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QUANDO LA GUERRA HA LTI POSITIVI –
- NON TUTTO IL MALE VIEN PER NUOCERE –
Attenzione, la lettura di questo capitolo potrebbe apparire
come una PG13.
Quando Ron, dopo tanto tempo che era rimasto nel letto, steso, inerte, come morto, posò i piedi sul pavimento li ritirò velocemente.
Hermione lo guardò per un po’ aggrottando le
sopracciglia, poi gli prese il braccio destro e lo mise attorno al collo.
Era pesante, e la camminata al bagno fu molto
ardua.
Finalmente la donna, con una gomitata, riuscì ad
aprire la porta. Sosteneva ancora l’uomo bendato.
Era ancora molto debole.
Gli tolse molto lentamente la t-shirt scura che
aveva e le venne un istintivo tuffo al cuore notando, ancora una volta, i tagli
che aveva sul torace e in particolare il piccolo, profondo buco che aveva
dietro la schiena.
‘ Con permesso.’ Scherzò lei, cominciando a
sbottonargli i pantaloni.
Anche Ron rise leggermente ‘ Con cautela..’
Quando lo spogliò del tutto, si sedette sul bordo
della vasca e, mentre aspettava che si riempisse, osservava Ron.
La pancia andava lentamente dentro e fuori, facendo
notare, più in su, le costole.
Le gambe, un tempo muscolose quanto le braccia, ora
erano deboli e macilente.
Neanche un pezzo di carne era stato risparmiato.
Tutto formava un’unica crosta scura.
‘Hai freddo?’ domandò Hermione, controllando con
l’indice la temperatura dell’acqua.
‘Leggermente..’ rispose lui, passandosi una mano
dietro il collo.
‘ Vieni.’ Lo aiutò ad entrare nella vasca, poi
senza la spugna, per paura di fargli male, cominciò a lavarlo delicatamente con
le mani.
Il pesante silenzio era rotto dalle gocce d’acqua
che sfuggivano alla mano di Hermione ‘E’…è stata davvero bella la lettera di
addio.’ Cominciò Hermione ‘Sai masticare bene l’inglese.’ Osservò.
Lui non rispose.
La fascia copriva ancora gli occhi.
‘ Porti ancora la fede al dito?’ domandò ad un
certo punto Ron.
‘ Sì.’
‘ Anche io. In un modo o nell’altro mi ci sono
affezionato.’
Questa volta fu lei a non rispondere e a versare un
po’ di bagnoschiuma nella vasca.
‘Tu..non mi hai mai detto se mi hai sposato perché
mi amavi..o perché ero incinta.’ Sospirò Hermione, alzandosi le maniche fino ai
gomiti.
‘Mione…è ora che noi due facciamo un bel
discorsetto, non è vero?’
‘Non credo.’ Rispose lei, irrigidendosi.
‘ E invece sì. ‘ protestò lui ‘ Io ti ho sempre
amato…sempre. Da impazzire. Ritornerei a frequentare Hogwarts per stare sempre
con te, ma penso tu non lo sappia.’
Hermione sospirò, guardandolo ‘Eppure litigavamo
sempre. Tu non mi sopportavi.’
‘Io non ti sopportavo?! Tu facevi l’orgogliosa! A
Hogwarts, quando siamo stati insieme, tu non volevi che ti baciassi in
pubblico! E’ cosa da pazzi, non credi?’ esclamò lui.
Ancora una volta, Hermione non seppe che dire, e
rimase in silenzio contemplando il riflesso dell’acqua.
‘ Vedevo i fidanzati baciarsi a scuola, vicino al
lago…tu il massimo che facevi era alla fine della partita zomparmi e darmi un
bacio sulla guancia…tu..tu…ti vergognavi di essere la mia ragazza!’ esclamò
ancora Ron, diventando rosso.
‘Ma come osi!!’ urlò Hermione ‘ Io non mi sono mai
vergognata, neanche per un nanosecondo! Come osi! Dopo tutto quello che ho
fatto per te!’
‘Cosa hai fatto per me, eh? Cosa? ‘
‘Io..io…’ provò Hermione, poi scoppiò a piangere.
Si alzò e corse in camera lasciando Ron nella vasca, mentre l’acqua diventava
via via più fredda.
Non potevano proprio non litigare.
Hermione era già stesa a pancia in giù, il viso
premuto contro il cuscino per soffocare i singhiozzi, quando sentì aprire la
porta.
Si voltò e lui era incredibilmente lì.
Con l’accappatoio addosso e i capelli tutti bagnati
attaccati al volto forse un po’ troppo pallido e scarno per la sua età.
La spalla appoggiata alla porta, il petto che
andava su e giù per l’affanno, e quegli occhi. Quegli occhi che poco prima erano
coperti dalla fascia, ora la guardavano. Impietositi, arrabbiati…innamorati.
Non l’avrebbe saputo spiegare in due parole.
La donna rimase immobile, mentre copiose lacrime le
rigavano il volto.
Non ricevendo risposta, lui le si avvicinò,
sbandando un po’, e si sedette sul letto.
Non si parlarono. Nessuna parola o imprecazione
uscì dalle loro bocche.
Un gioco di sguardi, di comprensioni…e la capacità
di capire che erano ancora irrimediabilmente innamorati l’un dell’altra.
Come avrebbe potuto non immaginarlo?
Come avrebbe potuto vivere senza quegli occhi così
azzurri, così dolci..così sofferenti?
Il cuore di Hermione singhiozzò ancora una volta
quando lui la prese di forza e l’abbracciò facendo aderire il suo corpo contro
quello della donna, la quale gli cinse il collo con le braccia e scoppiò a
piangere.
Ron chiuse gli occhi, mentre anche il suo cuore
piangeva la sua mancanza, il suo amore.
La stese dolcemente e la guardò, alzandosi sui
gomiti.
‘Ron..’
‘Shhh..’ le sospirò lui, mentre le sue labbra si
facevano spazio in quelle di Hermione.
Per un nanosecondo sembrava essere tornati indietro
di tanti, tanti anni. La sera del loro primo bacio.
Quelle carezze impaurite, quei baci inesperti… quel
desiderio che li avvolse quando la donna gli sfilò l’accappatoio… e lui le
tolse la maglietta…
^ ^
‘ Io dico che si sono persi per casa…’ parlò
Lindsay, versando un po’ d’acqua nel bicchiere.
Harry e Ginny si rivolsero uno sguardo fugace,
mentre anche Luna disse la sua ‘Oppure…staranno dormendo.. o sono stati
uccisi!’
Charlie, istintivamente, sfiorò con la mano un
pezzo di metallo ‘Ma noo.. vedrete, staranno bene. Forse Hermione gli starà
cambiando le garze.’
Ma gli occhi di Lindsay sorrisero, e scese dalla
sedia velocemente, raggiungendo la camera da letto dei genitori.
Ginny, impaurita dal fatto che la nipote avesse
potuto scoprire cose che non avrebbe dovuto scoprire, la seguì e la prese in
braccio.
‘Zia!! Lasciami andare da mamma!’
‘No, Lin, no…ferma! Vedrai che fra poco verranno a
cena..’
‘No!! Io voglio andare!’ protestò la bambina,
raggiungendo finalmente la camera.
Aprì la porta lentamente.
Era buio pesto e tutti tacevano.
‘ Lindsay, torna qui.’ Sibilò la rossa, non
entrando nella camera.
La bambina negò con la testa e accese la luce.
La mamma e il papà erano nel letto, abbracciati, e
le coperte coprivano solo parte dei loro corpi.
Veloce, Luna li aveva raggiunti, e ancora più
velocemente, coprì gli occhi innocenti della bambina, portandola a forza in
cucina.
^ ^
Quando la luce divenne così insopportabile,
Hermione dovette aprire gli occhi.
Due braccia muscolose la cingevano, ancora, e il
sospiro addormentato di lui le carezzava il collo scoperto.
Lo guardò, e non potette fare a meno di sorridere
cercando di dare una forma a quei capelli rossi scompigliati. Quei capelli che
tanto aveva dorato, che adorava, e che avrebbe adorato per sempre.
Quel petto, così bello, ora andava su e giù
lentamente.
Gli carezzò la guancia ruvida dalla barba incolta.
Si sentiva felice e piena di lui.
Aveva ridonato al suo cuore quello che non aveva da
tanto tempo: il suo amore.
Sospirò e gli rubò velocemente un bacio sulle
labbra, alzandosi e dirigendosi al bagno interno della camera.
Stava per inforcare le pantofole, quando lui le
prese il polso e la tirò a sé, baciandola ardentemente ‘Buongiorno amore.’
‘ ‘Giorno … hai passato un bella notte?’ domandò
lui, sorridendo malizioso.
‘ Ti sei tolto la fascia! Stai meglio, allora.’
‘ Cerchi di deviare il discorso?’ chiese Ron,
stendendola sul letto e baciandole il collo, le labbra, il petto.
‘ La più bella della mia vita.’ Sospirò lei,
prendendo il viso di lui, allontanandolo dalla sua pelle e privandosi di quei
forti brividi di piacere ‘ Ti amo tanto Ron.’
Anche lui sorrise ‘ Sei il mio amore.’
‘ Credevo che la guerra ti avesse prosciugato le
forze…e invece..’ rise Hermione, alzandosi e dirigendosi finalmente in bagno.
‘ Ah-ah.’ Rise sarcastico lui, infilandosi il
pantalone e la t-shirt ‘Ma non tutti hanno una donna come te.’
Non sentì risposta, e spostò le tende. Fuori il
cielo era plumbeo e nevicava.
I tetti delle case erano bianchi, e per strada
nessuno camminava.
Più in là, poteva scorgere alti alberi d’abete e
più in là, la strada che percorse quella sera per raggiungere il campo Auror.
Pensò che dopotutto sarebbe potuto anche morire, se
qualcuno lassù non avesse avuto pietà di lui.
Aveva capito che non avrebbe dovuto sprecare
neanche un centesimo della sua vita.
Solo nel momento in cui qualcosa ti viene a mancare
capisci davvero quanto ne avevi bisogno.
Si voltò di scatto, sentendo la porta del bagno
aprirsi.
Hermione era uscita avvolta in un premaman
invernale molto carino. Di colore azzurro, e con le bretelline di raso blu. I
capelli erano legati in una morbida coda di cavallo, e un sorriso dolcissimo
era apparso su quelle labbra.
Ron le si avvicinò lentamente, poi l’abbracciò.
Profumava di buono. Di pesca, di mora…non l’avrebbe
saputo dire.
O forse era quell’amore che faceva quello strano
scherzo?
‘ Ti amo’ le sussurrò.
‘ Amore mio’ sospirò Hermione, abbracciandolo più
forte ‘Mi sei mancato tanto.’
Lui la baciò, poi l’abbracciò di nuovo.
Mentre una dolce canzone si fece spazio nelle loro
menti.
A volte mi domando se,
Vivrei lo stesso senza te,
Se ti saprei dimenticare.
Ma passa un attimo e tu sei,
Sei tutto quello che
vorrei
Incancellabile oramai!
Come avrebbero potuto
vivere l’uno senza l’altra?
Sembrava un'altra storia che,
Il tempo porta via con se,
Tu non lasciarmi mai!
Tu non lasciarmi!
E più mi manchi, più tu stai
Al centro dei pensieri miei
Tu non lasciarmi mai
Perché oramai sarai
Incancellabile
Come tutte le altre storie, anche questa avrebbe
potuto avere una fine…eppure erano ancora lì, insieme.
Con la tua voce, l'allegria
Che dentro me non va più via
Come un tatuaggio sulla pelle.
Ti vedo dentro gli occhi suoi,
Ti cerco quando non ci sei
Sulle mie labbra sento la voglia
Che ho di te
Si amavano, si completavano, ed era quello
l’importante.
Così profondamente mio
Non ho mai avuto niente io
Tu non lasciarmi mai
Tu non lasciarmi
E non si sarebbero mai persi. Mai.
E si fa grande dentro me
Questo bisogno che ho di te
Tu non lasciarmi mai
Tu non lasciarmi
Tu non lasciarmi
Tu non lasciarmi
E più mi manchi e più tu sei
Al centro dei pensieri miei
Tu non lasciarmi mai
Tu non lasciarmi mai
Tu non lasciarmi
Da sola senza te
Ora e per sempre
Resterai dentro
I miei occhi
Incancellabile…..
^ ^
‘Ron,
sei pronto?’
‘
Ancora un attimo.’
Era
Maggio, e precisamente il giorno del compleanno di Lindsay che avrebbe compiuto
9 anni.
Luna,
Harry, Ginny, Hermione, Ron e la più piccola Weasley vivevano ancora a nord di
Dublino.
Quello,
come tutti gli altri anni, sarebbe stato l’anno in cui, il giorno del
compleanno della bimba, tutti i Weasley si sarebbero riuniti e avrebbero
festeggiato fino a sera alla Tana.
Fuori,
l’odore frizzante della primavera, si faceva spazio tra i cinguettii dei
passeri e i fiori d’arancio dell’albero di fronte la casa
Weasley-Potter-Lovegood.
Una
grande famiglia si stava movendo ora per casa.
Hermione
era in camera da letto, mentre, chinata verso lo specchio, si passò un’ombra di
rossetto sulle labbra.
Il
completo azzurro lasciava che le braccia fossero coperte solo dal raso, e i
capelli, più ricci e definiti che mai, le ricadevano dietro le spalle.
Il
marito, Ron, era ancora in bagno.
Le
cicatrici sul viso non avevano sfigurato la sua dolcezza, la sua tempestività,
il suo essere schietto.
Avevano
ancora 28 anni, una figlia già a carico ma un desiderio dell’uno e dell’altra
ancora molto ardente.
Il
ragazzo finalmente uscì dal bagno, vestito di tutto punto.
Guardò
Hermione e sorrise ‘Ciao! Chi sei?’
La
ragazza si voltò e aggrottò le sopracciglia ‘Cosa?’
‘
Sì…’ spiegò pratico Ron ‘ In questa stanza c’era mia moglie…ma evidentemente se
n’è andata!’
‘Ron…?’
‘L’hai
vista per caso? Ma noi ci conosciamo?’
Silenzio,
poi tutti e due scoppiarono a ridere.
‘Sei
bellissima,amore mio.’ L’abbracciò lui, baciandole il collo.
‘
Grazie, amore..’ provò lei.
‘Farei
l’amore con te, anche qui.’
‘
Ron, è tardi..’
Lui
la guardò ‘ Cinque minuti?’
‘
Non saranno mai cinque minuti, e lo sai’ rise lei, facendosi baciare.
‘
Mezzora?’
‘
Non si fa niente in mezzora.’
‘Ah-ah…allora,
sei una donna focosa! Un’oretta!’
‘
Ron…’
‘
Dai, non ci mettiamo niente poi a smaterializzarci a casa di mamma!’
Hermione
lo guardò ‘ Ma mi sono vestita così bene…mi sgualcisci!’
‘
Ma no! Facciamo così. Ti togli e pieghi bene i vestiti…e poi te li rimetti
belli ordinati!’
‘
Ma poi dovrò fare la doccia!’
‘
… la doccia potrà attendere…!!’
‘
Anche tu puoi attendere…’
‘Io
potrei anche..ma lui no.’ Rispose Ron, indicando in basso.
Hermione
scoppiò a ridere ‘Sei una frana.’
‘
Lo prendo come un sì.’ Rispose lui, cominciando nuovamente a baciarla.
‘Ehm-ehm!’
I
due si staccarono velocemente, e Hermione si rialzò la bretella.
Era
Ginny, anche lei vestita di tutto punto.
Il
vestito faceva sì che trasparisse la pancia, dimora, in quel momento, di una
piccola creatura.
Era
al terzo mese di gravidanza.
‘
E’ tardi,’ ricordò Ginny, tenendo in braccio Alexandra. ‘ Dobbiamo andare.’
Dietro
di lei fece capolino Lindsay.
I
capelli rossi erano stati accuratamente arricciati la sera prima dalla mamma, e
il vestitino gonfio e celeste che si fermava appena sotto le ginocchia nodose
incorniciava la figura della più piccola dei Weasley.
Ron
sorrise e prese in braccio sua figlia ‘ O...ma che bella principessa! Da che
paese viene bella donzella?’
Lindsay
la prese sul serio ‘ Da Londra, mio bel principe.’
Si
guardarono e la bambina lo abbracciò ‘ Papone!’
‘
Amore di papà…pronta per la guerra delle guanciotte?’
La
guerra delle guanciotte consisteva nel fatto che appena sarebbero arrivati alla
tana, tutti i parenti le avrebbero preso le guance, stritolandole.
^ ^
Nel
pomeriggio, si ritrovarono tutti comodamente seduti in giardino.
Chi
a sorseggiare una bibita, chi, come Lindsay, giocava con i cuginetti…poi c’era
chi scommetteva sul sesso del figlio di Ginny e Harry e chi, come Ron e
Hermione, si trovavano seduti sulla stessa sedia a scambiarsi effusioni.
La
signora Weasley, appena scoperta la gravidanza della figlia, era andata in
fibrillazione e aveva già catalogato tutte le tutine da fare.
‘
Ma non sappiamo se sarà maschietto o femminuccia!!’ aveva protestato dolcemente
Ginny, carezzandosi il pancione.
Come
anche Molly e Arthur, Ginny e Harry avevano deciso che avrebbero scoperto alla
nascita il sesso del figlio.
Ed
era inutile dire che mamma Weasley era strafelicissima di sapere che il padre
del suo futuro nipotino era Harry.
Lo
stesso che ora aveva il petto gonfio parlando di quello che avrebbe fatto con
il figlioletto.
Se
fosse stato maschio l’avrebbero chiamato Sirius James, ovvio. Se sarebbe nata
femminuccia, l’avrebbero chiamata Joanne.
Bill
e Fleur erano ancora felicemente marito e moglie e il figlioletto, Jacques, stava
ora giocando con la piccola Lindsay.
Poi
c’era Tonks che stringeva al petto un fagotto di copertina bianca da cui
uscivano, paffute, due manine che si muovevano per aria cercando di acchiappare
qualcosa che in realtà non c’era, mentre Lupin, attento, ascoltava le parole di
Harry e contemporaneamente osservava il figlio.
Ron
guardò per un attimo Hermione. Era assorta nei suoi pensieri…o nei suoi
problemi…
Ma
non sembrava triste. Stava probabilmente riflettendo.
Lui
le passò una mano sulla schiena, carezzandola, poi le baciò la guancia ‘Che c’è
amore mio?’
Hermione
si voltò verso lui ‘ Sembra tutto troppo felice…’
‘
E non sei contenta?’
‘
Sono molto contenta. Ma ho paura che prima o poi tutto possa finire.’
‘
E come potrebbe succedere?’
‘
Divorzi, guerra…malattia…’ sospirò lei, lasciandosi sfuggire un gemito di
paura.
Lui
la guardò a lungo, poi la baciò ‘ Per ora goditi questi momenti. Abbiamo
superato tante cose… supereremo anche altri problemi.’
‘
Insieme?’
‘
Insieme.’
Sembro
essersi rasserenata, poi tornò di nuovo seria ‘ Ron, amore mio…io ti amo da
impazzire.’
‘
Anche io.’ Sorrise lui.
‘
Ma forse non ce lo diciamo abbastanza.’
‘
E allora ti giuro che da oggi in poi ti dirò sempre che ti amo da impazzire.’
Lei
sorrise e l’abbracciò ‘ Sono incinta Ron.’
^ ^
Ron
era totalmente in forma, e nello stesso giorno in cui seppe che sarebbe
diventato papà per la seconda volta, aveva chiesto a Hermione di sposarlo per
la seconda volta.
Ovviamente
Molly era tutta un fremito! E Lindsay non aveva mai urlato così dalla gioia di
avere un fratellino ‘Spero sia una sorellina, però.’
Ad
un certo punto della serata Luna si era alzata, e con lei anche David, che era
stato invitato.
Lei
sorrideva nervosa e perciò aveva cominciato il ragazzo a parlare. ‘Abbiamo un
annuncio da farvi. Io e Luna…aspettiamo un bambino!!’
E
per tutta la sera avevano riso sul fatto che Fred aveva detto che non era
possibile che lo stessero aspettando insieme perché un uomo non poteva essere
incinto…!!
Dopo
un anno si ritrovarono di nuovo tutti insieme felicemente.
Si
scoprì che Ginny non aveva avuto un solo figlio, ma due gemelli: James e
Sirius.
Fleur
e Bill ebbero un’altra figlia, Madeline. Bella come il sole. Bionda, dalla carnagione
molto chiara e dagli occhi azzurri.
E
poi, e poi Ron e Hermione.
Lindsay,
che era diventata una bambina di 10 anni molto carina, teneva tra le braccia un
bambolotto dagli occhi chiari e i capelli scuri.
La
pallina sopra la boccuccia era un nasino perfetto, e un dentino faceva capolino
vedendola sorridere.
Le
paffute mani stringevano un giocattolo di gomma che spesso portava alla bocca.
Lindsay
era fiera della sua nuova sorellina, Joey.
Frutto
dell’amore, della perseveranza, e della gioia…
‘
Mione, mi hai reso per la terza volta l’uomo più felice di questa terra.’
Sorrise Ron, stringendo la mano alla moglie.
‘
Tre volte?? Addirittura?’
‘
La prima volta quando ti sei donata a me..’
Hermione
arrossì, guardandolo.
‘
..la seconda quando mi hai donato Lindsay… e la terza quando mi hai donato
Joey…come potrò mai ringraziarti?’ domandò, abbracciandola.
‘
Beh…ad esempio…dirmi come chiameresti il tuo prossimo figlio che nascerà fra 7
mesi….’
^ ^
‘
Beh, dopotutto non abbiamo avuto troppi lati negativi, no?’ domandò Fred al
gemello.
‘
Credo di no…insomma, il mondo continuerà ad essere popolato da teste rosse
marca Weasley andando avanti così!..siamo riusciti a leggere il diario di
Percy…’
‘
Oh…non me lo ricordare..ho ancora il conato di vomito!’
‘
Ci credo! Il mio incubo notturno!… fra 2 settimane avremo il secondo matrimonio
di Ron e Hermione…’
‘
Ma ad ogni figlio si sposeranno?’
‘
Spero allora che si comprino un televisore e non facciano come mamma e papà….’
The end
Ultime parole famose!!
Anche questa ff l’ho portata a termine…perdonatemi per
l’enorme ritardo..ma ho avuto sei serissimi problemi… APPENDICITE!!!!
Ma si può??
Perciò, dunque, ringrazierei ad uno ad uno voi, recensori e
lettori, per aver letto la mia ff fino all’ultimo…e ora…GINNY E LA MISSIONE
QUASI IMPOSSIBILE, APETTAMI CHE ARRIVOOOOOOO!!!!!
Grazie a tuttiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!
CIAOOOOOOOOOOOOOO
Ps, comunque ditemi come avete trovato la fine, se ve
l’aspettavate o vi ha deluso..ok? ciaoooooooooo!!!!!!!
TITOLI DI CODA SOTTO LA CANZONE DI WANNABE DELLE SPICE GIRLS
Yo, I'll tell you what I want, what I really, really want
So tell me what you want, what you really, really want
I'll tell you what I want, what I really, really want
So tell me what you want, what you really, really want
I wanna, I wanna, I wanna, I wanna,
I wanna really, really, really wanna zigazig-ah
If you want my future, forget my past
If you wanna get with me, better make it fast
Now don't go wasting my precious time
Get your act together we could be just fine
I'll tell you what I want, what I really, really want
So tell me what you want, what you really, really want
I wanna, I wanna, I wanna, I wanna,
I wanna really, really, really wanna zigazig-ah
If you wannabe my lover
You gotta get with my friends
Make it last forever
Friendship never ends
If you wannabe my lover
You have got to give
Taking is too easy, but that's the way it is
Ah, what do you think about that
Now you know how I feel
Say you can handle my love, are you for real?
I won't be hasty, I'll give you a try
If you really bug me then I'll say \"adiós\"
Yo, I'll tell you what I want, what I really, really want
So tell me what you want, what you really, really want
I wanna, I wanna, I wanna, I wanna,
I wanna really, really, really wanna zigazig-ah
If you wannabe my lover
You gotta get with my friends
Make it last forever
Friendship never ends
If you wannabe my lover
You have got to give
Taking is too easy, but that's the way it is
If you wannabe my lover
You gotta get with my friends
Make it last forever
Friendship never ends
If you wannabe my lover
You have got to give
Taking is too easy, but that's the way it is
If you wannabe my lover
You gotta, you gotta, you gotta, you gotta, you gotta
Make it last forever
Slam your body down and wind it all around
Slam your body down and wind it all around
Ha, ha, ha, ha, ha
Slam your body down and wind it all around
Slam your body down and zigazig-ah
If you wannabe my lover