Una storia.
Vissuta a senso unico e priva di passione, sentimento e, soprattutto, amore.
Una relazione.
Nata a causa di un errore di valutazione, ma che non ha eguali.
Si può voler bene a due persone contemporaneamente, ma non amarle. Quando il tuo mondo gira intorno ad una persona è il caso di rivalutare le priorità.
Il rispetto, i sentimenti e le contraddizioni dell’amore verranno rivalutate per Sophie e riscoprirà una nuova parte di se stessa.
Un uomo uscirà con difficoltà dalle sua vita per fare spazio ad un unico, inimitabile e sfrenato Amore.
Tratto dal secondo capitolo: [..] Un uomo con i capelli ricci e gli occhi azzurri entrò senza chiedere il permesso e si precipitò sulle mie labbra.
Mi lasciai guidare sul divano senza dividermi da lui, non ero razionale, seguivo le mie voglie. [..]

"..non era niente di stabile, forse solo una cotta presa un giorno d’inverno e durata fino a primavera. Non voleva allarmare nessuno per delle leggere scosse nel suo petto, ogni giorno, alla stessa ora, nello stesso luogo, per gli stessi occhi."

Questa è la storia di Cristina di Lorena e del suo amore lontano dal matrimonio trovato guardando il cielo in una notte fiorentina.

E poi c'era Ronald, il mio Ronald. Quei capelli rossi, quegli occhi celesti. Era così testardo, e talmente imbranato! A mio modo, lo amavo, lo amavo molto. Avevo aspettato anni che si accorgesse di me ed ora, puff, eccomi lì, appesa al suo braccio abbronzato, una ragazza dal sorriso molto malizioso, riccioli caramellati oltre la metà della schiena e uno sguardo dorato che era uno schianto al cuore, a sentire il suo fidanzato.
Ma io ho sempre avuto un'anima oscura, e un segreto inconfessabile. Nessuno l'ha mai capito, o così credevo.
Mi ero infatuata, molto tempo addietro, di una persona terribile. Di quelle che, quando le incontri da sola, è meglio se abbassi gli occhi, per non attirarne l'attenzione e non scatenarne le voglie.
Il soggetto in questione era niente di meno che Draco Malfoy, puttaniere professionista, figlio di Mangiamorte, verme bugiardo, razzista, dei capelli così belli e così chiari da farmi venir voglia di piangere.