Adele è una diciassettenne sprezzante del pericolo.
é una figlia dei sopravvissuti all'apocalisse zombie.
Non ha paura di morire e farà di tutto per difendere la sua famiglia.

Adele è una diciassettenne sprezzante del pericolo.
é una figlia dei sopravvissuti all'apocalisse zombie.
Non ha paura di morire e farà di tutto per difendere la sua famiglia.

Adele è una diciassettenne sprezzante del pericolo.
é una figlia dei sopravvissuti all'apocalisse zombie.
Non ha paura di morire e farà di tutto per difendere la sua famiglia.

Giulio ha sei anni ed è convinto che le nuvole siano fatte di panna montata. Marco ne ha 50 e non sa nemmeno che sapore abbia. Forse un tempo lo sapeva, un tempo in cui non conosceva ancora il sapore ferroso del sangue di sua moglie e delle sue due bambine. Un tempo in cui anche lui credeva che un giorno sarebbe stato abbastanza alto da poter rubare un po' di quella panna montata.
**
[...]
- Senti, marmocchio, quanti anni hai ?
- Sette, signore. – affermò orgogliosamente lui.
- Bene, credo che non avrai difficoltà allora a rispettare queste due regoline semplici semplici. Uno, legati quella maledetta lingua che ti ritrovi. Due, d'ora in poi la sleghi solo quando ti faccio una domanda. Sono stato abbastanza chiaro? -
- Si, signore, ma sono ancora piccolo io, ho imparato solo ad allacciarmi le stringhe non sono capace di legarmi anche la lingua.–
Marco si ritrovò a soppesare due ipotesi: o il bambinetto non aveva capito la metafora o lo stava prendendo in giro. Dopo qualche secondo optò per la seconda. […]

L'incontro che nessuno si aspettava, i giri sbagliati, tutto accade per caso oppure è il destino a far rincontrare questi due ragazzi?

Chloe è una ragazza con una vita apparentemente perfetta: ha dei genitori che la amano,una bellissima casa ed ha una media alta a scuola. Da quando ha iniziato le superiori,però,ha capito solo una cosa: che il mondo offre solo delusioni e sofferenza; riusciva a vedere solo in bianco e nero. Ma da quando ha conosciuto Marco,tutto è cambiato. La vita gli è parsa più colorata...e viva.
Questa storia racconta di come l'amore può vincere la morte,la tristezza e cancellare le sofferenze.

Collaborazione tra milan94 e Levy94
Un odio profondo per il mondo e una continua ricerca del dolore... Finirà questa spirale?

Questa storia, la mia storia, racconta come ho compreso che alla fine non si vive, alla fine si sopravvive.

Minato e Annabeth.. sono due ragazzi che appena entrarono nella nuova scuola fecero amicizia e divennero dopo un pò migliori amici. Lui voleva molto bene a lei perchè era la piu importante e sincera persona che avesse mai incontrato. Lei aiutò lui perfino a conquistare una ragazza che purtroppo non andò a buon fine. Dopo qualche mese lui viene pugnalato alle spalle.. scoprendo che lei aveva trovato di nascosto un'altra persona piu importante di lui.. a lui non dava fastidio il fatto del nuovo ragazzo.. ma della falsità con cui si trovò a vivere. Codesti tutt'ora non si parlano perchè lei.. non vuole ammettere di aver sbagliato.

♥'re my medicine ... my reason to heal♥
Odio i proverbi...
li ho sempre odiati...
[...]
sono solo dei mucchi di parole buttate a caso in un pentolone, per poi essere mischiate fino a formare una frase... senza, però, un senso compiuto... come se il cuoco della situazione fosse o sotto gli effetti di qualche stupefacente DAVVERO forte...
[...]
solo due di salvano... "non tutti i mali vengono per nuocere" e "nella guerra d'amore vince chi fugge"
[...]
avete presente il proverbio:
"l'amore è cieco"?
ecco, è una grandissima boiata... in realtà l'amore soffre di qualsiasi malattia, tranne la ciecità...
ad esempio.. il mio amore è solo narcolettico...
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vi ringrazio solo per aver letto fino a qui...
[...]
se non vi piace perchè vi sembra troppo smielata... sappiate che NON SARÀ COSÌ!!♥
[Storia presente anche su Wattpad]

Non era semplice,a volte era fin troppo difficile.

Ad Eels mancava una mano, era debole fisicamente e per lo più albino; non ci volle molto perché il suo aspetto fisico rovinasse la sua intera vita.
Non c'era ragazzo più sensibile di lui.
Per evitare di piangere, di disperarsi o di tentare il suicidio, andava sempre a dormire.

Io non sono uno che impara.. sono uno che evita.
- Ma cosa eviti?..
- Di diventare come gli altri
Cit. Bukowski
 
"Evito" Forse é davvero questo?
Evito di vivere e di imparare per paura di diventare egoista, prepotente maleducato e insensibile come gli altri?
O forse é solo troppa la paura di affrontare i problemi?
Perché è questo che mi fa paura, perché io ho paura di scegliere, di sbagliare ho  paura di essere davvero felice.
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Sylvie era calma. Ora osservava serenamente il mare di Marsiglia.
Aveva ricacciato in dentro tutte le lacrime del viaggio. I suoi grandi occhi blu se le erano inghiottite. Stava bene. E avvertiva una sorta di beatitudine surreale.
Aveva visto rientrare in porto una piccola barca colorata e pensava ai movimenti convulsi dei pesci intrappolati nelle reti dei pescatori. Ai loro slanci violenti e spasmodici.
Pensava a come anche lei negli ultimi mesi fosse stata spasmodica e violenta come i pesci. Il suo agitarsi convulso le ha provocato ferite indelebili e livide che adesso cerca di guarire.
Finalmente era lontana da Parigi e quel piccolo idillio del sud era un antidolorifico. Si era allontanata dalla capitale di fretta, come una fuggitiva. Non voleva dimenticare tutto, non ne sarebbe stata capace. Voleva solo rendere i suoi fantasmi un po’ meno vividi di quanto non fossero lì dove ogni minuscola particella le ricorda Lawrence e Jamie.

Avete mai avuto la sensazione di essere in un equilibrio precario? Di non essere mai quelli che siete realmente? E gli altri cosa sanno gli altri di voi? Cosa siete? ...O forse fareste meglio a chiedervi cosa non sarete mai...