti insieme felicemente.

Si scoprì che Ginny non aveva avuto un solo figlio, ma due gemelli: James e Sirius.

Fleur e Bill ebbero un’altra figlia, Madeline. Bella come il sole. Bionda, dalla carnagione molto chiara e dagli occhi azzurri.

 

E poi, e poi Ron e Hermione.

Lindsay, che era diventata una bambina di 10 anni molto carina, teneva tra le braccia un bambolotto dagli occhi chiari e i capelli scuri.

La pallina sopra la boccuccia era un nasino perfetto, e un dentino faceva capolino vedendola sorridere.

Le paffute mani stringevano un giocattolo di gomma che spesso portava alla bocca.

Lindsay era fiera della sua nuova sorellina, Joey.

Frutto dell’amore, della perseveranza, e della gioia…

 

‘ Mione, mi hai reso per la terza volta l’uomo più felice di questa terra.’ Sorrise Ron, stringendo la mano alla moglie.

‘ Tre volte?? Addirittura?’

‘ La prima volta quando ti sei donata a me..’

Hermione arrossì, guardandolo.

‘ ..la seconda quando mi hai donato Lindsay… e la terza quando mi hai donato Joey…come potrò mai ringraziarti?’ domandò, abbracciandola.

‘ Beh…ad esempio…dirmi come chiameresti il tuo prossimo figlio che nascerà fra 7 mesi….’

 

                                              ^                         ^

 

‘ Beh, dopotutto non abbiamo avuto troppi lati negativi, no?’ domandò Fred al gemello.

‘ Credo di no…insomma, il mondo continuerà ad essere popolato da teste rosse marca Weasley andando avanti così!..siamo riusciti a leggere il diario di Percy…’

‘ Oh…non me lo ricordare..ho ancora il conato di vomito!’

‘ Ci credo! Il mio incubo notturno!… fra 2 settimane avremo il secondo matrimonio di Ron e Hermione…’

‘ Ma ad ogni figlio si sposeranno?’

‘ Spero allora che si comprino un televisore e non facciano come mamma e papà….’

 

                                      The end

 

Ultime parole famose!!

Anche questa ff l’ho portata a termine…perdonatemi per l’enorme ritardo..ma ho avuto sei serissimi problemi… APPENDICITE!!!!

Ma si può??

Perciò, dunque, ringrazierei ad uno ad uno voi, recensori e lettori, per aver letto la mia ff fino all’ultimo…e ora…GINNY E LA MISSIONE QUASI IMPOSSIBILE, APETTAMI CHE ARRIVOOOOOOO!!!!!

 

Grazie a tuttiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!

CIAOOOOOOOOOOOOOO

 

Ps, comunque ditemi come avete trovato la fine, se ve l’aspettavate o vi ha deluso..ok? ciaoooooooooo!!!!!!!

 

TITOLI DI CODA SOTTO LA CANZONE DI WANNABE DELLE SPICE GIRLS

 

Yo, I'll tell you what I want, what I really, really want
So tell me what you want, what you really, really want
I'll tell you what I want, what I really, really want
So tell me what you want, what you really, really want
I wanna, I wanna, I wanna, I wanna,
I wanna really, really, really wanna zigazig-ah

If you want my future, forget my past
If you wanna get with me, better make it fast
Now don't go wasting my precious time
Get your act together we could be just fine

I'll tell you what I want, what I really, really want
So tell me what you want, what you really, really want
I wanna, I wanna, I wanna, I wanna,
I wanna really, really, really wanna zigazig-ah

If you wannabe my lover
You gotta get with my friends
Make it last forever
Friendship never ends
If you wannabe my lover
You have got to give
Taking is too easy, but that's the way it is

Ah, what do you think about that
Now you know how I feel
Say you can handle my love, are you for real?
I won't be hasty, I'll give you a try
If you really bug me then I'll say \"adiós\"

Yo, I'll tell you what I want, what I really, really want
So tell me what you want, what you really, really want
I wanna, I wanna, I wanna, I wanna,
I wanna really, really, really wanna zigazig-ah

If you wannabe my lover
You gotta get with my friends
Make it last forever
Friendship never ends
If you wannabe my lover
You have got to give
Taking is too easy, but that's the way it is

If you wannabe my lover
You gotta get with my friends
Make it last forever
Friendship never ends
If you wannabe my lover
You have got to give
Taking is too easy, but that's the way it is

If you wannabe my lover
You gotta, you gotta, you gotta, you gotta, you gotta
Make it last forever

Slam your body down and wind it all around
Slam your body down and wind it all around
Ha, ha, ha, ha, ha
Slam your body down and wind it all around
Slam your body down and zigazig-ah

If you wannabe my lover

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                                

 

  
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