un incontro inaspettato, ma non quanto il suo carattere. mi sono trasferita a New york, ho sempre desiderato vedere quella città che ora per me è il centro del mondo, del mio mondo. ringrazio già di cuore chi leggerà la mia storia, è la prima che scrivo e spero che vi piacerà, scusate per il primo capitolo che fa schifo perchè un problema al computer non mi ha permesso di prolungarlo, ma vi giuro che la storia è molto intrigante nei capitoli successivi.

Però, dopo tempo, quando si è avvicinato a me, io quel bacio gliel'ho dato.
-Tratto dalla storia-

Dal testo:
"L’urlo dell’uomo sovrastò quella di Molly e non appena ebbe terminato la frase il silenzio che calò nell’appartamento fu così denso e pesante che quasi era possibile toccarlo. La rabbia di Molly svanì in un secondo, lasciando il posto a un misto di sensazioni che non capiva appieno neanche lei.
Sherlock Holmes, si girò verso di lei solo per afferrare la maniglia della porta e chiuderla, ritrovandosi da solo in camera sua, mentre imprecava silenziosamente. "
Piccola storia per augurarvi un Buon Natale.
[Sherlolly]

Storia ripubblicata dopo averla cancellata per sbaglio :3
Dal testo:
Si tratta di un semplice incidente. Una scivolata del piede e una collisione di corpi. Semplice. Comune. Non abbastanza normale, ma succede.
Allora, perchè Erik Lensherr - il cazzuto Erik Lensherr- sta arrossendo dalla testa ai piedi ad un centimetro di distanza da Charles?

Come Thorin scoprì di essere allergico alla marmellata di lamponi
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[modern AU] [flashfic collegata alla mia long 'Gondorian Boxe Competition, ma leggibile separatamente]

Sherlock rivide alcuni istanti di quel Natale di anni fa, quando Irina Adler entrò nella sua vita. Il rossetto rosso sangue del primo incontro e il pacchetto della stesso colore con dentro la cosa più importante della vita di Irina, il suo telefono. Si ricordava benissimo l’attorcigliamento del suo ventre quando registrò quei particolari cromatici. Come ricordava bene l’altro rossetto su altre labbra abbinato ad un altro pacchetto, sempre quella stessa sera. Molly. Ma lei, a differenza di Irina, lo aveva fatto inconsapevolmente. Quanto si era sentito arrabbiato con lei per quelle attenzioni per un uomo che non era lui. Quanto si era sentito orribile, quando aveva scoperto che era lui quell’uomo. Quanti anni ci aveva messo a capire una cosa così semplice. E ad ammetterla...

Uniti dal destino e dalle avversità, Charles ed Erik si apprestano a passare l'ultima notte che li separa da Cuba, l'ultima notte da quel giorno che cambierà per sempre le loro vite

- Bagginshield -
< < Osi dirmi NO? > >
< < Io andrò alla fiera del libro, che ti piaccia o no! E chiederò a Gamil di accompagnarmi! > >
Fu come una pugnalata al cuore per Thorin.
< < Ti accompagno io > > gli disse.
Bilbo, in risposta, rise.
< < Tu non sai leggere Thorin > >

Io e Erik siamo diversi e uguali allo stesso tempo, come il fuoco e l' acqua.
Due forze primordiali, potenti, che possono donare la vita come toglierla.
Quando l' acqua si sente in trappola, scava un passaggio nella roccia fino a trovare un via d' uscita.
Quando il fuoco si sente in trappola, devasta ogni cosa ha intorno per continuare ad esistere.
Se l' acqua ed il fuoco si incotrassero, se si scontrassero, si annullerebbero a vicenda.
Non possono esistere allo stesso momento, eppure è come se cercassero in ogni modo di ricongiungersi.

Ambientata durante: " X Men: Fist Class". Charles ed Erik giocano a scacchi una sera di pioggia. All'improvviso Erik decide di fare una domanda insolita a Charles...
Tratto dal testo:
: < Lascialo dire a me. Dai, non vorrai farti pregare! Sai che non sono solito farlo. >
La sua voce profonda e suadente non ammetteva un rifiuto perciò il giovane telepate decise di cedere, stretto da quell’insistenza curiosamente tenace su un argomento molto personale.

È un animale che dilata le narici e cerca odori nemici, scoprendo immediatamente chi ha invaso il territorio. Gli occhi di lupo la scrutano e dalla bocca si leva una zaffata di fumo e un mezzo grugnito che funge da saluto. Nessuna sorpresa.
{ rogan }

"Sono tutti nel salone di casa Xavier: i ragazzi, Raven, Moira, lui e Charles.
Alla televisione c'è House of Cards e fingono di essere completamente rapiti dal programma, quando invece è ovvio che loro due, sdraiati insieme su una sola poltrona, sono il centro dell'attenzione."
Puro crack. E anche un po' di Cherik.

“Pensi che sono un'alcolizzata?”
Un sorriso bonario si aprì sul volto di lui.
“No.”
“Che mi piaccia bere?”
“Ogni tanto.”
“Ma sai che è colpa tua,vero?”
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Una piccola storia senza pretese ma che spero non dispiaccia. ^^

"Se è così, allora perchè non facciamo una scommessa? C'è una cosa che voglio da te, anche se tu continui a negarmela."
"Per l' ultima volta Erik, non addestrerò i mutanti per combattere contro gli umani..." Esclamò Charles seccato, che ormai doveva fare i conti con la stessa richiesta da mesi.
"Credi che discuterei del futuro del nostro popolo davanti ad una scacchiera?"
Charles fece una smorfia contrariata, prima di muovere il suo cavallo contro la torre di Erik.
Tuttavia Il tono di Erik era serio, così come il suo sguardo, perciò Charles si fermo un attimo a riflettere sulla natura di quella scomessa.
"Con te non si può mai sapere Erik... Ad ogni modo, cos' altro potresti volere da me?"
Erik lo studiò attentamente, poi fissò per qualche minuto i suoi occhi, scendendo lentamente ad osservare le sue labbra. Si lasciò sfuggire un sorriso malizioso, prima di mangiare il cavallo di Charles con la sua regina.

WolverinexRogue
Dal testo:
"Logan è sempre stato un uomo tormentato. Una di quelle persone tristi che triste non lo è mai per scelta, a cui il destino non si stanca mai di scaricare addosso merda."