Piccole storie, piccoli momenti, dove la magia del Natale arrivando alla Befana, lenisce tante solitudini, portando alla felicità.

[Raccolta di One-Shot natalizie]
|Capitolo 1|
Se c'era una cosa che Lily odiava (ancora più degli scherzi idioti di James, ancora più delle prese in giro di Sirius) era la sua totale incapacità di nascondere i suoi sentimenti.
Era forse colpa sua se il suo cuore decideva di battere come impazzito non appena lui si avvicinava un po' troppo, con la bocca atteggiata in quella smorfia impertinente e i capelli che andavano dappertutto?
Staccò un morso di pane tostato e iniziò a masticato con rabbia, ignorando gli ululati di Black che si erano alzati ad un volume irritante. Forse la McGranitt non le avrebbe detto niente se gli avesse frantumato la tazza in testa. Forse.
Continuò ad ignorarlo finché la risata non si esaurì, lasciando le perpetue tracce di sorriso agli angoli della bocca.
«Se vuoi saperlo, Evanz», le disse con tono cospiratorio, «Sta cercando un regalo per qualcuno».
Se ne andò senza dire altro, il cuore di Lily saltò un battito.

“Credo che dovremmo lasciarci”
James aprì la bocca una volta. Due volte. Tre volte. Spalancò gli occhi e iniziò a respirare freneticamente.
“C-Come?”
“Io... credo che... dovremmo lasciarci”

Ognuno di noi si è immaginato almeno una volta la prima uscita della Jily, ammettiamolo...
Questo è il risultato che la mia mente bacata ha partorito :)

«Allora Evans, me lo dai un bacio per la mia impresa eroica?»
«No, mi hai fatto prendere un colpo.»
«Aaah, ma allora tu ti preoccupi per me, eh?»
«No! Io odio solo il tuo modo di cavalcare la scopa. E – per Merlino – odio te!»
James ridacchia, e sento il suo alito sul viso. «Sicura?»
«Sicurissima. E ora scendi da lì, idiota, e smetti di tormentarmi!»
[...]
Sto correndo per i corridoi di Hogwarts.
Con James Potter.
E sono l’una e tre quarti.
C’è qualcosa di enormemente sbagliato in tutto ciò.
«Potter, giuro che appena arriviamo alla Sala Comune ti lancio una Maledizione Cruciatus, razza di coglione.»
[...]
«Evans, la sai una cosa?»
«Dipende, Potter. Cosa?»
«Il tuo cognome fa veramente schifo.»
Conto fino a venti, per vedere se riesco a non urlargli addosso. «Cos’hai contro il mio cognome?!»
Missione fallita.
«Credo che stoni con il tuo nome.»
«E, di grazia, quale sarebbe il cognome che fa pendant con il mio nome?»
«Trovo che Potter ti starebbe benissimo.»
[...]
Non capisco nemmeno perché sto piangendo.
È perché ti piace, Lily.
Ti piace, quando lui ti asfissia, quando fa battutine.
No. Io lo odio.
Non mentire a te stessa.