Cosa succede se per necessità il Principe delle Serpi si ritrovasse la Regina dei Grifoni come la più improbabile delle alleate in uno "scandalo di sangue".
ATTENZIONE: nella storia è presente un linguaggio a volte scurrile!
Storia sottoposta a revisione e correzione. I capitoli corretti verranno postati con un asterisco a fianco.

Con delicatezza sollevò di un paio di centimetri l’orlo della gonna e con fare apparentemente innocente accavallò le gambe, mettendo però in mostra le autoreggenti che quella mattina aveva indossato apposta per l’occasione, aspettando solo uno sguardo del biondino.
Malfoy la guardò completamente intontito, fece scorrere gli occhi dal viso della ragazza alle sue gambe lunghe e tornite -Ma che..? Salazar, che vista spettacolare. C’è da dire che la Mezzosangue si ritrova un paio di cosce niente male!- e senza indugiare ulteriormente riportò gli occhi alla sua tazza di caffè, di certo non voleva farsi vedere in atteggiamenti di apprezzamento dall’odiosa sotutto.

Tutto nasce da una scommessa, anzi, per meglio dire, da una sfida.
Dalla storia:
-Non
lo so. E’ iniziato con il solito battibecco
Sfregiato-Malferret, poi, quell’idiota,
mi ha detto “Senti, Potter. Invece di farmi perdere tempo a
sfotterti, ti sfido
a duello. Sul campo di Quidditch.”- disse Harry scimmiottando
il Serpeverde.
-E
poi?
-Poi
ha detto che se avesse vinto lui, il premio sarebbe stato una serata
con
Hermione.
-Hermione?
-Sì.
-Ma
lui è Malfoy e lei è…

Bella,Jacob ed Edward. Tre ragazzi sedicenni alle prese con un sentimento forte quanto confusionario come l'amore. Che succederà?
tratto dal settimo capitolo:
Le sue labbra stavano per toccare le mie, e io non riuscivo a impedirglielo. Dovevo muovermi, lanciargli uno schiffo magari , invece mi ritrovai ad annullare io stessa la distanza. E fu spiazzante. Le mie labbra cercavano le sue come se nnon avesserò mai desiderato altro. Le nostre lingue danzavano insieme incapaci di fermarsi . Lui mi strinse a se avvicinandomi per i fianchi e io bramandolo ancora più vicino affondai le mie mani fra i suoi capelli. Non so quanto tempo passò , ci staccammo, entrambi col fiatono e ci guardammo per un istante interminabile. Non ressi quello sguardo, mi vergognavo. Solo ora realizzavo l'accaduto,solo ora capivo che cazzata avevo fatto. Non avevo neanche il coraggio di parlare o di muovermi, e fu lui a prendere parola:
“Allora non sei minimamente attratta da me eh?” disse cercando ancora di recuperare aria.
“Per niente”