Iscritta da almeno 7 anni, si ricorda solo adesso di scrivere una presentazione. Studentessa universitaria a tempo perso, cerca faticosamente di destreggiarsi tra lo studio, la passione altalenante e totalizzante per la scrittura, l’amore sconfinato per le storie - sotto qualsiasi forma le si presentino davanti - e la collaborazione per il sito web che tratta di serie TV (www.serialclick.it) a cui partecipa come redattrice di news, recensore e correttrice di bozze con lo pseudonimo di RinK-Chan. L’amore sconfinato per la scrittura lo riverbera sulla musica, con la quale spesso accompagna la realizzazione dei suoi testi più personali, nonostante rimpianga da tutta una vita di non aver mai imparato a suonare nessuno strumento. Ama i libri, le serie TV, i film, gli anime, i manga, i fumetti, le fanfiction, a tratti anche i videogiochi – nonostante sia una giocatrice pessima. Quando si fissa veramente con qualcosa è la fine: la sua vita sarà orientata all'esclusivo bisogno di esaurire tutto il materiale a disposizione riguardante quella fissa. Si ritiene una pessima lettrice perché non lascia mai recensioni sotto le sue storie preferite - autori che non sapete di essere nel mio cuore, perdonatemi! -, nonostante divori tutto ciò che le susciti interesse come se fosse un fiera selvatica che non mangia da settimane e a cui viene presentata una preda succulenta pronta ad essere spolpata fino all'osso - mi scuso per l'immagine cruenta -. Per nulla atletica, le uniche maratone che le riescono sono quelle di puntate e capitoli per le quali attende di ricevere ancora delle medaglie, o che ne so almeno un attestato di partecipazione. Da un anno a questa parte in fissa con il cantautore Ermal Meta per il quale ha perso la brocca manco fosse una quindicenne e per il quale ha esurito l'ultimo briciolo di dignità che - forse - le era rimasto. Lo slash è il suo pane quotidiano: senza morirebbe di stenti. Non disdegna le coppie canon, ma solitamente non ne becca mai una che incontri i suoi gusti, e se la trova probabilmente la farà soffrire perché il destino è crudele quasi quanto gli autori delle sue storie preferite. Ha una sfilza di ship che non è il caso di elencare e mentre è qui a scrivere la pergamena delle OTP non ha ancora finito di srotolarsi. Usa fin troppe parole per parlare di ciò che ama, ma compensa usandone molto poche per parlare veramente di sé.