Cosa potrebbero davvero provare Itachi e Sasuke l'uno per l'altro? Cosa può spingere uno a compiere azioni tanto terribili e l'altro inseguire una vendetta per così tanto tempo se non il desiderio?
Un desiderio violento che scoppia appena i due si rivedono, per poi rivelare la dolcezza che entrambi portano dentro, l'affetto di due fratelli che hanno fatto qualunque cosa con il pensiero fisso dell'altro.
Attenzione: l'inizio è abbastanza violento, l'indicazione di tempo non è approssimativa.

Una fanfic dolciosa, dove ho cercato di rendere Deidara etero... fatevi una risata XD
Dal testo: ‘E ora… ESPLODI!’ con questa frase aveva terminato il combattimento, riducendo l’assassino davanti a lei a uno spandersi di vive fiamme rossastre, mentre la sua risata esaltata riempiva cristallina l’aria circostante. Ero rimasto davvero esterrefatto, fino a che non mi guardò, con quegli occhi azzurro ghiaccio e quel sorriso estatico sul viso.
“Piaciuto lo spettacolo, artista?”, mi aveva chiesto…
Artista…
Mi ci aveva chiamato.
Lei considerava arte le esplosioni.
La guardai con gli occhi sgranati per lo stupore.
...
Hope you enjoy!

Comincia male, finisce bene: Incentrata sulla coppia ItachiXDeidara e come potrebbe essere arrivata allo scoperto. Adoro questo filo di trama, infatti la storia è il processo che porterà Deidara di nuovo al suo essere energia esplosiva, e Itachi a lasciarsi andare un pochino almeno con il ragazzo che ama.
Dalla storia:
{-Da quando sono così sentimentale?-
Si chiese.
Ma la risposta era più che ovvia: lo era sempre stato, ma solo Deidara aveva saputo rompere il muro dietro il quale lo nascondeva.}
[...]
{-No… Non devo…-
Deidara si mordicchiò il labbro inferiore.
-Non fare così…!!! Trovo quel gesto decisamente troppo seducente-
Gli occhi di Deidara si alzarono piano, fissandosi in quelle iridi nero pece. Adesso sembravano il mare sotto al sole, un dannato mare di scottante brama.
-Perché mi guardi con questi occhi…???- Itachi credé di sentire il suo autocontrollo incrinarsi.
“…Ita…chi…” mormorarono dolcemente quelle labbra, facendo infrangere quel dolce sospiro sulle labbra del moro. -…Questa voce…- Itachi sentì distintamente il suo autocontrollo che cadeva a pezzi, si sbriciolava, la sua ragione che si ritirava in un angolino della sua mente più scuro dei suoi occhi, mentre spingeva appena contro il petto del biondo, facendolo stendere di nuovo.}

Breve frammento di un testo già breve, scritto così per impulso, senza una vera e propria idea dietro.
Dal testo: -->
Vollero entrare nella mia testa. Non ci riuscirono.
La testa era la mia.
Mi lasciarono in quella cella e mi tolsero tutto.
Tutto quanto loro pensavano di potermi togliere

Prima SasDei spero vi piaccia, è una versione alternativa del primo scontro di Deidara/Akatsuki.
Cosa sarebbe successo se anzichè Itachi avesse combattuto contro Sasori?
(Ho messo incompleta perchè ho lasciato il finale aperto)
Dal testo: -->
"La mia è arte viva e pulsante e non si limita all’immobilità; è materia esplosiva! E quando avviene la deflagrazione la sua essenza viene sublimata, capite!? È allora che emerge la vera Arte!!!” concluse con un gran sorriso, sfidandoli con lo sguardo, stringendo la sinistra in un pugno mentre mostrava fiero la sua piccola opera, tenuta nella destra.
“Mi sto annoiando” fu l’unico commento, gelido, da parte di Hiruko.
Il marionettista si era aspettato altro a dire la verità, non un discorso senza capo ne coda. L’arte era eterna e basta, se non durava non poteva essere Arte.
“Per voi avrà finito?” chiese lo squalo girando gli occhi verso i due compagni, “Non ne ho idea” rispose lo Sharingan di Akatsuki “A ogni modo: ora ci penso io…” “Aspetta”.
La roca voce di Hiruko sorprese gli altri due membri che lo guardarono attendendo che andasse avanti. La marionetta spostò lo sguardo sul bombarolo che ricambiò con astio “Voglio testare la sua… ‘arte’…”

Un'altra fanfic letteraria, basata su Petrarca, scritta in classe visto che non avevo niente da fare. I versi della poesia sono una sorta di pensiero di Itachi, oppure la versione letteraria di quello che succede. Mi ero immaginata la poesia scritta da Itachi e dedicata a Deidara.
Dal testo:
{Deidara era morto.
Lui stesso era morto.
Ma l’Edo Tensei li aveva riportati indietro entrambi.
Itachi lo guardò. Anche così non poteva fare a meno di amarlo e successe di nuovo.
Deidara spalancò appena gli occhi tremanti, correndo verso di lui per abbracciarlo, per affondare il volto nella sua tunica, mentre le braccia del moro si serravano attorno al suo corpo esile.}

Una fiction letteraria, nella quale mi sono ispirata alla divina commedia, non voletemene male, non sono una secchioncella, ma la divina commedia meritava.
Dal testo:
{-“quando leggemmo il disiato riso
Esser basciato da cotanto amante,
questo che mai da me fia diviso…”-
“La bocca mi basciò tutto tremante” completò Itachi, mentre con delicatezza mi sollevava il viso.}
Avviso che forse sono andata poco poco OOC, gomen nasai