"...e così da allora, nella sua mente, il ragazzo con quel bagliore argenteo nello sguardo aveva smesso per sempre di essere Malfoy, ed era diventato semplicemente Draco." - "Quello che provava adesso era un sentimento lacerante, che gli attanagliava lo stomaco e risvegliava in lui qualcosa di irrazionale, violento e vendicativo..."
La vita di Harry dopo aver sconfitto Voldemort non è quella che si aspettava. Pieno di dubbi e di emozioni complicate, è una lunga strada da percorrere quella che gli ridarà la pace, portandolo in luoghi che non avrebbe mai immaginato, verso una persona che non si sarebbe mai aspettato. La seconda grande battaglia della sua vita sarà per il cuore di Draco, ma per affrontarla dovrà prima capire tante cose di sé e crescere.
Questa storia conterrà scene di sesso e anche spanking, ma non in tutti i capitoli e in ogni caso mai con toni violenti o particolarmente hard. Perché parla soprattutto di sentimenti, quindi queste cose sono funzionali ad essi.
Attingo sia dai libri che dalla versione cinematografica.

E' così che tutto è cominciato tra di noi. Non avevo mai pensato a come sarebbe stata una relazione in generale, ma tra i due, tu sei sempre stato quello più avanti. [...] Così, quella notte fredda e buia, mi sono reso conto che se volevo, potevo amarti.

Bill è costretto a trasferirsi nel Bronx. Abbandonare Manhattan è dura, soprattutto quando sei abituato a vivere nel lusso più totale. Un ricco e viziato ragazzo di Manhattan riuscirà a sopravvivere nel Bronx?
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“La gente come te non sopravvive qui,” disse il ragazzo pieno di piercing e ghignò. Leccò la cartina e finì di rollare la canna. “Buona fortuna, allora,” disse e poi scomparve.
[TomxBill]

Sentì che qualcosa di molto grosso stava per piombare sulla sua testa proprio quando, una volta entrato nello studio, si accorse della presenza di Draco Malfoy nella stanza.
***
La preside lo guardò con un sorrisetto.
"Sarò breve. Ho in mente una cosa per voi due."
Harry si spaventò.
"Una punizione, professoressa?"
"No, signor Potter."
***
"Sia chiaro," sputò Malfoy con la sua solita voce strascicata, senza degnarlo nemmeno di uno sguardo "Non ho intenzione di fare nulla che quella megera ci ha imposto di fare, Potter. Ognuno per la sua strada." E detto questo evaporò dal corridoio.
Quelle astiose parole erano le prime che Malfoy gli rivolgeva quell’anno.
Questo però non gli impedì di inveire sulla sua figura ormai scomparsa da un bel pezzo e brontolare un "Che razza di cretino" prima di correre in Sala Comune e cercare una soluzione a quell’enorme disastro.

Tom sospirò e tornò con la fronte sul vetro. Suo fratello l’avrebbe portato all’esaurimento.
Allungò la mano e trovò a tentoni il suo bagnoschiuma, se ne versò una dose massiccia sulla mano e ne riempì tutto il corpo, avendo cura di non lasciare nemmeno una piccola zona scoperta da quel profumo esotico e particolare che portava alla sua mente centinaia di ricordi.
Le sue mani passavano sul petto e un sorriso si aprì sul suo volto, i suoi occhi, anche se chiusi, si illuminarono. Lasciava correre i pensieri iberi, sentiva i brividi corrergli sul corpo pensando a quella giornata che sarebbe diventata perfetta alle 11.00 esatte.