Recensioni per
Le mie storie di ordinaria follia
di KidStardust

Questa storia ha ottenuto 25 recensioni.
Positive : 25
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
23/06/13, ore 19:09
Cap. 1:

Non riesco minimamente a spiegarmi ciò che ho appena letto, ma mi ha aperto la mente. E' una di quelle cose che ti fanno dire "ooh" quando hai finito di leggerle. Se è tutta farina del tuo sacco, complimenti, hai un futuro in questo campo.
Ps= Va nelle preferite

Recensore Junior

Fammi capire bene...il tuo problema è che non hai nessuno da amare? Nessuno che riempie il tuo cuore e le tue giornate? Non stai soffrendo come un cane, altrimenti non avresti la forza neanche di pensare, ma vuoi qualcuno che si prenda cura di te o qualcuno di cui prenderti cura? E' una cosa molto diversa, che cambia totalmente prospettiva, per questo te lo chiedo, perché sinceramente non ho capito tanto bene, o forse non ho capito del tutto.
E che significa che questa è la conclusione delle tue storie? Non scriverai più? 

Recensore Junior
11/05/13, ore 20:15

Carino questo tuo gioco di parole... "Apriti sesamo" che nasconde "Ti amo". Sembra quasi che tu voglia aprire il cuore di questa ragazza come fa Alì Babà, con una parola magica "ti amo". Speri che lei ti mostri il suo cuore come tu il tuo, che si apra e che ricambi il tuo amore.

J.

Recensore Junior
27/04/13, ore 21:37

Insomma, quando hai scritto questo capitolo eri un po' incazzato con il mondo, vero? Ahahah
Comunque ti posso assicurare che condivido appieno tutti i tuoi odi (anche quello nei confronti di chi canta senza sapere le parole, anche se io lo faccio sempre quando sto da sola :) ahahah)....

Io difficilmente odio le persone, come dici anche tu, ma alcuni loro atteggiamenti me le rendono antipatiche, posso dire così? Si, i primi due punti (chi canta senza sapere le parole e chi ti controlla il finestrino) non suscitano proprio odio...al massimo mi fanno perdere la pazienza..
Invece gli altri due mi fanno salire la bile ogni volta che li vedo! Veramente gli adulatori io lo odio! Credo che siano persone che non sono in grado di fare le cose da soli e ti ingannano per fartele fare a te! Gli adulatori li sanno fare tutti, ma pochi sanno rimboccarsi le maniche e sudare per ottenere le cose da soli... Almeno se volete una mano ditelo direttamente senza dire stronzate del tipo "sei bravissima! Ma io non sarei mai riuscito a farlo"...
Per quanto riguarda le promesse... Ehm, ehm.... Nemmeno io le mantengo sempre, quindi sono abbastanza indulgente con chi rompe le promesse... Lo so che è sbagliato, ma come posso criticare il comportamento di una persona se anche io faccio lo stesso?

Ora arriva la frase senza-senso-ma-perfettamente-sensata: "Odio tutto e niente, amo niente e il tutto non esiste"... Leggendo la prima volta questa frase ho detto "Ma che vuol di'?". L'ho riletta e ho capito che in quella frase da pazzo c'era un significato: nella pazzia c'è sempre sensatezza...
"Odio tutto (potenzialmente sono infiniti gli atteggiamenti che si possono odiare) e niente (cos'è un atteggiamento? Niente di concreto...l'odio è un sentimento che non è rivolto alle cose reali, ma a qualcosa che non si riesce nemmeno a spiegare, quindi il niente), amo niente e il tutto non esiste (come ho detto prima)"
Mi sorprendo sempre di come tu nasconda mille concetti dietro a una frase all'apparenza senza senso! Devo dire che amo questo tuo lato "pazzo": è così insensato ma sensato... Non so come spiegarlo.. Mi diverto troppo a trovare il sensato nascosto dall'insensato!

Comunque ogni volta che interpreto le tue frasi, lo faccio in base a quello che penso io e a quello che riesco a capire: non sono sicura che sia quello che tu volevi dire... Credo che sia normale visto che siamo due persone diverse... Però se tu volevi dire un'altra cosa rispetto a quello che ho capito io mi piacerebbe tanto saperlo...

J.

Recensore Junior
24/04/13, ore 13:58

Più chiara di così non potevi descriverla la sofferenza d'amore. Certo si soffre per molte altre cose in amore: lei che sta con un altro, ecc.. Ma io credo che non c'è una sofferenza più atroce che trovarsi "sull'orlo del precipizio", come dici tu, di non sapere cosa realmente lei provi per te: sei sicuro che il suo affetto per te non vada oltre l'amicizia, ma il suo sorriso ti fa sperare che sia qualcosa di più. Certo, sarebbe tanto semplice chiederle se anche lei tiene a te come tu a lei, ma sappiamo che non è così. E allora continui a guardarla e a sorriderle pensando alle parole che vorresti dire ma non hai il coraggio di pronunciare. Ti potrei consigliare di andare da lei e dirle le stesse cose che hai scritto qui (questa sarebbe la decisione più coraggiosa, almeno sapresti se ci sarà una mano a tirarti fuori da quel precipizio o se cadrai nel vuoto), ma non me la sento di darti un consiglio che nemmeno io ho il coraggio do seguire...

Recensore Veterano
04/04/13, ore 18:48

premetto che mi sento una cogliona, poiche' sto piangendo,
penso oddio sembra che lo ho scritto io,solo chela forma e' molto piu' decente.
Adoro troppo questo vivido pessimismo, che alla fine sfocia in una ricerca di luce di speranza,
poiche' la vita non puo domarci, siamo troppo cocciuti per rassegnarci alla realta per molti e' stupidita',
per me e' forza,la forza di credere nei sogni e mandare a quel paese la realta'
(chiede vivamente perdono per forma/ banalita' della recensione).
kisses hamastuki yuky

Recensore Junior
04/04/13, ore 18:02

E' incredibile come tu sia riuscito a farmi vedere immagini con le parole.
Qualsiasi parola usassi non potrebbe esprimere quanto questa poesia (?) mi abbia fatto sentire partecipe, mi abbia fatto immedesimare.
Posso farti solo i complimenti.

Tomboy

Recensore Junior
04/04/13, ore 14:49
Cap. 18:

Parole sagge! Cosa devo dire? Sono solo contenta che ci sia qualcuno che la pensa come me!
La maggior parte delle persone pensa che la cosa più importante sia soddisfare tutti i desideri: dal mangiare il panino al comprarsi una bella macchina. Pochi capiscono però che queste non sono le cose veramente importanti! Mi verrebbe da digli: "Svegliatevi! Vi stanno ingannando! Non capite che queste cose si possono rovinare, si possono perdere, te le possono rubare e non ti basteranno mai! Ma leggetevi un buon libro: ti aprirà la mente, ti farà vedere la realtà sotto un'ottica diversa, ti renderà più cosciente di quello che accade intorno a te. Queste cose non si rovinano, non si perdono, non te le portano via!

Ecco, io per dire questa cosa ho impiegato tantissime parole, tu soprano una frase. Ammiro il tuo modo di scrivere semplice anche per trattare di argomenti così complessi. Ti è bastato fare un paragone tra un panino e un libro e mi hai fatto riflettere molto (e spero che molti altri riflettano sulle tue parole!).
Questa frase sembra quasi un aforisma e io adoro gli aforismi: sono composti da poche parole, ma più appaiono semplici più nascondono pensieri complessi.

J.
(Recensione modificata il 04/04/2013 - 02:50 pm)

Recensore Junior
04/04/13, ore 14:35

Tutto è poco chiaro: stai sognando? sei sveglio? stai cercando di dormire ma non ci riesci?
All'inizio sembra che tu stia sdraiato sul letto, forse con un'altra ragazza (la comparsa alla quale stai accarezzando i capelli), aspettando che arrivi Morfeo: quindi sei sveglio...
Poi dici che quegli occhi ti impediscono di addormentarti, ma allo stesso tempo non vedi la realtà ma ti risvegli in un incubo... Come fai a svegliarti se non ti sei mai addormentato? È da intendersi metaforicamente? Il risveglio è il rendersi conto di quanto la realtà sia più simile a un incubo di quanto pensavi?

Sono proprio curiosa di sapere quello che volevi dire: mi piacciono i tuoi pensieri, sono sempre profondi e carichi di significati, e mi dispiace molto non essere riuscita a capire molto bene quello che volevi dire...

J.

Recensore Junior
04/04/13, ore 14:21
Cap. 16:

Campo minato = vita. Quante volte ci sbagliamo. Tu dici che ci sbagliamo perché seguiamo la ragione e non il cuore? Chi può dirlo. Quando ci innamoriamo e poi soffriamo diamo sempre la colpa al nostro cuore: "Sei uno stupido!", diciamo "Se non mi fossi innamorato a quest'ora non sarei qui a piangere!". Poveretto! Io penso a quanto sia brutta la vita di chi non si innamora: si soffre, questo è certo, ma che senso avrebbe la vita senza qualcuno da amare? Per questo il cuore ci fa provare, ci fa sperare: lo fa per noi, lo fa per non farci rimanere soli, per non farci trascorrere una vita vuota... E noi come lo ripaghiamo? Dicendogli che è un rincoglionito!

<...a volte bisogna solo fermarsi e chiudere la bocca, aprire il cuore e ascoltare il sui ritmo, sarà lui a dirci cosa fare, sarà lui a guidarci in ogni passo su quel campo, sarà lui a decidere quante mine prendere e quali evitare."
Queste sono le parole che più mi hanno colpito...sono molto poetiche, musica fatta con parole, e per di più sono la sintesi del tuo pensiero: non potevi trovare una conclusione più bella.

J.

Recensore Junior
29/03/13, ore 22:02

Luminarie? Luce o abbaglio? O tutte e due?
Luce, che cosa bella. Fa venire in mente il sole, il caldo, la gioia, il bene...
Luce, che cosa brutta. Fa venire in mente il nulla, il bruciare, la cecità... Perché ho scritto cecità? Di solito si associa la cecità al buio ma anche la troppa luce impedisce di vedere. Forse sei diventato cieco: abbagliato dalla luce dei suoi occhi. Come si dice: "Non è sempre oro quello che luccica". Magari vedi brillare quella ragazza ma sei proprio sicuro che non si tratti di un'inganno? Chi può dirlo?

J.

Recensore Junior
29/03/13, ore 20:53

Anche se.. Chi non l'ha mai pensato almeno una volta? Quando si vorrebbe fare qualcosa ma l'esitazione fa passare il momento ("è tutto finito").
O quando non si può proprio fare quello che vorremo...

Pazzo, pensieri di un pazzo: sono quelli più belli...con due parole questo "pazzo" riesce a dire più di quanto una persona normale potrebbe dire in una pagina intera...

J.

Recensore Junior
24/03/13, ore 19:57

Dalla solitudine, ai pensieri che ti tengono sveglio la notte, al sasso immobile sul letto del fiume, al tuo cuore. È impressionante il modo in cui hai reso questo capitolo circolare: parti dal tuo pensiero e dopo una piccola similitudine ritorni al tuo cuore pietrificato da quello a cui pensi, dal fatto di non avere qualcuno per cui e con cui vivere.

Adesso ho parlato dei due punti d'arrivo, ma la parte più bella, come sempre, è l'immagine che tu usi per descrivere la tua situazione: i sassi in un fiume. Tu sei quel sasso che non fa niente per cambiare la sua condizione mentre tutti gli altri si danno da fare per liberarsi dalla corrente senza grandi successi. Hai capito che non ha senso darsi da fare, o, meglio, non hai trovato un motivo che ti spinga ad agire: aspetti che qualcuno ti chieda di andare con lui o lei.
Ma io mi chiedo: se tutti la pensassero come te starebbero fermi tutto il tempo e non ci sarà mai un sasso che ti verrà a sbattere. Perché non inizi a muoverti anche tu, non puoi restare paralizzato così. Io non ci credo che il cuore di una persona possa essere di pietra: c'è sempre un minimo di speranza e di vita, altrimenti saresti morto!

J.

Recensore Junior
21/03/13, ore 19:51

Mi dispiace proprio di non aver avuto tempo di leggere prima questo capitolo! E vuoi sapere quello che ne penso? È semplicemente emozionante. Guarda che emozionante per me è la cosa più bella che si può dire di un brano. Molte storie sanno essere interessanti, avvincenti, scritte bene, ma sono pochissime quelle che riescono a emozionarmi.
Un po' è sicuramente il tema di questo capitolo, la violenza del padre nei confronti della figlia e della moglie, che contribuisce a commuovere. Sebbene io non abbia mai vissuto una situazione del genere, e dico per fortuna visto che è una cosa crudele, insensata e bruttissima (cioèil padre che dovrebbe difendere la propria famiglia è colui che la distrugge), non riesco a non provare compassione o a non commuovermi quando sento queste cose.

Ma ciò che mi ha colpito di più è la forza di questa ragazza che nonostante la violenze subite non si è abbattuta, anzi si mostra ancora più forte e consola anche la madre. Questa ragazza che nonostante tutto si mostra sempre allegra con gli amici anche se i suoi occhi lasciano vedere la sua sofferenza. Sono pochi coloro che riescono a coglierla e tu sei uno di questi. Avevi già accennato alla sofferenza che vedevi negli occhi della ragazza che ami in un altro capito, mi sembra, ma non avevi spiegato la ragione di questa tristezza: adesso capisco tutto.

J.

Recensore Junior
15/03/13, ore 20:04

L'amore è un'utopia? Non mi pare proprio, almeno da quello che ho capito leggendo questo capitolo.
Tu stesso affermi la sia esistenza nel momento in cui lo descrivi (come sempre mi chiedo come fai a descrivere un sentimento così complicato e inspiegabile come l'amore).
Forse volevi dire che l'amore non corrisposto, almeno per te, è un'utopia. E questa è tutta un'altra storia. Non puoi negare di esserti innamorato, e allora perché sostieni che l'amore non esiste? Affermi l'inesistenza dell'amore ma allo stesso tempo ti chiedi quante volte hai provato "l'amore". È questo che non mi è molto chiaro...

J.

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