Una folata di vento dispettoso può portare all'incontro che aspetti da una vita? All'incontro di due anime incredibilmente diverse ma forse gemelle? All'intreccio di due vite così distanti eppure così vicine nel caos di una caotica città? Allo scontro di due cuori che forse, senza quel vento e un'incredibile serie di coincidenze, avrebbero continuato a battere separati? Ma poi esistono davvero le coincidenze o sarà semplicemente... destino?!
Il titolo l'ho spudoratamente rubato al maestro Miyazaki e al suo ultimo lavoro, ma la mia storia è molto diversa. ^_^
ATTENZIONE: linguaggio colorito (almeno per i miei standard) e tematiche delicate. A tratti erotico.

Cosa sarebbe accaduto se dopo la sconfitta di Naraku Kagome non fosse finita nel Meido e il pozzo non fosse stato sigillato immediatamente? Cosa vorrà mai Sesshomaru quando si presenta davanti alla porta di Inuyasha e Kagome?
Inizia per i due una nuova vita in bilico tra presente e passato con vecchi nemici che diventano alleati e nuove sfide da affrontare. Il mezzo demone sarà costretto a prendere scelte che cambieranno non solo il loro futuro ma anche quello di tutti coloro che li circondano. Bisognerà dimenticare vecchi rancori e dolori per fronteggiare nuovi nemici che tentano di rovinare la nuova pace della coppia, ma soprattutto, arriverà il momento per Inuyasha e Sesshomaru di imparare cosa significa realmente essere fratelli.
[Post Canon/ Canon Divergent.]

Le vacanze estive stavano per terminare e presto sarei dovuta tornare a scuola. L’aria calda dell’estate era pian piano sostituita dal vento fresco dell’autunno. Il verde delle foglie lasciava spazio al marrone e all’arancione e ben presto l’erba sarebbe diventata una distesa d’oro… d’oro come i suoi occhi. Gli occhi del ragazzo che non la smetteva di baciarmi e di toccarmi. Kagome Higurashi bullizzata per via della sua corporatura cambia radicalmente dopo un giorno di fine estate entrando sempre di più in un dramma quasi inreale.

Il re Sesshomaru, dopo aver governato per tanti anni il popolo di Hojimoto, decide di sposare una donna appartenente alla spregevole razza umana. Ma la prescelta fugge e lui, adirato, sguinzaglia le sue guardie comandate dal principe Inuyasha per riportarla al castello...

Dal testo.
Il vento era aumentato e grosse gocce di pioggia ora rigavano i vetri.
A Kagome parve di sentire un grido umano, ma lo scoppio improvvisi di un tuono la confuse.
Vagamente incuriosita, tornò alla finestra. Un lampo saettò e alla sua luce improvvisa, vide una scena che l'agghiacciò. Dietro la finestra di una casa semidiroccata, un uomo alto e magro impugnava un coltello, la cui lama brillava nel buio.
IN REVISIONE GRAMMATICALE

Appena avvertì la sua presenza la ragazza lo squadrò senza farsi vedere. Era un uomo alto dai folti capelli argentei e dagli occhi d'ambra, era elegante con un bel portamento, a prima vista si direbbe un amante della lettura, con parecchi sogni nel cassetto ancora da realizzare. Sarebbe stato l'uomo perfetto per lei, pensò all'improvviso, poi però si rese conto che quell'uomo per quanto bello e prestante fosse poteva benissimo essere suo padre...
-E lei signorina quanti anni ha? A vederla sembra molto giovane-
La ragazza colta impreparata a quella domanda gli rispose abbastanza impacciata.
-Ho 25 anni, come vostro figlio, lavoro in uno studio psichiatrico già da 4 anni...-
Una psicologa per un pazzo o per qualcuno che ha bisogno di aiuto?

L'amore tra Inu no Taisho e Izayoi è impossibile: lei è una principessa umana; lui un rispettabile demone-cane. Sono troppo diversi per poter stare insieme, eppure, qualcosa li attrae l'uno verso l'altra, come i lati opposti di due calamite. Riusciranno i due amanti a superare la barriera invisibile che li divide e a cedere finalmente alla passione?

L'olfatto: il senso più immediato ed istintivo nell'essere umano, sviluppatissimo in demoni e hanyou. Un senso troppo spesso accantonato nell'epoca moderna ma che, in questa storia, sarà il filo conduttore, il legame, la forza dei personaggi.

Allungai una mano con fare disinteressato, pregando che quella matta di Higurashi non notasse il mio imbarazzo – sarebbe stato ridicolo, e lei mi avrebbe preso in giro a vita –, quindi deglutii.
«Allora, stasera ti andrebbe di-».
«InuYasha, non fare l’idiota. Leggi».
Grattandomi il capo, chiusi gli occhi e presi il fax. «Com’è andata?».
«Leggi, ho detto».
Prendete uno scrittore frustrato, la figlia del capo e tanti - troppi - amici irritanti. Mischiate tutto: cosa ottenete? Una storia folle, di istanti noiosi e di attimi lunghi una vita.

Chi crede negli angeli? Chi ci crede oggi? Esiste qualcuno che ha il potere di modificare la nostra vita? Di migliorarla? Sono solo alcune domande che troveranno risposta nella storia che spero vorrete leggere. Il solito besito!

se credete nelle fiabe o nelle storie d'amore... Questa è una storia adatta al vostro cuore.

Inuyasha è un cacciatore di creature maligne, uno dei migliori.. insieme al suo gruppo setaccia tutto il paese per sterminarle una per una. Tutto fila liscio, ogni cosa va per il verso giusto.. almeno fino a quando non si scontra contro un mostro particolarmente difficile da sconfiggere.. da quella notte tutto cambierà..
Cosa succederà a Inuyasha? E a Kagome, Miroku, Sango e Shippo? E se arrivasse anche Sesshomaru, le cose si risolverebbero o si complicherebbero ancora di più? Mah.. leggete e scopritelo! Magari non sarà tanto horror da non farvi dormire per un mese, ma l'importante è crederci, giusto? ^^
Abbiate pietà! ç_ç è la prima long fic su Inu che scrivo, quindi cercate per favore di essere comprensivi! Please, dateci un'occhiata e ditemelo se è orribile, credetemi è meglio! Grazie a tutti!!!! BaciBaci!!! Connie

«Kagome-chan? Ehi, Kagome? Guarda che è ora di andare».
«Mh?».
«Svegliati, dai. C’è InuYasha fuori dalla finestra!».
Spalancò gli occhi, si mise a sedere e per poco non cacciò un urlo – ah, sì, non che si aspettasse davvero di vedere InuYasha, eh. Era solo – niente di importante. Scosse il capo e guardò Sango. «Perché mi hai aspettata? Potevi andare. Non c’era bisogno di restare qui».
«Oh, invece sì. Era l'unica soluzione», sospirò l’altra, «non voglio che tu cada in un tombino perché impegnata a leggere quelle sciocche leggende. Sì, so che le ami visceralmente, ma riconoscerai anche tu che sono leggermente stupide. E una sacerdotessa non dovrebbe prendere tanto in considerazione certe storielle».
[Storia in revisione]