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Autore: Sophie Ondine    07/04/2011    5 recensioni
quattro ragazze, giovani, belle, passano l'ultima estate della loro adolescenza nella casa al mare di una di loro. Tra amori, delusioni e tristezza, scopriranno che la vita non è facile come la immaginavano. Ma la loro amicizia sarà la base di tutto, e le terrà sempre unite... e, chissà! Magari le aiuterà a trovare anche l'amore...
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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NUOVA AMICIZIA?

Bankostu stava per mettere in ordine ciò che rimeneva della sua attrezzatura da bagnino. La giornata era finita, così come il suo turno , ed era pronto per tornare a casa e godersi il divano. Sempre che quel divano non l'avesse preso Renkotsu...

All'improvviso sentì un dito picchiettare su una sua spalla abbronzata. 
Si voltò e vide davanti a sè Kagura.

La prima reazione fu di stupore, perchè lei era l'ultima persona che aspettava di trovarsi davanti. Anzi, non aveva preso minimamente in considerazione l'ipotesi che la yasha potesse presentarsi a lui.

Che giornata piena di sorprese... Prima Rin, poi Kagura!

-Mettiamo in chiaro le cose! Tu, le mie amiche non le sfiori nemmeno con un dito!- disse subito Kagura inchiodandolo con lo sguardo scarlatto e poggiandosi le mani sui fianchi in modo spavaldo.

Bankotsu sospirò perchè aveva capito che si trattava di Rin. Si domandò cosa avesse potuto fare quella ragazza per suscitare quella reazione in Kagura... di sicuro non aveva finto proprio bene, anzi forse aveva finto in maniera pessima. Il bagnino pregò solo che alla performance penosa di Rin non fosse stato presente Jakotsu altrimenti quella sera a casa sarebbero volate per tutto il tempo battute a doppio senso che avrebbero fatto innervosire anche Suikotsu, di solito sempre calmo e tranquillo e poco incline alle liti.
E per colpa di Jakotsu, Renkotsu avrebbe iniziato a sbraitare a destra e a manca, perchè in quei giorni faceva di tutto per scatenare un litigio proprio con Bankotsu, magari sperando di riuscire a trovare una scusa per mollargli un cazzotto in pieno viso per rompergli il setto nasale.

Il bel bagnino sorrise beffardo, cosa che fece perdere il controllo alla yasha , che aspettava una risposta e anche al più presto perchè non aveva tempo da perdere.

-Sei davvero preoccupata per le tue amiche o , forse, sei gelosa?- chiese canzonatorio.

Kagura strinse la mano destra e le nocche divennero bianche, le narici del naso si dilatarono per il respiro troppo violento che stava emettendo... sembrava quasi un toro deciso a incornare il torero provocatorio.

-Sei il solito idiota!- disse lei voltandosi e iniziando ad andarsene.

-Aspetta un attimo!- 

Bankotsu aveva cambiato tono e adesso stringeva il polso della yasha.

Kagura girò la testa nella direzione del ragazzo e puntò lo sguardo su quella mano, posata lì, sul suo polso. 
La mano di lui era grande e calda , ma nonostante ciò Kagura sentì un brivido percorrerle la schiena. 

Anche se si erano rivisti non avevano mai avuto modo di sfiorarsi, di toccarsi. 
Si sentì in imbarazzo, cosa piuttosto rara in lei.

Bankotsu, che stava provando lo stesso stato d'animo della yasha, si affrettò a lasciarle il polso, si schiarì la voce e disse:-Senti, so di non essermi comportato bene con te e mi dispiace...-

-Aspetta un attimo- disse la yasha alzando la mano destra per fermarlo- Mi stai chiedendo scusa?-

Bakotsu sospirò mentre Kagura gonfiò il petto soddisfatta. Sapeva che il ragazzo non era per niente bravo a dire che aveva sbagliato, anzi odiava ammetterlo. Però così come lui aveva fatto soffrire lei , lei faceva soffrire lui. 
Incrociò le braccia al petto e aspettò impaziente.

Il povero bagnino respirò profondamente. Stava soffrendo non solo nell'animo ma anche fisicamente, non si sarebbe sorpreso se in quel momento gli fosse comparsa una dermatite.

-Scusami...- disse flebile.

-Non ho sentito bene- fece Kagura allungando la testa e avvicinando una mano all'orecchio per poter sentire meglio.

Bankotsu si arrabiò non poco, era quasi sul punto di mandarla a quel paese, ma si trattenne e con tutto il coraggio che aveva disse:- Ti chiedo scusa, ho sbagliato- scandendo bene le parole.

-Scuse accettate! C'è qualcos'altro che vuoi chiedermi?- 

-In effetti sì...- confessò Bankotsu.

-Adesso che mi sono scusato, che ne dici di ricominciare come amici? Sai, è davvero scocciante sentirmi rivolgere delle domande dagli altri su che tipo di rapporto ci sia stato tra me e te-

Ed era vero. Da quando i suoi amici avevano assistito al loro incontro, un po' disastroso, non facevano altro che fargli domade su domande.
Sia Inu-Yasha, che Miroku, Koga, Ayame e Kanna, anzi lei più di tutti. Per fortuna Sesshomaru era uno che si faceva sempre i fatti propri. In ogni caso, quando sentiva rivolgersi delle domande riguardo lui e Kagura, i suoi amici ricevevano delle risposte sempre molto scorbutiche, ma questo non sembrava buttare giù quel branco di impiccioni che tornava alla carica ogni volta con più curiosità della volta precedente.
Anche Kagura sapeva cosa volesse dire quella situazione, solo che lei alle sue amiche aveva confessato tutto, prima a Rin, poi a Sango e Kagome. Ma preferì non dirgli nulla, sicuramente si sarebbe arrabiato con lei per aver spifferato tutto alle sue amiche.

-Va bene! Ricominciamo!- disse Kagura entusiasta, in fondo era quello che voleva. Non ce la faceva più a trattarlo male davanti a tutti.

Allungò la mano a Bankotsu che gliela strinse.

***

-Che mal di testa!- si lamentò Rin, poggiando i gomiti sul bancone del bar.

Ayame, che stava passano la scopa sul pavimento del suo locale, si voltò in direzione della sua amica e la vide davvero abbattuta, con la testa fra le mani.

-Hai preso troppo sole, per caso?- chiese preoccupata.

La castana sollevò di scatto la testa alle parole di Ayame.

Magari fosse stato il sole!

Quel giorno non si era fermata neanche per un nanosecondo. Prima si era rifugiata da Bankotsu, che voleva sapere il motivo per il quale stava scappando da Sesshomaru. Lei, alla domanda del bagnino, sorseggiando una Coca-Cola ghiacciata, rispose con un cortese rifiuto, non voleva spifferare alla prima persona che le capitava a tiro i suoi problemi.
Era già tanto se si era aperta con Sango, e le sembrava di fare un torto a Kagome e a Kagura non dicendo loro nulla. Se avesse detto qualcosa a Bankotsu sarebbe stato ancora peggio.
Fortunatamente il ragazzo sembrò capire le motivazioni del silenzio di Rin e non si impicciò più di tanto. 
Rin, infatti, vedendo quel comportamento così comprensivo si rallegrò.

Comunque, dopo essere stata un po' con Bankotsu, aveva deciso di fare una passeggiata da sola, per scacciare via dalla testa i cattivi pensieri.
Solo che, non sapeva come, si era ritrovata Sesshomaru a pochi metri di distanza. E ovviamente lei era scappata a gambe levate.

Però sembrava che ovunque andasse lui si materializzasse di fianco a lei, come per magia.

E si lamentò di questo, perchè prima era lei che lo aveva rincorso per poterlo conoscere meglio, adesso che lei cercava di evitarlo per far contenta la sua migliore amica, era lui a seguirla.

Il mal di testa le venne proprio per quel motivo. Era come se nel suo cervello ci fossero delle scimmie urlatrici che le vietavano di stare con Sesshomaru.
E lei , a furia di sentirle nell'arco della giornata, aveva accusato il mal di testa.

-Può darsi...- rispose Rin alla domanda di Ayame.

-Beh, devi stare attenta.-

E Rin sentì il sangue gelarsi nelle vene. E sentì di nuovo le scimmie urlatrici. E avrebbe voluto alzarsi e andarsene per l'ennesima volta ma le gambe sembravano implorarla di restare seduta, tanto avevano camminato e corso.

Probabilmente non era destino che quel giorno lei riuscisse ad evitare Sesshomaru.

Lei si voltò verso il ragazzo, in fondo le faceva piacere vederlo, era pur sempre il ragazzo che le interessava. Vide subito che non era solo, con lui c'erano sia Koga che Kanna.

Ci mancava solo la piccola impicciona, pensò Rin sul punto di avere una crisi di nervi.

-Ciao, Koga! Dove sei stato tutto il pomeriggio? Sei stato con Inu-Yasha e Miroku?- domandò Ayame al suo ragazzo, posando la scopa vicino ad una sedia dei tavolini, e stampando un bacio sulla guancia al bel moro.

Koga sospirò.

-Magari fossi stato con Miroku ed Inu-Yasha. Ho dovuto sopportare Jakotsu con le sue richieste da checca. E preciso che ero perfettamente da solo, visto che Inu-Yasha è andato via con Kagome per le lezioni di surf e Miroku è corso dietro a tutte le ragazze della spiaggia,poi è arriv...- ma si bloccò.

E si portò una mano alla bocca come per impedire alle parole di uscire e provocare un danno irrimediabile.
Stava per dire "è arrivata quella rompiscatole di Kanna".

-Continua, Koga! Chi è arrivato dopo?- disse Kanna inchiodandolo con lo sguardo ormai ridotto a due fessure.

Ayame si sentì davvero in ansia per il suo ragazzo.

-Ehi, Rin. Guarda cosa ho trovato sulla spiaggia!- urlò una voce da lontano.

Provvidenzialmente apparve Sango seguita da Miroku, Inu-Yasha e Kagome. Gli ultimi due si tenevano per mano e non la smettevano di tubare come due piccioncini.
Miroku, purtroppo, era stato costretto a portare la tavola da surf del suo migliore amico, che l'aveva minacciato di gravi incidenti(del tutto casuali, sia chiaro!) alla sua persona. Sango non si era opposta alla proposta di Inu-Yasha, poichè trovava quell'idea davvero utile per tenere ferme le mani di quella sottospecie di maniaco.

-Ma... è un gatto!- esclamò Rin, contenta. Sembrava quasi che le fosse passato il mal di testa.

-Esatto! L'ho trovata mentre ero con Miroku, è una femmina.- esclamò Sango.

-E cosa hai intenzione di fare?-

-Ovvio, la teniamo con noi!-

-Non ci provare nemmeno- disse perentoria Kagura alle sue spalle.

Sia Kagome che Rin si portarono una mano sulla fronte. Sapevano il terrore che aveva la yasha per i felini e conoscevano la passione di Sango per quest'ultimi.

Adesso tutto il gruppo era al completo. C'era anche Jakotsu che per l'occasione aveva deciso di indossare una camicetta verde mela annodata che mostrava l'ombelico. Kanna storse il naso alla vista di quell'abbigliamento assurdo.

-Dai, Kagura. Non darà fastidio.- la supplicò Sango.

-Appunto, non darà fastidio in casa perchè non ci entrerà- continuò.

Per salvare la situazione, Rin si alzò e si mise di fianco a Sango e ,accarezzando la gattina color crema, fece gli occhi dolci alla sua amica. Kagome non si avvicinò perchè  sembrava che Inu-Yasha non avesse alcun intenzione di mollarle la mano.

-Non dirmi che una come te ha paura dei gatti?- la prese in giro Bankotsu, dandole una gomitata.

-E anche se fosse?- urlò, isterica.

-Oh mio Dio, ma Kagome e Inu-Yasha si tengono per mano!!!- urlò ,invece, Jakotsu, del tutto indifferente alla sorte della povera micetta.

Fu in quel momento che nel bar sulla spiaggia si creò una confusione incredibile dovuta alle persone che continuavano a parlarsi l'uno sopra l'altro.

***

-Sia ben chiaro, la gatta non si deve avvicinare a me!-

-Agli ordini, capitano!- disse Sango facendo il saluto militare per prendere in giro la povera yasha.

Alla fine Rin e Sango ( e anche Kagome, col pensiero) erano riuscite a convincere Kagura a tenere la gattina a cui era stato dato il nome di Kirara, che mostrò una grande simpatia per tutte le inquiline della casa.
Solo Kagura sembrava non apprezzare l'affetto di quel batuffolo color crema. Ogni volta che Kirara si avvicinava a lei iniziava a gridare come una pazza per allontanarla.
Dispiaciuta da quel comportamento, la piccola felina si rifugiava tra le braccia di Sango , che la consolava con una dose extra di coccole e grattini sotto il mento.

-Ma adesso il vero problema è un altro- disse Rin , seduta al tavolo della cucina- Kagome deve dirci qualcosa, vero?-

Tutte e tre si voltarono verso la mora che subito avvampò.

-Avanti, vogliamo i dettagli!- disse Sango avvicinandosi all'amica e scrutandola attentamente.

Kagome abbassò lo sguardo per non guardare Sango nella versione "Sherlock Holmes". Le sue mani iniziarono a muoversi nervosamente.
Odiava doversi sentire sotto pressione dalle sue amiche. Che forse amiche non erano proprio.

-Ti conviene dirci tutto, tanto alla fine il modo di farti parlare lo troviamo- disse Kagura,avvicinandosi a sua volta.

Aveva fatto capire a Kagome che le avrebbe fatto il solletico se non avesse parlato di lei ed Inu-Yasha.
E Kagome non sopportava il solletico, lo soffriva fin troppo.

E inoltre, ancora non sapeva come, Kagura aveva la forza necessaria per buttarla a terra e farle il solletico sotto i piedi, il suo punto più dolente.

Al solo pensiero di quella tortura Kagome decise di parlare.

Raccontò a grandi linee di come lui era stato gentile con lei e di come si erano baciati. Le effusioni in pubblico e il tenersi per mano erano venute da sè.

Mentre raccontava era arrossita.

-Che cosa romantica- disse Rin, non appena l'amica ebbe finito il suo racconto.

-Già,è vero- sospirò Sango, invidiosa del fatto che , comunque, Kagome era riuscita a trovare un ragazzo dolce, anche se a prima vista non si sarebbe detto. L'unico ragazzo che avrebbe potuto baciare lei non era di certo un gentleman.

-Sì! Inu-Yasha è così tenero, dolce e gentile!- continuò Kagome con gli occhi che le brillavano.

-Beh... adesso non esagerare- disse Kagura.

-Non esagero affatto. E poi è anche molto bello...-

-No! Il più bello è Sesshomaru!- ribattè Kagura con decisione.

Rin rimase in silenzio, Sango pure.

-Ma perchè, a te piace Sesshomaru?- domandò Kagome, incredula.

In quel preciso istante Rin ringraziò il fatto che Kagome fosse un po' tonta nelle questioni amorose.





SALVE A TUTTI, MIEI CARI LETTORI!
PERDONATEMI PER I MIEI TEMPI BIBLICI, MA HO LA MATURITà QUEST'ANNO E SONO INCASINATISSIMA CON LA STUDIO, QUINDI GLI AGGIORNAMENTI SARANNO MOOOOOOLTO LENTI.

VI DICO SOLO DI RINGRAZIARE ALYS93 , CHE MI MANDATO UN MESSAGGIO, CHIEDENDOMI DI CONTINUARE QUESTA FAN FICTION. è GRAZIE A LEI SE HO POSTATO QUESTO CAPITOLO.
NON VI RINGRAZIO TUTTI PER MANCANZA DI TEMPO ( E VOGLIA XD). VOGLIO SOLO RINGRAZIARE LA NEW ENTRY LARCHEEX PER IL SUO BEL COMMENTO.

RAGAZZE VI DO DELLE ANTICIPAZIONI SUL PROSSIMO CAPITOLO: SIA RIN CHE KAGURA INIZIERANNO AD INSTAURARE UN BEL RAPPORTO DI AMICIZIA CON DUE DEI FRATELLASTRI DI BANKOTSU; LA RIVALITà TRA RENKOTSU E BANKOTSU DIVENTERà ANCORA PIù FORTE E , INFINE, MIROKU FARà CAPIRE A KAGOME DI NON ESSERE D'ACCORDO DELLA STORIA TRA LEI ED INU-YASHA SENZA PERò DARLE UN VALIDO MOTIVO.

UN BACIONE A TUTTI

RAN UGAJIN92
  
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