[Dal testo] Ma come si fa a chiedere una cosa del genere? Come ti è venuto in mente di chiedermelo?
“Yuri?”
Non faccio caso a chi sia entrato, a chi mi abbia disturbato, a chi mi stia vedendo piangere a terra. No, non mi interessa. Fa così male… Perché?
La mia mente è di nuovo altrove, proprio lì, dove non dovrebbe essere…
[Questa oneshot è stata ispirata dall'idea che avevo sempre avuto per il finale di questo anime meraviglioso :D Spero vi piaccia]

[Storia scritta a quattro mani con neko_hana]
Era da anni che Yuuri sperava di ricevere gli auguri dal suo idolo: Victor Nikiforov. Ovviamente quel sogno era rimasto sempre irrealizzabile, ma adesso che Victor è entrato a far parte della sua vita la speranza si riaccese nel suo cuore. Desiderava un compleanno perfetto con lui, eppure doveva sapere che il russo riservava sempre delle speciali sorpese...

[Victuuri | Fluff | Post Episodio 11| Traduzione by Class Of 13]
Yuuri pensa che sia bizzarro, sentirsi così a proprio agio nel dormire accanto a qualcuno dopo aver dormito da solo per gran parte della sua vita. Aveva sempre pensato che sarebbe stato il tipo che si sarebbe sentito soffocare nell'avere qualcuno troppo vicino. Che avrebbe trovato frustrante condividere lo spazio e le lenzuola, ogni movimento e suono un disagio. Forse sarebbe successo, se la persona accanto a lui fosse stata qualcun altro.

La finale del Gran Prix. Il gran finale. La fine di tutto... forse...

Non sapeva chi fosse ne come si chiamasse, ma quegli occhi che brillavano come mille luci accese lo avevano travolto come un treno in corsa.
★Iniziativa: Questa storia partecipa al contest “Christmas Game – Puzzle Time” a cura di Fanwriter.it!
★Numero Parole: 200
★Prompt/Traccia: Soulmate! AU

Era un piacere assistere alla crescita di nuovi talenti, soprattutto per chi, come loro, doveva molto al pattinaggio. Gioie, dolori, tante emozioni ed esperienze diverse, e su tutto, l'averli fatti incontrare...

[Victuuri]
Per Victor era ancora un po’ destabilizzante rendersi conto del fatto che questo era tutto ciò di cui aveva bisogno.

Yuuri fissa la padella annerita con sguardo angosciato e spera che anche quella, come qualsiasi cosa tra quelle quattro pareti, non costi quanto metà della casa dei suoi genitori: distruggergli gli utensili da cucina non è esattamente il miglior modo di iniziare una vita insieme e loro sono letteralmente allo step 1.
Vista la padronanza che l’altro ha della cucina forse avrebbe dovuto far entrare un cuoco nella sua vita e non un pattinatore con notevoli problemi nel controllo dell’emotività.
Anche per quello, però, ormai è troppo tardi.

Yuuri amava avere un camino in casa.
Ovviamente possedevano anche un sistema di riscaldamento moderno ed efficiente, ed era certamente molto più immediato e comodo dell'uscire fuori a prendere la legna e attendere che il fuoco prendesse, ma il calore generato dalle fiamme scoppiettanti era rilassante, permeante, aveva il potere di scaldarti fino al cuore.

Dal testo :
Dopo che tutti gli invitati se n'erano andati, io e Yuuri andammo in camera e iniziammo entrambi a spogliarci per andare alletto. Mentre mi sbottonavo la giacca, iniziammo a parlare un po' e notai che aveva la voce leggermente impastata dell'alcol ma non in modo eccessivo. Dopo esserci messi a letto, accoccolati uno tra le braccia dell'altro decisi di chiarirmi un dubbio a proposito di ciò.
«Yuuri» chiamai in un sussurro «Perché non hai bevuto un po' di più»
Vidi che alzò la testa e la portò vicino al mio orecchio, accarezzandomi dolcemente i capelli con il naso
«Perché volevo ricordare questo»

Non gli era mai importato molto del suo compleanno. E nemmeno del Natale. In Russia non si fanno grandi festeggiamenti. E poi non era nella sua indole. Eppure, stavolta, era diverso...

{ Victuuri | Missing moments }
Mentre voltava lo sguardo verso Victor, Yuri non poté fare a meno di notare il suo sorriso.
Il suo cuore perse un battito.
Era tremendamente bello.
Una parte di lui voleva convincersi, con un po’ di presunzione, che Victor sorridesse in quel modo solo e soltanto a lui.
Scacciò quel pensiero, dandosi dello sciocco e sperando che le farfalle nello stomaco sparissero presto.
Ciò che Yuri non poteva immaginare era che, nella sua testa, Victor Nikiforov pensava proprio che non avrebbe mai sorriso in quel modo a nessun’altro.

In attesa del dodicesimo e ultimo episodio, ho pensato di scrivere questa one shot ricollegandomi alla conclusione dell'undicesimo, raccontando una mia personale interpretazione dei pensieri dei protagonisti ed un possibile epilogo.

L'altro si avvicina di poco. «Voglio ballare con te» dice, in un sussurro.
«Cosa?»
«Voglio ballare con te.» Ripete a voce più alta. «Ma vorrei che stavolta non te ne dimenticassi» le sue parole sono flebili, dispersive. Mi arrivano appena.
Lo guardo e ancora una volta mi ritrovo incapace di replicare. [...]

‘’Dopo la finale sarà meglio chiudere.’’ Mi dici con tono lapidario, trattenendo a stento le lacrime, e in quell’istante sento qualcosa morire dentro di me. Cosa sta succedendo, Yuri?