Nel buio, Jack sente un respiro caldo e umido sulle labbra.
Delle cinque volte in cui Daniel (non) è stato la persona più intelligente nella stanza, e della volta in cui se ne è reso conto.
Nessuno credeva che sarebbe andata a finire bene.

Lover's Death: J. Daniel Atlas/Jack Wilder.
«Sono J. Daniel Atlas, un giganormico maniaco del controllo.» disse ancora Jack, continuando ad usare un timbro che non gli apparteneva con precisione quasi millimetrica.
In parte rientrava nei desideri del più grande domandare se “giganormico” fosse un'effettiva parola, ma si lasciò sfuggire quel punto a favore di una precisazione più importante.
«Non sono un maniaco del controllo.»
«Inoltre» continuò imperterrito il diciannovenne, «sono in astinenza sessuale, e questo mi rende se possibile ancora più insostenibilmente acido di quanto io non sia normalmente.»

Jack e Daniel, sono ormai parte dell'Occhio. [Seguito della One shot "Now you see me"]
-«Stai davvero non facendo niente di niente» spiegò il ragazzo. «Non ora, ma di solito tu non mi guardi, non mi lanci frecciatine. Se puoi nemmeno mi tocchi» concluse, girandosi a fissarlo con le iridi calde.
Daniel annuì. «E questa cosa ti fa arrabbiare».
«Mi fa incazzare» chiarì senza mezzi termini Jack.

Jack e Daniel, la notte prima del grande show a Las Vegas.
-«Io non sono concentrato su di lei».
«Però non vedi nessun’altro».
«In che senso?»
Il ragazzo fece spallucce. «Lascia perdere».
«No, spiegami».
Gli occhi scuri di Jack lo infilzarono sul posto. «Sei mai stato con un uomo?»
«E questa domanda a cosa servirebbe?»
Il più giovane si morse un labbro e spostò gli occhi da lui al parquet. «Tu non mi vedi, che io sia molto vicino o che io sia molto lontano. Non mi vedi» soffiò, a voce bassa.