Per un mio capriccio, di cui non vi starò a spiegare, non ho rivelato che pantheater, che mi ha gentilmente offerto la sua storia, è mia sorella.
Ci siamo "trovate" su efp dopo che io avevo cominciato a seguire questo strano nickname con le sue storie e, un giorno, sul suo computer, entrando su efp, mi sono accorta di aver effettuato l'accesso con un altro nick.
Sorpresa e squillo di trombe: mia sorella era una delle mie autrici preferite. Non seguivo le sue storie perchè dormivamo nella stessa camera, questo vorrei precisarlo, la seguivo da manga.it ... e, in seguito alla "scoperta", le ho chiesto di darmi una storia che non avesse intenzione di pubblicare, se non altro per il fatto che molte persone che avevano ricevuto da me delle aspre critiche alle loro storie, mi inviavano mail al limite del minatorio, e alcune erano fan di mia sorella. Mi sono semplicemente chiesta come avrebbero reagito nel leggere qualcosa di un'autrice che tanto piaceva loro ... senza saperlo.
Chiedo scusa prima di tutto a Erika per il casino che ho creato.
Chiedo scusa a pantheater (scusami, strarompi mia!!!) per averle causato dei disagi e chiedo scusa ai lettori.
Erika, nello scambio di mail che c'è stato per chiarire la questione, mi ha fatto riflettere: rischio di compromettere la fiducia dei lettori in lei che, invece, ha voluto solo proteggere la mia privacy e difendere lo stupido capriccio della sua Sis.
Detto questo, vi saluto tutti. Non tornavo qui sopra da un anno, sono rientrata solo per restituire la storia a pantheater e non rischiare che si gridasse al plagio, e non credo ci tornerò più.
Goodbye
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«E così, da domani sarai la moglie di Yamcha! Ti dovremo chiamare “signora”!»
Il sorriso di Bulma si spense improvvisamente.
«Ehm…no, lascia stare il “signora” per favore…quella è la parte peggiore…»
«Ma dai, per amore si accettano anche questi piccoli dettagli un po’ fastidiosi!»
«Già, hai ragione Goku…» sospirò la ragazza, ma sembrava poco convinta. «Piuttosto, vedete di non fare tardi domani! Lo dico a te Goku, perché lo so come sei fatto! Se per colpa tua la mia damigella d’onore dovesse arrivare in ritardo, sentirai le mie grida per tutta Parigi!»