[ Tratto dal I Capitolo. ]
(...)
- Quindi tutte le foto che ti ho fatto in quest'ultima settimana, non posso condividerle con i tuoi parenti e conoscenti? Ma che peccato, sei così carina quando ti muovi. - Rimase interdetta, portando lo sguardo nel suo e schiudendo appena le labbra.
Non potevano scattare foto nel locale, ma figuriamoci se pur di farle, non avesse corrotto la sorveglianza.
Sospirò, ormai rassegnata al dover scappare via e andare a vivere in un posto sperduto, dimenticato da tutti. Ma il moro le alzò il viso, poggiandole due dita sul mento e sorridendo compiaciuto.
- Le terrò tutte per me, ma! C'è un ma. - Avrebbe accettato di tutto, nessuno sapeva di quel suo lavoro. La mora annuì, dandogli il consenso per parlare, pronta a tutto. - Un mese, il tuo corpo solo mio.

Kas e Louis.
Solo sesso.
Un sogno erotico, un paio di fantasie erotiche.
Un pomeriggio di fuoco.
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Scene di sesso abbastanza esplicite.

Raccolgo l’asciugamano, cercando di coprirmi il più possibile –Che ci fai qui?!- urlo, in preda ad una crisi.
-Tuo cugino mi ha mandato a cercare il suo iPad, dice che l’hai preso tu.- si spiega.
Lo guardo. Cazzo, è senza maglietta. Indossa solo un paio di pantaloni grigi della tuta. Si vede la riga dei boxer, Giorgio Armani.
Sgrano gli occhi di fronte al suo fisico perfetto.
Lui sorride, avvicinandosi a me. Io, istintivamente, indietreggio, fino a trovarmi contro il muro.