Questa FF nasce dal mio amore profondo per il personaggio di Jason Taylor, a mio parere sottovalutato nella trilogia originale. Questa storia si discosta parecchio da 50 sfumature, per cui non ci sarà alcun Christian Grey ne alcuna stanza rossa, non me ne vogliate.
I protagonisti saranno, la nostra Anastasia Steel, venticinquenne magnate dell'industria tessile,priva di sentimenti sia negativi che positivi, che si svende al miglior offerente senza rispetto per se stessa , e Jason Taylor, la sua guardia del corpo che è totalmente il suo opposto, forte e coraggioso, leale e sincero, allegro e pieno di vita, sicuro di se e dei suoi mezzi.
Potranno mai trovare, questi due personaggi, dei punti in comune, e andare oltre l'apparenza e le difficoltà?
Scopritelo con me.
Spero che anche questa storia possa essere di vostro gradimento, e che in alcun modo nessuna possa sentirsi offesa, dalla differenza sostanziale di trama.
Buona lettura.

L’idea di elaborarla mi venne tre anni fa, dopo aver letto il romanzo di Vladimir Nabokov: Lolita.
Il racconto narrato dal punto di vista maschile è quello di un ricco imprenditore profondamente sbagliato. Lui non pensa di essere oscuro, lui è oscuro, egoista e perverso. I suoi stessi crimini lo condurranno verso una presa di coscienza imprevista. Peccato e amore s’intrecceranno in un connubio di passioni senza misura.
È ambientata in Italia, ma i nomi dei personaggi di E.L. James resteranno immutati.
PRIMA PARTE COMPLETA

In questa storia ho provato a ricostruire il passato di Christian Grey, lasciato troppo ai margini dall’autrice nell’intera trilogia…
-
'Mi sveglio in ospedale, tutti vanno di corsa. Una dottoressa mi avvicina dolce e mi sorride. Sembra un angelo, ma forse non lo è. La guardo spaventato e cerco di capire se devo ringhiare per difendermi, ma non mi picchia, quindi decido di non mordere. Si avvicina a me e fa per toccarmi ma mi ritraggo, non voglio, mi dà fastidio, ho paura.'
-
'...Quei maschietti noiosi, sempre a giocare con le loro macchinine o a schiccherar le biglie di vetro colorato lungo il pavimento, diventavano di colpo soldatini obbedienti ai miei comandi, mentre le femminucce, che per qualche ignota ragione mi attraevano, da petulanti chiacchierone divenivano come la mamma, mute ed arrendevoli, pronte a cedere ad ogni mio capriccio…'
-
'< Bravo ragazzo > mi dice voltandosi lentamente ed allontanandosi da me.
Una smorfia di dolore mi serra la bocca, ho bisogno di raggiungere quel momento di pace che lei non mi concede e resto imprigionato in quella pesante sensazione di inadeguatezza...`