Okay. Una parte di me avrebbe voluto recensire capitolo per capitolo, ma sapevo che se l'avessi fatto, avrei perso tutta la forza di arrivare qui, alla fine, e poter lasciare una recensione degna di esser chiamata tale.
Dal primo capitolo, ogni fibra del mio corpo si è tesa, ha vibrato, è stata tirata sempre più, proseguendo con la storia, fino ad arrivare alla rottura definitiva. Uno strazio, una sofferenza immane ben amalgamata con ogni singolo vocabolo di cui hai usufruito. Ogni parola al posto giusto, ogni sensazione ben descritta, un amore particolare che solo a due persone uguali e diverse come Sasuke e Naruto potrebbe appartenere. Una realtà sconvolgente, malata ma allo stesso tempo pura, autodistruggente, per l'appunto. La realtà più cruda che possa esistere, o forse due di quelle più sconvolgente ed asfissianti. Sia Naruto, sia Sasuke ed Itachi mi sono sembrati loro, ed allo stesso tempo altre persone; sarà stato forse il contesto in cui è stata scritta la storia. Ma credo che sia stata una scelta più che adeguata. Il modo in cui hai unito Sasuke e Naruto, attraverso la droga, attraverso un amore infermo, quel loro essere uguali e diversi, diversi ed uguali: quei tratti di Naruto persi per alcuni presi direttamente da Sasuke, evidenziati specialmente in questa conclusione, quella sua maledetta voglia di voler essere come lui, di ritenerlo il più grande rivale, odiarlo ed amarlo allo stesso tempo. Talvolta criticare una decisione, pur essendo consapevole che, al suo posto, avrebbe fatto lo stesso; non l'avrebbe ucciso, il Naruto che conosciamo. Non si sarebbe arreso, avrebbe combattuto e, pur lasciandosi andare, avrebbe scosso Sasuke e detto "Aò, ma che stai facendo?", come per tanto tempo ha fatto nel manga e continua a fare. Quella speranza che caratterizza l'Uzumaki è andata persa, ma acquisita da Sasuke fino all'ultimo istante della sua vita. Dio, sembra che stia ripetendo sempre le stesse cose, ma la colpa è solo tua: hai intersecato bene tutti i dettagli. Non so se l'hai fatto di proposito, data la tua bravura comunque non escludo l'ipotesi e, anzi, ne approfitto per complimentarmi con te. Per la correttezza grammaticale, che spesso e volentieri scarseggia su EFP (detto con tutto il rammarico che possa far parte di me e di questo mondo di merda!) il lessico adoperato, l'originalità, il tuo stile di scrittura, il tuo metterci tutta te stessa, il cuore, l'anima, straziando, immedesimandoti, essendo parte della storia o forse i personaggi. Sono del parere che ognuno debba farsi un esame di coscienza riguardo ai temi principali che caratterizzano la società odierna, combattere affinché una persona possa stare bene con se stessa e con gli altri, senza bisogno di ricorrere alla droga. Perché credo che l'utilizzo di sostanze stupefacenti sia prevalentemente per disagi, ed ogni disagio è causato da qualcosa che scaturisce sì in noi, ma una causa esterna non manca mai. Sei dannatamente brava! Sei dannatamente una persona magnifica, benché non ti conosca. Ti vedo come una persona straordinariamente indescrivibile, giusto perché non posso trovare termini adeguati per descrivere ciò che mi sembri. Fatto sta che la tua essenza è strepitosa. Sei una di quelle autrici che meritano davvero tanto, mi sono trovata a leggere qualcosa di tuo, ma non sempre ho recensito. Cosa che, ti prometto, farò non appena troverò forza e tempo a sufficienza; perché non mi piace proprio l'idea di buttare lì due parole a caso in una recensione, specialmente per una storia che merita molto più di complimenti, recensioni, un clic per inserirla nelle seguite o preferite o ricordate. O talvolta scelte, perché io segnalo questa storia per le scelte del sito. Credo che il mucchio di parole sovrastante possa spiegarti le ragioni per il mio gesto; non posso fare altro, se non questo. Se non complimentarmi e desiderare di darti un abbraccio fortissimo, e chiederti anche un po' di conforto ç_ç perché sì, diamine, sono influenzata e sto male già di mio, e questa storia mi ha disintegrata. Soffro di questa dualità bene/male, ogni volta che clicco sul titolo della storia e prendo a leggere il capitolo da te pubblicato. L'ho fatto dal primo e ho concluso con tanto di lacrime (e fazzoletto a portata di mano. Dovrei ringraziare mr. Raffreddore, per una volta!) e delle consapevolezze che mi affiancheranno per il resto della vita.
Ti ringrazio, Shirangel o Angelica, non so se posso permettermi di azzardare tanta confidenza, non conoscendoti; anche se le parole prima scritte sembrano di una persona che ti conosca, e se pecco ti cheido scusa. Mi hai fatta riflettere più di quanto tu immagini, più di quanto abbiano fatto delle ricerche o dei professori a scuola che cercano di parlarti di temi che caratterizzano il mondo di oggi, senza specificare, senza entrarti dentro. Tu l'hai fatto. Mi hai lasciato un segno indelebile che, se non fosse tale, ricalcherei ogni volta che ce ne sarebbe bisogno.
Grazie per aver creato quest'opera. Grazie per il turbinio di emozioni che avevo bisogno di provare, dopo una maledetta voglia di essere insensibile alle stupidaggini. Mi hai sensibilizzata più di prima.
E peccherò di ripetitivà, ma GRAZIE.
Dopo questa Odissea, ti rifaccio i miei più sinceri e vivi complimenti.
Sei un'autrice fantastica (uhm, ti ho anche inserita negli autori preferiti, pensa un po' quanto alta sia la stima che provo per te!)
TI mando tanti baci ed abbracci virtuali.
marti. |