[storia scritta a quattro mani da blu992 e pampu]
Quando Stiles arriva in cucina si guarda intorno stupito. Tyler ha preparato toast alla marmellata per sé e per lui.
“Cosa mi devi chiedere?”
Il ragazzo sfodera il suo sorriso, allungandogli anche una tazza di caffè. Male. Malissimo.
“Papà, tra poco è il mio compleanno e vorrei dirti cosa potresti regalarmi. Sai, per evitarti di pensarci un sacco.”
“E dimmi, cosa vorresti di così assurdo che richiede una colazione e la mancata presenza di gel nei tuoi capelli?”
“Pensavo, dato che saranno sedici, e avrò anche la patente… che ne dici di una bella moto?”
Stiles si alza di scatto, prendendo poi le chiavi dell'auto. “Si, avrai la patente, ma guiderai un’auto. Ora alzati, ti accompagno a scuola.”
Per Stiles la conversazione è finita lì, ma non per Tyler. “Ma pà, tu ci lavori con le moto, papà ci lav-“
“Quello che faccio io non deve essere quello che farai tu e soprattutto non farai quello che fa tuo padre. Questa conversazione finisce qui, Tyler, non insistere perché perderai solo tempo” dice entrando in macchina.
Tyler gli si siede di fianco, imbronciato e silenzioso. Meglio un figlio incazzato che uno morto.

Dalla storia:
"[...]La spiaggia era silenziosa e tranquilla, il vento soffiava fresco, accarezzando i corpi accaldati e portando sollievo al sole bollente.
Stesero i teli sulla sabbia, poco distanti dalla rive, vicini alla torretta del guarda spiaggia, a quell'ora ancora vuota.
Nei giorni precedenti Stiles aveva notato la presenza di un ragazzo, ma non ci aveva fatto molto caso, prima per l'entusiasmo della vacanza e poi per la stanchezza del divertimento.
Verso le 10 un giovane uomo dai corti capelli scuri pettinati all'insù e da luminosi occhi verdi, si arrampicò su per la torretta, mettendo in evidenza le lunghe gambe muscolose strette in un attillatissimo bermuda rosso, con il petto nudo.
E la calma che prima aveva permeato il petto di Stiles mutò, divenendo eccitazione e lussuria.
-Scott, fratello, dimmi che lo vedi anche tu?!- strascicò puntando un dito verso l'uomo, che era arrivato in cima alla torretta e si era seduto sulla sedia, posando di fianco alla balaustra dei binocoli neri e la tavoletta per il soccorso in mare.
-Chi? Il guarda spiaggia?- gli chiese ingenuamente Scott, sbattendo velocemente le palpebre e scuotendo la testa spaesato.
-Fratello, anche tu lo trovi bellissimo?- gli chiese ancora[...]"

Isaac e Scott si trovano complici ad un punto di rottura. Lo sono anche adesso, nell'armadio di Derek, schiena contro petto, orecchio contro bocca. Almeno per il momento Isaac smette di cercare il suo spazio, perché quello di Scott è abbastanza per entrambi.
[PWP, Scott/Isaac, Stiles/Derek]

Per Emma e Killian l'affermazione"uomini e donne non possono essere amici" non potrebbe essere più falsa, fino a quando una scommessa da pagare ed un vestito non rimescolano le carte in tavola
Dal testo:
"Killian alzò lo sguardo e per poco non si strozzò con il Cuba che stava bevendo, non riusciva a credere che la ragazza che gli stava venendo incontro fosse la sua Emma, la stessa ragazza che non indossava niente altro che jeans e tshirt...."
storia incentrata sui captain swan, AU

« Ah, a proposito Derek: la tua Camaro è qui fuori. Che macchina particolare, decisamente adatta ad uno come te. »
Le sopracciglia di Derek, alla sua affermazione si arcuarono e tornò a guardarlo, mentre era sempre nella stessa posizione, forse addirittura più vicino a lui rispetto a poco prima.
« Uno come me? »
« Sì, qualcuno che mi ispira sesso selvaggio e violento, rude e sporco, ovunque e in tutti i modi. »
Per poco non si strozzò con la saliva al ghigno di Stiles ed alle sue parole, ma esternamente -come sempre per lui- non trasparì nulla. Quelle parole erano passate per il suo corpo direttamente al suo inguine, che percepì bollente con la sua erezione sempre più presente.
Stiles ne approfittò, ignorando il concetto di spazio vitale, e si allungò maggiormente andando ad osservarlo tra le gambe, oltre il bancone. Con la mano destra gli sfiorò la sua e sorrise.
« E con un gran cazzo. »
{Bottom!Derek|Sterek}

Sono spregevole, è vero.
Ho dato la caccia ai suoi errori per sfruttarli a mio vantaggio.
Perché la desidero, perché ogni volta che mi passa davanti in corridoio la smania brucia in maniera insopportabile.
Perché odio Harry Potter, l'eroe. E perché l'idea d'insudiciare il suo angelo, il suo amore, mi ha sempre fatto raggiungere orgasmi inimitabili.
Sono un maledetto bastardo, mai negato.
E adesso ho anche la pretesa che la ragazzina si lasci andare e si diverta con me, il suo ricattatore.