Recensioni per
Nel nome del padre
di Dark Sider

Questa storia ha ottenuto 391 recensioni.
Positive : 391
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/01/20, ore 12:40
Cap. 2:

Carissima, finalmente riesco a passare anch'io per lo scambio del Giardino ^^
Mi fa un immenso piacere continuare questa long, perche' i personaggi si stanno facendo sempre piu' interessanti, come le vicende narrate!
Adoro questa caratteristica che considero tipica del tuo stile, a cui forse avevo accennato anche nella recensione del prologo, per cui le atmosfere sono descritte come cupe e "vuote", aspre e senza molto da offrire.
Mi ricordano la calma di un deserto e il gelo di un paesaggio polare, a cui rimanda anche quel "Regno del Nord": adoro questo tipo di atmosfere lugubri e spente, che trasmettono freddo e desolazione, e credo che tu riesca a descriverli molto bene.
Insieme alle descrizioni che, forse involontariamente, trapelano chiaramente dalla storia ("involontariamente" perche' in realta' non ti soffermi piu' di tanto sulle descrizioni... pero', per qualche motivo, appaiono comunque chiarissime!), riesci a trasmettere anche questo senso di solitudine e tutte quelle innumerevoli sensazioni che un paesaggio desolato e raso al suolo potrebbe trasmettere al lettore.
Adoro tutto questo, a maggior ragione perche', appunto, non ti soffermi particolarmente sulle descrizioni, ma riesci comunque a trasmettere moltissimo!
Poi ho letteralmente amato la parte in cui Nerya quasi strappa l'orecchio al figlio: e' una scena molto cruda, sia dal punto di vista fisico ed estetico (basti pensare al sangue che sgorga dalla ferita), sia dal punto di vista psicologico e morale, cioe' quello secondo cui una madre ferisce volontariamente il sangue del proprio sangue.
Credo sia una scena molto significativa, che, personalmente, mi suggerisce quasi che questa donna soffra di un qualche trauma sfociato, col tempo, addirittura in malattia mentale.
Sicuramente tanto normale non e' XD
Il tutto e' stato ben incorniciato da un stile delicato, quasi "distaccato", che ritrovo con piacere anche qui.
Ti diro', questa storia racconta forse proprio le tematiche di cui vorrei leggere, con lo stile piu' adatto per raccontarle: non so se ti e' capitato, talvolta, di leggere storie che raccontano fatti non esattamente felici, con uno stile che va quasi a cozzare con il tema narrato... magari sono solo io che do troppa importanza a queste cose, perche' alla fine ognuno ha il suo stile ed e' giusto cosi', pero'... non so, e' come se nessuna parola fosse fuori posto qui.
Mi ricorda un po' la tipica voce profonda fuori campo in un film che finisce in modo tragico (sicuramente uno dei miei preferiti XD), che contribuisce a dare quel tocco in piu' a tutto il resto... ecco, il tuo stile lo considero proprio cosi', e forse, raccontati in un altro modo, i fatti non sarebbero gli stessi e soprattutto non verrebbero percepiti da me allo stesso modo.
E poi, ecco che, una volta ferito dalla sua stessa madre, Rowen vuole comunque "recuperare" la madre e proteggerla, in qualche modo, nonostante lei gli abbia fatto seriamente male, come si viene a sapere dopo.
Questo denota il grande e nobile animo che il ragazzo deve avere, che, lo ammetto, contribuisce a renderlo un po' il mio eroe di tutta la storia! ^^
Mi piace molto, poi, l'introspezione di Rowen alternata allo sviluppo della vicenda, che crea un connubio piacevolissimo durante la lettura, calibrata nel giusto modo.
Ti lascio solo un appunto, semmai ti andasse di correggerlo, l'unico che ho trovato:"[...] quando sono vento a controllare" (circa a meta' del capitolo). Credo intendessi "venuto"?
Magari cosi' puoi correggerlo ^^
Mi e' piaciuto moltissimo questo capitolo e ora sono curiosa di sapere dove sia finita Nerya e che cosa accadra' anche a Rowen e agli altri.
Mi sto affezionando a questi personaggi!
Davvero, complimenti per la piacevole lettura! *__*

Recensore Veterano
21/01/20, ore 10:11
Cap. 1:

Rimango sempre contentissima quando, durante gli scambi, mi capitano piccole meraviglie come questa. Non ho davvero niente da segnalare o da correggere perché questo prologo mi è piaciuto dalla prima all'ultima riga. Poi inizi con una citazione di Lovecraft quindi, insomma, amore a prima vista. Di questo prologo ho amato ogni parte: la disturbante freddezza iniziale in cui ci presenti quello che, suppongo, sia Rhiain (o almeno ciò che ne rimane), la tetra descrizione della casa e della creatura che succhia via il suo sangue come un enorme parassita, la narrazione centrale in cui viene spiegato in che modo sia finito lì e il punto di vista di una madre che non si può davvero giudicare fino in fondo. Sono un'amante dei personaggi "grigi", quelli che attraverso le loro azioni discutibili ti portano però a domandarti se tu avresti agito nello stesso modo. Straziante la scena in cui la promessa viene infranta e Rhianin lasciato ai demoni, il momento in cui "crolla" tutto: la vita del ragazzino, la sanità di Nerya e persino la città in cui aveva riposto le speranze. E' tutto molto crudo e spietato in questo prologo, l'ho adorato. La parte finale è la calma dopo la tempesta, ricca di quel grigiume e malinconia che si possono percepire dopo aver perso tutto. Vorrei avere più tempo per leggere, ma purtroppo la sessione incombe. Per il momento la storia finisce tra le preferite e la recupererò quando avrò più tempo <3

Complimentissimi!

Trix

Recensore Master
20/01/20, ore 19:13
Cap. 2:

Da un lato c'è una cosa che mi è piaciuta molto: l'introspezione di Rowen. Quando spieghi che lui vuole trovare la madre a tutti i costi per un senso di fedeltà, per non rimanere solo l'ho trovato molto bello e molto geniale. Adoro questi personaggi così. Se avesse abbandonato la madre non l'avrei trovato credibile: disfarsi di un PG solo perché difficile è un po' troppo facile. E rimanere invece per la madre e basta poco pratico. Ma invece la paura di rimanere soli quella sì che muove gli uomini e quindi mi piace un sacco la tua idea.
Dall'altro non mi è piaciuta troppo la descrizione di come la madre morde il figlio e di Rowen dolorante, nel senso non riuscivo a immaginarmi la scena davvero. Io avrei aggiunto qualche elemento descrittivo in più, per rendere meglio la scena, la sensazione, il dolore, cosa ha pensato mentre succedeva...
Mi piace il tuo stile dettagliato e particolareggiato, ma penso in quel momento così cruciale ci volesse qualcosa di più, magari una descrizione a tutto tondo. Per il resto con il finale mi hai incuriosito un sacco :)

Recensore Master
17/01/20, ore 19:15
Cap. 8:

Eccomi Dark Sider!

Pensavo a quanto è interessante la questione del nome. Ho fatto un volo mentale pindarico lunghissimo sulle origini dei cognomi italiani e la scelta di chiamare uno dei protagonisti con quello che è un appellativo e una caratteristica fisica, come potrebbe essere Lunga Chioma. Mano Insanguinata è destabilizzante e ne è consapevole perché è un uomo che si comporta come un demone. Per certi versi questo atteggiamento lo rende imprevedibile e quindi spaventoso. Perché non è esattamente un demone. Come capiamo attraverso il punto di vista di Golgoth, per un demone la missione sarebbe da considerarsi fallita. In Mano Insanguinata, però, sopravvive la speranza nella fortuna tipicamente umana che, unita all’atteggiamento di un demone, creano un connubio strano.

Bello vedere anche la mente di un Balrog. Una creatura senziente e orgogliosa che nutre una certa qual stima verso il suo comandante. Certo, non gli è affezionato in senso tecnico, dato che ricorda di averlo torturato con grande tranquillità, ma il suo punto di vista ha una chiarezza e una linearità particolari che mi piacciono molto perché in genere creature di questo tipo vengono viste come un branco di animali selvatici e crudelissimi, per richiamare una delle figure retoriche che utilizzi nel testo. I capitoli su Mano Insanguinata sono intrigantissimi per molte altre ragioni, però (ma davvero hai difficoltà col suo PoV? Non si nota assolutamente). Qui apprendiamo come i Razziatori siano in affari col Ricettacolo tanto da essergli utili, perché è oggettivamente scomodo ammazzare il capo di quelli che ti procurano merci: poi tocca trovare un sostituto degno (ed è più o meno per la stessa ragione che il Ricettacolo di Kyr tiene il Razziatore e io non cambio operatore telefonico: è una seccatura). L’assenza del nome di Mano Insanguinata e del nome di Rowen che viene solo descritto fisicamente sono un’altra delle impressioni che ci riportano alla scorsa minilong e a quello che è successo ai due bambini ora cresciuti.

Mano e Rowen hanno mangiato, dormito e giocato assieme e non lo sanno, non lo ricordano affatto e non vedo l’ora di scoprire quanto sarà d’impatto il loro rivedersi: c’è un’altra cosa importante nel loro rapporto. Sono figli di una realtà orrifica (Syrdin e il palazzo di Devian) in un mondo dove, incredibilmente, non c’è soltanto questo. Un elemento interessante che a mio parere li unisce e li unirà ancora di più. Il bellissimo capitolo si chiude col cliffhanger: cosa vorrà il Ricettacolo? Per quanto ancora Rowen riuscirà a fuggire? E i maghi dove stanno? Dove sta quello che scriveva ciò che era successo, come un bravo amanuense? Un bacio grande e a presto,
Shilyss :)

Recensore Master
17/01/20, ore 14:00
Cap. 1:

Carissima, finalmente eccomi qui per lo scambio del Giardino!
Scusa l'immenso ritardo ma, come avevo specificato anche nel commento, sapevo che avrei avuto difficolta' ad accedere al sito per problemi con internet XD
Ma ora eccomi qui! Bando alle ciance, passiamo a questo splendido prologo ^^
Non avendo letto il prequel di questa storia, mi incuriosisce ancora di piu', se possibile, scoprire il seguito e gli antefatti.
L'astio che traspare nei confronti del padre del protagonista mi porta a chiedermi perche' lo detesti, quali siano mai stati i gesti che abbiano portato il figlio a odiare una figura che dovrebbe essere centrale nell'infanzia di ogni bambino, se non anche nell'eta' adulta.
A questo proposito, ho adorato la citazione iniziale, che mi ha fatto immediatamente pensare a un mio personaggio originale, che hai conosciuto anche tu (perdonami, la mia mente vaga sempre troppo) XD
Una delle prime immagini che ci proponi e' un'immagine dura, cruda come credo sia nel tuo stile, pur essendo questa la prima storia che leggo scritta da te.
Solitamente sono molto affascinata da questo tipo di scenari, non saprei neanche dirti perche'... credo che, in parte, sia una questione di gusti; dall'altra, sicuramente la bravura dell'autore nel raccontarla dev'essere esemplare, per non fare inorridire immediatamente il lettore e fargli chiudere il libro/pagina internet su cui sta leggendo.
Questa capacita', a mio parere, ce l'hai tutta: dalla prima all'ultima parola, hai raccontato ogni evento con estrema delicatezza, caratteristica che apprezzo sempre tantissimo, ma mi ritrovo ad apprezzare ancora di piu' in questa storia, in cui le situazioni narrate non paiono delle migliori: racconti scenari lugubri, squallidi, in cui chiunque, se ci si trovasse di persona, probabilmente proverebbe il voltastomaco.
E invece, ci presenti dei personaggi abituati a questo stile di vita, alla cattiveria probabilmente (del padre stesso, tra l'altro, come viene svelato in parte dopo).
La scelta di inserire una lingua "straniera" nel testo mi piace molto, perche' conferisce un tocco non indifferente di originalita', a mio parere, oltre che a suggerirmi altre domande: come e dove avra' imparato questa lingua? Forse la risposta si trova nella minilong precedente?
Le frasi da te inserite, poi, richiamano molto il titolo... e' davvero curioso e mi affascina molto! Non so se sia voluto, ma a ogni modo, e' stata una scelta brillante!
La seconda parte... non credo di essere in grado di darti un'opinione sensata, sia perche' ci sono un po' di elementi a me sconosciuti (ad esempio, ignoro cosa siano i Balor, anche se suppongo siano dei demoni? Edit: ho notato alla fine la lista dei nomi, GRAZIE! Non potevi aggiungere qualcosa di piu' utile alla comprensione! XD), sia perche' sono rimasta senza parole.
Di nuovo, hai raccontato degli eventi agghiaccianti con una delicatezza disarmante: una donna che da' in pasto ai nemici un figlio che non le appartiene (e gia' qui si potrebbero aprire centinaia di parentesi riguardo la "delicatezza" di questo argomento in se'), probabilmente per avere piu' speranze di salvare il proprio e se stessa, perche' qualcuno doveva essere sacrificato.
Non vorrei essere ripetitiva, ma lo hai raccontato in modo cosi' soave, "tranquillo", da tenermi incollata allo schermo fino alla fine.
E poi lo struggimento, il senso di colpa che inevitabilmente deriva da un'azione del genere, che contribuisce a evidenziare il buon animo di questa donna, in fondo; un individuo davvero malvagio non sarebbe in grado di provare sensi di colpa.
Hai gestito questo prologo magistralmente, mi hai incuriosito tantissimo e ora ho anche bisogno di sapere quanto e come la prima e la seconda parte siano collegate, oltre che perche', insomma, tutto!
Nella tua recensione (a cui provvedero' presto a rispondere XD) hai scritto che abbiamo molti punti in comune, e io, davanti a questo capitolo, non posso che confermare.
Questo senso di lieve malinconia, se cosi' si puo' definire, e' qualcosa che adoro ritrovare nelle storie, oltre che le atmosfere lugubri e devastate che descrivi.
E' vero, il fantasy non e' il mio forte, ma questo e' scritto molto bene e in ogni caso conferisci (almeno in questo prologo) emozioni molto umane ai protagonisti, umani o no che siano.
Questo lo apprezzo moltissimo! Continuero' a seguire questa storia con immenso piacere, perche' il tuo stile mi fa comprendere chiaramente i fatti senza difficolta' ^^
Complimenti, davvero!!!

Recensore Master
16/01/20, ore 09:34
Cap. 8:

Ciao carissima, aspettavo un tuo aggiornamento e me lo sono tenuto in serbo come compagnia per un lungo viaggio in treno. In questo capitolo torniamo a seguire la strada percorsa da Mano Insanguinata alla ricerca di Rowen: raggiunge i Razziatori che lo avevano catturato e li interroga, ottenendo in cambio terrore (da parte dei primi Razziatori che tentano come prima reazione la fuga) e anche un pizzico di spavalderia quando compare il capo che sembra essere fatto di una stoffa diversa dagli altri. Le strade di Rowen e Mano Insanguinata non si sono intrecciate quasi per un soffio, possiamo dire: la notizia della fuga sua e dei suoi compagni si diffonde infatti, allungando in tal modo l'inseguimento e il momento fatale dell'incontro tra i due. Di questo capitolo ho apprezzato come sempre le descrizioni (non solo fisiche e ambientali ma anche delle azioni), cosa su cui pecco molto e che davvero ammiro molto nel tuo stile di scrittura dove, non solo riesci a scrivere bene queste scene, ma anche a renderle avvincenti e parti integranti della narrazione. L'introspezione di Mano Insanguinata introdotta dalla potente frase "Non era forse quello - sopravvivenza - la vita?" è interessante e ci permette di cogliere una volta in più il suo vuoto. Curioso che si chieda di suo padre, se davvero quello che ha creato era davvero ciò che voleva e, in definitiva, come sia giunto a questo punto. Interrogandosi sulla vita, si interroga anche sulla morte, perché se la vita non sembra avere valore è anche vero che la morte è un privilegio che non sembra essere loro concesso (nè a lui nè a suo padre che nei suoi pensieri chiama "dei"). Un altro dettaglio che volevo sottolineare è la funzionalità dei dialoghi non comprensibili nella lingua specifica perchè, come ad esempio nella scena in cui Mano Insanguinata ordina qualcosa e il Razziatori aspetta spaventato del suo destino, pone il lettore nella stessa condizione dell'uomo, aumentando di fatto la suspance. Un altro capitolo interessante come sempre ben scritto. Complimenti e alla prossima, sperando che aggiornerai presto:)

Recensore Master
15/01/20, ore 00:17
Cap. 8:

Cara *__*
Ogni capitolo con Mano Insanguinata è una festa. Non che gli altri non lo siano – lo sai, amo Rowen, sono pazza di lui, ma Mano Insanguinata... per lui ho una cotta stratosferica, è un personaggio che hai caratterizzato bene e gli hai dato dei tratti irresistibili.
Laddove Rowen è già umano, un giovane caparbio e coraggioso, razionale e intelligente, Mano Insanguinata incute timore, non empatizza, non ha altro che gelo nel cuore, ma è umano anche lui... e la cosa che me lo fa amare di più è proprio questo fatto: la sua debolezza, la sua umanità fragile. Tratti che hai descritto benissimo in questo capitolo, sottolineando la frustrazione del giovane, che accusa stanchezza, dolore, sonno... perché appunto lontano dalla natura demoniaca che ha di certo resistenza diversa. Eppure ha lavorato su se stesso, ha reso il dolore uno scudo. Non lo sente quasi più, sembra. Ha dei compiti che vanno portati a termine senza giri di parole – e amo il suo modo di esporsi, che non ha mai sfumature inutili a contornare dialoghi sempre perfetti nel contesto in cui li inserisci.
Il viaggio verso Rowen è sempre più vicino e questa volta c'era quasi, ma noi che abbiamo già letto il capitolo precedente, sapevamo già che la sua ricerca è stata vana, che Rowen è fuggito... ed è questo ad aver creato ancora più suspance, ancora più inquietudine, e le varie domande, tra cui: come reagirà questo ragazzo che non si scompone, di fronte ad una notizia del genere, che sa di fallimento?
Il personaggio di Camek poi, troppo consapevole di essere utile, così tanto che sfrontato sfida Mano Insanguinata, laddove altri sono fuggiti di fronte a lui; laddove i cani si sono zittiti e il tempo si è quasi fermato, solo in sua presenza. Un uomo che pensavo Mano Insanguinata avrebbe poi fatto a pezzi, togliendosi lo sfizio di mostrarli cosa può fare, pur restando un essere umano... ed è forse questa umanità che lo ferma, che lo risparmia. Che gli dà una prossima volta prima di agire contro di lui e gli ricorda che, anche se non può ucciderlo, può sempre insegnargli a stare al suo posto che è forse ancora peggio di morire, a volte e per mano sua.

Ma qui c'è un altro aspetto da prendere in considerazione, per cui ho fatto millemila viaggi mentali: il rapporto tra Mano Insanguinata e suo padre. L'eterno assente, di cui però la presenza è sempre forte, palpabile, che smuove persino l'animo di questo giovane figlio che pare privo di emozioni. Un potere assurdo, il suo, che fa serpeggiare il terrore nella schiena del figlio. Ed ora, anche se la ricerca di Rowen ricomincia, ma ci sarà una deviazione, immagino, ma nelle note dici che il loro cammino si avvicina. Come ti dico sempre, non vedo l'ora di vederli interagire. Non vedo l'ora di scoprire cosa succederà quando questo avverrà, ma allo stesso tempo adoro leggere di questi viaggi paralleli, di questa fuga di Rowen e la ricerca forsennata di Mano Insanguinata per trovarlo. Rende tutto ancora più godibile.
Tesoro, che altro dirti? Spero di poterti leggere prestissimo, perché questa storia ha il potere di incantarmi; non ti metto fretta, ma sappi che ti aspetto ♥
Un abbraccio,
Miry

Recensore Master
14/01/20, ore 20:11
Cap. 8:

E dopo aver passato gli ultimi due capitoli con i nostri impavidi ( si fa per dire, ovviamente ) eroi, eccoci tornati alla parte che preferisco di questa fic, ovvero i cattivi! In particolare Mano insanguinata, un antagonista potente in ogni suo più piccolo dettaglio, dalla presenza scenica inquietante e dominante alla Darth Vader, la parlata schietta e minacciosa, un'espressività che fa trasparire la sua ferocia e una spietatezza seconda a pochi, forse solo a quella del padre.
E la cosa non mi sorprende affatto! Dopotutto...tale padre tale figlio, vero?
Non penso che mi stancherò mai di dirlo, ma adoro le sue interazioni con Golgoth. Non so perchè, ma tra loro traspare sempre più evidente un rapporto speciale, penso che il Barlog sia per Mano insanguinata una figura paterna più tollerante di quanto non lo sia mai stato il ricettacolo di Kyr.
L'intera scena con i razziatori è stato un vero e proprio concentrato di tensione, mi aspettavo che da un momento all'altro sarebbe scoppiato un massacro, che Mano Insanguinata sarebbe scattato a causa della collera e avrebbe ucciso tutti sul posto per dispetto.
è stata una fortuna, insomma, che il capo dei razziatori fosse in combutta con il padre, altrimenti le cose sarebbero potute andare moooooolto peggio.
Se non altro, Mano Insanguinata ha comunque ottenuto delle informazioni utili che lo stanno portando sempre più vicino all'obbiettivo designato. Goooooood.....

Recensore Master
14/01/20, ore 19:11
Cap. 8:

Ciao!

In questo capitolo direi abbastanza di transizione sembra che non possa fare la cronaca da master, pensando a quali potrebbero essere stati i vari tiri fatti dai personaggi che compaiono. Mi viene però da pensare che una bella intimidazione sia stata eseguita da Mano Insanguinata a Camek, il capo dei razziatori, quando ha iniziato ad alzare un po' troppo la cresta; e va bene che i suoi servigi sono utili ma non è mica detto che abbia bisogno di ogni singolo arto a sua disposizione per adoperarsi per portarli a compimento. XD Sì, qui in effetti ho percepito una sorta di difficoltà a servirti del baldo giovane figlio del ricettacolo ma ciò che fa e dice mi sembra perfettamente in linea con quanto ha compiuto in precedenza quindi ci siamo (anche se una piccola soddisfazione con Camek, torno a dirlo, poteva togliersela ;) ). L'incontro tra i due ragazzi si preannuncia sempre più vicino ma attenzione! Il paparino in persona richiede la presenza del figlio e di Golgoth alla sua presenza; sarà certamente un incontro interessante, immagino vorrà essere relazionato in merito al tempo eccessivo, dal suo punto vista, che sta occupando la missione assegnata a Mano Insanguinata. Staremo a vedere che succederà!
Un caro saluto e a presto,
Will D.

P.S. Ho dato una sbirciatina intorno e ho visto che hai scritto anche altre storie interessanti. Se per prossimi scambi posso leggere anche quelle, sono disponibilissimo nell'attesa in cui aggiorni Nel Nome del Padre.

Recensore Master
14/01/20, ore 18:32
Cap. 1:

Mamma mia... a caldo devo commentarti prima la trama: la scelta di Nerya è stata veramente tragica, ma se posso dirlo, la posso capire. Abbandonare un bambino spezza il cuore, ma anche se si fosse teletrasportata via con lui, prima o poi li avrebbero trovati. Magari i balor non hanno la capacità innata di sapere dove fosse diretto un teletrasporto, ma sicuramente il loro oscuro signore aveva modo di capirlo, o aveva al suo servizio maghi che potessero capirlo, o poteva semplicemente permettersi di battere al tappeto di nuovo l'intera regione. Che gli cambia? Sembra che le sue risorse siano illimitate...
Certo, a vedere cos'è successo a quel povero ragazzino in 18 anni di prigionia, ti fa pensare che forse sarebbe stato più pietoso ucciderlo anziché consegnarlo. Chissà se la creatura che un tempo era Davian si sarebbe presa il disturbo di farla inseguire per vendetta.
Ecco, mi dispiace per Davian. Mi dispiace sempre quando una persona che presumibilmente era buona impazzisce e cede al male. Però il destino del figlio mi sembra peggiore di quello del padre. A proposito, era lui la creatura nell'ombra che ha preso la tazza di sangue? A cosa gli serve? A che gli serve tenersi accanto suo figlio? C'entra con la magia del sangue? Come mai il ragazzo non ha mai provato a uccidere suo padre, o a morire nel tentativo? Penso che sarebbe stato meglio che vivere quella vita... forse ci ha provato ma suo padre lo punisce anziché ucciderlo? Forse bevendo il suo sangue lo "controlla" in una certa misura? Perché sembra quasi che il giovane uomo lo veneri anche se lo detesta.
Ora, parlando di come è scritta: mi piace moltissimo. Il registro è molto serio, ma la trama lo impone. Sembra proprio l'inizio di un libro e mi ha preso un sacco. Le scene sono approfondite il giusto: non troppo poco, ma non tanto da annoiare. Abbastanza da dare una buona profondità di dettagli. Sei riuscita a gestire il cambio di scena con il giusto polso, io sono sempre un po' destabilizzata dai cambi di scena specie se in una riga mi vengono buttati lì ben tre nomi nuovi (ho un serio problema con il memorizzare i nomi), ma dichiarando subito i loro rapporti di parentela e il motivo della missione, hai messo in chiaro in due righe che erano personaggi importanti e che c'era già un vissuto, alle loro spalle. Qualcosa di orribile è già successo, e loro stanno cercando di salvare il salvabile. Hai catturato l'attenzione su questi nuovi personaggi aiutando il lettore a riprendersi dall'ostacolo del cambio di scena. Inoltre ci vuole pochissimo a ricollegare il nuovo scenario al precedente, facendoti dire "oh!, non è una scena slegata che mi richiede la fatica mentale di tenere a mente due situazioni parallele, questa scena è il *prequel* dell'intro sul ragazzo tormentato, sono la stessa storyline, ci sta".
E infine è giusto raccontare anche cosa sia successo alla "zia" e al "cugino", che credo che avranno ancora un ruolo nella storia, o almeno quest'ultimo. Nerya mi sembra un po' andata con la testa, la terribile scelta che ha fatto ha davvero imposto il suo prezzo.
Questa storia è più cupa perfino della mia storia più cupa XD

Ora, un'ultima curiosità personale: dove hai trovato un dizionario / frasario dell'Abissale? L'ho cercato inutilmente per anni... grazie =) quando avrò tempo recensirò ancora, ma di sicuro continuerò a leggere

Recensore Master
14/01/20, ore 11:11
Cap. 4:

Buongiorno cara, eccomi qua per lo scambio! :)
Dunque, come avevo detto nella recensione allo scorso capitolo, mi sono perdutamente innamorata del figlio del ricettacolo di Kyr, indubbiamente.
Sai, a me piacciono un sacco i cattivi tormentati, quelli che possono darmi modo di sfogare il terribilmente insistente istinto di crocerossina che ho.
Quindi sì, mi sono innamorata dell'appena delineato, ma crudele senza poter essere diverso, figlio di Davian. Mi immagino senza volere, le torture e cattiverie e sevizie che il ragazzo deve aver subito prima che il padre riuscisse ad annullarlo completamente, rendendolo un involucro vuoto dedito soltanto a fare la volontà del suo creatore.
Ho letteralmente adorato (anche se forse non dovrei) la scena in cui si sostituisce a Golgoth nell'interrogatorio della ragazza, Imira. La attrae, la fa sentire più a suo agio, la fa smettere di piangere e poi, senza preavviso, quando lei non risponde - perchè non può farlo - alle sue domande, le spezza il collo senza battere ciglio. Hai disegnato una scena molto molto evocativa, cruda e priva di sentimenti, così come è il figlio di Davian. Veramente, complimenti, perchè ho percepito l'orrore dei cittadini di Syrdin e l'assoluta assenza di qualsivoglia emozione nel cuore di Mano Insanguinata, che osserva tutto con quei suoi gelidi occhi grigi.
Sono davvero curiosa di sapere di più di questo giovane che sembra essere privo di passato, che comunque si è guadagnato un posto nell'esercito di suo padre sottostando senza fiatare alle sevizie del suo padrone, gelido, crudele senza esserlo davvero. Vorrei sapere di più su questo protagonista fantasma che so già mi piacerà da morire.
Ho apprezzato, non me ne volere, l'assenza di Rowen che, come probabilmente ti ho già detto, non mi piace più di tanto: troppo "eroe" per i miei gusti che da sempre prediligono il cattivo e lo sfortunato della situazione.
Se Nerya è davvero morta, beh, non posso altro che esserne contenta: ben ti sta, vecchia crudele donna! (Leggi con tono molto risentito e risata diabolica e priva di sentimenti alla fine, prego).
Mi ha incuriosito Mordhen e il rapporto che lo lega a Thoan: non mi dispiacerebbe saperne di più, sono sincera, anche perchè non capisco perchè voglia proteggere Rowen e Nerya.
Voglio dire, tu stai per morire, il tuo migliore e più vecchio amico sta per morire con la lingua strappata, soffocato dal sangue e dalla saliva, il tuo popolo - che fino ad ora hai cercato di proteggere - sta per essere sterminato se qualcuno non darà informazioni inutili al mio bel principe dall'armatura insanguinata e tu che cosa decidi di fare? Stare zitto? Ma seriamente? Le cose sono due: o Mordhen è un idiota oppure sa qualcosa e preferisce stare zitto che parlare. Nel secondo caso, beh, sono molto curiosa.
Invece Thoan agisce come agirebbe chiunque, "tradendo" uno - a cui tra l'altro non pare neanche essere particolarmente legato - per il bene di molti, compresi donne e bambini.
"Di lui dicevano che era spietato, malvagio, sadico, ma non sapevano che in realtà, invece, non era nulla di ciò che asserivano, perché semplicemente lui non era. Gli sarebbe piaciuto potersi sentire spietato, malvagio, sadico, o qualsiasi altra cosa, pur di provare uno stimolo, un’emozione. Pur di poter dire di avere una personalità, cattiva e sbagliata forse, ma reale. Invece la sua anima non era altro che una distesa arida e vuota, dove nulla era capace di attecchire." questo, mia cara, è il pezzo che ho preferito perchè delinea il personaggio in poche semplici parole, ma chiaramente. A-D-O-R-O.
Concludo la recensione facendoti i miei complimenti - di nuovo - assicurandoti la mia futura presenza - di nuovo - e soprattutto mandandoti un grande bacio per ringraziarti di esserti fatta scoprire e di avermi dato qualcosa da leggere con avidità!
A presto cara!
Lagertha

Recensore Master
14/01/20, ore 10:38
Cap. 8:

Ciao carissima, arrivo anche io da te.
Capitolo nuovo, il tuo, incentrato completamente su Mano Insanguinata ed il suo agire.
Devo dire che mi ha colpito, di tanto in tanto, non il suo tentare di essere simile ad un demone. (Del resto, parte dei tormenti a cui era stato costretto dal padre nella sua infanzia vertevano proprio a questo) quanto ai dubbi circa il suo retaggio umano che sopporta cosi male, quando emergono come sul suo corpo sotto forma di stanchezza, nel bisogno fisiologico di riposarsi e nel non accettarlo. C’è questa idea di fondo che non sia una vita ma solo una sopravvivenza. Un dover accettare tormento e dolore semplicemente per continuare a stare su quella terra. E’ qualcosa di forte perché parte come digressione sul proprio status particolare da parte di questo tuo tenebroso protagonista fino a diventare invece qualcosa di diverso, di più ampio, come se fosse una riflessione comunitaria sulla miserevolezza della condizione umana.
E’ come spaccato in due Mano Insanguinata: perché è umano, sa di essere inferiore fisicamente ai demoni e nonostante tutto disprezza profondamente gli esseri umani, così come non comprende il loro timore e mancanza d’orgoglio, quel loro credere di poter trattare, ergersi in una posizione di vantaggio per poi abbassare immediatamente la testa, scappare con la coda tra le gambe quando la situazione non volge più a loro favore. Uomini impauriti, deboli, inferiori. Che dovrebbero solo restare al loro posto e sono così patetici da non rendersene neppure conto.
Insomma, lui è uomo e non lo è. Chissà che nel corso della tua storia si troverà invece a fare i conti con questo aspetto del suo carattere ed uscirne in qualche modo scornato, o minimamente ridimensionato. E’ affascinante poi il rapporto che c’è tra lui e Golgot. Il demone taurino riconosce sicuramente il valore del suo signore che, pure, mi pare di aver capito che nell’infanzia gli sia stato sottoposto (lo ha educato in parte, giusto? Spero di non aver frainteso). Eppure non è riuscito a strappargli via quella cocciutaggine tipicamente umana, quel cedere ai sentimenti anche a scapito della logica, quando c’è bisogno di restare un minimo lucidi e raggiungere lo scopo sarebbe così più facile. Anche qui, spero di non aver frainteso.
Onestamente, credevo che qualche razziatore lo squartasse, così, almeno per sbollire un po’ la rabbia. Forse, in un frangente simile, dove hanno accumulato comunque un certo ritardo, si sarebbe trattato di un’assurda perdita di tempo. Onestamente non credo proprio che il ricettacolo di Kyr se la sarebbe presa tanto se fosse stato fatto fuori qualche razziatore, se non proprio il capo… ma sono divagazioni.
Intanto la trama avanza… si strige il cerchio attorno al povero Rowen. E mi sa che dovrà essere ancora più silenzioso e scaltro se vorrà riportare a casa la pelle, senza dubbio. Lui qui appare e non appare, visto quanta gente lo sta cercando e lo scompiglio che si è lasciato dietro.
Devo ringraziarti anche io, sul finale, per la nota sul teletrasporto. Non perché sono così raffinata che potrei aver avuto dubbi sulla trama, anzi. Semplicemente perché non conoscevo l’accezione esatta dei giochi di ruolo e come lo hai usato tu, per cui così mi hai reso la cosa ancora più comprensibile.
Capitolo magistrale carissima, pienamente in linea con le aspettative per il tuo sempre egregio lavoro.
Alla prossima <3

Recensore Master
13/01/20, ore 21:36
Cap. 1:

Hai uno stile che descrive abbastanza dettagli da creare per bene la scena negli occhi di chi legge, ma non troppi e quindi non appesantiscono la scrittura e non annoiano chi legge e soprattutto quel non so che che ti permette di amalgare per bene azione e descrizione fra loro creando un buon equilibrio. Mi piace come scrivi, semplice, scorrevole, ma allo stesso tempo ricco, pregno di informazioni, interessante e con un buon ritmo. Ho letto piacevolmente tutto il capitolo e arrivata alla fine i personaggi e le atmosfere sono ancora qui con me: ottimo lavoro, complimenti :)
Venendo alla trama, ho un debole per il dark fantasy e quindi per ora ho molta curiosità su dove porterà tutto ciò. Mi piace la donna che cede il bambino di qualcun altro per salvare il suo: adoro questo tipo di personaggi perché nella loro imperfezione, nel loro antieroismo, li trovo così veri, realistici, umani. E ce la vedo così bene, pazza e senza senno, a quel tavolo con il figlio ora grande. Sono molto curiosa riguardo il primo personaggio che appare nel prologo, immagino sia quel bambino che Nerya ha dato. Quindi per ora complimenti per il tuo stile, pulitissimo e impeccabile, per come hai saputo dosare trama e spiegoni per farci capire il tutto, senza annoiare, ma lasciandosi curiosità e anche un misto di orrore e paura per questa atmosfera così dark, tetra, per questi luoghi così invasi dalla morte e dal pericolo.

Recensore Master
13/01/20, ore 19:33
Cap. 8:

Ciao ^^
È sempre molto triste leggere i capitoli di Mano Insanguinata, ma aiutano anche a capire meglio il suo personaggio e quello che ha dovuto passare. Ora sono quasi dispiaciuto che Rowen sia riuscito a fuggire: aspetto l'incontro tra questi due dal secondo capitolo tipo XD
Ti confesso che mi era sfuggito che i Razziatori fossero umani, pensavo fossero dei demoni inferiori o cose simili, errore mio ^^" .
Mi dispiace moltissimo per Mano Insanguinata, ma è ovvio che un corpo umano resta sempre tale, per quanto ci si sforzi di evitarlo. Comunque secondo me un momento di relax accanto al fuoco se lo poteva pure permettere: non il relax che intendiamo noi comuni mortali, però sedersi un attimo in una posizione diversa e mangiare un boccone non lo avrebbe ucciso (spero XD)
Ora suo padre lo vuole vedere e io ho paura, chissà cosa gli farà >.< ?
Comunque, vorrei dire una cosa a Mano Insanguinata, citando "The 100": La vita dovrebbe essere più di semplice sopravvivenza. In realtà, questa è una frase che si applica anche a Rowen, quindi spero che insieme riescano a capirlo ^^
Sappi che shippo questi due anche se non si sono mai visti (ho avuto ship più strane e cominciate in modi più assurdi, tranquilla XD), quindi non vedo l'ora che si incontrino ^^
Aspetto con ansia il prossimo aggiornamento!
Baci, pampa

Recensore Master
13/01/20, ore 13:30
Cap. 8:

Finalmente hai aggiornato!
Sono molto contenta di poter proseguire con la tua storia.

Leggo che hai "difficoltà" con la Mano Insanguinata, e credo che sia del tutto comprensibile perchè non è facile immedesimarsi in lui, ma allo stesso tempo posso assicurarti che da fuori, leggendo, questo non si nota. Lo stile è lo stesso che trovo negli altri capitoli, quindi stai facendo un ottimo lavoro.
La cosa che in assoluto ho apprezzato maggiormente è la riflessione sul dolore e sull'essere umani che fanno in parallelo sia Golgoth che la Mano Insanguinata. Se da una parte uno riesce ad apprezzare il fatto che abbia mantenuto dei lati umani, nonostante tutto, l'altro maledice il suo corpo debole rispetto a quello dei demoni, perchè cresciuto ed educato da loro, non riesce comunque ad eguagliarli. Ci leggo una sorta di fiera amicizia, se così si può chiamare il loro rapporto, anche se distorta e con poco affetto, ma di sicuro un modo di rispettarsi e fidarsi bene o male l'uno dell'altro. Mi piace molto, perchè da una dimensione più profonda ad entrambi i personaggi, che altrimenti risulterebbero forse un poco stereotipati "nel male". Sono assolutamente convinta che a parte qualche archetipo (nel tuo caso parlo del Ricettacolo di Kyr), non esista male senza una punta di bene, e viceversa.

Quindi vediamo Rowan, nel capitolo precedente, cambiare e diventare più spietato per sopravvivere, mentre la Mano Insanguinata a mostrare brevi sprazzi del suo guerreggiato lato umano.

Ormai è ovvio che prima o poi i due si debbano incontrare, e le due ore di distanza sono davvero un tempo brevissimo... immagino che lo sapremo a breve, e non vedo l'ora!
A presto ;)