La bloccai rapidamente, ponendo il suo corpo contro il lavandino, e sovrastando la sua figura, facendo aderire i nostri corpi.
" Zayn, lasciami "
Disse con decisione, tentando nuovamente di liberarsi.
" Ti prego Jill, dammi un’altra possibilità. Posso cambiare "
Dissi, avvicinandomi al suo volto.
" Zayn, ormai è tardi. "

-Lou- sibilo. –Che succede?- mi stupisco di riuscire ad aprire la bocca e a pensare.
-Non dovresti essere qui, tu sei viva, devi essere viva- mi sussurra, baciandomi il collo.
All’improvviso penso di essere morta. E’ la prima volta che ci penso davvero, la prima volta che mi permetto di pensarci. Mi sorprende che mi ci sia voluto così tanto per pensare alla parola “morte”. Morire . Morta.
mi immagino distesa su una lastra di pietra fredda, la pelle bianca, come il latte, le labbra blu, e le mani incrociate sul petto come se ce le avesse sistemate qualcun altro…

Ho scritto questa storia per raccontare il concerto dei One Direction a Verona, dal punto di vista di due ragazze, rimaste fuori dall'Arena perché senza biglietto.
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Non feci in tempo a rispondere che mi sentii morire: Niall si era affacciato! Le grida che si alzarono non appena lo vedemmo non riuscirò mai a dimenticarle. Continuavamo a gridare, ad agitare le mani, mentre il ragazzo faceva lo stupido, incitandoci ad urlare di più, per poi mettersi a ridere.
“Oh Dio, non ci credo” sussurrai.

Carol ha sempre avuto paura dell'amore...fin troppa paura,ha sempre preferito nascondersi dietro sorrisi e battutine acide,per questo definita FREDDA.Un giorno però inciampa in una pozza piena d'amore,da allora il suo cuore inizia a palpitare,tutto contro ogni sua logica,mai avrebbe pensato che uno come Zayn Malik potesse farle quell'effetto!!!

Due ragazzi, una ragazza, un migliore amico, tanta competenza.

Già dall'ingresso, si notavano delle grandi differenze tra i due fratelli. Niall, appiccicato alla porta, teneva un disegno fatto quando era piccolo e ritraeva un aeroplano in mezzo alle nuvole.
Greg, con un talento particolare nel disegnare, aveva dipinto direttamente sulla porta l'interno della sua camera, compreso lui che studiava.
[...]
«Prepara le valigie, compagno di viaggio. Andiamo in Italia a sciare!» esclamò il biondo gettando le braccia in aria e fuggendo dalla camera del fratello, il quale stava cercando di riallacciarsi i pantaloni per rincorrerlo e prenderlo a pedate.
Due fratelli in montagna, non proprio esperti sciatori. Se succedesse loro qualcosa?
«Ho f-f-freddo, Nim.» farfugliò tremante Greg, chiamando il fratello con il soprannome che gli aveva affibbiato quando erano ancora due piccoli ometti.
«Hey, i soccorsi stanno arrivando! Non dirmi niente.» cercò di rassicurarlo Niall, anche se nemmeno lui era sicuro di quelle parole.
«Le tue gambe...» accennò il castano.
[...]
«Adesso siamo io e te, Chelsea. Io e te contro tutti.» il biondo strinse le mani della mora.
«Io e te.» ripeté piano lei, pensando a quanto fosse forte quel ragazzo.
Come poteva aver voglia di combattere ancora, nonostante tutto ciò che era successo?

Louis è di cattivo umore, stanco di tutta la pressione che deve subire, non solo per i concerti, ma anche per la sua storia d'amore con Harry.
Un litigio, un chiarimento, un bacio.
/Larry.

Louis fa una scommessa con i suoi amici secondo la quale deve mettersi con Harry. Quanto,però,va da lui per chiedergli di uscire sente che quel ragazzo ha qualcosa di speciale e si innamora di lui e,quando quest'ultimo scopre della scommessa,fa di tutto per riaverlo.
Lo so che è una storia già sentita e risentita,ma io non l'ho mai scritta quindi l'ho fatta comunque :)

Camille non aveva mai pensato che cadere al di là di una sbarra le avrebbe procurato tanti problemi.
Non aveva mai pensato che la pazzia della sua migliore amica l'avrebbe fregata così.
Non aveva mai pensato, semplicemente, di innamorarsi di Louis Tomlinson.
***
Ecco perché aveva tanta fretta di andare all'aeroporto Alexis.
Due parole.
One Direction.
Ed ecco perché non me lo aveva detto: per quanto mi stessero simpatici quei tizi non avrei mai rinunciato alla mia dormita domenicana.

è una flashfic che parla di un futura signora Malik....entrate e leggete ;)

“Forse attendo invano, ma spero in un “mi manchi” che mi accarezzi l’anima.”

"Mi chiamo Chole Jonson,ho 18 anni e vivo a Londra,bhè la mia storia è complicata,i mei non sono presenti per niente,divorziati e per di più menefreghisti e io vivo da sola con il mio lavoro,ma vorrei tanto che le cose cambiassero,almeno per un giorno,per un attimo."
Questa è la mia prima FanFiction vi prego non siate troppo cattivi ok D: *Si va a nascondere*

''Amavo un ragazzo che mi amava ma dovetti lasciarlo''
''Perchè?''
''Non lo so bene ma era come se fosse circondato da un filo spinato,urtavo nei suoi aculei,mi ferivo e dovevo indietreggiare.''
''E lui,aveva qualche colpa questo ragazzo?''
''Credo di no,ovvero non ne aveva.Il fatto è che forse il filo spinato non era intorno a lui,ma intorno a me''
''Ed ora questo ragazzo?E' solo?''
''No un'altra ha tagliato il filo spinato con facilità.E io sono rimasta a guardare con totale indifferenza.''

Mi ero ripromesso di non innamorarmi più di nessuno, di non cadere nuovamente nell'insidioso tranello in cui l'amore ti imprigionava. Poi, quel giorno, i suoi occhi castani, sconvolsero tutta la mia vita.

Una ragazza castana.Un ragazzo castano.Destinati a stare insieme....ostacolati da mille problemi.
Leggete e scoprirete :)
-Buona lettura-