Recensioni per
Nel nome del padre
di Dark Sider
Ciao, tesoro bello!! |
Ciao cara, eccomi per il nostro scambio libero del giardino. Non vedevo l’ora di proseguire la lettura per vedere se Rowen riuscisse a scappare e... mamma mia che ansia! Sono stata per buona parte del capitolo con un’inquietudine addosso che non ne hai idea, fra panico e paura per ciò che sarebbe accaduto o meno. Sei stata molto brava a tenermi sulle spine, prima col cane, poi con la forcina che cade (ecco, quello è stato un momento in cui ho detto “ok, gna fanno... peccato” ahaha, ma fortunatamente invece riescono nel loro piano. |
Ciao ^^ |
Ma ciao Dark Sider! |
Ciao! |
Carissima Dark Sider! |
Cara ** |
Ciao! |
Eccomi qui, in tempo prima che la casa venga sommersa dai parenti per la vigilia! |
Ciao! |
Carissima, che fuga meravigliosa ci hai regalato. |
Capitolo separato nettamente in un prima di calma piatta, di attesa, di minuti che sembrano ore, di immobilità, da una seconda parte in cui invece l'azione è rapidissima. |
Ciao carissima, per una volta sono la prima a commentare! In questo capitolo hai continuato a narrare le vicende di Rowen e degli altri prigionieri: se nel primo capitolo si parlava di tentativo di fuga, adesso provano effettivamente a fuggire. Parlando appunto della fuga, devo dirti che secondo me l'hai gestita molto bene. La sequenza degli eventi è ben strutturata, i dettagli non sono lasciati al caso e ogni elemento inserito ben descritto. I personaggi (prigionieri, Razziatori, perfino il cane) sono seguiti tutti nelle loro azioni e, nel muoverne uno, hai prestato molta attenzione ai movimenti e alle reazioni degli altri. Ammiro molto la tua capacità di gestire più personaggi insieme e di dare credibilità alle scene di azione, in cui traspare sempre un momento introspettivo degno di nota. In particolare, la scena della calca dei prigionieri imprevista da Rowen, serve a sottolineare la sua ingenuità e anche forse il suo errato egocentrismo a credersi l'unico ad avere una forte volontà alla libertà; allo stesso modo, il momento in cui si scrolla di dosso il prigioniero a terra che gli afferra la caviglia indica proprio il forte istinto di sopravvivenza che lo porta, dopo un brevissimo momento di esitazione, all'egoismo. Quello che era stato un pensiero nel precedente capitolo, qui si mostra nel concreto: Rowen ha solo se stesso a cui badare e non è disposto a rischiare per nessuno. Per fortuna il karma non è pervenuto e Luth riesce all'ultimo a intervenire per salvarlo. La salvezza però avviene ancora secondo la logica della sopravvivenza: si è servito degli altri per fuggire, adesso sembra (stando alle parole di Luth) che lui può servire agli altri. Ti faccio i complimenti per i paragrafi in cui hai descritto la presunta perdita della forcina: sei stata davvero bravissima a creare la tensione, a descrivere le emozioni del momento e a dilatare il tempo. Un altro capitolo molto avvincente, non posso fare altro che sperare in un presto aggiornamento. Alla prossima!! |
Ciao cara, intanto perdonami per l’immenso ritardo che ho fatto a sto giro... prendo sempre troppi scambi e poi mi intrippo, ma ci tengo sempre a leggere e proseguire con le storie che più sto amando, quindi non riesco a dire di no, ehehe! |
Ma ciao <3 |