il mio sguardo cade su di lui, un ragazzo che cammina dall’altro lato del parco (non tanto distante da noi). Com’è bello: capelli biondi, occhi azzurri, indossa una maglietta grigia con scritta verde e un paio di jeans. Non so’ chi sia; non l’ho mai visto prima d’ora. Non so perché ma non riesco a togliere gli occhi da quel ragazzo dal nome a me sconosciuto.
Vedo che parla con un altro ragazzo dal buffo ciuffo, sicuramente un amico perché ci sta ridendo insieme: wow, che sorriso…..sembra un ragazzo divertente perché la sua risata sta facendo spuntare un sorriso sul mio viso.
Sono completamente persa in lui perché non sento niente: non sento le macchine delle strade della strada accanto al parco, non sento le risate dei bambini che giocano, non sento il mio gelato che si sta sciogliendo sulla mano, non sento Emily che mi parla…..ma a riportarmi sulla terra è proprio lei che muove una mano davanti ai miei occhi. mi chiamo zoey frassi, ho quasi diciottanni, abito a londra e ho origini anglo-italiane; sono una ragazza pazza, anche la mia vita lo è: grazie ai miei migliori amici sarebbe diventata ancora più pazza

Dalla storia:
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"Cazzo possibile che non lo hai ancora capito ?!" dissi io
"Cosa dovrei capire ?! Che mi eviti sempre ? Che non vuoi più avermi tra i piedi ? Mi odi ? Bhè questo lo sò già" disse girandosi e andandosene
Lo guardai andarsene, dovevo fermarlo o lo avrei perso per sempre ! E non lo volevo perdere, assolutamente no.
"IO TI AMO" urlai fortissimo
Lui si bloccò di colpo e restò fermo in quella posizione per qualche istante, che a me parve un'eternità..
"Non amo il Lorenzo famoso meglio conosciuto come Favij, no. Io amo il Lorenzo che conosco dalla prima superiore, quel Lorenzo che mi ha sempre aiutata nei momenti bui, che mi fà sempre ridere anche quando non ne ho voglia, che mi fà giocare ai suoi videogame assurdi, che mi fà sentire speciale, quello che mi ha salvata.
Io amo lui, il mio supereroe" dissi sperando mi sentisse
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Se vi ho incuriosite, cosa che spero.. entrate a leggere :D

< Se davvero credi nel destino; Perché non lo mettiamo alla prova? > domandai fermandomi e guardando il ragazzo appena conosciuto.
< In che modo? > chiese alzando un sopracciglio.
< Seguimi! > dissi solamente per poi afferrarlo e trascinarlo in un hotel. < Se davvero il destino è dalla nostra parte; ci rincontreremo allo stesso piano anche su due ascensori diversi > affermai per poi dirigermi verso un ascensore.
Se vi ho incuriosito anche solo un pochino entrate, e fatemi sapere che ne pensate.

< Vieni qui. > disse aprendo le braccia per permettermi di abbracciarlo.
< Non ho bisogno dei tuoi abbracci! > ringhiai allontanandolo.
< Tutti hanno bisogno di un abbraccio. >
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< Io non ho bisogno di un tuo singolo abbraccio, io ho bisogno di te. >