[Pirate!Frerard - 1718]
[Seguito di "Give me your freedom"]
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“Non te l’ho mai detto, Gee, ma quando sei al timone a guidare la tua nave e abbassi lo sguardo sull’equipaggio… sì ecco, mi hai sempre ricordato un leone che veglia fiero e silenzioso sulla sua savana. Stessa superbia, stessa vanità e arroganza. E, quando quella ragazzina ti ha risposto per le rime, mettendo a tacere il grande e spietato Red Crow…”. Frank lasciò dissolvere la voce per un secondo pieno, mentre sul suo volto si dipingeva un’espressione a metà tra il compiacimento e la pura incredulità. “ho visto il tuo ruggito nei suoi occhi”

Dal testo:
"Quando, durante l’adolescenza, i miei ormoni si erano scatenati, avevo capito che la mia vita non sarebbe più stata quella di una volta. Mia madre mi aveva guardato con gli occhi sgranati per un istante non appena aveva percepito il mio profumo raggiungerle le narici. Anche lei era un’Omega e sapeva perfettamente cosa questo comportasse. La paura di essere assaliti se si camminava da soli nel buio della notte, o addirittura durante il giorno se il posto era particolarmente deserto. Il dolore causato dalla propria eccitazione in quel fottuto periodo che poteva durare fino ad una settimana, quando la propria natura si manifestava con tutta la sua maledetta potenza. E, infine, la cosa peggiore di tutte."
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Dal testo:
"OHI! Mi vuoi spiegare che succede?" ringhiò l'angelo venendo scaraventato all'interno della stanza, oltre la porta, mentre questa veniva chiusa a chiave.
"Che succede? Ti stavi facendo una tua collega!" ringhiò invece l'altro.
"E dov'è il problema?" chiese stranito l'angelo picchiando un piede a terra.
Mephisto fece per parlare ma si ricredette e abbassò la testa.
"Mi hai rovinato una notte divertente, Mephisto. Subirai tu le conseguenze." lo avvertì Gabriel avvicinandosi velocemente e inchiodandolo al muro.
"Guardati. Ti offri su un piatto d'argento come una volta. Come faccio a resistere, èh?!" disse ancora Gabriel e gli prese il viso tra le mani.
"Allora non farlo. Non resistere."rispose Mephisto sentendo il calore dell'angelo attraverso la mani sul suo viso.