Era più di mezzanotte, per i suoi criteri era tardissimo, sarebbe dovuto essere a letto, non lì in un pub ad ascoltarsi una band death metal, un genere che a lui nemmeno piaceva.
Ma per sua fortuna, qualcosa sta per rendere la serata molto più piacevole...

Dal testo:
"Come praticamente tutti i vichinghi, Ragnar ha sempre amato il sesso, lo ha sempre trovato un piacevole svago, una sorta di intermezzo fra una razia e un'altra. Eppure con Athelstan è diverso, è più...intenso."

Sygrid una ragazza della città di Hedeby, si troverà costretta a lasciare la sua città natia per recarsi in un luogo a lei sconosciuto ancora più a nord. Cosa succederà ad Sygrid, riuscirà ad ambentarsi?

Dal testo:
"Dunque, vulvetta lamentosa..." cominciò, sorridendo, ma Natasha lo interruppe subito:
"Perché non la facciamo finita e mi dici cosa vuoi?" gli disse, leggermente scocciata.
Il dio sorrise, e si avvicinò allo spesso vetro che li divideva.
"Ho cambiato idea su Barton. Tu mi lascerai andare e io lo lascerò libero. Posso fare a meno di lui" le disse, osservandola.
"Cosa mi garantisce che manterrai la tua parola?" chiese Natasha, cercando di non far trapelare alcuna emozione.
"Avanti, ci conosciamo già meglio di chiunque altro qui dentro" rispose Loki, cominciando a camminare nella sua prigione.

ATTENZIONE!!!
Spoiler seconda stagione
Una serata fredda. Un fuoco.
Ragnar, Athelstan e la birra degli Uomini Del Nord.

Appena vide la patologa, la sua patologa, capì che c'era veramente qualcosa che non andava e che John non stava esagerando come al solito; si avvicinò velocemente e iniziò a scrutarla con i suoi occhi di ghiaccio ''non hai chiuso occhio stanotte e sono certo che sei tornata a casa, inoltre sei agiata, cosa è successo?''
''n-non è niente veramente, grazie per l'interessamento, semplicemente non riuscivo a dormire, probabilmente sono abituata agli orari impossibili qui al Bart's qui-'' ''smettila di mentire Molly non ci crede nessuno''.
Sherllolly|Molliarty

Niente amore, nessun problema. Questa è la filosofia di Beth, una cameriera rimasta troppe volte delusa da quel sentimento che lei stessa giudica fin troppo sopravvalutato.
Ma l'amore, quello vero, non bussa alla porta aspettando che tu apra. La butta giù e ti travolge, che tu lo voglia o meno. Questo è quello che succederà alla cameriera inglese, che si troverà a dare una nuova chance a quel "nemico" che si presenterà silenzioso alla sua porta.

Entrambi gli hanno smosso dentro cose profonde, che non sapeva nemmeno di poter provare. Entrambi – ognuno a proprio modo e con motivazioni completamente differenti – lo hanno eccitato all'inverosimile, facendo pressione sulla sua zona erogena più sensibile: il cervello.

"..Mi fece girare verso lo specchio e tenendo le sue calde mani sopra le mie spalle, si avvicinò al mio orecchio pronunciando tre semplici parole..
-Say my name.. "

- Ti prego... - lo dice in maniera controllata, infastidita, dannatamente formale, invitandomi a ricompormi, a riacquistare un po’ di contegno.
Ma quel suo comportamento ha solo l’evidente risultato di farmi infuriare ancora di più.
Ma come diavolo puoi essere così freddo, fottuto inglese?!

- Piano la presa si allentò, il dio lasciò scivolare i gelidi palmi fino ai suoi polsi, cingendoli quasi dolcemente, poi si avvicinò al volto della donna, deviando all’ultimo verso il suo collo.
“Ti ho detto di non giocare con me…" sussurrò su di esso -

"Lascia scorrere un dito sulla curva arrotondata dei miei fianchi, scende fino allo stomaco per tracciare un disegno improvvisato che mi fa tremare per il solletico e allo stesso tempo per un tremito freddo che mi corre lungo la spina dorsale."

"Cerco un appiglio al muro, graffio l’intonaco, perché le gambe non mi reggono. Sei un bastardo e lo sai. Quell’aria da gentleman la tieni soltanto come apparenza esteriore. Quando siamo io e te, quando siamo tra di noi, pelle a pelle, li ti trasformi in una bestia. Sei Hyde. Sei tu. "
"Sei l’inferno Tom, ma sai benissimo come portarmi in paradiso. "