Da quando era ad Auschwitz aveva visto trentasette cieli bianchi, sessantatré cieli neri e ottantacinque cieli grigi.
Era il suo modo per non impazzire, guardare il cielo mutare sopra di lui, e quello era il primo cielo azzurro che avesse visto da quando la sua conta era iniziata.

All'ombra di un muro potete trovarci qualcuno che chiede l'elemosina, qualche artista di strada, o magari un ragazzo su un panchetto che grida alla rivoluzione. Potete trovarci dei bambini che giocano a palla, un cane addormentato, o la simpatica vecchina che si lamenta sempre del tempo e dei dolori.
Ma all'ombra di un murale, invece, potete trovarci l'amore, di tanto in tanto.

"Che fai, Tyler?" Gli chiese la madre, dando un'occhiata in giro.
"Parlavo con Josh." Le rispose Tyler. Pentendosi immediatamente di aver aperto bocca.
"Tyler," gli disse la madre, sospirando. "Josh non è reale, ricordi? Ne abbiamo già parlato."
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Traduzione dell'omonima storia di SoloChaos su ao3.
Amatissima dalla Clique e anche da me, ho deciso di rimboccarmi le maniche e tradurre questa fantastica storia che ha emozionato tutti.
La storia è ispirata alla canzone Forest dei miei amati Twenty One Pilots. Vi consiglio di guardare la traduzione della canzone, linkata alla fine della storia! Mi raccomando, leggetela quando avrete finito. Buona lettura!

John Lennon, odiato e desiderato bullo di Liverpool, in cerca del divertimento di un'estate.
Paul McCartney, in vacanza con i suoi migliori amici per allontanarsi dalla vita inglese.
Ed uno Stuart Sutcliffe che, molto spesso, rivendicherà ciò che gli appartiene.
Sarà la Grecia ad unire i loro destini, in un viaggio in cui ogni giorno riserverà una diversa sorpresa.

Il ragazzino si sedette sui primi sedili, vicino a Josh, e si rannicchiò con il viso rivolto verso il corridoio, mentre dei brividi non indifferenti gli scuotevano il corpo e gli facevano battere i denti rumorosamente. Josh si voltò verso di lui e lo fissò con gli occhi sbarrati, si sfilò la felpa e gliela poggiò sulle spalle, senza però ricevere alcun segno di ringraziamento da parte del ragazzino, non se ne ebbe a male visto che il ragazzo si era addormentato, ancora scosso dai tremiti causati dal freddo.
***
Di certo non si era innamorato- non gli era mai capitato- , era solo il suo senso di colpa il suo. Tyler gli piaceva a livello fisico e non provava nessun sentimento verso di lui, magari solo un forte senso di amicizia nei suoi confronti. Tyler era una bella persona, era molto simpatico e sembrava responsabile, ma non voleva di certo mettersi con qualcuno, suo padre gli aveva sempre detto che le relazioni bloccavano la carriera e lui era un vincente, e i vincenti non si fanno incatenare da nessuno; nemmeno dall’amore.

I Wayright sono una famiglia grande quanto disomogenea, affari in sospeso e antichi rancori hanno fatto sì che i suoi membri si siano allontanati progressivamente fino a sembrare dei perfetti sconosciuti. Ma cosa accadrebbe se un evento tragico quanto inaspettato li riportasse tutti sotto lo stesso tetto ancora una volta? La morte inaspettata di un parente sconvolgerà la routine dei Wayright costringendoli necessariamente ad un confronto tutt'altro che piacevole. Ma niente è ciò che appare e spesso la situazione finisce per scaldarsi. Fra segreti, intrighi, amori pericolosi, i Wayright dovranno fare i conti con un'eredità tutt’altro che semplice da riscattare.
Buona lettura per chi deciderà di darci una possibilità!

[Prima classificata al contest "Le membra fanno a l'alma velo" indetto da DonnieTZ sul Forum di EFP]
{Simon!centric; Kieren/Simon; Raccolta di missing moments}
«Raccontami, voglio sapere ogni cosa».
«C’è tanta mostruosità in questo riflesso, Kieren. Ne sei davvero sicuro?»
«Lasciati guardare».

Raccolta disomogenea dei fill scritti per i prompt durante le iniziative del gruppo We are out for prompt. Rating, contesti e avvertimenti variano da prompt a prompt.
{Simon/Kieren}
I. I baci mattutini sono quelli scambiati sull'uscio di casa di Kieren dopo aver fatto finta di mangiare un cornetto, con la sua famiglia che invece non fa nemmeno finta di non sbirciare.
II. Pensa che non è giusto ma che è allo stesso tempo così perfetto che non può essere che giusto. Pensa che sono due idioti, a baciarsi come pazzi e a toccarsi e spogliarsi in fretta come se dovesse succedere qualcosa che non accadrà mai. Ma poi pensa che non gliele importa.

Atene e Sparta, due realtà completamente distante, due usi, due costumi, due politiche, due monete, cosa potrebbe mai unire queste due realtà se non un grande amore?
"Ares fissava la propria città con occhi sognanti, era sempre più fiero di ciò che succedeva lì sotto, di come i ragazzi venivano addestrati, di come la città cresceva forte e prosperosa. Nonostante ciò, era leggermente turbato, così come Atena, entrambi avevano avuto da Ascelpio lo stesso oracolo, e continuava a chiedersi perché e soprattutto chi erano i due, fra i tanti cittadini, destinati a compiere quell'oracolo. Bisognava inoltre precisare che fra i due non vi era molta simpatia, il pensiero che le due città si potessero unire, metteva sotto pressione entrambi, non vedevano alcun punto di unione fra la tiranna Sparta e la democratica Atene."

pubblicato cap.9
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Il Bronx di New York, una realtà difficile che coinvolge John, un ragazzo di strada. Coinvolge anche Jane, e la sua maledetta passione per le pillole. Coinvolge Stuart, ormai irrimediabilmente coinvolto nella delinquenza. E finisce per coinvolgere Paul, costretto a trasferirsi in questo ambiente malsano, infelice e a disagio. Paul con la sua precisione, e con le sue puntigliosità. Tutti loro non sono così certi che esista un futuro, e tu?

[Scritta per l'evento "Winter is Coming" indetto dalla community "We are out of prompt"]
prompt: Simon/Kieren: due dita e tutto il mondo di Kieren cambia.
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E niente, un po' di sano lovemaking fra Simon e Kieren. Avrebbe dovuto essere porny, ma è più dolce che altro.

Riavvicinava con eleganza la sigaretta alle labbra e prendeva un profondo respiro chiudendo gli occhi, soffiando poi una nuvoletta densa li riapriva appena, tenendoli socchiusi. Con la mano sinistra dietro la nuca, guardava i giochi e le forme che creava nell'aria..
Desiderio e insicurezza avvolgono i due amanti, mentre i sospiri fluttuano nell'aria insieme ai raggi sfumati della luna.

Yuki Lee è una ragazza di origini coreane, nata in Italia e con un lavoro part-time come cameriera. Vive con sua madre e con sua sorella più piccola in un piccolo appartamento nel centro di Milano, ma grazie al suo costante impegno scolastico e ai suoi voti sempre alti, riceve una borsa di studio che le permetterà di frequentare la prestigiosa scuola privata “Academy School”, frequentata da figli di persone ricche e facoltose, a partire dal penultimo anno di liceo.
Andrea Molinari, invece, è il ragazzo più temuto a scuola: ha diciotto anni, è bello quanto pericoloso e arrogante, nonché capo di una banda di bulli che si diverte a tormentare i più deboli.
Il sogno di frequentare questa scuola diventerà per Yuki un incubo senza fine proprio a causa di Andrea, ma quando lui inizierà a prenderla di mira si renderà lentamente conto di provare qualcosa per lei.

George, un ragazzino di appena 18 anni e Ringo, un uomo di ormai 21 anni intraprenderanno un viaggio in un luogo affascinante ma, allo stesso tempo, misterioso. Insieme vivranno un'avventura unica, anche se ci sarà sempre qualcuno che li metterà i bastoni fra le ruote.
Ho sempre letto storie su John e Paul, non che mi dispiaccia, io ami la McLennon; ma ho voluto dare un po' di spazio alla Starrison, dato che sono rare le storie su di loro.
Ebbene si, ho inventato una storia basata solo su George e Ringo, spero che sia adatta a loro perchè è abbastanza insolita :)
Buona lettura!

Di John, sperduto nel deserto, durante le riprese di How I won the war.
Di un piccolo genietto, che entra nella sua tenda, con i calzini gialli.
E di uno, due... tre desideri!