C'è una ragazza, al lato della strada.
Se ne sta seduta su una panchina, a leggere " Colpa delle Stelle" di John Green.
Ha i capelli scuri, lisci ma ribelli, raccolti in una treccia scompigliata, che le cade leggera sulle spalle.
Piange un pò. Forse per il libro, forse per qualcos'altro.
Ha le maniche lunghe, anche se fa molto caldo.
Nessuno si ferma a parlare con lei.
Le cuffie nelle orecchie la cullano in un mondo tutto suo, dove nessuno può giudicarla.
Vuole solo qualcuno che la ami. Lo si capisce dai suoi occhi.
Da quegli occhi, che dicono: " Io voglio smettere di leggere storie. Voglio smettere di vederle alla TV, o negli occhi delle persone che conosco. Io voglio viverle."
Quella ragazza è Seven.
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Dal primo capitolo.
" Seven è il mio nome e sette sono le vite che ho dentro.
Seven è tutto quello che so.
[...] la mia di famiglia so solo che era composta da un padre che non mi ha neanche mai visto, una madre drogata e moribonda ma a quanto pare ancora viva, e da un fratello mai conosciuto, Niall. "

-È solo che, non vi potrei definire proprio bravi ragazzi- alzai le spalle, provocando una risata al biondo.
-Di cosa vorresti accusarci, scusa?- rise.
'Furti, omicidi,truffe' pensai, ma decisi di mantenere la conversazione in piano scherzoso.
-Di rompermi continuamente le palle, Niall!- urlai, lanciandogli un cuscino.
-Ti voglio bene- mi rispose lasciandosi cadere sul letto.
-Anche io- gli risposi secca, per non rendere tutto troppo smielato.
Anche sei il realtà mi piaceva che Niall fosse così dol... -Ti stavo prendendo per il culo, idiota!- continuò ridendo.
Come non detto!
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-Non mi piace Britt- affermò.
-Cosa?- non capivo.
-Non mi piace il nome 'Britt', quelle due 'T' finali sono inutili- disse tranquillo.
-Oh! Beh anche a me non piace il nome Zayn- mentii.
-Almeno io non ho due stupide 'N' finali-
-Il tuo ragionamento non ha senso- scossi la testa ridendo.
-Bri, non credi sia meglio?-
-Vai spesso in giro a cambiare nomi alla gente?- chiesi ironica. Rise e io lo imitai.
-No, solo che Britt è un nome da ricca viziata - rispose.
Scoppiai a ridere: era la cosa più assurda che avessi mai sentito!
-Forse hai ragione, ma io SONO ricca e viziata – risi.
-Non ti accorgli che ti sto cambiando?-