Una storia scritta per i giorni di luglio, che racconta una visione alternativa del finale, con echi del musical di Andrea Palotto. Muore un personaggio che tutti detestiamo.

Oscar e André avevano solo diciassette anni

Una lettera che nessuno avrebbe dovuto leggere, un segreto custodito da due cuori.

Un periodo difficile quello in cui Oscar diventa comandante dei soldati della Guardia. I suoi sentimenti per il conte Fersen sono stati archiviati, è alle prese con una nuova esperienza lavorativa e soprattutto inizia a scoprire la sua identità di donna e il suo amore per André.

Manchi André dalla tua morte non ho più dormito mi faccio sopravvivere, non so come vivere

Era così assorta nei suoi pensieri che quasi non si accorse di una mano tesa verso di lei, una mano che le porgeva un fazzoletto.
Alzò gli occhi, che si riempirono con altre lacrime.
Quella mano svanì davanti allo sguardo dolce che agganciò il suo, uno sguardo intenso, luminoso, pieno d'amore.
André era lì di fronte a lei, pronto a sorreggerla, a raccoglierla, a supportarla, come sempre.
Non riusciva a staccare lo sguardo da quegli occhi di un verde insensato che brillavano dicendo tutte quelle parole di conforto che in quel momento non potevano essere espresse a voce.

Non c'è pace per Oscar e André. Il caso della collana si è appena chiuso e un nuovo pericolo è in agguato. Una misteriosa donna seduce i nobili, li deruba e lascia come segno di riconoscimento una carta da gioco. Una nuova missione nella quale Oscar e André agiranno in incognito, una missione che li costringerà a fare i conti con se stessi e con i loro sentimenti.

Pensieri, parole, opere e omissioni.
Discorsi troppo inopportuni da fare, meglio berci sopra e limitarsi a pensare.

Dico subito che la seconda parte di questo racconto mi è stata ispirata da una delle novelle più iconiche dell'ultimo Maupassant: "La Paura". A furia di frequentare, negli ultimi mesi, i racconti orrifici e cimiteriali di questo autore, non poteva che essere così!.
Mi è piaciuto (anche se la storia è terribile) crossarla - diciamo così - con Oscar perché nel dialogo all'inizio dell'ep. 26, lei si domanda se André possa essere il Cavaliere Nero, ma è anche sdegnata di fronte alle meschine espressioni di pregiudizio dei cortigiani, secondo i quali chi per sorte non è nobile e vive servendo i nobili non avrebbe il coraggio di compiere atti così rischiosi come quelli del ladro beniamino dei poveri. E così, da un lato volevo un racconto che, ancora una volta, se mai ce ne fosse stato bisogno, mostrasse come, indubitabilmente la vile paura non appartenga ad André; però, al contempo, volevo scrivere un racconto in cui, se, appunto, André si rivela coraggioso e impavido, detentore di un sangue freddo ammirevole, un briciolo di sospetto che possa indulgere ai furti a beneficio dei meno fortunati, resti a ancora. E ora, buona lettura a tutti!

Una serata di celate allusioni e domande non chiare, di risposte taciute e di confidenze inopportune, ma piacevoli.

A volte ciò che non succede in una vita, accade in pochi mesi. Ho riarrangiato l'ultimo periodo di questo splendido manga/anime con una visione più romantica ed altruista, perché credo che questi personaggi meritino una grande possibilità di proseguire le loro vite. Grazie per il tempo dedicato alla lettura.

È la versione di "e poi....." raccontata da André. Per me è stato più difficile dare questa versione, voi quale preferite?

Oscar deve partecipare al ballo in suo onore organizzato dal Generale Bouillè. Andrè vuole accompagnarla a tutti i costi, così come chiede il Generale Jarjayes

Oscar e Andrè cavalcano verso casa, la situazione è molto grave dal momento che si è appena macchiata di tradimento ma i suoi pensieri sono rivolti altrove, ha deciso che stasera alcune questioni sospese dovranno essere chiarite..

Oscar è molto felice e lascia correre i suoi pensieri. Mi è piaciuto molto scriverli, spero che vi piacerà leggerli.