Sasuke ha deciso di fare ritorno a Konoha. In che modo si evolveranno i suoi sentimenti nei confronti di Sakura e, soprattutto, come sarà andato il loro tanto agognato viaggio insieme?
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"Lanterne rosa" è una mia storia fatta e finita, terminata da mesi. Ho però deciso di scriverla nuovamente, senza eliminare la precedente versione, a cui sono molto legata.
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Nella trama saranno presenti anche eventi, personaggi e dinamiche assenti nella precedente versione.

" Dominatore, trentacinquenne cerca sottomesso, possibilmente più piccolo, per contratto di lunga durata ( minimo 6 mesi ) "
Interessante, Sasuke era sempre stato con ragazzi sui vent'anni e sempre e solo per una volta o due, mai per così tanto tempo. Era decisamente curioso, tanto cosa gli costava provare? Rispose all'annuncio e si mise d'accordo con l'uomo per vedersi in un bar in centro il giorno dopo.
[...]
- Ah, Sharingan? - una voce virile gli fece alzare lo sguardo. Un uomo con i capelli biondi e gli occhi azzurri era davanti a lui, era sicuramente più alto di molti centimetri, e sembrava avere un fisico tonico e muscoloso " Perfetto ".
- Si, Kurama? - chiese per esserne sicuro, l'uomo annuì e si sedette di fronte a lui,
- Mi chiamo Naruto, piacere -
- Sasuke -
- Sembri parecchio piccolo Sas'ke, quanti anni hai? - chiese l'uomo sorridendo; non dava proprio l'idea di essere un dominatore, più un tonto, si ritrovò a pensare Sasuke.
- 18, avevi detto che andava bene più piccolo - sogghignò per prenderlo in giro, Naruto sorrise.
- Effettivamente è vero, bhè sei molto bello Sas'ke, ma sei anche capace? Mi sembra tu abbia un bel caratterino -
- Perchè non provi? -

Cos'è successo negli anni in cui Sasuke è stato costretto a star lontano da Sakura e Sarada? Quali sono stati i suoi trascorsi e sentimenti? E quelli di Sakura? Com'è andato il fatidico distacco dato dalla sua partenza? Come si è infine arrivati al periodo descritto nel Gaiden e com'è stato attraversato e superato quest'ultimo?
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Questa storia non è che il prosieguo della mia precedente storia "Lanterne rosa"; la lettura però non ne richiede necessariamente la conoscenza.

“Sakura, sono a casa”.
Era trascorso circa un mese dal ritorno di Sasuke al villaggio, dopo i due lunghi anni di viaggio che lo avevano tenuto lontano. Ingenuamente Sakura aveva sperato che con il suo ritorno tutto l’ordine cosmico si sarebbe magicamente riassestato: Sasuke sarebbe tornato da lei fremente d’amore, le avrebbe chiesto scusa per la centesima volta e avrebbe avuto il suo lieto fine. “E vissero tutti felici e contenti” come si suol dire. “E figli maschi!” magari.
[...]
Il mattino seguente fu svegliata da un leggero bussare alla porta, si aggiustò alla buona i capelli e si coprì il corpo nudo prima di andare ad aprire: era Sasuke.
“Sakura, partiamo insieme”.