[KurooxKenma]
Kenma si stava già immaginando rilassato tra le bollicine nella vasca da bagno ma un imprevisto lo porta a dover cercare modi alternativi per distendere la tensione.
Dal testo:
“Avevo proprio bisogno di rilassarmi. Solo questo. Oggi è stato stressante stare dietro a Liev e ho i nervi a fior di pelle”
“Mh, capisco…immagino non ti rimanga che aspettare allora”. I due rimasero in silenzio per qualche istante finchè Kenma, come se avesse avuto un’idea improvvisa, tirò su la testa e, rivolgendo lo sguardo verso il moro gli domandò “Senti Kuroo, tu come fai?”
Il capitano del Nekoma quasi si strozzò con la propria saliva e si passò la mano dietro la nuca con un sorriso che si sarebbe potuto dire imbarazzato.

[BokuAka]
Dal testo: Doveva solo tendergli la mano un’altra volta e tirarlo su. Ma se era vero che Akaashi in quegli anni aveva imparato a memoria tutte le debolezze di Bokuto arrivando addirittura a numerarle e a pensare una strategia per ciascuna di esse, era altrettanto vero che Bokuto era la debolezza numero 1 di Akaashi.

Dal testo:
Rin ne era certa: per renderlo un compleanno speciale sarebbe bastato passarlo con quella che ormai era la sua stramba famiglia: Kagome, Inuyasha, Sango, Miroku, Kaede, Kohaku… certo. Ma mancava comunque qualcosa, o meglio qualcuno, perché potesse essere perfetto.

Hinata e Kageyama. Un cestino del pranzo condiviso. Un solo paio di bacchette.
Niente da aggiungere

Per Kageyama non è più possibile tenere a bada il turbinio di emozioni che Hinata suscita in lui. E' come un fiume in piena destinato inesorabilmente a straripare e investire il rosso con tutta la propria potenza. Solo che a quest'ultimo non dispiacerà affatto.

I nostri amati membri della Karasuno si preparano per il Natale e Hinata non perde neppure questa occasione per spingersi oltre i propri limiti...

Avevano abusato di lui tante di quelle volte da non poterle contare, sapeva esattamente come ci si sentiva ma Eiji… non avrebbe dovuto scoprirlo. Era tutta colpa sua che lo aveva trascinato in quel mondo, mettendolo in pericolo innumerevoli volte con la presunzione di poterlo difendere e proteggere meglio di chiunque altro.

Il weekend non si preannuncia dei migliori per Sesshomaru, costretto a una serata in discoteca col fratellastro e i suoi noiosi amici umani. Tra la musica e le luci della pista da ballo, però, qualcosa, o meglio qualcuno, cattura inaspettatamente la sua attenzione.

[Darling in the FranXX]
E se la sera prima di una battaglia a pistil e stamen venisse ordinato di dormire insieme per aumentare la compatibilità tra partner?
Cosa succederà tra Miku e Zorome?

Questa fanfiction partecipa al contest "Voglia di primavera" indetto dal gruppo Facebook "Takahashi fanfiction Italia".
Dal testo: Lei, Kagura, la signora del vento, aveva stroncato molte vite e non da meno era l’elemento che padroneggiava, che metteva fine a quelle brevi dei fiori di ciliegio. Il parallelismo la faceva sorridere amaramente. Perché, nonostante questo, lei si sentiva così fragile, come se fosse stata il patetico fiore e non l’impietoso vento?

“Ma certo, vai Granger, ci vediamo dopo, non sentire troppo la mia mancanza!” e le ammiccò.
Lei disse tra se e se qualcosa che somigliava a “stupido” e ancora rossa, girò sui tacchi e scomparve.
A Fred venne da ridere.
Ce ne sarebbero state delle belle.

Dal testo: Sì, aveva deciso che quello sarebbe stato un dono per il suo Sesshomaru-sama, fiero e inarrivabile proprio come quell’ultimo fiore guerriero…chissà, però, se sarebbe mai riuscita ad arrivare all’altezza del demone, come era riuscita a fare in questa occasione con il fiore.
Una piccola Rin che vuole fare una cosa carina per il suo signore Sesshomaru, anche se alla fine sarà lei ad essere sorpresa...

Rin non è più una bambina, ormai da qualche anno vive al villaggio sotto la guida della vecchia Kaede. A distanza, però, anche un altro paio d'occhi vigila incessantemente su di lei. Sesshomaru sa bene di non essere l'unico ad aver notato la metamorfosi della giovane, sa che su quel prezioso bocciolo si stanno posando sempre più occhi.

Merry e Pipino non si erano mai separati, erano sempre stati insieme in tutte le loro follie, a prendersi certe tirate d'orecchie da fargli guadagnare qualche centimetro! Ma niente nella loro vita era più lo stesso: avevano perso la spensieratezza della Contea...e ora rischiavano di perdere l'uno l'altro, per sempre.

Sentiva il fiato caldo di Bellamy sul viso, anche lui aveva il fiatone. L’albero che li ospitava era piuttosto stretto, i loro corpi erano l’uno contro l’altro, Clarke se ne era resa conto solo ora. Le sue gambe e quelle di Bellamy erano intrecciate e nel realizzarlo la ragazza si sentì avvampare. Per fortuna erano al buio.