La chance di una vita. La chance di realizzare i propri sogni. O cosa succede quando Kurt e Blaine cercano di programmare il loro futuro ora che ci sono quasi.
SEQUEL di "An Accidental Chance".

Badboy!Blaine AU:Blaine Anderson e i suoi amici comandano la scuola mentre Kurt e i suoi amici se ne stanno tranquillamente in disparte.Tutto cambia quando Kurt e Blaine instaurano un'improbabile amicizia.Riusciranno insieme a rompere i muri che si sono costruiti e ad imparare a fidarsi l'uno dell'altro o manterranno le vecchie abitudini?

Serie di one shot pubblicate settimanalmente, scene che avrei voluto vedere nell'episodio. Brevi, dolci e senza Karofsky, solo Klaine.
TRADUZIONE A CURA DI MANU00

“Nel sogno ho fatto una cosa terribile Blaine.”
“Cosa hai fatto? Hai sporcato uno dei tuoi pantaloni preferiti?
Non sei riuscito a raggiungere una nota mentre cantavi?
Hai mangiato troppi carboidrati?” gli chiedo con un piccolo sorriso per smorzare un po' la tensione.
“Ti ho lasciato” sussurra guardandomi con gli occhi lucidi.

- Devi lasciarci andare Chris. Questo è un addio. –
A quel punto Chris sentì le lacrime cominciare a rigargli il viso. Per sei anni aveva dovuto indossare i vestiti più stravaganti, farsi acconciare i capelli nei modi più strani possibili, farsi la barba praticamente ad ogni ora del giorno, idratare la sua pelle e renderla più morbida di quella dei bambini. Si era abituato a tutto quello e non era ancora sicuro di essere pronto a lasciarlo andare via.
- Ho fatto il mio tempo Chris. E ti ringrazio, dal profondo del mio cuore, non solo perché mi hai dato vita, ma anche perché mi hai permesso di essere una fonte d’ispirazione per tutti i ragazzini che come noi sono stati presi violentemente a schiaffi in faccia dalla vita. Mi hai reso una specie di simbolo, mi hai reso immortale. Chris, guardami, mi hai regalato la mia favola, il mio per sempre. – Disse indicando le mani congiunte sue e di Blaine.

Fanfiction scritta per celebrare il ruolo di Darren nel musical Hedwig!
Dal testo:
“Tieniti forte, Darren! Ti hanno offerto un lavoro a Broadway!” esclamò emozionato il manager.
“COSA?!” chiese Chris al posto di Darren che era rimasto a bocca aperta.
“S-stai scherzando?” chiese boccheggiando il riccio.
“Che musical? Che ruolo?” quasi urlò di felicità Chris.
“Ecco… di questo volevo parlarti. Non è un ruolo molto… convenzionale. Quindi pensaci prima di dare una risposta”
Darren e Chris si scambiarono un’occhiata, preoccupati.
“Il musical è Hedwig and the Angry Inch. Nel ruolo di Hedwig”
“Oh mio Dio, si!” esclamò subito Darren.
“Ehm… sei sicuro?”
“Si, assolutamente si!”
Darren si girò verso Chris che gli stava sorridendo dolcemente, prese il suo volto tra le mani e lo baciò. Fu un bacio breve ma intenso.
"Tesoro, sono così felice per te! Ti meriti tutto il successo" gli disse Chris mentre gli stringeva la mano.
Darren gli regalò uno sguardo grato e innamorato.
"Darren, scusa se insisto ma hai presente quale sarà il tuo costume di scena?"
"Certo" ripose semplicemente il cantante.
"E sei d'accordo?"
"Stai scherzando?! Potrò mettere a lavoro rossetto, smalto e glitter. E' un sogno!" urlò le parole con felicità.

Dopo aver fatto le audizioni per glee Chris e Darren si incontrano sull'aereo, dove Chris riconosce Darren come personaggio di A Very Potter Musical

"C-com'era?" chiede Darren, quasi timidamente, perché ha messo tutto se stesso in quella canzone e vuole davvero che a Chris piaccia.
"Sul serio, Dare? Mi stai chiedendo come mi è sembrata?"
"Beh sì, voglio sapere- oddio, non ti piace. Non ti piace, vero? Lo sapevo, non avrei dovuto-"
"Ehi, calma" lo interrompe Chris, posandogli le mani sulle guance e costringendolo a guardarlo. "È bellissima" afferma, mentre Darren sospira, sollevato. "Sono così fiero di te"
"D-davvero?"
"Sì" sorride Chris, scostandogli una ciocca di capelli che gli ricade sulla fronte. "E sono fiero di noi"
Darren lo guarda e i suoi occhi si velano di nuovo di lacrime. "Ti amo" dice prima di baciarlo, un bacio che ha il gusto salato delle lacrime e la dolcezza di quell'amore così grande che loro stessi stentano a comprendere.
"Anche io, lo sai. Però basta lacrime, eh?" lo prende in giro Chris, e Darren ride piano contro le sue labbra.
'Promettimi una cosa" sussurra.
"Mh?"
"Qualunque cosa succeda, la affronteremo insieme"
"Dare, è quello che facciamo sempre, non-"
"Ti prego, solo- promettimelo"

Nonostante il calore di Darren così vicino a sé, le sue mani roventi sulla pelle, le dita intrecciate alle sue, Chris rabbrividisce quando il vento soffia più forte attorno a loro. Il riccio se ne accorge all’istante. “Hai freddo?” chiede preoccupato. E senza neanche aspettare una risposta, si sfila la giacca bianca che gli copre elegantemente il busto e la poggia con delicatezza sulle spalle un po’ troppo larghe di Chris, stringendogliela sulle braccia e tirandoselo vicino, in modo che la sua guancia sia poggiata sulla sua spalla. Chris respira il suo profumo intenso, che è un po’ un miscuglio indefinito di muschio bianco – il suo bagnoschiuma, dopobarba alla menta e – Darren. Sorride sul tessuto della sua camicia.
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[ispirato al family equality council's awards dinner 2015]

I’m not the first to say it, and I won’t be the last, but I want to remind you I’m there, it’s time to, hold on.
You’re stronger than that.
La voce di Darren si incrina leggermente e Chris gli accarezza l'avambraccio, poggiando una mano sulla sua, intrecciando le loro dita.
Sposta leggermente il viso in modo da essere guancia contro guancia, dandogli un lieve bacio sull'angolo della bocca, tenendo ancora gli occhi chiusi.
E vorrebbe girarsi e lanciarsi su di lui e dirgli che sa che lui c'è. E' una cosa di cui ne è certo e se qualcuno glielo chiedesse, Chris scommetterebbe anche la sua stessa vita, perché sa che Darren c'è e ci sarà sempre. Non sono solo parole di conforto o di circostanza o quelle parole dette tanto per dire o per dare un'illusione. Sa con ogni fibra del suo corpo che Darren lo intende davvero.

“When the world will not believe us we will rise above the ashes,
Before this whole life passes us by,
You and I, we will rise”
Dal testo:
“Credi davvero che ci saremmo innamorati in qualsiasi altra vita?”

Piccoli eventi e avvenimenti mai raccontati della storia d'amore tra Kurt e Blaine in "An Accidental Chance".
Drabble e missing moments legati all'omonima long. Bisogna aver letto prima quella per riuscire a seguire i fatti narrati.

"...si guardarono sorridendosi teneramente. Nonostante stessero facendo gli scemi senza un perché, quella canzone era la loro rappresentazione, alla perfezione."
I nostri Chris e Darren in una versione un po' più... reale.

Kurt comincia ad amare la notte in modo malsano perché – durante la notte può smettere di fingere, può lasciarsi andare e lasciare che il dolore lo divori semplicemente e può smetterla di essere il ragazzo pacato che non mostra mai i sentimenti. Può crollare. Può di nuovo essere quel ragazzino impaurito dei primi anni del liceo che ha cercato disperatamente di scrollarsi di dosso.
Può essere il Kurt che era stato prima di Blaine.
*
Uno sfogo (piuttosto angst e scritto di getto) su ciò che sta accadendo nella sesta stagione tra i Klaine, ispirato da un'immagine e da tutte le lacrime che ho versato.

[ Spoiler 5x08 || What if...? ambientato dopo la fine della puntata || 949 words ]
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[...] La osserva ora e sembra seriamente solo addormentata, se non avesse i capelli sporchi del suo sangue. Le accarezza dolcemente i capelli e il viso e sente gli occhi pizzicargli ancora.
È come diceva lui: i buoni non sopravvivono. Beth Greene era troppo per quel mondo. Troppo gentile, troppo buona, troppo bella. Troppo e basta. Quel mondo non l’ha mai meritata e ora l’ha portata via. Via da lui. Come se gli avessero tolto tutta la speranza in cui aveva iniziato a credere.
Si sfila il gilet di pelle e ne accarezza il ricamo con le ali. Il ricordo di Beth che lo abbraccia da dietro, comprensiva, mettendo da parte tutte le orribili parole che le ha rivolto, è vivo dentro di lui. La sua guancia premuta contro la sua schiena, le braccia esili che lo circondano come un angelo custode. [...]
La solleva piano e le infila il suo gilet, riadagiandola composta e sfiorandole per un’ultima volta il viso.
Sente una mano stringergli la sua e ha un sussulto. [...]