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Autore: sihu    27/04/2011    5 recensioni
Rufy ha lanciato un messaggio ai suoi compagni tramite il giornale, ed ognuno di loro la prende a modo suo. in ogni capitolo ci sarà una piccola storia a se riguardo come se la stanno passando i vari membri della ciurma.
CAPITOLO 1---> Nami.
CAPITOLO 2---> Sanji.
CAPITOLO 3---> Zoro.
CAPITOLO 4---> Usop.
CAPITOLO 5---> Brook.
CAPITOLO 6---> Nico Robin.
CAPITOLO 7---> Franky
CAPITOLO 8---> Chopper
CAPITOLO 9---> Rufy
CAPITOLO 10---> Thousand Sunny
Genere: Avventura, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Franky, Monkey D. Rufy, Nami, Roronoa Zoro, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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..nessuno ha indovinato il narratore! vorrei proprio sapere cosa ne pensate..

SUNNY

Il giorno sta morendo, nel giro di poche ore ne inizierà un altro. Uguale al precedente.

Per due anni sono rimasta ferma dove i miei compagni mi avevano lasciata. Sola. Con la compagnia del lento sciabordio delle onde e del timido canto dei gabbiani.

Mi hanno affidata al vecchio Rey con la promessa che sarebbero tornati nel giro di qualche giorno, invece non li ho visti per molto più tempo. Anche il meccanico ad un certo punto è andato via, accarezzando la polena come per rassicurarmi. Sorrideva, cercando di nascondere la sua malinconia e le sue paure.

- Dovrai aspettare un bel po’, ma confida nei tuoi compagni.

Aveva detto il vecchio, prima di tuffarsi in acqua e iniziare a nuotare. Nessuna spiegazione, solo una carezza ed un sorriso. All’inizio non aveva capito quelle parole, ma da allora io aspetto. È tutto quello che mi rimane. Il sole è sorto e tramontato un numero infinito di volte, quasi interminabile. Le stagioni si sono rincorse, senza sosta. Estate, autunno, inverno, primavera e poi ancora estate, un altro autunno ed ancora un altro inverno e una primavera. Uguali, noiose ed interminabili. Ogni giorno mi aspettavo il loro ritorno, ed ogni giorno era identico al precedente. Solitario e infinito.

Una nave qualsiasi avrebbe pensato che fossero morti oppure che avessero preso altre strade, ma io no. Io non sono una nave qualsiasi, io sono la loro nave. Mi fido ciecamente di loro e porto dentro di me lo spirito della Merry, quello stesso spirito che mi fa dire che torneranno. Loro non avrebbero mai abbandonato la loro Merry ed allo stesso modo non abbandoneranno me. Lo ha detto anche Rey, devo solo aspettare.

La fiducia che ripongo nei miei amici è grande, eppure nei momenti di sconforto a volte credevo che li avrei aspettati per niente, sola con un tizio strano e taciturno a controllarmi. Uno sconosciuto, peggio, un nemico. Colui che è stato la fonte della nostra disperazione adesso mi sorveglia come la più cara delle amiche. È inspiegabile, eppure è così.

 Ho dovuto aspettare a lungo, ma un giorno ho avvertito chiaramente il passo familiare di uno dei miei compagni. L’ho riconosciuto subito, senza paura di sbagliare. Zoro, lo spadaccino. È silenzioso, come al solito, ed il suo passo è lento. Accarezza dolcemente il legno della mia fiancata soffermandosi a lungo a guardarmi, come si fa con un’amica che non si vede da troppo tempo. Il fodero delle sue spade sfiora la mia polena senza scalfirla nè fare danni. Avverto chiaramente la sua gioia e le sue lacrime trattenute. Dopo tante peregrinazioni finalmente è tornato a casa.

Nel giro di poco arrivano anche gli altri, tutti quanti. Li ho aspettati così a lungo ed adesso sono qui. Tutti quanti. Il ponte si anima di discorsi, litigi e urla. Di vita. Quella stessa vita che mi è così tanto mancata in questi due lunghissimi anni. Li scruto in modo attento e discreto, la solita presenza silenziosa nelle loro vite. Il tempo li ha cambiati, li ha resi più forti e determinati, senza però modificare le loro anime. Nuove cicatrici, pettinature, modi di vestire e di abbigliamento sono lì a dimostrare il tempo trascorso. Nonostante questo, sento che sono sempre loro. I miei compagni non si accorgono quasi mai della mia presenza, ma so che mi considerano una di loro. Una presenza essenziale nel loro viaggio e nelle loro vite.

Franky si precipita a bordo, senza nemmeno curarsi di chi gli sta intorno. Vede a malapena i compagni, gli occhi velati dal pianto. Tocca ogni pomello, ogni asse che compone il ponte principale e piange, senza ritegno. Vorrebbe abbracciarmi, come si fa con una vecchia amica che si è a lungo aspettato di rivedere ma sono troppo grossa perché lui lo possa veramente fare. Solo Rufy ci potrebbe riuscire, finendo per causare qualche danno come suo solito.  

Nami sfiora appena una vela, fa ondeggiare i lunghi capelli nel vento e sorride. Ha passato dei brutti momenti, ma ora non le importa più. Ora è di nuovo qui, insieme agli altri. Nella mano stringe una nuova arma. È bellissima e letale, come sempre. Il suo viso è disteso, tranquillo. Il volto di una donna, non di una ragazzina spaventata.

Sanji è nervoso, agitato. Si guarda continuamente intorno, cercando i visi familiari di quelle donne che ha tanto amato e di quei compagni a cui non ha mai smesso di pensare. Fuma molto più di prima, è pensieroso, ma avverto chiaramente che sa di avere trovato il suo posto del mondo. Non gli importa più solo del suo sogno, ma di realizzarlo con i suoi compagni di avventura e con il suo capitano.

Chopper ha le lacrime agli occhi, ma si sforza di apparire forte e minaccioso. Non è più solo, è di nuovo con la sua famiglia. Gli anni dell’abbandono sono lontani adesso, dimenticati. Non conta più il tempo che ha passato da solo, lontano dal mondo, ma quelli che passerà assieme ai suoi amici.

Usop è cresciuto, sia fisicamente che mentalmente. Due anni da solo hanno temprato il suo carattere ed il suo fisico. Si aggira tranquillo per la nave, guardando le vie intorno che brulicano di gente e di pirati. Non ha paura, non teme nessuno. Sopra la sua testa sventola la bandiera dei Pirati di Cappello di Paglia ed intorno a lui ci sono gli amici, niente e nessuno può fargli paura.

Zoro ha una nuova cicatrice, tante storie da raccontare e sicuramente qualche nuova tecnica in più. I nostri avversari dovranno temerlo ancora di più di prima. Sembra lo stesso, solitario come sempre, eppure anche lui è cambiato. Cerca i compagni, si assicura che stiano bene e sorride. Ha una parola per tutti, da buon vice capitano, e persino una pacca sulla spalla per Sanji. Tra poco inizieranno di nuovo a litigare, ma per il momento c’è solo affetto e voglia di incontrare di nuovo un amico che è stato a lungo lontano.

Robin sembra più tranquilla, sul suo viso non vi sono tracce di paura o di solitudine. Era certa che la ciurma di sarebbe riunita, non ha mai dubitato del messaggio del capitano. Nelle lunghe notti passate su isole solitarie non si è mai sentita abbandonata, come prima che quel gruppo di scalmanati entrasse nella sua vita.

Brook ha un aspetto diverso, ma in fondo è sempre il solito. Adesso è una rock star, eppure passa ancora gran parte del suo tempo ad importunare le belle donne. Uno scheletro gentiluomo, morto, con la fissa per le mutandine delle signore e una passione per la musica. Per tutti un pazzo, per me un amico.

Solo Rufy mancava all’appello. Tutti lo aspettano impazienti, ma lui non si fa ancora vedere. Li sento mormorare ed imprecare, gli altri. Le loro sono parole dure che celano tutta la loro preoccupazione accumulata in due lunghi anni. Immaginavano questo giorno da tanto, troppo tempo. È Rufy quello che ha sofferto più di tutti, e la loro paura è quella di trovarlo cambiato. Anche io ho il terrore di specchiarmi nei suoi occhi e di trovarli vuoti, senza l’ombra di quel gioioso sorriso che tanto a lungo ha riempito le giornate ed i nostri viaggi. Il vento prende a soffiare più forte mentre le nuvole nascondono appena il sole. Senza Rufy il ponte è vuoto, proprio come il cielo d’estate in una notte senza stelle. Senza il capitano non c’è avventura, festa né altro. Solo apatia, preoccupazione ed attesa.

- Dove si è cacciato quell’idiota?

Sbuffa Nami, nervosa. 
I lunghi capelli ondeggiano liberi nel vento mentre il suo sguardo si adombra. Ha paura di averlo perso, di trovarlo cambiato e di non poter fare niente per lui. Rufy è sempre stato lì per lei, sorridente e pronto a cacciarsi nei guai. Lei non vorrebbe un capitano diverso, solo riavere il suo.

- Possibile che voglia farci aspettare ancora?

Sbotta Usop, seccato. 
Anche lui ha paura, tanta. Rufy è il suo migliore amico eppure non era con lui quando il suo mondo è crollato. Tutto quello che ha potuto fare per il suo capitano è stato piangere, allenarsi e diventare più forte. Voleva potergli dimostrare qualcosa il giorno che si sarebbero rivisti, ma tutto questo non conta nulla se lui ora non è lì insieme a loro. Scruto le reazioni degli altri, più silenziosi ma ugualmente preoccupati. Chopper piange, Sanji cucina e Zoro fa finta di sonnecchiare, rimanendo vigile. Il capitano non c’è, spetta a lui prendersi cura dei compagni. Robin parla con Franky, Brook ha appena finito di suonare e firmare autografi ai fan. Il ponte è animato, ma Rufy manca ancora. Una grande ombra riempie il cuore di tutti, rendendoli nervosi e irritati.

Tutti lo cercano, lo aspettano, ma lui non si fa trovare o forse come al solito si è perso inseguendo qualcuno dei suoi guai. Sento la loro insofferenza, unita alla gioia di essersi finalmente ritrovati. Ancora una volta si sentono impotenti, deboli. Si sono allenati a lungo, tutti quanti, ma adesso non possono fare altro che aspettare. Ancora una volta il loro destino non è nelle loro mani, ma in quelle di quel ragazzino che sarebbero disposti a seguire ovunque.

All’improvviso un sibilo rompe l’aria, poi subito segue una grossa esplosione e delle urla provenienti dal centro dell’arcipelago. Il baccano continua per un po’, poi si placa e subito ricomincia. C’è scompiglio sulla terra ferma, forse  a causa della marina.  Franky scatta, avvicinandosi al timone. Nami da l’ordine di salpare mentre Sanji e Zoro si scambiano un’occhiata complice e saltano giù dalla nave. Usop urla, ma loro non si voltano. Corrono nella foresta, incontro al nemico. Devono averlo sentito anche loro, proprio come l’ho avvertito io. Là c’è Rufy, nei guai come suo solito.

- Vuoi davvero salpare?

Chiede Robin, imperturbabile come sempre. 
La ciurma non si era ancora ritrovata che subito si è divisa. La marina non è stata clemente nemmeno questa volta.

- È pericoloso stare qua, troveranno un modo per raggiungerci anche se saremo al largo.

Risponde la navigatrice, facendo un cenno a Chopper di alzare la grossa ancora. 
La piccola renna obbedisce, senza parlare. È preoccupato, ma non discute gli ordini. Nessuno lo fa, tutti si fidano della ragazza.

- Sicura, Nami?

Chiede ancora Usop, senza nascondere la sua preoccupazione. 
Il suo migliore amico non è ancora arrivato e due compagni sono saltati già dalla nave. L’istinto del cecchino gli stava dicendo di andare con loro, combattendo insieme ai compagni.

- Mi fido ciecamente di quei tre.

 Risponde ancora una volta la ragazza, sorridendo. 
Anche lei ha capito che Rufy deve essere con loro, per questo sembra più calma di prima.

Un tonfo attira l’attenzione di tutti. Il ponte si riempie di passi che corrono a vedere chi è atterrato. Non ho bisogno dei loro occhi per vedere, io so chi è. Brook arriva prima dei compagni e subito scoppia a ridere.

- Un ritorno in grande stile, capitano.

Esclama Franky, senza preoccuparsi delle lacrime di gioia che subito iniziano a bagnargli il volto, ricadendo sulle tavole del ponte. 
Attraverso quelle piccole gocce di rugiada riesco a percepire l’emozione dei miei compagni ed essere partecipe di quel momento. Tutti urlano, piangono e ridono insieme. Un grande caos, assurdo e inspiegabile, come al solito.

Sul viso del capitano non ci sono ombre, solo un enorme sorriso che rasserena i compagni. Il sole, il vero simbolo di questa sgangherata ciurma di pirati è tornato al suo posto.

I disastri del passato, le sconfitte e le sofferenze sono dimenticate. Ora conta solo il futuro, i nuovi obiettivi ed i vecchi sogni. Tutti noi abbiamo un’unica meta, e la vogliamo raggiungere insieme. È il viaggio quello che conta, il resto è solo di contorno.

- Ci siamo tutti?

Chiede Rufy, guardandosi intorno per controllare che i suoi preziosi compagni siano tutti lì. 
Zoro annuisce appena, inclinando la testa. Il capitano è tornato, il comando passa a lui.

- Certo capitano, siamo tutti qui. Il viaggio può ricominciare.

Sussurro nel vento, sentendomi di nuovo viva.

ANGOLO DELL'AUTRICE
Grazie mille a tutti coloro che sono arrivati a leggere questo ultimo capitolo. è sempre triste chiudere una storia, ma sono contenta di averla portata a termine. 
ringrazio chi ha messo questa storia nei preferiti
Agnese_san
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_Sherry_
infine, grazie a chi ha commentato la mia storia!
tre 88: grazie per i tuoi commenti. in questa e nelle altre storie. direi che ripensare al passato è una sorta di dovere per Rufy. in poche settimane ha visto l'inferno, è normale che faccia una sorta di bilancio della sua vita. mi spiace dirti che non hai indovinato per quanto riguarda il narratore: non potevo certo ripetermi! :D

LadySaika: grazie a te per i tuoi commenti, davvero! accidenti, come colonna sonora my immortal è fantastica. non so se la mia storia sia all'altezza di un pezzo così bello! io credo che certe esperienze per forza di cose facciano maturare, poi sta alle persone mettere o meno in mostra questo cambiamento. forse Rufy sceglie di non darlo a vedere, ma deve essere certamente cresciuto molto nei due anni lontano dai compagni.

SHUN DI ANDROMEDA: le tue parole sono semplicemente stupende, grazie a te. davvero. a volte mi ritrovo a pensare che senza persone che lasciano commenti come i tuoi forse avrei smesso di pubblicare tempo fa. forse sarebbe stato un bene, chi lo sa.. 

Pimplemi_chan: ma prego, dedicare un capitolo ad una persona che commenta sempre è quasi un dovere! per quanto riguarda l'incontro finale, all'inizio non volevo perchè non sapevo che narratore usare, poi ho pensato alla nave e mi sono illuminata: anche lei è un compagno e li aspetta da ben due anni!

Yukicross96: sono contenta che la mia storia ti sia piaciuta, anche se con questo capitolo è giunta alla fine.. per ora. mai dire mai nella vita, no? credo che i tipi come Rufy ci sono nel mondo reale, ma a differenza dei cartoni animati fanno una brutta fine. chi da retta ad un povero sognatore in un mondo dove contano solo i soldi? interessanti i tuoi possibili narratori, ma io volevo stare su qualcuno della ciurma! sorpresa?

  
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