Un incontro casuale fece sì che due vite si incrociassero, si fondessero, si abbandonassero, per poi tornare ad unirsi più forte di prima.
Louis cercò di smettere di tremare e prese delicatamente il bimbo dalla culla, stringendoselo addosso. Lo posizionò su un braccio, con la testa poggiata al suo avambraccio, e lo cullò un po'. Il bambino si aprì nuovamente in quella piccola smorfia che doveva essere un sorriso, facendo un piccolo verso e, come se si fosse sentito a casa solo in quel momento, chiuse gli occhi.
Louis si voltò verso la donna che gli sorrideva felice, mentre una lacrima le rigava una guancia.
«Ha scelto te.» disse. Louis guardò nuovamente il bimbo tra le sue braccia e sorrise.
«Voglio prenderlo.» disse sicuro. «È una situazione difficile Mary, tu dovrai aiutarmi, ma voglio farcela. Per lui, per me e per Harry. Sono sicuro che quando si sveglierà ne sarà felicissimo.»

Era una capolavoro.
Il suo corpo lo era.
Anzi no, il suo corpo era come la terra delle meraviglie.
Lei era una meraviglia.
Perfetta, giovane, fresca.
Delicata e in attesa di essere amata.
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Hope you'll like it :)

Eh ma dai! Primo giorno e già in presidenza. La causa? Quel emerito cretino di Malik. Una volta lui era la cosa più importante per me, ci conoscevamo da quando eravamo all’asilo ed eravamo sempre stati migliori amici. Finchè al secondo anno di college provammo a frequentarci, io ero al settimo cielo ma neanche dopo un mese lo sorpresi a tradirmi e da quel momento chiudemmo i rapporti.
Mo: Ti odio. Dissi lanciandogli un occhiataccia.
Z: Ma se mi scoperesti con gli occhi. Sorrise.
Mo: Caro il mio stupido Malik, mi sa che è il contrario. Continuai io in tono di sfida.
* Ecco, quanto mai apro sta cavolo di bocca * pensai.

< Obbligo o verità? >- Domandò prontamente Harry.
< Obbligo >- Risposi.
< Portati a letto Zayn >- Disse con un sorrisetto malizioso.

Lui sorrise beffardo “Piccola,è inutile che fai così,lo so che ti piace,non devi fingere con me”.Dopo aver proferito queste parole rimise la mano dove ce l’aveva prima ma con la differenza che scostò il mio perizoma ed infilò un dito in me.Ormai ero rassegnata,ero seduta su quella sedia e continuavo a mordermi il labbro per non dargli la soddisfazione di sentirmi gemere ma lui infilò in me due e poi tre dita.

"All'intervallo, dietro la scuola, nasconditi.
Non dire niente a nessuno, non voglio rovinarmi la reputazione."
Stropicciai il fogliettino.
L'avevo trovato stamattina incastrato nell'anta dell'armadietto.
Poche parole semplici, scritte con una brutta calligrafia, quella classica maschile.
Era scritto su un foglio quadretti bianco.
L'avevo tenuto perfettamente piegato in quattro facendolo diventare piccolissimo e incastrandolo nella bustina in cui tenevo le penne.
Appena lessi alzai lo sguardo.
Un altro scherzo di qualche coglione della scuola che si divertiva a prendere in giro la sfigata.
Dal primo capitolo.

Erano un paio di anni che Alex non vedeva il suo migliore amico Liam,o meglio,lo vedeva ma solo in foto,su poster o in internet quando qualche sua amica postava sulla sua bacheca facebook qualche notizia riguardante la band del momento,i One Direction.
Alex e Liam si conoscevano da quando avevano iniziato a frequentare il liceo,lei era sola e si era appena trasferita e lui,vedendola spaesata,in quell'ambiente nuovo,l'aiutò. Iniziavano a passare tanto tempo insieme,finché quando lei non lo convinse a partecipare ad x-factor date le sue doti canore che la ragazza credeva fossero "eccezionali,magnifiche".
Stava per compiere 18 anni e,l'unica cosa che avrebbe voluto fare,era riabbracciare il suo migliore amico.

Un'innamoramento potrebbe mai durare per tutti e 5 gli anni del liceo e oltre ? Se credete di no, Sophie vi farà cambiare idea. A un raduno degli studenti Sophie incontra il ragazzo che amava al liceo... e di cui è ancora innamorata.

Faith passò tutta l'ora a fissare il misterioso moro, lo squadrava con occhi furiosi, desiderava ardentemente che quel ciuffo così perfetto gli prendesse fuoco.
Zayn era sconvolto, per la prima volta una ragazza l'aveva rifiutato. Non riusciva ad accettare quella terribile umiliazione, se la sarebbe presa, a tutti i costi.