Alcune volte, dopo aver scritto, mi rendo conto di aver messo dentro al racconto me stessa più di quanto avrei voluto. Alcune volte, dopo aver scritto, mi vergogno molto.

La mia schiena è più o meno ricurva verso di te.
La luna illumina più o meno la stanza.

Esisteva una ragazza viola con vestiti viola. Abitava in una casa viola, in una strada viola, in un quartiere città paese mondo viola.

Semplice sfogo alla fantasia.

La vita senza una moglie è come la vita di una lumaca senza insalata.

Ché il ladro è tornato mentre il Re se la filava correndo.

Siamo stanchi.
Di voi, luride lettrici.

Un epico scontro fra totani e galeoni. Forse.

E allora egli disssssssssse "giornata", e si fece notte.

Ho provato a far parlare i piccoli grandi aiutanti che ogni volta che scriviamo lavorano con noi autori emergenti o più esperti.
Perchè una storia non è composta solo da parole, ma anche dai segni di punteggiatura. Parlerò di loro quindi, perchè penso che potrebbero saper dire qualcosa di interessante...
1. E’ un punto strano, questo. Il punto del non-ritorno.
Il punto a capo.
2. Una virgola.
Un accento fra una parola e l’altra, là sotto, in basso, dove nessuno presta attenzione. Dove può essere calpestata.
Una pausa, semplicemente.

Jon Bottom è un hikikomori: non ha rapporti umani da dieci anni. Ma un giorno qualcuno fa irruzione in casa sua e....
*Nota: questa storia è un nosense e l'ho scritta di getto, così, per noia, scrivendo le prime cose che mi venivano in mente. Spero non dia fastidio a nessuno, e in caso qualcuno si infastidisca, mi scuso, perché non è mia intenzione. Buona lettura!

Yo.
Questa """storia""" non ha senso, e consiste nel rispondere a domande vagamente scientifiche in modo NoSense.
Divertitevi!
ViViBi
-Annan Kadmon

I pochi soldi che la famiglia di Lina aveva risparmiato, coltivando patate, erano stati spesi per il funerale della nonna...