"La bellezza è per pochi, è sempre stato così. Se mi piace qualcosa che piace a tutti, io inizio a preoccuparmi."

Trigger, Tonna, Rob, Charlie. Ho così tanti soprannomi che a volte mi autoconvinco di soffrire di un qualche disturbo della personalità per giustificare i miei sbalzi d'umore repentini. Wallflower di professione e fangirl per passione, ho un’età che varia a seconda delle abilità prese in considerazione: per il mio Wii Fit ad esempio, ho avuto 65 anni fino alla settimana scorsa. Il che probabilmente spiega più cose di quante ne possano esprimere queste righe di presentazione. Il mio problema, fondamentalmente, è sempre stata la tempistica: mentre Iron Man distribuiva i muscoli e le tartarughe, infatti, io ero sicuramente a far la fila per il gelato e sono rimasta fregata. Sono un concentrato di pensieri che variano dall’angst più nero alla demenzialità più squallida, ho una vita che di social ha solo i network, troppi ricci e una camera troppo piccola per tutti i miei libri. Da grande mi piacerebbe essere un dinosauro. Sogno di farmi cacciare a pedate dalla cucina di Gordon Ramsay, almeno una volta, prima di morire, e di visitare la Finlandia per controllare che lì i sorrisi siano davvero bianchi come dicono.

Odio gli omofobi, i razzisti, i prepotenti, gli egocentrici, le persone che mi fanno domande di primo mattino e quelle che masticano i chewing gum a bocca aperta, soprattutto se alla fragola.

Amo il freddo, l'autoironia, la pioggia, i telefilm e la musica, il gelato, la solitudine e la mia mucca interiore. Amo i miei personaggi come una colomba ama i suoi piccioni (?) e ne sono estremamente gelosa, quindi se siete qui con l'intenzione di prendere anche solo minimamente qualcosa da loro, sono pronta a staccarvi la testa a morsi. Gnam.  

"Nessuno è mai stato me. Può darsi che io sia il primo."