-Elizabeth, ho una notizia favolosa da darti.-. Mia madre è in fibrillazione. La guardo con sospetto.
-Sapevi che i Johnson hanno venduto la loro casa, quella che si trova poco distante dalla nostra?-. Il suo sorriso è a trentadue denti. Mia madre sa essere inquietante.
-Sì madre, me lo avevate detto. E con questo?-. Mia madre prende un grosso respiro, è pronta ad una raffica di parole. Ho paura.
-Al loro posto sono arrivati gli Smith, e presto andremo a trovarli per accoglierli nel migliore dei modi. Ma non è tutto! Hanno un figlio di vent'anni, si chiama Daniel, e dicono sia davvero un bel giovanotto!-. Oh no, no no no. Ho capito già tutto, ma prima che io riesca ad aprire bocca, mia madre mi interrompe nuovamente. -Spero che tu sarai gentile e carina, signorinella! Le stagioni passano e occasioni come queste non si possono lasciar scappare. Sono anche molto ricchi!-. Ditemi che è un incubo, vi prego. La guardo sconsolata. Gentile e carina con un uomo? Io?
AVVISO: TORNERò AL PIù PRESTO, NON HO INTENZIONE DI ABBANDONARE QUESTA STORIA! VI RINGRAZIO PER L'AFFETTO, PROMETTO CHE VI SPIEGHERò TUTTO. NON STO MOLTO BENE DA PARECCHIO TEMPO, PERDONATEMI. UN BACIO, PANDORA

Con un sorriso di sbieco, Peter si avvicinò a Catherine.
"Hai fatto benissimo a venire, non aspettavo altro" e con questo mise le mani sui fianchi di Catherine, che si sentì bruciare il corpo. Emise un gemito che Peter catturò con un bacio. Impose le sue labbra su quelle di lei, che le dischiuse accogliendo la sua lingua. Era come sentirsi più in vita che mai,era inebriante. Si sentì pervadere da una passione incontrollabile e mise le sue mani sul torace di Peter, rimanendo estasiata dalla sua perfezione. Sentiva i muscoli tendersi sotto al suo tocco, e la pelle morbida emanava un profumo irresistibile. Catherine interruppe il bacio per portare le sue labbra su quel torace, e iniziò a baciarlo. Lo assaporò leccandolo in una piccola parte, e sentì Peter gemere. Lui le afferrò le natiche e la strinse a sè, e inevitabilmente Catherine si rese conto della fortissima erezione di Peter. Questo la eccitò tremendamente. Peter la prese e la portò in camera da letto.
"Catherine..." sussurrò al suo orecchio, portandola sotto di lui e facendo aderire i loro corpi.
Ogni sua parola provocava fremiti sul corpo di Catherine, che si sentiva persa. Lo voleva, voleva essere fatta sua.
"Peter...ti voglio.." disse lei, ormai senza inibizioni.
"Dillo ancora" rispose lui in un ringhio di piacere.
"Fammi tua Peter..." non poteva resistere ancora a lungo.
Peter non se lo fece ripetere due volte, e iniziò la sua dolce e straziante tortura.
Voleva farla impazzire, voleva che lo pregasse di farla sua.