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Recensione alla storia Piccola, inutile e indifesa Sayu - 24/03/12, ore 23:45
Capitolo 1: Piccola, inutile e indifesa Sayu
GFTSVCOJGH.
(No, non sto prendendo a testate la tastiera: quella che vedi là sopra è la prima cosa che mi è passata per la mente U_U)
Allora, che posso dire? Giravo per Internet (il mio principale obbiettivo era riuscire a guardare Beelzebub, ma il computer non collabora. L'episodio si vede tutto a scatti, un obrobrio, quindi ho rinunciato D:), ho fatto un salto su EFP e ho trovato queste.
L'angst della prima è terribilmente meraviglioso *ama l'angst* Insomma, Mello che osserva Sayu mentre lei è rannicchiata sul pavimento lercio? Brividi, brividi e brividi a non finire, che altro si può dire?! Mi piace da matti come hai reso il terrore di Sayu (quel suo restare immobile come un cadavere è... è... wow), per non parlare della freddezza di Mello, che trova tutta la sua forza nel suo sguardo, feroce e brillante come acciaio lucidato (I'm in love with questa metafora <3). Mi piace anche il modo in cui Mello la considera, come qualcosa di piccolo, inutile, e indifeso, mi piace come tira le proprie somme e aspira già al riconoscimento come unico erede di L (*_*). Poi come se tutto questo non bastasse - come se tutto questo non bastasse! -, la scena finale! Non lo so, quegli occhi gonfi di lacrime che non hanno più nemmeno la forza di implorare Mello... BAAAAAAAAASTA, adoroadoroadoro l'angst... be', hanno un impatto pazzesco.
UAF. Passiamo alla seconda.
Okay, in Death Note fanno vedere poco del rapporto tra Light e Sayu (sgrunt), ma da quel che ci mostrano, direi che è chiaro come l'acqua (l'acqua pulita, mica quella del laghetto del Parco Ducale - disse la recensitrice, alias moi, reduce di una giornata al Parco Ducale) che la ragazzina nutre un'ammirazione sconfinata nei confronti del fratello. E direi che con le tue frasi l'hai dichiarata benissimo, la suddetta adorazione, così come è perfetto il candore e l'ingenuità che traspaiono dall'assoluta fiducia che Sayu ha nella presunta bontà di suo fratello. Sono totalmente DISGUSTATA da Light, visto che non si merita tutta questa considerazione. Eh be', sicuramente per Sayu sarebbe stato un colpo fortissimo scoprire quanto schifo invece fa Light (lo stimo molto, eh? =D).
Aaaaw, e poi un po' di MattMisa per rinfrancar lo spirito. Il MattMisa è un rimedio perfetto per rinfrancar lo spirito (salvo quando si ricorda quella cosa orribile legata a Matt, cosa orribile che non definirò in altro modo in questa sede). La scenetta è perfetta, con Misa che non è affatto spaventata e Matt che la ignora di peso (almeno all'apparenza. La sua intelligenza lo rende capace di molte cose, tra cui il dissimulare per bene, be', tutto). E dai, Misa come potrebbe non sentirsi infastidita da una cosa simile? «E smettila di ignorarmi, razza di maleducato!», oh, è proprio da lei!
Ma quando Matt erge il suo muro di indifferenza (aw, il nostro nerd perdigiorno **), l'unica cosa che si può fare è schiantarcisi contro, dato che l'indifferenza di Matt non è difficile da far crollare. Però qui c'è Misa, e Misa non si ferma davanti a un muro. Tu non sai quanto ho adorato il momento in cui gli toglie gli occhiali. Per non parlare di quando si rende conto che gli occhi di Matt sono più belli e luminosi di quelli di Light <3 <3 <3 <3 <3 MA CERTO che sono più belli di quelli di Light! Light non vale neanche la metà di un quarto di un capello di Matt caduto nello scarico della doccia (FGREFABVYIH, Matt nella doccia! *çççççç*), e questo a voler essere gentili...
In ogni modo, belle drabble! *-*
Ah, e auguri di buona guarigione al tuo naso D: Io non faccio educazione fisica da tre settimane circa (MWAHAHAHAHAH!), e credo sia per questo che il mio, di naso, è ancora intero *lo tocca per esserne sicura*
Bah, bah, l'educazione fisica dovrebbe essere bandita e, ah, tu devi (no, non è un optional) dirmi che coppie/personaggi ti piacciono in GA, visto che sto agonizzando nella ricerca disperata di qualcosa da scriverci sopra (quindi mi serve che tu restringa il campo, là dentro c'è troppa gente =D) ç_ç
Ci sentiamo =*
(Recensione modificata il 25/03/2012 - 12:39 pm)
Recensione alla storia The story of B. - 23/09/11, ore 20:01
Capitolo 13: Theme 58. Tokei no Hari no Oto
Scusami, scusami, scusami!
So che l'ultima recensione l'ho lasciata un secolo fa, che sono indietrissimo con i capitoli, ma da quando è ricominciata la scuola ho ancora meno tempo per venire davanti al computer.
Comunque... Questo sì che si dice un capitolo inquietante!
Beyond comincia a cambiare, e direi che ormai si vede senza problemi l'assassino che diventerà. Mi è dispiaciuto apprendere della morte di Marvin, e ho trovato particolarmente interessante il fatto che B all'inizio si comporti mestamente, fino a quando non si rende conto che per lui quell'atteggiamento non è altro che una recita, e che in realtà l'evento non lo ha ferito come si sarebbe aspettato.
L'osservazione di Near calza: sembra davvero che a Beyond l'essere definito "inumano" dia davvero fastidio (per quanto mi riguarda, credo che in fondo se lo sia andato a cercare xD Uno si comporta così e poi vorrebbe essere considerato normale?! Questo è pretendere troppo).
E' interessante il modo che Beyond ha di vedere la vita e la morte. Da una parte c'è il fatto che, nel momento stesso in cui esalano l'ultimo respiro, le persone cessano di essere esseri umani (e non ho potuto fare a meno di pensare a come di conseguenza è riuscito, in Another Note, a sfigurare i cadaveri). Dall'altra c'è stata la questione della morte nei tarocchi, e la morte di quell'uomo che gli sembra segnare un nuovo inizio.
Ma dunque, Beyond compie diciott'anni e vuole allontanarsi dal clan mafioso... Ha quasi un atteggiamento annoiato, e sembra che lasci alle proprie spalle una cosa dopo l'altra, prima la Wammy's House, adesso la mafia (anche se da questa seconda non sono poi così triste che si allontani). Non so come spiegarlo, è come se mettesse sempre più spazio tra di sé e quel bambino che era all'inizio della storia...
Comunque, okay, arriviamo un po' a quello che penso possa essere considerato il fulcro di questo capitolo: B che uccide. Che uccide perché era destino. Personalmente, l'ho trovata una scelta affascinante (non la decisione di Beyond di uccidere quell'uomo, la tua di metterlo in una situazione così). Oltretutto, se poi uno inizia a pensarci su, della serie... "Se Beyond non avesse avuto gli occhi, allora non avrebbe visto la durata vitale del tipo... In tal caso, il destino dell'uomo sarebbe stato diverso?"... Be', non finisce più!
Devo dire che mi è dispiaciuto da matti per quel poveretto... Cioè, si è comportato un po' da stupido, dando così la pistola a Beyond, ma proprio il fatto che non sospettasse minimamente di poter essere ucciso dal ragazzo... Be', mi fa provare pena per lui! Il punto in cui alterni i gesti di Beyond allo scorrere degli ultimi secondi della vita dell'uomo mi è piaciuto molto (fa il suo effetto).
Il momento in cui Beyond fa bruciare l'auto, simulando così in qualche maniera la propria morte, mi ha fatto pensare al momento in cui si darà fuoco per cercare di battere L.
Ah, di altro mi hanno colpito i riferimenti ad Any. Oltretutto, da come li hai inseriti, sembra che Beyond cerchi di sfuggire al pensiero della ragazza, dà l'impressione che soffra ancora per quanto le è successo... Tra l'altro, qui si rinnova il mistero della morte di lei... Insomma, Beyond l'ha uccisa o no? Lui crede di no, ma già il fatto che non ne sia poi così sicuro è inquietante.
Verso la fine di questa pagina di diario, inoltre, si avverte che ormai l'ossessione e l'avversione di B per L stanno crescendo e intensificandosi. Mi sembra di volermi gettare in avanti per proteggere L da Beyond...
Ma lasciamo perdere... Che è meglio!
In conclusione, complimenti per il capitolo, spero di non tardare così tanto per i prossimi!
Recensione alla storia The story of B. - 02/09/11, ore 20:08
Capitolo 12: Theme 37. Air
Bravo, Near, preparati pure come vuoi all'arrivo di L, ma vedi di tenere la mente ben libera da ogni pregiudizio nei suoi confronti, dato che... Be', dato che lui è L, accidenti!
...
Okay, adesso posso iniziare una recensione normale (più o meno normale, ecco).
Dunque, che dire? Al contrario di quanto tu possa pensare, mentre leggevo questo capitolo non stavo scalpitando impaziente pensando a quello più avanti in cui comparirà L... Ero concentrata solo su quel che il diario di Beyond stava raccontando, e direi che devo farti i miei complimenti, perché come al solito la storia è ben scandita e riesci ad alternare i fatti presenti a quelli narrati dal diario in modo... giusto, ecco.
Devo dirtelo: Kevin Diaz mi stringe il cuore, e mi è piaciuto molto il modo in cui Beyond socchiude gli occhi prima di mentirgli, l'ho trovato davvero significativo. Mi è parsa del tutto naturale la maniera in cui Beyond reagisce davanti all'entusiasmo che il ragazzino rivela per il suo potere... Naturale per il carattere di B e per quello che ha passato... (Però nella frase: Sapere in anticipo il giorno che moriranno i tuoi genitori, il giorno che morirà la tua ragazza..., vedrei meglio degli "in cui" al posto dei "che". Al di là di questo, mi è sembrato il segno del fatto che Beyond ancora senta bruciare dentro sé quanto la morte dei suoi tanto quella di A, tre morti che aveva previsto ma che non ha saputo evitare).
Mi piace il rapporto che Beyond ha con Marvin... che mi dà l'idea di essere un tipo abbastanza disponibile e socievole... Forse sono io che mi faccio troppe seghe mentali, ma in fondo il ragazzo, dopo la morte dei genitori, non ha più avuto nessuna figura che potesse fargli da guida, diciamo, perciò mi sembra azzeccato che in questo momento cerchi un po' la compagnia di un uomo adulto.
Il modo in cui hai introdotto le wara ningyo mi è piaciuto molto, dato che non ha nulla di forzato, visto che portafortuna e cose del genere mi sembrano molto azzeccati per un ambiente simile... E poi, nel momento in cui ho letto che Beyond andava a chiedere a Marvin dei portafortuna giapponesi, ho avuto una specie di brivido di precognizione (oddio, ma detto così sembra chissà cosa!), e per poco non ho urlato: "LE WARA NINGYO!" Nel caso non si fosse notato, mi piace molto ritrovare nella storia degli elementi che riconducono ad Another Note.
Il momento in cui Beyond pensa ad L e lo trova strano mi è piaciuto molto, così come la maniera in cui è cascato dalle nuvole quando Kevin gli ha chiesto se qualcuno gli avrebbe fatto qualche regalo. Sempre riguardo Kevin, poi, ho tutte le intenzioni di andare a prendere a calci sua madre: io dico, ma si può?! Ti ammazzano il marito e tu spedisci tuo figlio a vendicarlo?! Che gente! Inoltre non ho potuto fare a meno di pensare che quando Kevin verrà ucciso - o comunque morirà, il dono di Beyond non fa presagire un futuro roseo per il ragazzino -, magari le servirà da lezione, perché a quel punto non avrà più né marito né figlio.
Oh, e poi la puntualizzazione di Kevin... "Anche tu sei piccolo".
Davvero, Beyond è piccolo. Troppo piccolo, e sta avendo a che fare con cose di gran lunga più grandi di lui. Peccato che, con il suo dono, tenda a considerarsi un essere sovraumano... Il suo istante di nostalgia per la quotidianità della Wammy's House mi ha quasi intenerito... Ma ha fatto venire un po' di malinconia anche a me: sono cambiate davvero tante cose, adesso, nella vita di Beyond.
Dentro di me, ho approvato i dettagli che hai attribuito alla commessa del negozio: hanno dato davvero un tocco di colore (anche piuttosto sferzante, considerato il trucco pesante e i capelli rossi) a una comparsa nella storia che altrimenti sarebbe stata un po' piatta (non che in tal caso sarebbe stato un male, voglio dire, è pur sempre un personaggio più che terziario...).
E accidenti a me, non ho potuto che intenerirmi di fronte a quel B tutto contento per aver fabbricato una wara ningyo... sebbene da un lato la scena abbia anche un ché di inquietante (sì, devo proprio vedere a tutti i costi i lati angoscianti delle cose...), dal momento che qui abbiamo un Beyond bambino che fabbrica la sua prima bambolina, ma tra un po' ci sarà un Beyond adulto che userà delle bamboline simili per i suoi omicidi.
Gulp!
Per finire, il discorso sulla casualità mi ha ricordato il film "Basta che funzioni" (se non l'hai visto, te lo consiglio. A me è piaciuto tantissimo), in cui ad un certo punto il protagonista fa un discorso del genere: "Quant'erano le probabilità che uno spermatozoo di vostro padre tra miliardi trovasse il singolo uovo che vi ha fatto? Non pensateci, sennò vi viene un attacco di panico"... Devo dire, però, che Beyond la pone su un piano mooolto più drastico. Mi è piaciuta parecchio la puntualizzazione tra parentesi nella frase: il trovarsi al momento giusto nel luogo giusto (o al momento sbagliato nel luogo sbagliato). Oh, per finire aggiungerei che il Beyond adulto, la voce narrante del diario, se vogliamo metterla così, sta dimostrando una certa propensione al cinismo, che si è sentita molto nella sua convinzione che alla fine il fatto che non c'è nulla che a questo mondo abbia un senso (ah, cosa vuoi, a volte lo penso anche io...). Mi è piaciuto anche il fatto che abbia chiesto se c'è un senso nel fatto che il caro lettore stia ora leggendo il suo diario...
Bene, in poche parole? Complimenti!
Al prossimo capitolo!
Recensione alla storia The story of B. - 01/09/11, ore 21:52
Capitolo 11: Theme 69. Mello's Theme
Oddio!
Okay, tu non hai idea di come io sia felice in questo momento!
Era non so quanto tempo che speravo di riuscire ad andare avanti con questa storia, e finalmente ce l'ho fatta!
Dunque, che dire?
Ho adorato questo capitolo.
Dopo tante informazioni sulla vita di B (che comunque non fanno mai male, dico bene?), ci voleva proprio qualche sviluppo in quella di Near... Questa è proprio una delle cose che più mi piacciono di questa storia: seppur intitolata a Beyond, per così dire, parla anche delle vicende degli attuali abitanti della Wammy's House.
E a proposito di un certo biondino dipendente dalla cioccolata... Certo che Mello non si smentisce mai! La sua sfuriata m'ha fatto venire una voglia tremenda di dirgli, ad un certo punto: Take it easy! E in quanto a Near, mi ha fatto una tenerezza che non ti dico nel momento in cui considera che per lui quel chiudersi in se stesso è una sorta di difesa dagli attacchi del mondo esterno *afferra Near e se lo coccola per bene*
Trovo davvero verosimile il fatto che gli "incidenti" a scapito di Near siano aumentati improvvisamente quando il ragazzino s'è ritrovato in stanza con Mello.
Il fatto che il biondino avesse detto a Near che l'avrebbe tenuto d'occhio da quel momento in poi mi ha incuriosito, ma confesso di non aver fatto troppe congetture su quale motivazione potesse avere Mello... Piuttosto ho aspettato che la storia mi svelasse la risposta (E CHE RISPOSTA! No, okay, non ne parlerò qui di questo. Ci arriverò procedendo con ordine. Con ordine).
La scena in cui Mello e Near vengono convocati nell'ufficio di Roger mi è piaciuta molto. Però devo ammettere che per un istante ho pensato che Near si sarebbe trovato di nuovo lì il giorno in cui il direttore avrebbe informato lui e Mello della morte di L, e mi si è stretto il cuore... Ma comunque sono stata immediatamente distratta dalla notizia: Near e Mello incontreranno L! Mamma mia, che il capitolo dell'incontro sia già pubblicato o meno, non vedo l'ora di leggerlo (ma ci avresti scommesso, in fondo, no?)!
Ah, ho particolarmente gradito il punto in cui Mello domanda: "A nessuno?", sottintendendo: "Nemmeno a Matt?" Voglio dire, fa intuire davvero quanto Mello, a dispetto della sua natura scontrosa, sia legato a Matt, quanto sia profonda la loro amicizia. E non so dirti perché, ma mi è piaciuto anche il momento in cui Matt chiede cosa voleva Roger e Mello gli mente. Boh, forse perché è resa bene l'aspettativa di Matt e poi la sua delusione quando il biondo gli racconta di aver solo visto in anticipo i risultati della classifica.
E be', forse Mello avrebbe davvero voluto poter buttare lì di essere finalmente arrivato primo, ma dopotutto è anche un tipo che sa essere realista...
Mi è piaciuta l'immagine di Near con il suo fedele puzzle, circondato dai propri giochi... Non sto più nella pelle in attesa di L! (E fa anche rima, tu guarda.) E le riflessioni di Near sul detective non fanno che incrementare la mia impazienza...
Alla prossima!
P. S. A proposito, non posso che concordare: Mello a Near piace. Punto.
P. P. S. Via Mello... Bellissima!
Recensione alla storia The story of B. - 09/08/11, ore 20:31
Capitolo 10: Theme 2. Jiken
Okay, ora come ora sono felicissima.
Ti scongiuro di perdonarmi per l'orribile ritardo, ma in questi giorni non riuscivo proprio a trovare un momento per proseguire questa storia. Devo dire che adesso mi sento esausta, però assolutamente non posso non recensire questo capitolo. Spero solo di non scrivere cavolate causate dalla stanchezza...
Comunque... credo che tu abbia ben descritto l'inserimento di Beyond nella banda mafiosa. L'idea di quei delinquenti che comunque si mostrano ben disposti nei confronti del ragazzino mi è piaciuta (forse perché dalla maniera in cui l'hai raccontata traspare bene come il ragazzino si senta piuttosto a proprio agio... Per quanto questo non indichi molto il suo trovarsi bene con questa gente, quanto piuttosto il fatto che ormai non ha più bisogno di un posto a cui essere legato ed è in grado di stare a suo agio un po' dappertutto. E in fondo, più che a proprio agio, inizia a sembrare indifferente a ciò che gli sta attorno. Ma comunque sto divagando).
Devo dirtelo: la 'battutona' di Rodd Loss ("Ehi Beyond! Perché non ci dici se questo volo arriverà a destinazione o precipiterà prima?") mi ha quasi fatto cascare le braccia. Però mi è sembrata davvero adattissima al personaggio. Non so, ce lo vedo a sollevare il coro di risate. Inoltre tal pezzo mi è piaciuto perché, alla reazione esausta di Beyond, per un attimo mi è sembrato proprio di immergermi più a fondo nelle sensazioni del ragazzino.
E l'entrata in scena di Akazukin Chacha, poi, è all'altezza di quella di Rodd e Jack! Tra l'altro, proprio pochi giorni mi era ricapitato sotto mano "Another Note", e mi ero incuriosita ed ero andata a cercare qualche immagine riguardante il suddetto manga. Quindi, quando ho letto la descrizione dell'illustrazione in copertina, la mia reazione è stata del genere: "Aspetta... C'è qualcosa di familiare..." Di lì, ho interrotto un attimo la lettura (non per ragionare, ma per spiaccicare una zanzara =D), e in quel momento di pausa mi sono detta: "Ehi! Akazukin Chacha!", e l'idea che fosse proprio quel manga mi ha galvanizzata un bel po'. Quando poi sono arrivata al punto in cui "mi disse che la scritta in alto si leggeva “Akazukin Chacha”"... Be', non ti dico la soddisfazione. Anche adesso mi sento orgogliosissima... Ma si può?!
E, okay, giunta alla fine del capitolo la mia ansia è divisa equamente in due. Da una parte, per quanto riguarda la storia di Beyond, ci sono rimasta tremendamente di sasso riguardo quel biondino magrissimo che morirà tra così poco (ti giuro, è stato un colpo vero e proprio). Dall'altra, per quanto riguarda la storia di Near (se così la vogliamo chiamare...), ho stampato nella mente l'interrogativo: chi sarà stato a leggere il diario? Propenderei a sospettare di Mello, ma di solito non ci azzecco mai, quindi mi tengo il più possibile immune dai sospetti.
Oh, per quanto riguarda la grammatica e tutta quella roba là, ho solo un appunto: "Forse avrei potuto giungere a quella persona tramite domande vaghe su B, oppure avrei potuto tendere una sottospecie di trappola?" Credo ci starebbe meglio un "sarei". Credo.
Bene, adesso ti saluto.
Ah, domani parto per Madrid, e sicuramente là non avrò computer e accesso a Internet. Quindi i casi sono due (come le fette della mia ansia): o riesco a recensire l'altro capitolo stasera o domani mattina, oppure provvederò al mio ritorno (il 22). In ogni modo, sappi che prima o poi arriverò!
...E ora devo andare a cena.
Ci si sente!