Una vecchia regola tra famiglie purosangue vieta la nascita di due gemelli. I Malfoy non hanno scelta: dovranno uccidere la bambina per tenere l'erede maschio. Lucius però si oppone.

**Dal testo
Lui si chiamava Marcello, era un ragazzo più giovane di me di circa un anno (di quattro mesi e mezzo a dirla tutta). Aveva dei capelli fantastici, corti e biondo cenere. Era alto, più di me e slanciato. La cosa, però, che adoravo di lui erano i suoi occhi. Ogni volta che mi capitava di osservarlo, mi perdevo in quei pezzi di cielo infinitamente chiari.

La guerra!
Tutto è iniziato e finito con essa.
Ora so cosa fare.
Porrò fine a questa storia una volta e per sempre.
Sono Rose Weasley. Una brillante strega. Ma soprattutto una persona.
Nessuno potrà fermarmi..nemmeno lui!
Ciao a tutti. Questa è la mia prima ff per quanto riguarda Harry Potter. Spero davvero che la leggiate e recensiate. Prometto di non deludervi. Un kiss.

{La storia si è classificata seconda, vincendo il 'Premio Lady' al contest "The first time" indetto da Mary Black}
Esistono segreti impronunciabili, segreti da custodire gelosamente sino alla fine dei propri giorni. Quella notte apparteneva alla schiera di queste scomode verità e a lei venne affidato il tragico compito di celarla al mondo, per sempre.
“Sei spaventato?”
“Sono furioso.”
“Cosa stai bevendo?”
“Roba che fa dimenticare.”

*STORIA REVISIONATA E PUBBLICATA SU AMAZON*
Chiara accusò malamente il colpo, sapendo che lui l’aveva azzeccata in pieno. Era proprio così: oscillante tra i grandi autori che studiava e le banali storielle d’amore su cui sognava – libri di scarse pretese, Harmony, fanfictions -, lei aveva dovuto ammettere che la realtà non poteva mai competere con l’immaginazione, e non era riuscita ad accontentarsi, nella sua esistenza. Così, aveva finito per non avercela quasi, un’esistenza: pochissimi amici, con cui non usciva molto, poche relazioni naufragate di fronte alla sua incapacità di amare gli uomini di carne come amava quelli di carta, poco di tutto. Tranne che di parole. E di amore, che finiva per riversare sulle parole.