tu hai aggiornato un capitolo e scritto una OS e io ancora non so come minchia articolare il mio.
#cool
in ogni caso...c':
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Si dice che l’adolescenza sia un’esperienza fantastica per i ragazzi e infatti è così, ma solo per il 70% di loro. Per l’altro 30% no. Perché vi chiederete voi?
Beh..sono i classici sfigati, i gay, i secchioni, i ciccioni, i punk e molto altri simili a loro. La maggior parte di loro è vittima di bullismo.
Il bullismo: una causa persa. Nessuno riesce a denunciarlo, e chi lo fa viene ripagato con la stessa moneta.
Beati loro che hanno avuto il coraggio, la forza di farlo. Zayn non lo avrebbe mai fatto. Per cosa poi? Per far aumentare le prese in giro? Neanche per sogno. Era già difficile sopportare tutto così com’era.
E poi sarebbe arrivato il momento in cui si sarebbe vendicato di tutti loro. Ma Zayn puntava una ragazza in particolare.
Lei.
Spencer Evans.
Reginetta del ballo per due anni consecutivi, presidentessa del consiglio scolastico, capo del club della castità e infine, ovviamente, capo cheerleader.
Bionda, occhi verdi e vestiti di marca, ecco cos’era. Una ragazza a cui qualsiasi cosa chiesta era data. Una bambinetta viziata.
Da quand’è che lo prendeva in giro? Dal primo giorno del primo liceo. Gli aveva reso la vita un inferno, un vero inferno. Non aveva amici per colpa sua. Nessuno che gli rivolgesse la parola durante le lezioni oppure in mensa, nessuno che si sedeva con lui aspettando l’autobus; già prenderlo era per sfigati e se i ragazzi si fossero messi anche a parlare con lui, avrebbero rovinato del tutto la loro reputazione. Se volevi essere un vero figo dovevi essere munito di una propria auto a scuola, oppure addio vita ‘normale’.
La causa di tutte queste prese in giro? Era ciccione, chiatto o qualsiasi termine simile. Eppure Zayn quando si guardava allo specchio vedeva solo qualche chilo di troppo, non era obeso e non aveva lardo che gli uscisse dalla maglia. Era solo più robusto rispetto agli altri. Certo, gli occhiali non aiutavano di certo, però gli servivano, cazzo. Senza di essi, la prima cosa che sarebbe avvenuta era andare a finire contro un palo.
Sbuffò, scendendo dal letto e posizionandosi per l’ennesima volta davanti allo specchio. I capelli erano attaccati alla fronte come se una mucca li avesse leccati, gli occhiali enormi ingombravano sul suo viso e qualche brufolo faceva spunto sul mento. Si mise di profilo osservandosi il rigonfiamento sulla pancia: in effetti non era una bella visuale, ma non era niente di esagerato. Si toccò il grasso che scendeva sotto al braccio toccandolo come se fosse del budino. Era ridicolo, e come diceva Spencer era una palla di lardo. Uno schifo.
Ma adesso basta, avrebbe rincominciato tutto d’accapo.''
devo ammettere che l'ultima parte di questo pezzo mi scocciavo di leggerla,perchè mi attirava il corsivo sotto.lol
"Continuò a camminare a testa bassa nel corridoio cercando di non incrociare lo sguardo di nessun bulletto. Non voleva aver nessun problema quel giorno. Il fianco gli faceva ancora male e il livido era evidente e particolarmente violaceo.
Venne spintonato da una spallata e si trattenne con una mano su un armadietto a caso pur di non cadere.
-Palla di lardo, attento a dove cammini- Mike lo guardava con disprezzo dall’alto al basso –e prova solo un’altra volta a venirmi addosso che ti faccio uscire tutto il grasso dalla bocca- gli ringhiò buttandolo con forza contro gli armadietti.
Gemette dal dolore sentendo una fitta percorrergli tutta la schiena. Di nuovo. Neppure quella ferita era del tutto guarita.
-Mi hai capito, checca?- gli urlò in faccia mollandogli un pugno nello stomaco.
Si portò automaticamente le mani al posto lesionato trasformando il suo viso in una espressione di dolore.
-Pretendo una risposta- urlò ancora il ragazzo stringendo nella mano un pezzo della sua pancia.
Il dolore era tanto. E doveva sopportarlo.
Cosa aveva fatto? Assolutamente niente.
-Si- sussurrò alla fine piegandosi in due dal colpo che aveva avuto sul fianco. Quel fianco.
-Perché non lo lasci stare, Mike? Quei cazzotti non servono a nulla, la tua mano può solo rimbalzare con tutta quella ciccia- la voce di Spencer lo fece di colpo irrigidire.
Stronza.
“Avrò la mia vendetta un giorno”,pensò."
iaaaaaaaaaa.povero Zayn.dshajkdhjaskhd
oh,però che troia.
giuro,non so quante volte ho desiderato fare quella troia di Spencer testa e cesso.
"Aveva appena preso un panino alla mensa, ed ora era seduto, da solo, ad un tavolo. Il più possibile lontano da Spencer e dalla combriccola che le stava dietro.
-Heilà schifo-
Come non detto.
-Che vuoi, Spencer?- domandò stufo da tutto quello.
-Voglio solo dirti che non è sano da parte tua mangiare questo panino pieno di grassi- ridacchiò seguita a ruota dal resto della squadra di cheerleader –non è per niente sano per te, Zayn-.
-Non penso…che…ti interessi- borbottò il moro.
Va via.
Ti prego.
-Come puoi dire una cosa del genere, schifo?- domandò stridula.
-Io ti voglio bene- sorrise –e questa maglia fa davvero schifo, proprio come te-.
Gli prese il panino dal vassoio e aprendolo ci spalmò dentro un po’ di maionese spalmandoglielo sul petto.
Zayn chiuse gli occhi per evitare di farsi vedere sull’orlo delle lacrime. Non avrebbe pianto, non adesso.
-Buon pranzo, budino-."
tipo qua.miiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiinchia che nervi.
"-Zayn ne sei davvero sicuro?- gli domandò Liam mente faceva degli addominali.
-Assolutamente si- disse come risposta il moro posando l’attrezzo e prendendo la bottiglina d’acqua, bevendone un sorso.
-Non penso che la vendetta sia una…- Zayn non gli diede il tempo di finire la frase che scoppiò in una fragorosa risata.
-Quella troia la deve pagare, Liam. Non ho passato due anni della mia vita a studiare con un insegnante privato per nulla, non ho passato sei giorni su sette, per sette ore, in questa cazzo di palestra per niente- urlò quasi facendo girare qualcuno verso di loro.
-Non sei più quel ragazzino insicuro di un tempo, Zayn. Sei un uomo adesso, hai diciotto anni, un fisico che fa invidia a David Beckham, cambi ragazza ogni notte per rimanere in forma anche di notte. Che te ne frega di Spencer Evans?- Liam continuava a non capire cosa volesse davvero il suo amico. Aveva avuto quello che voleva, era un gran, ma grande, figo!
-Non puoi capire, Liam. Non sei stato tu quello che era preso in giro ogni santo giorno oppure venivi sbattuto contro gli armadietti e riempito di botte. E adesso voglio la mia vendetta, mi sono promesso di fargliela pagare ed è quello che farò. Incominciando da domani-.
Il tono del moro era fermo e non ammetteva repliche.
Avrebbe avuto quello che desiderava."
ma QUESTA è stata la mia parte preferita.aarhfrjhfjkfh ewe
immaginare Zayn e Liam mentre fanno sollevamento pesi.owo
dhsjkahdjksahdjksah ottimo lavoro,Sara.sìsì.
"-Chi è stato?- urlò stridula dopo essersi fermata davanti alle foto.
-Chi è stato a scopare con te stanotte, dolcezza?- chiese Zayn ghignando.
Adorava il sapore della vittoria.
-Io non ho scopato proprio con nessuno- urlò guardandolo con odio, girando lo sguardo su tutti gli altri alunni che si erano fermati ad osservare la scena alquanto divertiti.
-E chi te l’avrebbe fatta quella foto?- domandò Niall.
-E’ finta, l’ha ritoccata. Solo un cretino ci crederebbe-.
-E vera, proprio come te quando mi hai succhiato il cazzo- disse Zayn con tono neutro, facendo scoppiare in una risata tutti i presenti.
-Non dire stronzate, Jaw. Sei solo uno stronzo- urlò lei battendo i piedi per terra.
-Sai…- Zayn si allontanò dalla parete avvicinandosi alla ragazza –preferisco essere chiamato ‘stronzo’ invece di ‘palla di lardo’, ‘schifo’ e ‘budino’ e fatti rinfrescare la memoria: il mio nome è Zayn. Sono Zayn-palla-di-lardo-Malik. Ti ricordi di me, vero?- le sussurrò.
-C-come?-
-Si, troietta. Sono io. Mi hai fatto passare due anni orribili in questa scuola, costringendomi a chiudermi in casa per paura di essere preso in giro. Ho passato due anni a studiare a casa, ho passato l’80% delle mie giornata in palestra a fare i pesi e adesso eccomi qui farti fare la fine che ti meriti- tutti lo guardavano sbalorditi, soprattutto Spencer.
-T-tu…questo non dimostra che sia io quella nelle foto, e non ho scopato con te- urlò facendo un passo indietro.
-E questi di chi sono, biondina?- le lanciò addosso le sue mutandine e il suo reggiseno ghignando.
Tutti i ragazzi presenti incominciarono ad urlarle addosso parole poco carine e a ridere divertiti.
-Principessina della castità di sto cazzo- le disse Zayn allontanandosi da lei ed andando in classe."
SU LE MANI PER ZAYN.SU,SU.(?)
lol
no,sul serio quant'è stato figo.owo
scusa se non commento più approfonditamente(?),ma sto scazzata per la critica di una troia.
bella,Sa. |